FEDERIMMOBILIARE: RIPRESA DA 2013, TAMBURINI "ITALIA TIENE MEGLIO IN UE"
18 gennaio 2012
ROMA (ITALPRESS) – Il 2012 sara’ peggio del 2011 e per una ripresa si dovra’ attendere il 2013, con una crescita che comincera’ a cosolidarsi nel 2014. Sono le previsioni degli operatori immobiliari riuniti a Roma nella prima assemblea annuale di Federimmobiliare, nata da piu’ di anno, per studiare e analizzare sotto il profilo economico, giuridico e tecnico il settore immobiliare. Ad aprire i lavori e’ stato il presidente di Federimmobiliare, Gualtiero Tamburini, sottolineando la gravita’ del contesto macroeconomico “molto preoccupante e negativo”. Poi, ha ricordato dati incoraggianti per il settore immobiliare italiano rispetto a quello europeo: “l’andamento dei prezzi reali degli immobili flette meno rispetto ai nostri vicini, il settore immobiliare e delle costruzioni mostra una tenuta non riscontrabile negli altri paesi”. Tamburini ha poi ricordato l’importanza che il settore ha nel Paese: “I nostri dati mostrano che il contributo dell’immobiliare e delle costruzioni al Pil del
Paese arriva quasi al 20%, un dato che va sempre piu’ consolidandosi. Il settore, inoltre, compreso l’indotto occupa circa 3 milioni di unita’”. Alla luce di questi dati le
associazioni guardano alla cosiddetta fase due del governo che punta alla crescita, rivendicando un ruolo attivo. “Non si deve dimenticare di fare leva su questo comparto per ottenere quei risultati in termini di riattivazione della crescita economica di cui il Paese ha bisogno. La crescita, infatti, non potra’ non basarsi – ha detto Tamburini- sugli investimenti nell’edilizia. Per noi gli interventi dovranno basarsi principalmente sulla valorizzazione del patrimonio, partendo dalla revisione della normativa urbanistica e dalla revisione della fiscalita’”.
Gli operatori del settore intervistati per una ricerca sul “sentiment” di chi opera nel comparto, sono convinti che dopo la crisi il mercato immobiliare non sara’ piu’ come prima: ci sara’ piu’ competenza, specializzazione, preparazione e qualita’ con un maggiore orientamento verso il green e la sostenibilita’ ambientale. Elevata inoltre la percentuale di coloro che intendono introdurre innovazioni nella propria attivita’ e nell’organizzazione delle linee di business.
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