neanche a farlo apposta
GOVERNO: LETTERA ARCHITETTI A BERLUSCONI, SERVE RIFORMA URBANISTICA
(ASCA) - Roma, 20 gen - "Al Paese serve una riforma
urbanistica per garantire il diritto primario dei cittadini
alla 'sicurezza dell'abitare"'.
Lo affermano gli architetti italiani in una lettera aperta
al presidente del Consiglio in una sorta di grido d'allarme:
"Una grandissima parte dei 90 milioni di nuovi vani
costruiti nel dopoguerra, sui 120 esistenti nel Paese, hanno
drammaticamente bisogno di tutto questo".
La lettera e' firmata dal presidente del consiglio
nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e
conservatori, Massimo Gallione, a nome dei 145mila architetti
italiani aderentiall'organismo.
"Occorre un nuovo concetto di riforma urbanistica che non
continui a governare 'il brutto', ma che inizi, invece, a
programmare un consistente sviluppo della qualita'
architettonica -affermano gli architetti- anche attraverso il
contenimento dei consumi energetici, il superamento
dell'emergenza sismica e geologica, per ridare un senso
civile e dignitoso alle periferie delle nostre citta'. Una
grandissima parte dei 90 milioni di nuovi vani costruiti nel
dopoguerra, sui 120 esistenti nel Paese, hanno
drammaticamente bisogno di tutto questo".
"Non e' purtroppo sufficiente -scrive ancora Gallione-
essere solerti e ben organizzati nelle emergenze, come
accaduto in Abruzzo, ma e' indispensabile predisporre piani,
anche a lunga scadenza, affinche' si riducano al massimo i
danni causati da queste calamita'. Occorrono programmi
architettonici ed urbanistici che garantiscano il diritto
primario dei cittadini alla "sicurezza dell'abitare.
Occorre riattrezzare il sistema Paese per 'rottamare' gli
ultimi decenni di spreco, di inefficienza, di pericolosa
spazzatura edilizia e ridare all'Italia bellezza, sicurezza e
dignita"'.
"Occorre -si legge ancora nella lettera- una rinnovata
unita' di intenti, politica e legislativa, tra le istituzioni
statali, regionali e comunali; occorrono uno sforzo economico
del comparto pubblico, ma soprattutto incentivi che
promuovano l'intervento privato; occorre una responsabile
accelerazione e semplificazione delle procedure
amministrative; occorre investire nella ricerca e nella
qualita' architettonica e tecnologica per affrontare nuove
problematiche strutturali ed energetiche".
Gallione ricorda poi che accanto ad alcune fondamentali
infrastrutture questa e' la vera grande e prioritaria Opera
di cui ha bisogno il nostro Paese. Questa e' una grande ed
irrinunciabile occasione per l'industria e l'economia
italiane, cosi' come lo e' per la ricerca scientifica ed
accademica e per le tante professionalita' coinvolte, anche
ai fini di contribuire a superare la grave crisi che
pesantemente colpisce i progettisti italiani".
"Gli architetti italiani -conclude Gallione- vogliono
essere in prima linea in questo piano e sosterranno tutte le
proposte, alcune delle quali in parte gia' in Parlamento, che
affronteranno questa grande Opera".
min/mcc/bra