Notizie macro - Inflazione e tassi

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laplace77
00martedì 10 giugno 2008 10:49
per quelli che la BCE doveva seguire la FED...


VOLTAFACCIA !!!



la FED oggi (10 giu 08)

08:45 - Usa: Bernanke, nuovo allarme inflazione per impennata prezzi energia

Mercato intravede possibilita' di un rialzo dei tassi

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 10 giu - Il
presidente della Fed, Ben Bernanke, ha lanciato un altro
allarme sull'inflazione, sottolineando che la recente
impennata dei prezzi dell'energia ha aumentato i rischi di
inflazione ma che la Federal Reserve resistera' duramente
all'erosione delle aspettative per l'inflazione nel lungo
termine. Bernanke, parlando ieri in tarda serata nel corso
della Fed Conference di Boston, lascia quindi intravedere,
secondo l'interpretazione degli economisti, la
disponibilita' della Banca centrale americana a ritoccare al
rialzo i tassi di interesse nel corso dell'anno nel caso in
cui fosse necessario . I rischi di un "sostanziale
rallentamento" dell'economia sono "diminuiti rispetto a un
mese fa", ha sostenuto il numero uno della Fed, spiegando
che, nonostante le cattive notizie arrivate sul fronte della
disoccupazione, gli ultimi indicatori economici hanno
intaccato solo "in maniera modesta" le prospettive di
crescita. In Usa a maggio il tasso di disoccupazione e'
salito al 5,5% e l'economia ha perso posti di lavoro per
cinque mesi consecutivi. Attualmente i tassi di interesse
negli stati Uniti sono al 2% (4% in Eurolandia) e la
prossima riunione del Fomc e' in programma fra due settimane.




la BCE ieri (9 giu 08)


19:13 - *** Bce: Trichet conferma possibile "lieve" aumento dei tassi

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Parigi, 09 giu - Il presidente
della Bce, Jean-Claude Trichet, ha confermato l'orientamento
della Bce e ha ribadito che un "lieve" aumento del tasso di
rifinanziamento e' "possibile ma non certo" in occasione
della riunione del Consiglio direttivo di inizio luglio.
Intervenendo a un convegno a Parigi, Trichet ha anche
sottolineato che per la Bce e' "essenziale" stabilizzare le
attese di inflazione nel medio periodo.



[SM=g7576] [SM=g7576] [SM=g7576]
laplace77
00lunedì 16 giugno 2008 13:26
inflazione, non tagliare non basta???

comninciano ad avere qualche dubbio...


12:57 - Inflazione: Bruxelles, il dato di maggio conferma nostra preoccupazione

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 16 giu - Il dato
sull'inflazione di maggio "non e' buono, l'inflazione resta
la nostra principale preoccupazione". E' questo il commento
della Commissione Ue al dato Eurostat sull'inflazione in
maggio al 3,7% nell'eurozona e al 3,9% nella Ue.




12:59 - Inflazione: Bruxelles, dato maggio conferma nostra preoccupazione -2-

Troppo presto per dire se stima 3,2% in E15 sara' rivista

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 16 giu - La
portavoce del commissario Joaquin Almunia ha aggiunto che
governi e parti sociali "devono essere estremamente attenti
per evitare una spirale prezzi-salari che non sarebbe
nell'interesse di nessuno, specialmente dei lavoratori
europei".
Quanto alle stime sull'inflazione, visto che la
Commissione Ue ha previsto per quest'anno quota 3,2%, la
portavoce ha indicato che "e' troppo presto per dire se
saranno riviste al rialzo, dobbiamo aspettare la fine del
trimestre per vedere se durante la seconda parte dell'anno
vedremo il tasso di inflazione ridursi come inizialmente
aspettavamo
".
grella
00martedì 17 giugno 2008 04:26
USA: IL NY EMPIRE STATE INDEX CROLLA A -8.7 PUNTI
USA: IL NY EMPIRE STATE INDEX CROLLA A -8.7 PUNTI
di WSI:

Piccolo giallo sull'indicatore che misura l'attivita' nell'area di New York, comunicato con alcuni minuti di ritardo. L'indice sorprende gli analisti, che avevano previsto un lieve recupero a -2.4 punti.


Nel mese di giugno l’indice che monitora l’andamento dell’attivita’ manifatturiera nell’area di New York e' sceso a -8.7 punti. Si tratta della quarta lettura negativa negli ultimi 5 mesi.
Il dato e’ inferiore alle aspettative che erano per un lieve recupero a -2.4.

Lo scorso mese l’indicatore aveva registrato un calo a -3.2 punti dai +0.6 di aprile.
www.wallstreetitalia.com
grella
00mercoledì 18 giugno 2008 00:23
STAGFLAZIONE E BOLLE SPECULATIVE
Per avere un’idea, nell’ultimo mese i consumi di benzina negli Stati Uniti sono scesi del 9%. Un dato che ha un solo precedente: gli anni della Seconda Guerra Mondiale.

(WSI) – C’è nell’aria una paura di stagflazione da anni ’70, dice sul Financial Times Stephen Roach, uno dei più brillanti banchieri d’affari della Morgan Stanley. Provate a dargli torto. Le prospettive della congiuntura, nel medio periodo, restano nere. La bolletta petrolifera impone un conto salatissimo alle economie mondiali.

Per avere un’idea, nell’ultimo mese i consumi di benzina negli Stati Uniti sono scesi del 9%. Un dato che ha un solo precedente: gli anni della Seconda Guerra Mondiale. È vero che la stagflazione moderna è diversa da quella del passato perché oggi l’inflazione, priva dei vecchi meccanismi di indicizzazione, non ruota attorno alla spirale perversa prezzi salari. Ma questo, paradossalmente, complica le cose. Ed è altrettanto vero che oggi Usa e Europa importano inflazione dall’Asia, dove i prezzi corrono a ritmi del 7,5%.

Parzialmente diverso è il quadro dei mercati, dove i problemi strutturali sono acuiti dai fenomeni speculativi. Nel breve periodo qualche «bolla» potrebbe esplodere. Dal grano al cacao, dall’olio alle commodities: gli aumenti esponenziali di queste ultime settimane non si spiegano solo con la «fame» di materie prime degli emergenti del «Bric». Prima dell’estate potrebbero in parte rientrare. E questo, come prevede George Soros, potrebbe generare un «rimbalzino» delle borse. Quello che non abbiamo capito è cosa aspettano i banchieri centrali a concertare una politica monetaria all’altezza della sfida. La Bce, finora, ha avuto ragione a tenere stretti i cordoni della borsa sulla stabilità dei prezzi, mentre la Fed ha pagato la manica troppo larga di questi anni. Ma ormai è giudizio unanime che un rafforzamento del dollaro aiuterebbe a calmierare il prezzo del petrolio, e quindi attenuerebbe l’impatto recessivo dello shock. «È troppo chiedere una collaborazione tra Francoforte e Washington?», chiedeva tre giorni fa James B. Stewart sul Wall Street Journal. Buona domanda. Si attende risposta.
www.wallstreetitalia.com



laplace77
00mercoledì 18 giugno 2008 19:57
al lupo, al lupo?!?

fonte: la Repubblica


Stark (Bce): "Rivedere i tassi,
l'inflazione è troppo alta"


FRANCOFORTE - "L'attuale tasso d'inflazione è inaccettabilmente alto. Questo è causa di allarme e di crescente allerta. Tenuto conto dei continui, se non crescenti, rischi alla stabilità dei prezzi, ritengo consigliabile rivedere l'appropriatezza del livello dei tassi d'interesse".

Lo detto Juergen Stark, membro dell'esecutivo della Bce, rafforzando le aspettative di un aumento dello 0,25% dei tassi europei il prossimo 3 luglio a Francoforte. "E' allarmante - continua Stark - vedere l'aumento delle spinte sui prezzi e sui salari in molte aree dell'euro, che puntano ad effetti di secondo livello". "Le aspettative di inflazione - prosegue - sono ben ancorate a un livello che corrisponde alla nostra definizione di stabilità dei prezzi. Ma più dura questo periodo di elevata inflazione più crescono i rischi di un allentamento di questo ancoraggio".
laplace77
00lunedì 30 giugno 2008 11:07
inflazione record...

in europa:

11:00 - E15: stima flash inflazione giugno 4%, nuovo record storico (RCO)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 30 giu - Il tasso di
inflazione annuale nell'eurozona in giugno e' stato secondo
la stima flash di Eurostat del 4%. Si tratta del nuovo
record storico da quando e' stata creata l'eurozona. In
giugno il tasso di inflazione era del 3,7%. La stima flash
ha anticipato esattamente il tasso di inflazione effettiva
in 14 casi e in dieci casi e' risultata diversa in misura
dello 0,1% negli ultimi due anni. Per questo Eurostat
ritiene che la procedura 'flash' sia credibile. Prossimo
comunicato il 16/7.



ma pure in italia:

11:02 - Inflazione: Istat stima +0,4% a giugno, +3,8% tendenziale (RCO)

Record da luglio '96.

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 30 giu - I prezzi al
consumo segnano +0,4% a giugno e +3,8% tendenziale (indice
Nic a 137,1), il valore piu' alto da luglio 2006. Lo stima
Istat, fornendo anche i dati dell'indice IPCA, aumentato
dello 0,5% congiunturale e del 4% tendenziale, il piu' alto
da gennaio 2001. L'inflazione di fondo segna +2,7%, quella
al netto dell'energia e' al 2,9%. Il dato acquisito per il
2008 e' pari al 3,2%.




che fara' il tricheco, alzera' i tassi?
quando e' il prox meeting, il 3 luglio?


e tremontidebuffi alzera' la programmata da quel ridicolo 1,7%???


mah!
laplace77
00lunedì 30 giugno 2008 15:48
inflazione e tassi...

15:35 - Inflazione: Adusbef, stangata da 1.813 euro, nel 2008 tasso al 6,1%

Adiconsum: un Dl con prezzi all'origine, ingrosso, dettaglio

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 30 giu - L'inflazione al
3,8% a giugno, seppure sottostimata, rappresenta un dato
estremamente allarmante. Lo afferma Adusbef-Federconsumatori
in una nota nella quale precisa che a fine anno la stangata
per le famiglie sara' di 1.813 euro: 734 euro per i costi
diretti dell'energia, 533 euro per gli aumenti di alimentari
e bevande, 546 euro per i costi indiretti da caro-greggio.
L'ammontare complessivo, afferma il comunicato, portera' il
tasso d'inflazione 2008 al 6,1%.
Piu' prudente la valutazione del Codacons che prevede per
fine anno un esborso di circa 1.500 euro a famiglia e chiede
al Governo di introdurre con un decreto il triplo prezzo sui
prodotti alimentari: all'origine, all'ingrosso e al
dettaglio.




15:09 - Bce: Gurria (Ocse), sarei sorpreso se non aumentasse tassi

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Londra, 30 giu - Se la Bce,
nella riunione di giovedi', "dovesse decidere di non
aumentare i tassi di interesse, sarei molto sorpreso". Lo ha
detto il segretario generale dell'Ocse, Angel Gurria, ai
margini di un convegno sul cambiamento climatico, secondo il
quale la stretta monetaria sarebbe "la risposta ai nuovi
elementi della sfida inflazionistica" dopo che in mattinata
Eurostat ha diffuso il dato record sull'inflazione in giugno
(+4% annuo). Secondo Gurria, l'inflazione nell'Eurozona sta,
infatti, "assumendo un profilo piu' elevato". Nel rapporto
annuale, diffuso a inizio giugno, l'Ocse aveva invitato la
Bce a mantenere i tassi invariati all'attuale 4% per tutto
il 2009.



[SM=g7600]
iandy73
00giovedì 3 luglio 2008 14:04
Bce alza tassi di un quarto di punto

FRANCOFORTE - La Bce ha rialzato i tassi di un quarto di punto portando il principale al 4,25%. La decisione era ampiamente attesa dal mercato. Si tratta del primo rialzo dopo oltre un anno.


A MR. TRICHET non ie ne po' frega' de meno delle proteste dei governi e dei mutuatari a rata variabile!
[SM=j7568]
laplace77
00martedì 15 luglio 2008 17:51
Re: per quelli che la BCE doveva seguire la FED...
laplace77, 10/06/2008 10.49:



VOLTAFACCIA !!!



la FED oggi (10 giu 08)

08:45 - Usa: Bernanke, nuovo allarme inflazione per impennata prezzi energia

Mercato intravede possibilita' di un rialzo dei tassi
...




la BCE ieri (9 giu 08)


19:13 - *** Bce: Trichet conferma possibile "lieve" aumento dei tassi
...



[SM=g7576] [SM=g7576] [SM=g7576]




e ci risiamo:

Fed: Bernanke sposa la linea Bce nella lotta all'inflazione

I rischi al rialzo per l'inflazione «si sono intensificati» e per le prospettive di crescita ci sono «significativi rischi al ribasso» . Lo ha detto il presidente della Fed, Ben Bernanke, in un'audizione al Senato americano, precisando che la priorità è il ritorno alla normalità dei mercati.

Bernanke ha affermato inoltre che «la Fed deve impedire l'aumento dell'inflazione a lungo termine», sposando sul fronte dei prezzi la posizione dogmatica della Banca centrale europea. «Una responsabilità cruciale dei governatori della banca centrale è impedire che non si consolidino» attese per un'inflazione stabilmente più forte, che rischierebbero di influenzare il livello di prezzi e salari, portando «a un rialzo dell'inflazione a lungo termine».

Il numero uno della banca centrale americana ha aggiunto che l'economia accelererà da qui a 2010, ma restano rischi. «Una crescita economica solida dipende dal buon funzionamento dei mercati finanziari - ha continuato - di conseguenza, aiutare i mercati finanziari a tornare a un funzionamento più normale continuerà a essere la priorità della Federal Reserve».

I mercati finanziari sono sottosposti ad uno stress «considerevole», ha proseguito, precisando che il ripristino della stabilità del mercato è la priorità per la Fed, in quanto la debolezza del mercato immobiliare, la stretta del credito e l'aumento dei prezzi del petrolio sono una minaccia per l'economia.

La Borsa è crollata immediatamente: dopo le prime parole di Bernanke il Mibtel è crollato a -3,45%, l'S&P/Mib -3,48%. A Wall Street il Dow Jones è passato rapidamente al -2%.

Anche il dollaro sbanda: dopo avere recuperato parzialmente terreno (a 1,5960) dopo il nuovo minimo assoluto sull'euro toccato in mattinata, è tornato in area 1,60.



per chi ha la pazienza di leggersi tutta la sua "Testimony" la trova qui

[SM=g7628]
giemmeppi
00martedì 15 luglio 2008 18:35
Re:
iandy73, 03/07/2008 14.04:

Bce alza tassi di un quarto di punto

A MR. TRICHET non ie ne po' frega' de meno delle proteste dei governi e dei mutuatari a rata variabile!
[SM=j7568]




5-6 milioni di famiglie italo-iberiche non possono cambiare il destino di un continente, come negli USA non ci si è fermati per salvare il midwest, very sorry
laplace77
00mercoledì 16 luglio 2008 12:06
inflazione record

11:00 - E15: confermata 4% inflazione annuale in giugno (RCO)

Nel giugno 2007 era all'1,9%; Ue 4,3%, Italia 4%

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 16 lug - Eurostat ha
confermato la stima sull'inflazione annuale in giugno al 4%
nell'eurozona, il livello piu' elevato dalla creazione
dell'unione monetaria nel 1999. In maggio era al 3,7%, un
anno prima era all'1,9%. Tasso di inflazione mensile 0,4%.
Nella Ue l'inflazione era al 4,3% contro il 4% a maggio (un
anno prima era al 2,1%). Tasso mensile 0,4%. In Italia il
tasso di inflazione annuale in giugno era al 4%.


quand'era la prox riunione del board BCE?

scommetto che non alzano ancora,
ma continueranno con la solita tiritera di "allerta"

laplace77
00mercoledì 16 luglio 2008 23:08
Re: Re: per quelli che la BCE doveva seguire la FED...
laplace77, 15/07/2008 17.51:




e ci risiamo:

Fed: Bernanke sposa la linea Bce nella lotta all'inflazione

I rischi al rialzo per l'inflazione «si sono intensificati» e per le prospettive di crescita ci sono «significativi rischi al ribasso» . Lo ha detto il presidente della Fed, Ben Bernanke, in un'audizione al Senato americano, precisando che la priorità è il ritorno alla normalità dei mercati.

...



per chi ha la pazienza di leggersi tutta la sua "Testimony" la trova qui

[SM=g7628]





eccoci:

fonte: Yahoo - AGI


Mercoledì 16 Luglio 2008, 20:40

Usa: Minute Fed, Non Escluso Rialzo Tassi In Futuro

AGI OnLine

(AGI) - Washington, 16 lug. - La Fed mette in guardia dal rischio di inflazione e alcuni suoi membri non escludono la possibilita' di un aumento dei tassi, anche se per ora la maggior parte degli esponenti della Fed si limita ad osservare che le previsioni sull'andamento dei prezzi e sulla crescita economica sono ancora troppo incerte per definire le future scelte di politica monetaria. E' quanto emerge dal resoconto della riunione del Fomc della Fed dello scorso 24-25 giugno. "Per l'aumento dei rischi di inflazione e delle aspettative di inflazione - si legge nelle minute - alcuni membri del Fomc ritengono il prossimo mutamento della politica monetaria potrebbe portare ad un aumento dei tassi". In particolare "uno dei membri del Fomc ha ritenuto che questa politica avrebbe potuto essere assunta fin dalla riunione" del 24-25 giugno. "Tuttavia - proseguono le minute - il punto di vista della maggior parte dei membri del Fomc e' che le attuali previsioni riguardanti l'attivita' economica e le pressioni sui prezzi restano molto incerte e che quindi una focalizzazione e un'agenda delle future azioni di politica monetaria restano anch'esse molto incerte".




fonte: Yahoo - ASCA-AFP

Mercoledì 16 Luglio 2008, 20:15

Usa: Minute Fed Suggeriscono Possibilita' Aumento Tassi

Agenzia ASCA

(ASCA-AFP) - Washington, 16 lug - Dalle minute dell'ultima riunione del Federal Open Market Committee emerge che i tassi d'interesse americani potrebbero essere aumentati prima di quanto si pensi. Questa possibilita' e' stata infatti discussa nel corso dell'ultima riunione del 24 giugno quando alcuni componenti del FOMC hanno giudicato ''appropriata'' una stretta monetaria ''nel breve termine''. ''Con crescenti aspettative e pressioni inflazionistiche, i membri hanno ritenuto che il prossimo cambiamento dell'orientamento di politica monetaria potrebbe essere verso un aumento dei tassi dei funds'' si legge nelle minute. Nel corso dell'ultima riunione della Fed i tassi d'interesse sono stati lasciati fermi al 2% dopo mesi di progressive riduzioni.
laplace77
00giovedì 17 luglio 2008 09:53
Re: per quelli che la BCE doveva seguire la FED...
laplace77, 10/06/2008 10.49:



VOLTAFACCIA !!!



la FED oggi (10 giu 08)

08:45 - Usa: Bernanke, nuovo allarme inflazione per impennata prezzi energia

Mercato intravede possibilita' di un rialzo dei tassi
...






20:08 - Usa: minute Fomc, per alcuni membri serve rialzo tassi "molto presto"

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 16 lug - Un rialzo dei
tassi di interesse negli Usa potrebbe essere vicino. È
quanto emerge dai verbali della riunione del Fomc (il
comitato di politica monetaria della Federal Reserve), del
24-25 giugno scorsi. Per alcuni membri "una certa severita'
nella politica monetaria potrebbe diventare appropriata
molto presto". Inoltre, proseguono le minute, "con un
aumento dei rischi dell'inflazione e delle sue previsioni, i
membri ritengono che il prossimo cambiamento in termini di
politica monetaria potrebbe essere verso un rialzo dei
tassi".



20:29 - Usa: minute Fomc, per alcuni membri serve rialzo tassi "molto presto" -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 16 lug - Ad ogni modo,
si legge ancora nei verbali, per altri rappresentanti del
comitato, gli alti livelli degli spread e i limiti
all'accesso al credito suggeriscono che le condizioni "non
sono eccessivamente accomodanti". La principale
preoccupazione del Fomc continua a essere la crescita,
nonostante siano aumentati anche i timori legati all'elevato
livello dell'inflazione. "I membri in generale concordano
nell'affermare che i rischi per l'economia sono diminuiti
rispetto alla precedente riunione, mentre quelli di un
rialzo dell'indice dei prezzi al consumo sono aumentati",
tuttavia, "nella visione della maggioranza dei membri, le
previsioni sia per la crescita che per l'inflazione restano
molto incerte e per questo la tempistica e l'entita' delle
prossime mosse in politica monetaria restano poco chiare",
si precisa nelle minute. Appare probabile, stando alla
lettura dei verbali, che non verranno fatti interventi sui
tassi fino al termine del 2008. Tornando ancora
sull'inflazione, i rappresentati della Fed hanno visto
"aumentare la loro preoccupazione" riguardo l'atteso
aumento, spinto soprattutto "dal recente rialzo dei prezzi
dell'energia e di molte altre commodity", anche se la
pressione dovrebbe moderarsi nel 2009 e nel 2010. Nella
riunione di fine giugno, il Fomc ha riconosciuto, infine,
"un certo miglioramento" delle condizioni dei mercati
finanziari, ma riconosce che ulteriori turbolenze potrebbero
minacciare lo sviluppo economico. Il 25 giugno scorso il
Fomc ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro,
con il tasso di riferimento fermo al 2%. L'unico che non ha
votato per lo status quo e' stato il presidente della Fed di
Dallas, Richard Fisher, che avrebbe preferito continuare a
tagliare.




laplace77
00martedì 22 luglio 2008 10:02
apologia del tricheco

08:54 - Bce: Bini Smaghi, giusto non tagliare i tassi (La Stampa)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 22 lug - Lorenzo Bini
Smaghi, membro del comitato esecutivo della Bce, difende la
politica monetaria della Bce che non considera restrittiva
alla luce dell'attuale tasso d'inflazione al 4%. In
un'intervista alla Stampa, Bini Smaghi spiega che "con
un'inflazione al 4%, che rimarra' oltre il 3% ancora per
alcuni mesi, un tasso d'interesse al 4,25% non e' proprio
qualificabile come restrittivo"
e, facendo riferimento agli
Usa, aggiunge che "l'inflazione negli Stati Uniti ha
raggiunto il 5%". "Oggi avremmo un'inflazione ben piu' alta
anche noi. A pagare quell'errore sarebbero soprattutto i
cittadini", sottolinea in riferimento a coloro che
auspicavano che anche la Bce seguisse la linea di taglio dei
tassi adottata dalla Fed americana. Nell'intervista Bini
Smaghi parla anche dello shock petrolifero, facendo dei
paragoni con quelli degli anni '70 e '80 e spiegando che "la
differenza oggi e' che si sovrappone anche uno shock
finanziario e del mercato immobiliare che parte degli Stati
Uniti", mentre per contenere l'aumento del prezzo del
petrolio, l'unico modo e' ridurre i consumi e cercare di
diversificare le fonti energetiche, "il che non e' facile nel
breve periodo".



quanto costerebbe oggi la benza, se avessimo seguito gli americani?

laplace77
00venerdì 25 luglio 2008 10:35
inflazione in giappone?!?

08:02 - Giappone: 1,9% l'inflazione giugno, ai massimi ultimi 10 anni

La fiammata di carburanti (+42,2% il diesel) e alimentari

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Tokyo, 25 lug - In Giappone i
prezzi al consumo hanno registrato in giugno il maggiore
rialzo da dieci anni (gennaio 1998): +1,9% annuo (1,5% in
maggio). Lo rende noto il Governo. Il trend riflette i
rincari di carburanti (+24,2% benzina, +42,2% diesel) e
alimentari (burro +14,3%, pane +18,5% e spaghetti +33,2%).
Escluse tale componenti, precisa, il rialzo e' dello 0,1%.
Sono crollati invece i prezzi di tv (-21%), apparecchi
fotografici (-28,9%) e computer (-37,7%).




08:07 - Giappone: 1,9% l'inflazione giugno, ai massimi ultimi 10 anni -2-

A Tokyo +1,6% prezzi consumo luglio, top dal marzo 1998

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Tokyo, 25 lug - Con
l'accelerazione di giugno, rivelatasi comunque in linea con
le aspettative, si allunga a nove la serie di mesi
consecutivi al rialzo registrata dall'inflazione giapponese.
Una performance che ha avvicinato pericolosamente la soglia
del 2% considerata dalla Banca del Giappone come il massimo
tollerabile per la seconda economia mondiale. E il trend e'
destinato con tutta probabilita' a continuare.
In luglio nell'area della capitale, che solitamente
anticipa il dato nazionale, l'inflazione - sia 'core' sia
generale - e' stata dell'1,6% (rispettivamente 1,3% e 1,5%
nel mese precedente): si tratta per entrambe le statistiche
del rialzo piu' forte dal marzo 1998. Anche in questo caso il
ritmo si e' comunque rivelato in linea con le aspettative.




ohi ohi ohi

se loro alzano i tassi, finisce il carry trade con lo yen...

ne paghera' le spese l'euro, lo yuan e chi altro?

il dollaro non credo, stanno solo al 2%...
dgambera
00lunedì 28 luglio 2008 17:40
Pronti per i botti di mezz'Agosto?
Via...


Fmi: mercati sempre fragili. Sale rischio per economia


«I mercati finanziari globali continuano a restare fragili e gli indicatori di rischio sistemico rimangono elevati. Per numerose categorie di prestiti, la qualità del credito ha iniziato a deteriorare con il calo dei prezzi degli immobili e il rallentamento della crescita economica». Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) nell'aggiornamento del Global Financial Stability Report, mettendo in evidenza che «anche se le banche sono riuscite a portare a termine con successo gli aumenti di capitale, i loro bilanci subiscono nuove pressioni e i loro titoli scendono. È dunque sempre più difficile rafforzare ulteriormente i capitali e il rischio di un'interazione negativa fra l'aggiustamento del sistema bancario e l'economia reale cresce».

L'attuale crisi finanziaria internazionale riserverà nuove sorprese sui conti delle banche? Il Fondo monetario non lo esclude. «Anche se le perdite previste relative alle esposizione dei mutui subprime statunitensi restano alte - si legge ancora nel rapporto - esse sono state in larga parte riconosciute. La crescente preoccupazione, con le insolvenze e i riscatti ipotecari in forte aumento sul mercato immobiliare statunitense, e con la prosecuzione del calo dei prezzi delle case, è che il deterioramento della qualità dei prestiti diventi più diffuso».

I mercati finanziari, si legge nel rapporto aggiornato, presentato da Jaime Caruana, direttore della Divisione monetaria e mercati di capitale dell'Fmi, «non sono ritornati ai livelli elevati di rischio sistemico osservati in primavera, ma c'è crescente timore sull'interazione tra i mercati finanziari e le prospettive macroeconomiche» e questo «malgrado le misure radicali decise dalle autorità e pur a seguito di un aggiustamento considerevole dei mercati finanziari negli ultimi due mesi». La spirale negativa che si è creata tra mercati finanziari ed economia reale, ha spiegato Caruana «si alimenta da un lato dal rallentamento congiunturale che allarga il rischio di credito e dall'altro dalla rivalutazione in atto sui mercati finanziari che rende sempre più limitata la capacità di finanziamento del sistema finanziario, contribuendo così a rendere sempre più problematiche le prospettive per l'economia reale».

Il nodo centrale della crisi, ha sottolineato Caruana «resta il settore immobiliare negli Usa. È molto importante riuscire a stabilizzarlo, ma, al momento, è difficile vedere una svolta, anche se ci sono segnali, in alcuni indicatori, in questo senso». Il mercato degli immobili residenziali, tuttavia, «si sta indebolendo anche in altre aree con segnali di un calo dei prezzi in alcuni Paesi che, per questo, potranno in futuro subire pressioni a livello economico e di mercati finanziari». Le banche, ha detto Caruana, «sono riuscite a trovare una grande massa di nuovo capitale e questo è degno di nota, ma potrebbe esserne necessario di nuovo in futuro e le condizioni saranno più difficili», in quanto «la politica monetaria non è in grado di contribuire alla stabilità finanziaria a causa delle pressioni inflative che stanno emergendo nelle economie mature». Visti i livelli attuali dei titoli Abs (asset backed securities) e l'andamento dei tassi di insolvenza, l'Fmi «non ritiene di dover modificare la stima di perdite totali mark-to-market fatta in aprile» che era di 945 miliardi di dollari circa.

Il rischio principale per la congiuntura mondiale, ha ribadito Caruana presentando il rapporto, «è questa spirale tra mercati finanziari ed economia» che si farà sentire sempre di più anche in Europa, finora rimasta piuttosto ai margini della crisi. «Il centro della crisi - ha commentato Peter Dattels, capo della divisione analisi e controllo dei mercati globali del Fondo - è stato negli Usa, nel settore immobiliare, ed è normale che si facesse sentire prima di tutto tra le istituzioni finanziarie di oltreoceano. Le banche europee hanno diffuso i dati sui bilanci 2007 che hanno fornito un quadro piuttosto chiaro, ma sono meno rapide di quelle americane sul 2008 sul quale ci sono solo informazioni non complete».

La crisi «sta investendo categorie di asset e regioni sempre più ampie e si farà sentire sempre di più anche altrove, compresa l'Europa, ne sono sicuro». Infatti, scrive il Fondo nel rapporto, «l'esposizione sul subprime Usa è ora manifesta. Quello che preoccupa è che il forte aumento dei pignoramenti e delle insolvenze immobiliari negli Usa, assieme al continuo calo di prezzo delle case, porti a un deterioramento generalizzato della qualità del credito». Sulle banche, il Fondo dice che «malgrado svalutazioni che superano i 400 miliardi di dollari nel totale, gli istituti di crediti negli Usa, in Europa e Asia sono riusciti a reperire il capitale necessario».

Le perdite finora rese note superano, tuttavia, il capitale raccolto e le banche «si trovano in difficoltà a mantenere la redditività a causa del peggioramento della qualità del credito, il calo delle commissioni, gli alti costi del finanziamento e l'esposizione assicurativa nell'immobliare o verso 'monolinè». I passi intrapresi finora dalle banche centrali «per allargare la durata e la gamma di collaterale e di titoli counterparty sono riusciti a contenere il rischio sistemico, ma «il rischio di credito resta elevato e diverse istituzioni finanziarie saranno costrette anche i n futuro a cercare nuovo capitale».

laplace77
00martedì 29 luglio 2008 15:48
per fortuna...

...che e' stabile...


15:00 - Germania: inflazione stabile al 3,3% annuo a luglio (RCO)

Secondo dati preliminari. Ai massimi degli ultimi 14 anni

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Berlino, 29 lug - L'inflazione
in Germania ha toccato a luglio i massimi da quasi 14 anni
collocandosi al 3,3% annuale. Lo comunica l'Ufficio federale
di statistica sulla base dei dati preliminari dei Laender
campione. L'incremento dei prezzi al consumo e' il piu'
elevato dal dicembre 1993. Su base mensile il tasso si
attesta allo 0,6%. A spingere all'insu' il dato i sensibili
rincari dei prezzi di energia e prodotti alimentari.


laplace77
00giovedì 31 luglio 2008 11:16
Re: per fortuna...
laplace77, 29/07/2008 15.48:


...che e' stabile...


15:00 - Germania: inflazione stabile al 3,3% annuo a luglio (RCO)

Secondo dati preliminari. Ai massimi degli ultimi 14 anni

...






stabile in Germania, record in eurozona?



11:00 - E15: stima flash inflazione luglio al 4,1%, nuovo record (RCO)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 31 lug - Il tasso di
inflazione annuale nell'eurozona in luglio e' stato, secondo
la stima flash di Eurostat, del 4,1%. Si tratta del nuovo
record storico da quando e' stata creata l'eurozona. In
giugno il tasso di inflazione era del 4%. La stima flash
ha anticipato esattamente il tasso di inflazione effettiva
in 14 casi e in 10 casi e' risultata diversa in misura
dello 0,1% negli ultimi due anni. Per questo Eurostat
ritiene che la procedura 'flash' sia credibile. Prossimo
comunicato il 14 agosto.


laplace77
00giovedì 31 luglio 2008 12:38
inflazione ITALIA

senza crescita, anzi

quindi non recessione ma peggio

stagflazione



11:02 - Inflazione: Istat stima +0,5% a luglio, +4,1% tendenziale (RCO)

Record da giugno 1996. Dato acquisito per il 2008 al 3,5%

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 31 lug - I prezzi al
consumo segnano +0,5% a luglio e +4,1% tendenziale (indice
Nic a 137,8), il piu' alto da giugno 1996 (+4,1%). Lo stima
Istat, fornendo anche i dati dell'indice armonizzato, che
diminuisce dello 0,5% su mese a causa dei saldi e cresce del
4,1% sull'anno. L'inflazione di fondo segna +2,8%, quella al
netto dell'energia e' al 3%. Il dato acquisito per il 2008
e' pari al 3,5%.



11:51 - Inflazione: Istat stima +0,5% a luglio, +4,1% tendenziale -2-

Incrementi del 5,1% sull'anno per abbonamenti pay tv

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 31 lug - Le stime Istat
indicano gli aumenti congiunturali piu' significativi
dell'indice Nic per i capitoli Bevande alcoliche e tabacchi
(+2%), Abitazione, acqua, elettricita' e combustibili (+1,5%)
e Trasporti (+0,9%). Variazioni nulle si sono registrate nei
capitoli Abbigliamento e calzature e Istruzione. Variazione
negativa nelle Comunicazioni (-0,7 per cento).
Gli incrementi tendenziali piu' elevati si sono registrati
nei capitoli Abitazione, acqua, elettricita' e combustibili
(+8,6%), Trasporti (+7,1%) e Prodotti alimentari e bevande
analcoliche (+6,4%); in calo le Comunicazioni (-3,2 per
cento).
L'Istat segnala che l'accelerazione dell'inflazione nel
mese di luglio e' interamente attribuibile al comparto dei
beni che fa segnare un +4,8% tendenziale. Nel complesso i
prodotti energetici e gli alimentari sono i beni che piu'
contribuiscono all'accelerazione. In forte crescita anche i
tabacchi: +2,6% congiunturale e +5,4% tendenziale.
Stabili da tre mesi i servizi a +3% sul 2007. In
controtendenza i trasporti e i servizi turistici che segnano
una forte accelerazione. In particolare il trasporto aereo
registra un +11,7% tendenziale e quello marittimo un +8,1
per cento. Per i servizi turistici, quelli balneari
subiscono un incremento sul 2007 dell'8%, i pacchetti
vacanza del 5%, i camping del 4,1 per cento. Forti rincari
anche per gli abbonamenti alle pay tv: +5,1% tendenziale.


aragorn2008
00giovedì 31 luglio 2008 13:05
Inflazione : a luglio +4.1 % per anno, massimo dal '96
nflazione a luglio +4.1 % nuovo massimo dal 1996.

Fonte : Corriere della sera
laplace77
00lunedì 8 settembre 2008 17:28
arrivano gli effetti secondari ?!?

povero Trichet, gli tocchera' alzare di nuovi i tassi...



16:42 - Germania: Ig Metall intende chiedere aumenti salariali tra 7 e 8%

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Berlino, 08 set - Il sindacato
tedesco Ig Metall intende chiedere per i 3,5 milioni di
lavoratori metalmeccanici e dell'elettronica tedeschi
aumento di salario tra il 7 e l'8% nelle prossime trattative
sindacali del settore che si apriranno il mese prossimo.
L'accordo per questo vasto settore di attivita', che
comprende parecchi gruppi chiave dell'economia tedesca e
grandi nomi come Bmw, Infineon e Siemens, in generale serve
come base per la contrattazione degli altri settori. Il
presidente di Ig Metall, Berthold Huber, per giustificare
gli aumenti ha ricordato lo stato di salute favorevole delle
aziende interessate, l'aumento del costo della vita e la
necessita' di far partecipare i dipendenti tedeschi dei
frutti della crescita.



[SM=g7601] [SM=g7601] [SM=g7601]
laplace77
00giovedì 11 settembre 2008 10:21
stagflaction?
10:03 - Bce: previsori stimano inflazione E15 tra 3,4% e 3,6% nel 2008

Pil tra 1,1% e 1,7% nel 2008

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 11 set - I previsori
della Bce stimano per il 2008 una inflazione dell'area euro
compresa tra il 3,4 e il 3,6 per cento (3,2-3,6% la
precedente previsione). Secondo il bollettino mensile, i
prezzi sono attesi in discesa al 2,3-2,9% il prossimo anno
(la precedente stima accreditava nel 2009 l'inflazione
dell'Eurozona tra 1,8-3%). Il Pil e' atteso in crescita tra
l'1,1 e l'1,7 per cento nel 2008 (tra 1,5 e 2,1 per cento la
stima precedente) mentre nel 2009 e' previsto in aumento tra
lo 0,6 e l'1,8 per cento.



10:01 - Bce: prevalgono rischi stabilita' prezzi Eurozona a medio termine (RCO)

Pil in rallentamento, grande incertezza su futuro

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 11 set - Lo
scenario congiunturale dell'Eurozona e' caratterizzato da
un tasso d'inflazione annuo a livelli "preoccupanti" e da
una crescita in rallentamento a meta' anno in termini reali.
Lo ribadisce la Bce nel Bollettino mensile di settembre, nel
quale sottolinea che prevalgono rischi al rialzo per la
stabilita' dei prezzi nel medio termine, mentre per quanto
riguarda la crescita alla fase di debolezza attuale
"dovrebbe fare seguito una graduale ripresa". Nondimeno, le
prospettive per la crescita "sono circondate da un grado di
incertezza particolarmente elevato", nel quale "prevalgono i
rischi al ribasso".



10:01 - Bce: prevalgono rischi stabilita' prezzi Eurozona a medio termine -2-

"Fortissimi timori" su possibili effetti secondari

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 11 set - Il tasso
d'inflazione annuo nell'Eurozona, dice il Consiglio
direttivo della Bce nel Bollettino di settembre, "si
manterra' probabilmente ben al di sopra del livello coerente
con la stabilita' dei prezzi", che la Bce finora ha situato
intorno al 2%, "per un periodo prolungato". Secondo
l'Eurotower "prevalgono rischi al rialzo per la stabilita'
dei prezzi nel medio termine" a causa degli effetti diretti
e indiretti delle impennate dei prezzi dei beni energetici e
alimentari registrate in passato su scala mondiale. Anche a
livello monetario, pur a fronte di segnali di moderazione,
continuano a prevalere rischi al rialzo per la stabilita'
dei prezzi. Una "graduale moderazione" dei prezzi, scrive la
Bce, e' prevista solo nel corso del 2009 e i rischi sono al
rialzo perche' non si possono escludere nuovi rincari delle
materie prime e ulteriori effetti indiretti, piu'
pronunciati, sui prezzi al consumo dai passati aumenti. A
Francoforte, "vi sono fortissimi timori che il manifestarsi
di effetti di secondo impatto generalizzati nel processo di
formazione dei salari e dei prezzi possa acuire in misura
significativa le pressioni inflazionistiche". La crescita,
intanto, spiega ancora la Bce, "attraversa un momento di
debolezza caratterizzato da prezzi elevati delle materie
prime che si ripercuotono sulla fiducia dei consumatori e
sulla domanda, nonche' dalla decelerazione degli
investimenti". Ci si attende, dice la Bce, che a tale fase
faccia seguito "una graduale ripresa", in particolare a
fronte di un continuo calo dei prezzi del petrolio e alla
"relativa tenuta" della crescita mondiale.



[SM=g7601]



---edit

e insistono:


10:37 - Bce: prevalgono rischi stabilita' prezzi Eurozona a medio termine -3-

Vogliamo mantenere stabili attese di inflazione

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 11 set - Le
prospettive di crescita dell'Eurozona, continua la Bce,
"sono circondate allo stadio attuale di un grado di
incertezza particolarmente elevato" e, in generale,
"prevalgono i rischi al ribasso" dovuti alla possibilita' di
nuovi rincari dell'energia e dei prodotti alimentari che
potrebbero frenare i consumi e gli investimenti. Pesa anche
l'eventualita' che le tensioni nei mercati finanziari
abbiano ricadute sull'economia reale piu' negative di quanto
previsto al momento. In questo contesto, conclude la Bce,
"e' indispensabile assicurare che le aspettative di
inflazione a medio-lungo termine restino saldamente ancorate
su livelli in linea con la stabilita' dei prezzi". Per la
Bce, occorre evitare che il processo di formazione dei
salari e dei prezzi risenta di effetti di secondo impatto
generalizzati connessi al rincaro dei prodotti energetici e
alimentari. Il Consiglio direttivo, quindi, "segue con
particolare attenzione" il processo di formazione dei prezzi
e le trattative salariali all'interno dell'area e chiede a
tutte le parti coinvolte, nel pubblico e nel privato, di
"mostrare senso di responsabilita'". Il Consiglio della Bce
sottolinea, infine, che "il mantenimento della stabilita'
dei prezzi a medio termine" costituisce il suo "obiettivo
primario" e ribadisce la sua "ferma determinazione" a
preservare il saldo ancoraggio delle attese di inflazione.
laplace77
00giovedì 11 settembre 2008 11:36
inglesi inflazionati

ben gli sta...


11:06 - Gb: BoE, inflazione salira' al 4,4% nei prossimi 12 mesi

L'inflazione percepita balza al 5,4%, top da novembre

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Londra, 11 set - La Banca
d'Inghilterra, nel suo rapporto trimestrale sull'inflazione,
stima che l'indice dei prezzi al consumo nel Paese si
attestera' nei prossimi 12 mesi sul 4,4% (4,3% nelle stime di
maggio). L'Istituto ha anche rilevato che l'inflazione
percepita attualmente e' salita al 5,4% dal 4,9% di maggio:
si tratta del piu' alto livello dallo scorso novembre e ben
sopra la tendenza di fondo.



laplace77
00giovedì 18 settembre 2008 10:46
le previsioni di confindustria

poi vedremo se ci avranno preso


10:25 - Bce: CsC, alla fine del I trimestre del 2009 tassi in discesa al 4%

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 18 set - La Bce ridurra' i
tassi di interesse alla "fine del primo trimestre" del 2009,
con un "mini taglio" di un quarto di punto dal 4,25% attuale
al 4%. E' la previsione del Centro studi di Confindustria
che esclude "nuovi interventi sul costo del denaro nei
restanti mesi del 2008 e il tasso ufficiale risultera' pari
al 4,1% in media d'anno (+0,3% rispetto al 2007). La
prossima mossa della Fed, invece, stima il CsC, sara' "al
rialzo, dopo aver tenuto fermi i tassi al 2% fino a tutta la
prima meta' del 2009".



10:23 - *** Inflazione: CsC, nel 2008 media al 3,6%, nel 2009 scende al 2,5%

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 18 set - L'accelerazione
dei prezzi al consumo e' alle spalle. Il raffreddamento
degli ultimi tre mesi, infatti, "proseguira' nel resto di
quest'anno e nel prossimo". La previsione e' del Centro
studi di Confindustria, che stima un incremento medio
dell'inflazione del 3,6% nel 2008 e del 2,5% nel 2009. La
causa principale dell'inasprimento dei prezzi e' ravvisata
nel rincaro delle materie prime; il prezzo del petrolio
tornera' a 90 dollari.



dgambera
00mercoledì 8 ottobre 2008 00:18
A poco a poco ci cascano tutti
La mossa dell'Australia



7 ottobre 2008

SHANGHAI – L'Australia apre copiosamente i rubinetti del credito per provare a contrastare la crisi finanziaria che sta squassando il mondo. Oggi, subito dopo la chiusura della Borsa, la Reserve Bank of Australia ha annunciato un taglio dei tassi d'interesse dell'1 per cento. Era da sedici anni che le autorità monetarie australiane non varavano un taglio del costo del denaro tanto robusto. La reazione determinata e aggressiva di Sidney ha sorpreso gli analisti, che si attendevano una riduzione del tasso di sconto di soli 50 punti base.

Le altre banche centrali asiatiche seguiranno l'esempio australiano decidendosi ad allargare i cordoni della politica monetaria?
Sulla delicata questione, ovviamente, tutti i grandi istituti di emissione del Far East preferiscono non sbilanciarsi e tengono la bocca ben cucita. Tuttavia, dietro la mossa a sorpresa dell'Australia (la sorpresa non è il taglio del costo del denaro, ma la sua entità), c'è quasi certamente una manovra concertata tra le banche centrali della regione e, probabilmente, anche del resto del pianeta.

Da giorni, ormai, in tutta l'Asia trovare dollari (non solo americani, ma anche di Hong Kong e di Singapore) sul mercato interbancario è un'operazione sempre più difficile e penosa. Finora il Continente è stato solo lambito dalla coda del ciclone che ha investito Wall Street e poi a seguire l'Europa: a parte qualche indiscrezione subito smentita, infatti, nessuna istituzione finanziaria asiatica è stata messa ko dalla crisi.

Ciononostante, giorno dopo giorno, anche nel Far East la liquidità sta diventando una merce sempre più rara. "Il funding quotidiano è un'operazione a dir poco snervante. Se questa situazione dovesse continuare ancora per qualche settimana, saranno guai seri anche per l'economia reale", avverte un banchiere.

In questo quadro, è assai probabile che nelle prossime ore le altre banche centrali asiatiche seguano l'esempio dell'Australia e assestino un colpo di forbice al costo del denaro. A giudicare da alcuni segnali che arrivano dal mercato monetario cinese, la prima a muoversi potrebbe essere la People's Bank of China. D'altronde, Pechino non sembra avere molte altre carte da giocare perché, se la crisi finanziaria finirà davvero per contagiare l'economia reale, le prime a farne le spese saranno proprio le esportazioni di made in China nel mondo.

dgambera
00mercoledì 8 ottobre 2008 00:19
Questo è recidivo invece
Bernanke vede nero sulla crescita, Fed verso taglio tassi



7 ottobre 2008

La crisi economica e finanziaria potrebbe spingere la Federal Reserve - la Banca Centrale americana - ad operare un ulteriore taglio dei tassi d'interesse nella prossima riunione del 28 e 29 ottobre. Lo suggeriscono le parole del presidente delle Federal Reserve, Ben Bernanke, pronunciate a Washington in occasione dell'incontro annuale del National Association for Business Economics (Nabe). Secondo Bernanke gli ultimi dati suggeriscono «che le previsioni per la crescita siano peggiorate e che i rischi soggiacenti siano incrementati. Alla luce di questi sviluppi, sarà necessario per la Fed valutare se l'attuale posizione di politica monetaria resta ancora appropriata». C'è ragione di credere, anche se non è detto che bastoi a consolarsi, che il tasso d'inflazione sia destinato a rientrare in maniera significativa anche se i numeri, al momento, sono veramente negativi.


laplace77
00mercoledì 8 ottobre 2008 00:58
Re: A poco a poco ci cascano tutti
dgambera, 08/10/2008 0.18:

La mossa dell'Australia



7 ottobre 2008

SHANGHAI – L'Australia apre copiosamente i rubinetti del credito per provare a contrastare la crisi finanziaria che sta squassando il mondo. Oggi, subito dopo la chiusura della Borsa, la Reserve Bank of Australia ha annunciato un taglio dei tassi d'interesse dell'1 per cento. Era da sedici anni che le autorità monetarie australiane non varavano un taglio del costo del denaro tanto robusto. La reazione determinata e aggressiva di Sidney ha sorpreso gli analisti, che si attendevano una riduzione del tasso di sconto di soli 50 punti base.

Le altre banche centrali asiatiche seguiranno l'esempio australiano decidendosi ad allargare i cordoni della politica monetaria?
Sulla delicata questione, ovviamente, tutti i grandi istituti di emissione del Far East preferiscono non sbilanciarsi e tengono la bocca ben cucita. Tuttavia, dietro la mossa a sorpresa dell'Australia (la sorpresa non è il taglio del costo del denaro, ma la sua entità), c'è quasi certamente una manovra concertata tra le banche centrali della regione e, probabilmente, anche del resto del pianeta.

Da giorni, ormai, in tutta l'Asia trovare dollari (non solo americani, ma anche di Hong Kong e di Singapore) sul mercato interbancario è un'operazione sempre più difficile e penosa. Finora il Continente è stato solo lambito dalla coda del ciclone che ha investito Wall Street e poi a seguire l'Europa: a parte qualche indiscrezione subito smentita, infatti, nessuna istituzione finanziaria asiatica è stata messa ko dalla crisi.

Ciononostante, giorno dopo giorno, anche nel Far East la liquidità sta diventando una merce sempre più rara. "Il funding quotidiano è un'operazione a dir poco snervante. Se questa situazione dovesse continuare ancora per qualche settimana, saranno guai seri anche per l'economia reale", avverte un banchiere.

In questo quadro, è assai probabile che nelle prossime ore le altre banche centrali asiatiche seguano l'esempio dell'Australia e assestino un colpo di forbice al costo del denaro. A giudicare da alcuni segnali che arrivano dal mercato monetario cinese, la prima a muoversi potrebbe essere la People's Bank of China. D'altronde, Pechino non sembra avere molte altre carte da giocare perché, se la crisi finanziaria finirà davvero per contagiare l'economia reale, le prime a farne le spese saranno proprio le esportazioni di made in China nel mondo.





lasciali fare...


oggi escono le perdite, ieri ci sono stati i guadagni: somma zero

pero' a forza di iniezioni l'inflazione (aumento di moneta) esplode, e poi pure i prezzi e quindi rialzeranno i tassi (gia' successo, pure in USA a 2 cifre)


eppoi c'e' sempre il discorso EURIBOR...

(e pure l'EURIRS e' interbancario, no?)


[SM=g7600]


laplace77
00mercoledì 8 ottobre 2008 13:15
TAGLIANO TUTTI !!!

08/10/2008 13:06
*** Tassi: Svezia taglia riferimento al 4,25 dal 4,75% (RCO)

08/10/2008 13:06
*** Tassi: Cina taglia di 0,5% (RCO)

08/10/2008 13:06
*** Tassi: Banca centrale Canada ttaglia overnight di 50 pb (RCO)

08/10/2008 13:05
*** Tassi: Banca Inghilterra taglia tasso riferimento di 0,5% al 4,5% (RCO)

08/10/2008 13:03
*** Tassi: Fed taglia interbancario di mezzo punto all'1,5% (RCO)

08/10/2008 13:03
****Tassi: Banca centrale Svizzera taglia tassi di 50 punti base (RCO)

08/10/2008 13:01
*** Tassi: Bce: taglia a 3,75%, Fed a 1,75% (RCO)



e la borsa ringrazia:

13:07 - Borsa: listini riducono perdite drasticamente dopo taglio Banche centrali

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 08 ott - Le Borse
europee riducono le perdite dopo il taglio dei tassi operato
da Fed (a 1,75%) e da Bce (a 3,75%). L'S&P/Mib cede l'1,48%,
Mibtel il 2,29%. Pairigi perde l'1,09%, Francoforte l'1,5%.




i mutuatari, invece, ancora pigliano le mazzate:

12:21 - *** Euribor: nuovo record a tre mesi, tutte le scadenze sopra 5%

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 08 ott - Continuano ad
aumentare le pressioni sull'Euribor, il tasso al quale sono
agganciati i mutui variabili, con l'acuirsi delle turbolenze
e della crisi del settore finanziario internazionale: la
scadenza a tre mesi, che rappresenta uno dei benchmark piu'
importanti per il mercato interbancario dell'Eurozona, e'
salita al fixing odierno al 5,393% da 5,377% di ieri, un
nuovo record da oltre dieci anni. La scadenza a una
settimana ha aggiornato il massimo al 5,019% da 4,988% ieri,
salendo per la prima volta al di sopra del 5%, cosi' che
tutte le scadenze si trovano ora al di sopra di questa
soglia.



certo, la notizia e' di 40 minuti prima della raffica dei tagli, ma tant'e'...

vediamo come va nei prossimi giorni

laplace77
00mercoledì 8 ottobre 2008 13:19
Re: TAGLIANO TUTTI !!!
laplace77, 08/10/2008 13.15:


...





dettagli:


13:16 - Tassi: Cina taglia di 0,5% (RCO)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Pechino, 08 ott - La Banca
Centrale cinese ha abbassato i tassi di riferimento sui
depositi e sui prestiti di mezzo punto percentuale. La
misura sara' efficace dal 15 ottobre. Per il saggio benchmark
a un anno il taglio e' stato di 27 punti base: questa entrera'
in vigore da domani.




13:12 - Tassi: Banca centrale svizzera taglia tassi di 50 punti base (RCO)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Zurigo, 08 ott - La Banca
centrale svizzera (Snb) ha tagliato i tassi di 50 punti
base. Cosi' Snb, che ha reso noto di aver ridotto il target
del margine di oscillazione del Libor al 2-3%. La manovra di
Snb e' avvenuta di concerto con le altre banche mondiali.




13:12 - Tassi: Bce: taglia a 3,75%, Fed riduce sconto a 1,75% (RCO)

Fed Fund all'1,5%. Azione concertata delle banche centrali

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Francoforte, 08 ott - In
un'azione concertata senza precedenti tra le tutte le grandi
banche centrali mondiali, che ha portato a un calo del costo
del denaro di mezzo punto, la Bce ha annunciato di aver
tagliato il tasso di rifinanziamento al 3,75% dal precedente
4,25%, mentre la Riserva Federale ha fatto scendere il
target sui Fed Fund all'1,5% dal 2%e il tasso di sconto,
sempre di mezzo punto, all'1,75%.




13:11 - Tassi: Banca Inghilterra taglia tasso riferimento di 0,5% al 4,5% (RCO)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Londra, 07 ott - La Banca di
Inghilterra ha tagliato il tasso di riferimento di 50 punti
base al 4,5%. La misura rientra in un'azione concertata da
parte delle maggiori banche centrali mondiali. In una nota,
le autorita' britanniche sottolineano che gli istituti
"continuano una stretta collaborazione". Sul fronte dei
prezzi, la Boe rileva che le pressioni inflative hanno
cominciato ad allentarsi in un certo numero di Paesi e che
le turbolenze finanziarie ha aumentato i rischi ribassisti
sulla crescita.


[SM=g7600]


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