Dead men working

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dgambera
00lunedì 14 maggio 2012 14:56
Re: Re: Re: news da insider
labottegadelfuturo, 5/14/2012 2:53 PM:




Questo ancora non me l'hanno detto, la notizia è fresca fresca (comunicata ora da un Project Manager IBM ), non si sa ancora chi, ma si sa solo che ne verranno segati 2000.
Visto che difficilmente un terzo della forza lavoro è a ridosso della pensione probabilmente ci sarà la CIGS e tutta la trafila che porterà al licenziamento.

Per i tecnici oggettivamente non ci saranno molti problemi a ricollocarsi, per il personale amministrativo invece la vedo nera.

Appena so qualcosa di più preciso vi farò sapere



ma IBM non era quella dei piani sabbatici?


labottegadelfuturo
00lunedì 14 maggio 2012 15:24
Re: Re: Re: Re: news da insider
dgambera, 14/05/2012 14.56:



ma IBM non era quella dei piani sabbatici?






Si sono loro.
Infatti ho usato la stessa osservazione "ma un pò di tempo fa c'era la proposta dei piani sabbatici" e il PM mi fa "seeeeeeeee, un millennio fa".
Credo che non abbiano aderito in pochi e l'azienda ha deciso di dare una bella tagliata.

Ho controllato e la notizia ancora non è pubblica.News da insider offerta dal forum di Macroeconomia di "Bolla Immobiliare sulla casa" :P
ilPippero
00lunedì 14 maggio 2012 15:56
Re: Re: Re: Re: news da insider
dgambera, 14/05/2012 14.56:



ma IBM non era quella dei piani sabbatici?





uno degli ultimi dinosauri dell'IT rimasti... [SM=g7752]
dgambera
00venerdì 18 maggio 2012 12:35
Hp si prepara a tagliare 30mila posti di lavoro

Il numero uno dei pc riduce del 10% il numero dei dipendenti per compensare le perdite: 1,2 miliardi

MILANO - Hewlett Packard taglierà tra 25 e 30mila posti di lavoro - quasi il 10% della forza lavoro attualmente impiegata - con l'obiettivo di recuperare 1,2 miliardi di dollari di perdite. Il buco, spiegano gli analisti della società di Palo Alto, California, nel report emesso giovedì è dovuto principalmente al calo della domanda di personal computer, dovuto alla concorrenza di smartphones e tablet per la connessione a Internet.

I TAGLI - La notizia è riportata dall'agenzia Bloomberg e da un blog tecnologico affiliato al Wall Street Journal. La società si è affrettata a ridimensionare il numero dei tagli, che - ha spiegato - saranno effettuati in gran parte attraverso incentivi e prepensionamenti. Resta solo da attendere l'annuncio ufficiale, che potrebbe arrivare mercoledì prossimo, quando Hp renderà pubblica la trimestrale di cassa. Numeri dai quali emergerà ancora una volta che Hp, il principale produttore di Pc e stampanti del mondo, fatica a tenere il passo con l'avanzamento tecnologico, che vede molte delle funzioni del pc trasferite su smartphones e tablet come l'iPad della Apple.

BILANCIO - Le previsioni degli analisti, per l'anno fiscale che si chiude in Ottobre, parlano di 122 milioni di ricavi, in calo del 4 per cento rispetto ai 127 milioni dell'anno scorso. Con un taglio della forza lavoro di 18mila impiegati, il risparmio sarebbe di un milione di dollari l'anno, hanno commentato gli analisti di Isi Group. I vertici del gruppo, che sta ancora lottando per riportare il valore delle azioni ai livelli di due anni fa - praticamente il doppio dei 22,03 dollari a cui vengono scambiate oggi - assicurano che investiranno ogni risparmio in ricerca e sviluppo, per innovare la gamma di prodotti Hp, una voce di spesa che negli ultimi anni è stata pesantemente ridimensionata.

Redazione online18 maggio 2012 | 8:46© RIPRODUZIONE RISERVATA
dgambera
00venerdì 18 maggio 2012 20:28
Fiat, per la prima volta in Cig tutti gli impiegati di Mirafiori

18 maggio 2012


Tutti i 5.400 dipendenti degli Enti Centrali di Mirafiori, la maggior parte impiegati, andranno per la prima volta in cassa integrazione ordinaria sei giorni.

Lo ha reso noto la Fiom, sottolineando che le fermate del 14-15 e 21 giugno e del 12-13-19 luglio si sommano a quelle già programmate del 22 giugno e del 20 luglio, date in cui lo stabilimento sarà chiuso.
«La messa in cassa integrazione degli impiegati è una pessima notizia - ha commentato Edi Lazzi, responsabile della V Lega Fiom di Torino - perché vuol dire che anche a livello della testa di Fiat ci sono forti problemi. I timori riguardo l'indebolimento dell'azienda e al suo disimpegno dal nostro paese, dopo questa decisione, incominciano drammaticamente ad assumere una forma concreta».

L'auspicio del sindacalista è che «a fronte di questo ulteriore pesantissimo segnale, la città, le istituzioni e le forze sociali non voltino ancora una volta lo sguardo da altre parti, minimizzando ciò che sta accadendo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

FraMI
00martedì 22 maggio 2012 12:20
Re:
dgambera, 18/05/2012 20.28:

Fiat, per la prima volta in Cig tutti gli impiegati di Mirafiori

18 maggio 2012


Tutti i 5.400 dipendenti degli Enti Centrali di Mirafiori, la maggior parte impiegati, andranno per la prima volta in cassa integrazione ordinaria sei giorni.

Lo ha reso noto la Fiom, sottolineando che le fermate del 14-15 e 21 giugno e del 12-13-19 luglio si sommano a quelle già programmate del 22 giugno e del 20 luglio, date in cui lo stabilimento sarà chiuso.
«La messa in cassa integrazione degli impiegati è una pessima notizia - ha commentato Edi Lazzi, responsabile della V Lega Fiom di Torino - perché vuol dire che anche a livello della testa di Fiat ci sono forti problemi. I timori riguardo l'indebolimento dell'azienda e al suo disimpegno dal nostro paese, dopo questa decisione, incominciano drammaticamente ad assumere una forma concreta».

L'auspicio del sindacalista è che «a fronte di questo ulteriore pesantissimo segnale, la città, le istituzioni e le forze sociali non voltino ancora una volta lo sguardo da altre parti, minimizzando ciò che sta accadendo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA




Dal 18 al 22...sta notizia sembra davvero sotto copertura, nessun commento... [SM=g7626]
kemar71
00martedì 22 maggio 2012 20:06
Il giudice: “Reintegrare gli operatori”. Ma Vodafone li mette in mobilità
Dopo un'esternalizzazione di alcuni servizi di call center 33 dipendenti erano stati "trasferiti" in un'altra società. Ma hanno fatto ricorso al tribunale del lavoro e lo hanno vinto. Invece la compagnia telefonica li ha messi a libro-paga, senza farli lavorare e ora ha avviato la procedura di "uscita". Nella stessa situazione almeno altri 100 lavoratori.

.......

La sentenza di dicembre parla chiaro: il giudice ordina “di ripristinare la concreta funzionalità del rapporto di lavoro con ciascun ricorrente in mansioni equivalenti al livello di inquadramento di ciascun ricorrente prima del trasferimento”. Parole come pietre che non sembrano impressionare la Vodafone, visto che la compagnia telefonica non ha ancora mosso un dito. La compagnia telefonica, peraltro, è stata difesa dall’avvocato Franco Tofacchi, dello studio Ichino-Brugnatelli: proprio Pietro Ichino, il giuslavorista – e senatore del Pd – che si batte per la riforma dell’articolo 18. Una norma quest’ultima che se non fosse più in vigore darebbe in effetti carta bianca alla Vodafone visto che, probabilmente, a riforma approvata, nel caso dei 33 vincitori del ricorso vi sarebbe solamente un indennizzo di 12 o 24 mensilità che la Vodafone, con un’utile di 4 miliardi di euro, pagherebbe volentieri agli ex dipendenti.

............

In tutto sono più di 900 i dipendenti a tempo indeterminato della Vodafone che nel 2007 sono stati “ceduti” alla Comdata e l’appalto scadrà nel 2014. A Roma sono circa 280 e temono, a commessa scaduta, di perdere il lavoro.

........

sostanzialmente Comdata Care è una scatola vuota destinata a morire nel 2014”. E nella scatola vuota Comdata Care ci sono più di 900 dipendenti a tempo indeterminato che a novembre del 2014 probabilmente andranno a casa. Compresi quelli che sanno – perché l’ha detto un giudice – di avere ragione.

......


link

[SM=g2594222] [SM=g2594222] [SM=g2594222]
(sylvestro)
00mercoledì 30 maggio 2012 17:22
BlackBerry taglia altri posti

30/05 15:48 CET

Research in Motion, la società canadese che produce il BlackBerry, ha chiesto la consulenza di JpMorgan e Rbc Capital Markets nella revisione delle attività e delle performance finanziarie. Rim punta a tagliare spese e posti di lavoro, aumentando al contempo la disponibilità di capitale: secondo indiscrezioni la società potrebbe tagliare tra i 2mila e i 3mila dipendenti oltre ai 2mila annunciati un anno fa. Pessima la reazione del titolo alla notizia, arrivata dopo la chiusura delle contrattazioni a Wall Street: le azioni, dopo avere chiuso in aumento del 2,09%, sono arrivate a cedere quasi il 13%, scivolando sotto i 10 dollari per azione per la prima volta dal dicembre 2003. Rim, nonostante l’avvicendamento al vertice, non riesce ad arginare il calo delle vendite di BlackBerry e la progressiva perdita di quote di mercato in Nord America
labottegadelfuturo
00venerdì 1 giugno 2012 14:23
Loziodigekko
00martedì 12 giugno 2012 22:21
Re: segno dei tempi...
labottegadelfuturo, 01/06/2012 14.23:




L'annuncio del 23enne e' proprio ben fatto. Mi piace molto la distinzione che il ragazzo fa tra "cerco" e "non cerco".

L'altro lo trovo di una tristezza infinita...
(sylvestro)
00giovedì 28 giugno 2012 17:08
Peugeot annuncia oltre 3mila tagli

laplace77
00martedì 3 luglio 2012 13:18
nokia e' morta...

...d'altronde si sono venduti a microsproft...


fonte: repubblica


telecomunicazioni

Nokia Siemens licenzia 445 in Italia
chiusura per le due sedi siciliane


Diventa ufficiale il piano di ristrutturazione. Oltre l'addio a Palermo e Catania, il gruppo taglia soprattutto a Milano (367 esuberi dichiarati) e a Roma (40)

ROMA - Sono 445 i dipendenti italiani che Nokia Siemens Network, attiva nei ponti radio, nelle fibre ottiche e negli scavi per le telecomunicazioni, intende licenziare. La ristrutturazione del ramo italiano della multinazionale era stata anticipata dalla Fiom 1 a maggio, ma oggi è diventata un piano ufficiale con numeri e tempi.

La procedura di licenziamento è stata aperta per 445 dipendenti su 1.104 al lavoro in Italia. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali, la società intende procedere alla risoluzione dei rapporti di lavoro nel minore tempo possibile. Nei dettagli, chiudono del tutto le sedi di Catania e Palermo (32 esuberi), mentre viene ridotto il personale delle altre con 367 tagli complessivi a Milano, 40 a Roma e 6 a Napoli.

(02 luglio 2012)


[SM=g9128]
labottegadelfuturo
00martedì 3 luglio 2012 14:21
...e poi c'è chi cade sempre in piedi
Poste? Nessun licenziamento dei dipendenti

e chi si fa male per tutti

Poste licenziare gli esterni ;)
(sylvestro)
00martedì 3 luglio 2012 14:25
Re: ...e poi c'è chi cade sempre in piedi
labottegadelfuturo, 03/07/2012 14.21:





Quando le avranno privatizzate non ci saranno piu' queste distinzioni [SM=g2232945]
dgambera
00martedì 3 luglio 2012 20:04
Re: nokia e' morta...
laplace77, 7/3/2012 1:18 PM:


...d'altronde si sono venduti a microsproft...


fonte: repubblica


telecomunicazioni

Nokia Siemens licenzia 445 in Italia
chiusura per le due sedi siciliane


Diventa ufficiale il piano di ristrutturazione. Oltre l'addio a Palermo e Catania, il gruppo taglia soprattutto a Milano (367 esuberi dichiarati) e a Roma (40)

ROMA - Sono 445 i dipendenti italiani che Nokia Siemens Network, attiva nei ponti radio, nelle fibre ottiche e negli scavi per le telecomunicazioni, intende licenziare. La ristrutturazione del ramo italiano della multinazionale era stata anticipata dalla Fiom 1 a maggio, ma oggi è diventata un piano ufficiale con numeri e tempi.

La procedura di licenziamento è stata aperta per 445 dipendenti su 1.104 al lavoro in Italia. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali, la società intende procedere alla risoluzione dei rapporti di lavoro nel minore tempo possibile. Nei dettagli, chiudono del tutto le sedi di Catania e Palermo (32 esuberi), mentre viene ridotto il personale delle altre con 367 tagli complessivi a Milano, 40 a Roma e 6 a Napoli.

(02 luglio 2012)


[SM=g9128]




nel 2006 ero in trasferta nella sede di Catania e stavo cercando di entrarci... poi ho realizzato che se Roma era combinata amale e a rischio, Catania lo era di più ... quindi ho lasciato perdere... e a questo punto non mi pento della scelta
labottegadelfuturo
00mercoledì 4 luglio 2012 07:18
Re: Re: nokia e' morta...
dgambera, 7/3/2012 8:04 PM:




nel 2006 ero in trasferta nella sede di Catania e stavo cercando di entrarci... poi ho realizzato che se Roma era combinata amale e a rischio, Catania lo era di più ... quindi ho lasciato perdere... e a questo punto non mi pento della scelta




L'ICT in Italia è morto e sepolto.

Da me stanno cercando un DbA SQL con gli attributi, gli si presenta uno multucertificato e gli offrono 160 euro al giorno lordi.Per 17 giornate mensili.

Ma attenzione.

I 160 euro al giorno non sono offerti al lavoratore, ma alla azienda che contrattualizza il lavoratore (visto che il cliente si rifiuta di fare qualsivoglia contratto, fosse anche una p.iva).

Risultato?

Tolti i soldi che vanno all'azienda, cosa rimane al lavoratore ?
Loziodigekko
00mercoledì 4 luglio 2012 07:59
Re: Re: Re: nokia e' morta...
labottegadelfuturo, 04/07/2012 07.18:



I 160 euro al giorno non sono offerti al lavoratore, ma alla azienda che contrattualizza il lavoratore (visto che il cliente si rifiuta di fare qualsivoglia contratto, fosse anche una p.iva).

Risultato?

Tolti i soldi che vanno all'azienda, cosa rimane al lavoratore?



Curiosita': c'e' la fila per il posto o l'elenco dei candidati e' desolatamente vuoto?

labottegadelfuturo
00mercoledì 4 luglio 2012 09:35
Re: Re: Re: Re: nokia e' morta...
Loziodigekko, 7/4/2012 7:59 AM:



Curiosita': c'e' la fila per il posto o l'elenco dei candidati e' desolatamente vuoto?





Desolatamente vuoto perchè nella posizione non si trovano nemmeno novellini.
Il mercato ICT è talmente morto e stramorto, con stipendi da fame e trattamenti lavorativi ai limiti dello schiavismo, che non c'è adeguato ricambio "generazionale".

Un giovane che sappia smanettare "vagamente" con quei prodotti non si riesce a trovare.
I "vecchi" ormai o sono sistemati (sistemazione di merda per sistemazione di merda ti tieni il vecchio cliente) e nessuna società investe da anni nella formazione del personale, demandando alla buona volontà dei singoli...che iniziano a non farlo più.
Loziodigekko
00mercoledì 4 luglio 2012 09:59
Re: Re: Re: Re: Re: nokia e' morta...
labottegadelfuturo, 04/07/2012 09.35:




Desolatamente vuoto perchè nella posizione non si trovano nemmeno novellini.
Il mercato ICT è talmente morto e stramorto, con stipendi da fame e trattamenti lavorativi ai limiti dello schiavismo, che non c'è adeguato ricambio "generazionale".

Un giovane che sappia smanettare "vagamente" con quei prodotti non si riesce a trovare.
I "vecchi" ormai o sono sistemati (sistemazione di merda per sistemazione di merda ti tieni il vecchio cliente) e nessuna società investe da anni nella formazione del personale, demandando alla buona volontà dei singoli...che iniziano a non farlo più.



Perche' mi aspettavo questa risposta?

[SM=g9589]

Quando sento gente che dice che i giovani non hanno voglia di lavorare mi viene da alzargli le mani. I giovani hanno voglia di lavorare esattamente come avevamo voglia di lavorare 25 anni fa.
ovvero ci sono quelli che si sbattono e i cocchi di mamma'.
Ci sono le medesime percentuali di fancazzisti e di ragazzi volenterosi che c'erano quando diciannove anni ce li avevo io.

Purtroppo sono cambiate decisamente in peggio le condizioni e le prospettive del primo impiego (anche per quei pochi fortunati che un impiego diverso dalla schiavitu' lo trovano). Il praticantato e' scomparso.
ilPippero
00mercoledì 4 luglio 2012 10:06
Re: Re: Re: Re: Re: nokia e' morta...
labottegadelfuturo, 04/07/2012 09.35:


Il mercato ICT è talmente morto e stramorto, con stipendi da fame e trattamenti lavorativi ai limiti dello schiavismo, che non c'è adeguato ricambio "generazionale".



lavorando anch'io nell'ICT, non posso che quotare :-(

però mi domando: la fine di tutto ciò quale sarà? ci dovrà essere una fine, vero? le aziende pensano di poter fare a meno dell'IT? devono fallire tutte?
ilPippero
00mercoledì 4 luglio 2012 10:06
Re: Re: Re: Re: Re: Re: nokia e' morta...
Loziodigekko, 04/07/2012 09.59:



Perche' mi aspettavo questa risposta?




idem !!!
labottegadelfuturo
00mercoledì 4 luglio 2012 10:18
Re: Re: Re: Re: Re: Re: nokia e' morta...
ilPippero, 7/4/2012 10:06 AM:



lavorando anch'io nell'ICT, non posso che quotare :-(

però mi domando: la fine di tutto ciò quale sarà? ci dovrà essere una fine, vero? le aziende pensano di poter fare a meno dell'IT? devono fallire tutte?



L'ICT è economicamente conveniente.Per risparmiare le PA devono obbligatoriamente investire molto di più nel digitale.

Dove faccio l'amministratore di sistema (ente pubblico) sono stati mandati via 5000 sportellisti interinali perchè il tutto doveva viaggiare via internet, per risparmiare.

...senza assumere sistemisti in più ;)

Gia ora non si trovano figure professionali e visto che tutti vogliono pagare sempre il meno possibile non si trovano manco più persone con una certa esperienza da invogliare a venire a lavorare per te.
Giovani non se ne formano perchè costa...risultato?

L'intero comparto in tempi medio-brevi farà il botto.
MARCHE66
00mercoledì 4 luglio 2012 10:33
Re: Re: Re: Re: Re: Re: nokia e' morta...
Loziodigekko, 04/07/2012 09.59:



Perche' mi aspettavo questa risposta?

[SM=g9589]

Quando sento gente che dice che i giovani non hanno voglia di lavorare mi viene da alzargli le mani. I giovani hanno voglia di lavorare esattamente come avevamo voglia di lavorare 25 anni fa.
ovvero ci sono quelli che si sbattono e i cocchi di mamma'.

Ci sono le medesime percentuali di fancazzisti e di ragazzi volenterosi che c'erano quando diciannove anni ce li avevo io.

Purtroppo sono cambiate decisamente in peggio le condizioni e le prospettive del primo impiego (anche per quei pochi fortunati che un impiego diverso dalla schiavitu' lo trovano). Il praticantato e' scomparso.



[SM=g1750152]
Quoto in Toto.

Il praticantato non è scomparso, l'hanno fatto scomparire.



Loziodigekko
00mercoledì 4 luglio 2012 10:36
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: nokia e' morta...
labottegadelfuturo, 04/07/2012 10.18:



L'ICT è economicamente conveniente.Per risparmiare le PA devono obbligatoriamente investire molto di più nel digitale.
...
L'intero comparto in tempi medio-brevi farà il botto.



Nell'ultimo corso della sicurezza che ho fatto mi hanno presentato il caso reale di una certa azienda delle mie parti che, per risparmiare sull'acquisto delle scarpe antinfortunio giudicate dai ragazzi assolutamente scomode (tipo dieci euro al pezzo di risparmio), si e' trovata meta' dei magazzinieri in malattia causa infammazione del tallone.

Liberi di definirli come volete. Io li chiamo deficienti.
dgambera
00mercoledì 4 luglio 2012 23:23
Banche italiane pronte a chiedere i licenziamenti collettivi

di Cristina Casadei 4 luglio 2012


Era l'8 luglio del 2011 quando Abi e i sindacati firmarono la riforma del fondo di solidarietà. Oggi è il 4 luglio del 2012 e ancora non c'è stata decretazione: quindi gli strumenti innovativi con cui coraggiosamente le parti decisero di riformare il fondo non possono essere usati. E non possono essere usati in una fase in cui servono, come racconta la cronaca di questi giorni.

Nei maggiori gruppi bancari sono in corso trattative – a dire il vero molto tese e che richiedono nuovi schemi negoziali – per la rivisitazione dei vecchi piani, o per nuove riorganizzazioni aziendali dopo l'ultima riforma pensionistica e dopo che è scoppiata la questione esodati, che ha messo in discussione i risparmi realizzati con i piani dell'anno passato. La conseguenza, come ci spiega il presidente del comitato affari sindacali dell'Abi, Francesco Micheli, «è che se i decreti attuativi non verranno emanati entro breve i processi di riorganizzazione e di ristrutturazione, avviati soprattutto nei grandi gruppi, non potranno che avvalersi delle normative di legge vigenti in materia di licenziamenti per motivi economici, individuali o collettivi. Condizione che tutti vorrebbero evitare». Il Comitato esecutivo di Abi, oggi a Milano, non potrà non tener conto della difficoltà del momento. Il settore infatti non ha la cassa integrazione e non essendoci i decreti non ci sono nemmeno gli strumenti del nuovo fondo, tra cui la solidarietà espansiva e difensiva. Questo significa che o i grandi gruppi si fermano sulla via delle ristrutturazioni, ma questo è inverosimile, o si procede con i licenziamenti collettivi.

Entrando nel dettaglio l'accordo dell'8 luglio 2011 e i successivi accordi applicativi del 20 ottobre 2011 e 12 gennaio 2012 attendono ancora di essere recepiti. Sono passati settimane, mesi, tra quattro giorni sarà un anno, e ancora non c'è stato nessun recepimento. Eppure le novità da introdurre nel regolamento del fondo, ricorda Micheli, «non determinano aggravi per la finanza pubblica». Ma i testi giacciono sui tavoli di Ragioneria dello Stato, ministero del Welfare e dell'Economia, le tre istituzioni coinvolte. L'allungamento dei tempi però non può addebitarsi ai costi.
Tra le novità si ricorda la modifica dei massimali applicati all'assegno ordinario di sostegno al reddito e alla durata dell'assegno stesso per cui si passa da 18 a 24 mesi, prorogabili con accordo aziendale sino a 36. Poi i contratti di solidarietà espansivi che, ferme le previsioni di legge, vengono ammessi per un periodo massimo di 48 mesi. Inoltre la riduzione dell'importo dell'assegno straordinario dell'8-11 per cento.

A questo quadro già complesso si deve aggiungere anche la sospensione delle domande di assegno straordinario da parte dell'Inps, in mancanza del decreto ministeriale, i lavoratori che non rientrano nelle salvaguardie ex manovra Monti (coloro che rientrano negli accordi antecendenti al 4 dicembre, infatti, come vanno considerati?) e infine i bancari interessati dalle finestre mobili, secondo il Dl 78/2010.
Il settore bancario che si prepara ad affrontare uno scenario molto più difficile di quello che era stato rappresentato nei negoziati per il rinnovo del ccnl chiede risposte e decreti attuativi. A breve.

©RIPRODUZIONE RISERVATA



(sylvestro)
00martedì 10 luglio 2012 10:37
MARCHE66
00martedì 10 luglio 2012 10:45
Re:
(sylvestro), 10/07/2012 10.37:





Del resto c'era da aspettarselo, con la bolla immobiliare oltre alle agenzie immobiliari anche le filiali bancarie sono cresciute come i funghi.

E la liquidità degli scorsi anni ora è molto congelata....
(sylvestro)
00martedì 10 luglio 2012 10:49
Re: Re:
MARCHE66, 10/07/2012 10.45:




Del resto c'era da aspettarselo, con la bolla immobiliare oltre alle agenzie immobiliari anche le filiali bancarie sono cresciute come i funghi.





[SM=g1749711]

Nella mia microzona di provincia si è (era?) arrivati a ben dodici filiali nel raggio di 3 km, di cui due della stessa banca locale, quasi fossimo al centro di una città.

Prevedo forti ridimensionamenti anche perché, indipendentemente dalla crisi e dai problemi di settore, è la naturale evoluzione tecnologica che porta a fornire servizi sempre più in maniera digitale a scapito degli sportelli.




kemar71
00mercoledì 11 luglio 2012 15:06
addio ufficio postale per mille paesi
Pronto un piano di tagli: strutture antieconomiche in tutta Italia a rischio chiusura nei prossimi mesi, Poste sta cercando di stringere accordi con gli enti locali per trasformarli in centri multiservizi e salvarli
...

"sul tavolo della trattativa ci si sono anche 1763 esuberi nel settore "Recapito" ("ma nessuno sarà licenziato", rassicura Sarmi)."

link
(sylvestro)
00mercoledì 11 luglio 2012 15:08
Re: addio ufficio postale per mille paesi
kemar71, 11/07/2012 15.06:

Pronto un piano di tagli: strutture antieconomiche in tutta Italia a rischio chiusura nei prossimi mesi, Poste sta cercando di stringere accordi con gli enti locali per trasformarli in centri multiservizi e salvarli
...

"sul tavolo della trattativa ci si sono anche 1763 esuberi nel settore "Recapito" ("ma nessuno sarà licenziato", rassicura Sarmi)."

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Lab ci aveva preparati a questo, è la fine di un'epoca.

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