Re: Re: Re:
(sylvestro), 30/04/2012 14.57:
Io non mi sento ne smarrito ne frustrato.
Siamo di fronte ad un cambio epocale, pian pianino ce ne faremo una ragione.
Mi associo.
Un periodo di crisi e' il passaggio da uno stato di equilibrio ad un altro stato di equilibrio.
Come tutti i passaggi c'e' chi ci guadagna e chi ci rimette.
A questo giro capita semplicemente che ci rimetta di piu' chi ha di piu' e non i soliti sfigati senza voce e senza faccia.
Fino ad oggi il 50% dei contribuenti a reddito fisso ha pagato l'80% delle tasse (significa che il restante 50% ha pagato il 20%, ovvero quattro volte meno pro-capite).
Questo articolo di Repubblica mi sembra piu' una lagna che un'analisi.
Io la vedo in maniera un po' diversa:
C'e' un qualche centinaio di migliaia di persone che per la prima volta in due decenni ha la possibilita' di cominciare a lavorare in maniera decente e non da schiavo (1).
C'e per la prima volta da sempre nella storia repubblicana la possibilita' di far pagare di piu' da parte di chi ha di piu' (2).
C'e per la prima volta da sempre la possibilita' di chiedere a chi ha evaso di rendere conto del maltolto (ce lo vedo il tipico gioielliere con 12mila euro di reddito annuo a giustificare gli X appartamenti/SUV/barche etc.etc.etc. degli ultimi cinque anni - purtroppo solo cinque) (3).
C'e' per la prima volta da un decennio la possibilita' che il costo di molti beni di consumo si riporti a livelli piu' accettabili (4).
C'e' per la prima volta da due decenni la possibilita' di acquistare e/o affittare un tetto a prezzi che cominciano ad essere ragionevoli in rapporto alla capacita' di spesa di una famiglia media (5).
C'e' per la prima volta da due decenni la possibilita' che una parte dei soldi infognati in assurdita' immobiliari possano piano piano tornare ad alimentare un'economia "vera" fatta di investimenti industriali/commerciali e non un'economia basata sugli schemi di Ponzi (6).
I passaggi sono sempre traumatici, molta gente avra' di che soffrire,
pero' non si poteva certo pensare di andare avanti secondo il solito andazzo.
(1) Riforma del lavoro.
(2) IMU e prossima riforma del catasto.
(3) Spesometro e
accertamenti in partenza.
(4) Deflazione in atto di molti beni di consumo.
(5) Sgonfiamento della bolla immobiliare.
(6) Sgonfiamento della bolla immobiliare e alienazione di cespiti divenuti improduttivi.