Re: Re: Re:
lisa_li, 05/01/2008 15.38:
ciao otc
grazie per gli apprezzamenti!
opero nel settore da quando avevo 18 anni... ne ho 43, quindi un po' d'esperienza c'è...
in sincerità ti confido che i miei clienti che hanno comprato casa e hanno fatto un mutuo tutto si possono definire tranne che "ignoranti" , hanno fatto mutui al 100% perchè gli conveniva, visto i tassi bassi... allora conveniva il variabile, infatti l'ho fatto pure io, e sinceramente nn me ne sono ancora pentita, perchè ne ho tutt'ora guadagnato malgrado l'aumento dei tassi, e questo perchè quando ho fatto il mutuo la differenza tra tasso variabile e fisso era davvero notevole! ancora oggi diffido su chi consiglia caldamente il tasso fisso, parlando in confidenza con parecchi funzionari bancari ricevo dritte confidenziali.... però nn metto becco nelle vendite con mutuo e lascio decidere agli acquirenti se vogliono il fisso che facciano il fisso!
nessuno costringe nessuno a fare nulla... è qui che vi sbagliate!
Cara Lisa,
non punterei il focus della discussione sulla forma di finanziamento (fisso o variabile), ma sulla sua sostenibilità. Da un punto di vista finanziario può essere una strategia sensata ed anche vantaggiosa indebitarsi a TV in periodo di tassi bassi ed accantonare quanto risparmiato per abbattere il capitale residuo e/o come riserva a copertura di eventuali rialzi.
Il problema è invece di chi si è indebitato al limite della sostenibilità a TV quanto i tassi erano ai minimi, ed adesso non riesce più a far fronte ai pagamenti.
Nel rapporto rata/reddito ci sono, secondo me, tre "zone":
(a) < 25-30% sostenibilità possibile senza troppi pensieri
(b) fra 30% e 50% sostenibilità possibile solo con notevoli sacrifici e stress emotivo non indifferente
(c) > 50-55% la posizione debitoria diventa difficilmente sostenibile ed il rischio insolvenza è molto elevato
Per una vita serena e tranquilla (almeno riguardo agli aspetti finanziari), i mutuatari devono stare in zona (a). Per la banca, zona (a) e (b) sono indifferenti. L'importante è solo evitare la (c).
La mia critica al sistema bancario è che mentre non hanno concesso (giustamente) mutui a TF a chi si sarebbe trovato in zona (b), li hanno concessi a TV (zona (a), così i parametri "sulla carta" erano tutti in regola ) ben sapendo che nel giro di poco tempo i mutuatari si sarebbero trovati comunque in zona (b). In questo senso parlo di "costrizione" da parte del sistema bancario.
Più ci si avvicina alla (c), più si perde la capacità di ragionare razionalmente e si fanno i tipici errori frutto dell'emotività e della disperazione che allungano soltanto di un po' i tempi prima della bancarotta: non "tagliare subito le perdite", ovvero mantenere l'immobile e non accettare il fatto che si sia svalutato, pagare le rate con nuovi debiti (in UK alcuni hanno pagato le ultime rate che hanno potuto con la carta di credito ...).