Confcommercio, famiglie più povere nel 2008, mai così da 20 anni
sole24ore
un paio di passi:
Peggiori le prospettive per il 2008, dove si faranno sentire gli effetti depressivi della riduzione del valore reale degli immobili.
Confcommercio prevede un'ulteriore "significativa frenata" dei consumi nel 2008 rispetto al 2007. Secondo le stime del Centro studi dell'associazione di commercianti, la crescita della spesa quest'anno si attesterà all'1,2% rispetto all'1,5% del 2007. «E' un risultato deludente - spiega il direttore del Centro studi di Confcommercio, Mariano Bella - Si acuirà la sensazione di impoverimento delle famiglie che è ai massimi storici da 20 anni».
Dal rapporto emerge, nella determinazione dei livelli di spesa, il ruolo fondamentale della ricchezza immobiliare. Nel triennio 2007-2009 è stato ipotizzato un incremento reale costante della ricchezza finanziaria pari all'1,6% annuo, mentre la ricchezza immobiliare si mantiene costante in termini reali per tutto il periodo, salvo una riduzione nominale pari all'a1,1% nel 2007 (corrispondente a una contrazione del 3,1% dei prezzi costanti). Dunque, si assiste a un moderato rallentamento nel valore reale degli asset detenuti dalla famiglie che comporta una riduzione del rapporto ricchezza-reddito disponibile che frena la dinamica della propensione al consumo, bloccandone il livello sui valori raggiunti del 2006. Peggiori le previsioni nel 2008, anno in cui lo sviluppo della spesa reale delle famiglie residenti dovrebbe limitarsi all'1,3% per poi risalire (di uno 0,6%) nell'anno successivo. E anche l'inflazione, secondo Confcommercio, potrebbe costituire un problema aggiuntivo. La variazione prevista per il 2008 è ferma a +2,3%, ma potrebbe essere necessaria una correzione al rialzo.