Notizie macro - Crescita e globalizzazione

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labottegadelfuturo
00sabato 8 maggio 2010 10:42
interviene la BCE ?.
600 miliardi di euro da inniettare nel sistema, per sostenere 1100 banche.
laplace77
00sabato 8 maggio 2010 10:53
Re:
(sylvestro), 08/05/2010 9.32:

Eppero'! [SM=g7728]


07-05-10
CRISI: SUL MERCATO DEI CDS SALE IL RISCHIO SICILIA

(ASCA) - Roma, 7 mag - Nella tempesta che scuote il debito sovrano entra anche la Regione Sicilia. Sul mercato dei Cds dove ci si assicura contro l'insolvenza dei debitori, la mappa del rischio (Cma Data Vision) vede al vertice Venezuela, Argentina e Grecia. Una top ten in cui figurano anche Pakistan, Ucraina, Portogallo, Dubai, Lettonia ed Iraq.

La new entry e' la regione Sicilia: il Cds quota 305 punti, cioe' per assicurare 10 milioni di debito della Sicilia occorre pagare un premio annuo di 305 mila euro, pari a un probabilita' di insolvenza del 23%. La Grecia viaggia al 53%.

men/mcc/ss




ecco appunto i cds...

"chiffon de papiers", assicurazioni contro il default di terzi...

chi le stampa, chi le vende, chi le copre?


diciamo che io stampo, vendo e mi impegno a coprire assicurazioni contro il default della grecia...

...chi le compra?

chi ha paura che la grecia vada in default...

finche' la grecia non va in default, io godo come un riccio: m'hai pagato con soldi veri un pezzo di carta
(che a scadenza non vale nulla come come tutte le "opzioni", se l'evento "coperto" non si verifica)...

pero' se la grecia va in default veramente sono cavoli miei...


e allora, sempre sul filo del rasoio...


metto in giro voci di fallimento, allungo mazzette alle agenzie di rating affinche' facciano terrorismo oggi e smentiscano domani...

...pero' poi faccio pure pressione sui governi perche' coprano il rischio, evitando il fallimento vero e proprio...

...una botta al cerchio e una alla botte...

...oggi finanzio i black block (teppaglia da stadio, tipo G8 di genova) affinche' facciano casino, e smollo un po' di cds...

...domani ricatto l'europa col discorso dell'euro...


...e intanto coi cds venduti copro le perdite degli ALT-A, sapendo che non li dovro' mai pagare, perche' in prima battuta pagano i greci e in caso non ci riescano pagano gli europei...


...ma che bel vivere,
che bel mestiere,
terrorista e banchiere...


[SM=g9128]

laplace77
00sabato 8 maggio 2010 10:57
Re:
labottegadelfuturo, 08/05/2010 10.42:

interviene la BCE ?.
600 miliardi di euro da inniettare nel sistema, per sostenere 1100 banche.




so' prestiti e non "regali" (bail out), in linea di principio...


...anche se prestare all'1% a chi poi "gira" su prestiti al 5%-10% e' un regalo...

[SM=g1750163]

(sylvestro)
00sabato 8 maggio 2010 11:07
Re: Re:
laplace77, 08/05/2010 10.53:


ecco appunto i cds...
...
...ma che bel vivere,
che bel mestiere,
terrorista e banchiere...


[SM=g9128]




[SM=g1749718]


Pero' ... c'e' un pero'. Fatto salvo il tuo ragionamento che condivido, indubbiamente i CDS sono una spia di malessere economico che si presta a letture in trasparenza.

Per esempio; negli anni (decenni, a questo punto) di vacche grasse abbiamo pesantemente finanziato il meridione praticamente a fondo perduto, nel senso che quei soldi sono finiti nelle tasche dei soliti noti senza creare vere e durature attivita' produttive.

Con l'avvento della globalizzazione i fondi a pioggia sono stati smistati/assorbiti dai neo-ingressi europei, con il fallimento del modello economico si sta passando al ... chiamiamolo federalismo [SM=g7600];

Territori come la Sicilia (ma anche Calabria, Campania, ...) dovranno volenti o nolenti attrezzarsi nel medio periodo per una parvenza di autosufficenza economica, soprattutto in termini di assistenza e previdenza perche', se una cosa e' sicura, e' che nel prossimo futuro riceveranno sempre meno denari dal governo centrale e ci saranno sempre meno entita' disposte o capaci di prestare altri soldi.

laplace77
00sabato 8 maggio 2010 11:18
Re: Re: Re:
(sylvestro), 08/05/2010 11.07:



[SM=g1749718]


Pero' ... c'e' un pero'. Fatto salvo il tuo ragionamento che condivido, indubbiamente i CDS sono una spia di malessere economico che si presta a letture in trasparenza.

Per esempio; negli anni (decenni, a questo punto) di vacche grasse abbiamo pesantemente finanziato il meridione praticamente a fondo perduto, nel senso che quei soldi sono finiti nelle tasche dei soliti noti senza creare vere e durature attivita' produttive.

Con l'avvento della globalizzazione i fondi a pioggia sono stati smistati/assorbiti dai neo-ingressi europei, con il fallimento del modello economico si sta passando al ... chiamiamolo federalismo [SM=g7600];

Territori come la Sicilia (ma anche Calabria, Campania, ...) dovranno volenti o nolenti attrezzarsi nel medio periodo per una parvenza di autosufficenza economica, soprattutto in termini di assistenza e previdenza perche', se una cosa e' sicura, e' che nel prossimo futuro riceveranno sempre meno denari dal governo centrale e ci saranno sempre meno entita' disposte o capaci di prestare altri soldi.





[SM=g1749704] [SM=g1765139]


la "questione meridionale" e' cosa complessa...

...lasciamo un attimo da parte la corruzione, le infiltrazioni mafiose, i voti di scambio, gli sprechi, le cattedrali nel deserto...

...che tanto ormai sono arrivate pure in padania...


ma perche' le infrastrutture, gli ospedali, ecc,
se fatti al sud sono "interventi straordinari"?

tutto l'asfalto e il cemento che hanno messo in padania,
chi l'ha pagato?

e perche' quelle sono infrastrutture fatte con "spesa ordinaria",
mentre gli interventi al sud sono "regali eccezionali"?


PS: tu stai in emilia e ti capisco,
li le cose vanno un tantino meglio,
ma ormai la padania e' peggio del sud:
un pozzo senza fondo...

lascia fare alle delocalizzazioni,
poi vedi quante cattedrali nel deserto...

(sylvestro)
00sabato 8 maggio 2010 11:30
Re: Re: Re: Re:
laplace77, 08/05/2010 11.18:




[SM=g1749704] [SM=g1765139]


la "questione meridionale" e' cosa complessa...

...lasciamo un attimo da parte la corruzione, le infiltrazioni mafiose, i voti di scambio, gli sprechi, le cattedrali nel deserto...

...che tanto ormai sono arrivate pure in padania...


ma perche' le infrastrutture, gli ospedali, ecc,
se fatti al sud sono "interventi straordinari"?

tutto l'asfalto e il cemento che hanno messo in padania,
chi l'ha pagato?

e perche' quelle sono infrastrutture fatte con "spesa ordinaria",
mentre gli interventi al sud sono "regali eccezionali"?


PS: tu stai in emilia e ti capisco,
li le cose vanno un tantino meglio,
ma ormai la padania e' peggio del sud:
un pozzo senza fondo...

lascia fare alle delocalizzazioni,
poi vedi quante cattedrali nel deserto...





Non vorrei essere stato frainteso, il mio non era un discorso antimeridionalista [SM=g1748862] o peggio [SM=j7569] di vanto dell'emilia [SM=g1748862] [SM=g1748862] [SM=g1748862]


Precisato subito che anche in emilia non ci facciamo mancare nulla in termini di corruzione, malaffare, nepotismi, sprechi e quant'altro ... intendevo dire che finora i territori del sud, secondo me, si sono "sdraiati" sull'assistenzialismo dal governo centrale senza imparare (tenuto conto dell'handicap mafioso e dei trascorsi storici) a camminare sulle proprie gambe.

Il mio non era un discorso del tipo "che si arrangino" o un compiacimento del tipo resa dei conti ma, da un lato un rammarico per le risorse sprecate dall'altro una (forse) triste consapevolezza che resteranno sempre piu' al passo in assenza di un cambio di attivita economiche di base.

Mi sono capito?
laplace77
00sabato 8 maggio 2010 11:42
Re: Re: Re: Re: Re:
(sylvestro), 08/05/2010 11.30:




Non vorrei essere stato frainteso, il mio non era un discorso antimeridionalista [SM=g1748862] o peggio [SM=j7569] di vanto dell'emilia [SM=g1748862] [SM=g1748862] [SM=g1748862]


Precisato subito che anche in emilia non ci facciamo mancare nulla in termini di corruzione, malaffare, nepotismi, sprechi e quant'altro ... intendevo dire che finora i territori del sud, secondo me, si sono "sdraiati" sull'assistenzialismo dal governo centrale senza imparare (tenuto conto dell'handicap mafioso e dei trascorsi storici) a camminare sulle proprie gambe.

Il mio non era un discorso del tipo "che si arrangino" o un compiacimento del tipo resa dei conti ma, da un lato un rammarico per le risorse sprecate dall'altro una (forse) triste consapevolezza che resteranno sempre piu' al passo in assenza di un cambio di attivita economiche di base.

Mi sono capito?




guarda, a roma e' anche peggio che al sud, dal punto di vista "assistenzialismo" e "parassitismo parastatale"

per quanto riguarda le gambe che camminano, chiedi a chi e' emigrato

(sylvestro)
00sabato 8 maggio 2010 11:46
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
laplace77, 08/05/2010 11.42:


...
per quanto riguarda le gambe che camminano, chiedi a chi e' emigrato




Che vuoi dire?
labottegadelfuturo
00sabato 8 maggio 2010 13:10
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
laplace77, 08/05/2010 11.42:




guarda, a roma e' anche peggio che al sud, dal punto di vista "assistenzialismo" e "parassitismo parastatale"

per quanto riguarda le gambe che camminano, chiedi a chi e' emigrato





Roma campa sul pubblico.Tra statali, parastatali ed indotto.
Ecco perchè prevedo che a Roma ci sarà il crollo maggiore dell'immobiliare.
Perchè prima o poi si taglierà
grella
00sabato 8 maggio 2010 18:38
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
labottegadelfuturo, 08/05/2010 13.10:




Roma campa sul pubblico.Tra statali, parastatali ed indotto.
Ecco perchè prevedo che a Roma ci sarà il crollo maggiore dell'immobiliare.
Perchè prima o poi si taglierà



E forse anche per questo arrivate per ultimi nella sbolla.........prima il sciur Brambilla con la fàbricheta..........per finire con l'apparato parastatale ................... [SM=g7600]



serafin.
00sabato 8 maggio 2010 18:44
Re: Re: Re: Re:
laplace77, 08/05/2010 11.18:




[SM=g1749704] [SM=g1765139]


la "questione meridionale" e' cosa complessa...

...lasciamo un attimo da parte la corruzione, le infiltrazioni mafiose, i voti di scambio, gli sprechi, le cattedrali nel deserto...

...che tanto ormai sono arrivate pure in padania...


ma perche' le infrastrutture, gli ospedali, ecc,
se fatti al sud sono "interventi straordinari"?

tutto l'asfalto e il cemento che hanno messo in padania,
chi l'ha pagato?

e perche' quelle sono infrastrutture fatte con "spesa ordinaria",
mentre gli interventi al sud sono "regali eccezionali"?


PS: tu stai in emilia e ti capisco,
li le cose vanno un tantino meglio,
ma ormai la padania e' peggio del sud:
un pozzo senza fondo...

lascia fare alle delocalizzazioni,
poi vedi quante cattedrali nel deserto...







ma che dici lap in emilia è tutto ok ... [SM=g9128]
dgambera
00sabato 8 maggio 2010 19:51
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
laplace77, 08/05/2010 11.42:


per quanto riguarda le gambe che camminano, chiedi a chi e' emigrato




Presente!!! [SM=g6942]

Chiedete pure [SM=g9058]
(sylvestro)
00sabato 8 maggio 2010 20:35
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
dgambera, 08/05/2010 19.51:




Presente!!! [SM=g6942]

Chiedete pure [SM=g9058]




Ha detto gambe, non gambera [SM=g6942]

[SM=g1750865]
(sylvestro)
00giovedì 20 maggio 2010 17:01
Ocse: costo lavoro -0,9% in quarto trimestre 2009


Ocse fa sapere che il costo del lavoro nell'area dell'organizzazione di Parigi è diminuito dello 0,9% nel quarto trimestre 2009 rispetto al trimestre precedente. Si tratta del terzo trimestre consecutivo in calo. In Italia invece il calo del costo del lavoro è stato nel quarto trimestre 2009 pari allo 0,2%. Lo afferma in una nota l'Ocse aggiungendo anche i dati relativi ai cambiamenti percentuali del costo di lavoro dall'inizio della crisi economica, il terzo trimestre 2008, fino agli ultimi dati disponibili, ovvero il quarto trimestre 2009. “Il costo del lavoro - sottolinea l'organizzazione - ha mostrato trend divergenti nei Paesi europei e non europei”. In questo periodo di sei trimestri, a fronte di una media Ocse del +0,3%, il costo del lavoro è diminuito del 4,7% in Corea, del 2,4% negli Stati Uniti e dell'1,8% in Giappone e Irlanda. Il costo del lavoro è invece cresciuto nello stesso periodo nel regno Unito (+4,6%), in Germania (+4,5%) e in Italia (+3,7%).
(sylvestro)
00giovedì 20 maggio 2010 17:06
ADB: in Asia è urgente avviare una exit strategy comune
20/05/2010

Le nazioni del continente asiatico dovranno lavorare insieme al fine di stabilire una “exit strategy” comune. Le misure di stimolo all’economia dovranno infatti essere riviste in tempi rapidi, tenuto conto delle prospettive di crescita della regione. A dichiararlo è stato questa mattina il presidente della Banca asiatica di sviluppo (Asian Development Bank), Haruhiko Kuroda, che ha sottolineato come in particolare l’Asia orientale stia «trainando la crescita ad un tasso che potrebbe raggiungere l‘8,3% quest’anno», grazie soprattutto alla performance della Cina.

«Una strategia d’uscita ben calibrata ed opportunamente messa in opera sarà cruciale nel prossimo futuro - ha proseguito il dirigente -. Per questo le banche centrali e i ministri delle finanze interessati dovranno collaborare, al fine di evitare di agire troppo in ritardo o con misure troppo blande» Là dove la ripresa è particolarmente decisa, come in Cina e in India, ad esempio, «è già il momento di normalizzare le politiche macroeconomiche».

Kuroda ha infine spiegato come a suo avviso il nuovo terremoto finanziario in atto in Europa, causato in particolare dalla crisi del debito della Grecia, «avrà un impatto per ora solamente limitato nell’area asiatica.
(sylvestro)
00venerdì 21 maggio 2010 20:44
BoJ inietta altri mille miliardi di yen nel sistema bancario
21/05/2010

Bank of Japan teme la crisi del debito europea. Il comitato che si occupa di scegliere la politica monetaria dell’istituto centrale di Tokyo ha spiegato infatti che «la scarsa salute nei bilanci di alcuni Paesi dell’Eurozona» potrebbe costituire un rischio per la ripresa economica globale e per lo sviluppo del settore finanziario internazionale.

Il Giappone, dunque, conferma di sentirsi minacciato dal terremoto finanziario che è partito dalla Grecia e ha causato un netto calo generalizzato dei mercati di tutto il mondo. La nazione asiatica - a differenza di altre economie del continente, Cina in testa - non solo non può vantare tassi di crescita eccelsi, ma deve anche fare i conti con un debito pubblico da record. Proprio per questo, la banca centrale ha annunciato questa mattina una nuova iniezione di liquidità nel sistema bancario del Paese, pari a mille miliardi di yen (8,85 miliardi di euro), al fine di rassicurare i mercati. L’operazione segue quelle, del tutto simili, già attuate il 7 ed il 10 maggio scorso (entrambe da 2 mila miliardi).

Si tratta di prestiti proposti agli istituti di credito in cambio di diversi tipi di garanzie, con l’obiettivo finale di scongiurare un aumento del credit crunch. In tal modo BoJ punta a combattere la deflazione, a ridare fiato ai consumi e a sostenere l’export. «Si tratta di politiche straordinarie, dettate dalle condizioni attuali del Giappone», ha spiegato all’agenzia Bloomberg Mari Iwashita, capo economista di Nikko Cordial Securities a Tokyo.
serafin.
00venerdì 4 giugno 2010 12:12
Faber: i tassi non saliranno mai piu'

E' questa la previsione del gestore ultra-ribassista che vive a Honk Kong, autore di The Gloom, Boom & Doom Report. Da leggeer: ecco perche' e' meglio stare alla larga da liquidita' e obbligazioni a lunga scadenza.
[SM=g7814]

www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=950158
(sylvestro)
00venerdì 4 giugno 2010 12:15
Re:
serafin., 04/06/2010 12.12:

Faber: i tassi non saliranno mai piu'

E' questa la previsione del gestore ultra-ribassista che vive a Honk Kong, autore di The Gloom, Boom & Doom Report. Da leggeer: ecco perche' e' meglio stare alla larga da liquidita' e obbligazioni a lunga scadenza.
[SM=g7814]

www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=950158




"... La soluzione per gli investitori: i metalli prezioni, ..." [SM=g6942]

Solita litania del partito dell'oro.
labottegadelfuturo
00venerdì 4 giugno 2010 12:16
Re:
serafin., 04/06/2010 12.12:

Faber: i tassi non saliranno mai piu'

E' questa la previsione del gestore ultra-ribassista che vive a Honk Kong, autore di The Gloom, Boom & Doom Report. Da leggeer: ecco perche' e' meglio stare alla larga da liquidita' e obbligazioni a lunga scadenza.
[SM=g7814]

www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=950158




Cash is poor ? :P

Non so...boh...Alla fine dice di entrare nell'azionario in soldoni.Non mi quadra.
(sylvestro)
00venerdì 4 giugno 2010 12:20
Re: Re:
labottegadelfuturo, 04/06/2010 12.16:




Cash is poor ? :P

Non so...boh...Alla fine dice di entrare nell'azionario in soldoni.Non mi quadra.




[SM=g6957] Finita l'era del debito il cash fa gola a molti.
serafin.
00venerdì 4 giugno 2010 12:21
speriamo non si fiondino tutti a comprare immobili

"tanto i soldi non valgono più nulla"
"i tassi sono bassi"

[SM=g7814] [SM=g7814] [SM=g7814]
FraMI
00venerdì 4 giugno 2010 16:16
Re:
serafin., 04/06/2010 12.21:

speriamo non si fiondino tutti a comprare immobili

"tanto i soldi non valgono più nulla"
"i tassi sono bassi"

[SM=g7814] [SM=g7814] [SM=g7814]



Si si... tutti i soldi in un mercato in cui si sveglia il rater di turno e ti manda tutto all'aria... [SM=g1750152] [SM=g1750152]

I soldi che finiscono li valgono meno di quelli che finiscono in case...a meno di speculare, ovviamente...


serafin.
00venerdì 4 giugno 2010 17:57
Re: Re:
FraMI, 04/06/2010 16.16:



Si si... tutti i soldi in un mercato in cui si sveglia il rater di turno e ti manda tutto all'aria... [SM=g1750152] [SM=g1750152]

I soldi che finiscono li valgono meno di quelli che finiscono in case...a meno di speculare, ovviamente...






non ho capito Fra [SM=g1749697]
_gmp_
00martedì 8 giugno 2010 22:45
www.bulle-immobiliere.org/forum/viewtopic.php?f=3&t=40196&st...

Pétrole :


Ensemble des matières industrielles :

(sylvestro)
00venerdì 11 giugno 2010 11:37
«Giappone a rischio collasso»

11 giugno 2010

Se non saranno presi provvedimenti, il debito pubblico giapponese potrebbe creare in futuro il rischio di una crisi come quella greca: lo ha dichiarato il nuovo premier nipponico, Naoto Kan in un discorso al Parlamento in cui promette anche di lavorare a fianco di Banca del Giappone per sconfiggere la deflazione. «La nostra è la peggiore situazione finanziaria di tutti i paesi sviluppati, con un debito che supera il 200% del Pil dopo decenni di politiche di stimolo all'economia», ha ricordato Kan nel suo discorso di investitura parlamentare.

«Come avvenuto nell'Eurozona a causa della Grecia, esiste il rischio di una bancarotta se non faremo nulla contro l'aumento del debito, perdendo di conseguenza la fiducia dei mercati». Il nuovo governo, ha continuato Kan, dovrà imporre misure drastiche per riequilibrare le finanze, accompagnate dall'eliminazione delle spese superflue e da una «inevitabile» riforma fiscale. «E' difficile poter proseguire con queste politiche fiscali, condizionate dalla crescente necessità di emettere bond».

Kan ha confermato l'intenzione del governo di mettere a punto entro fine mese un quadro di misure fiscali di medio periodo che definisca limiti stringenti alla spesa nel bilancio statale sui prossimi tre anni, stabilendo anche degli obiettivi di lungo termine. Per sostenere la crescita il governo si affiderà a una «terza via» intermedia tra inutili opere pubbliche e politiche a favore dell'impresa che accrescono le disuguaglianze sociali.

Una delle misure in considerazione - caldeggiata dalla stampa, oltre che dagli ambienti finanziari - è quella di alzare le tasse sui consumi che sono ora soltanto al 5%.
serafin.
00mercoledì 7 luglio 2010 10:05
mio Dio...



Europa manovrata da una societa' segreta, il Gruppo Bilderberg

Dietro le iniziative della Bce per salvare l'euro, la volonta' di una lobby potente composta di banchieri, industriali e politici. C'e' anche Trichet. Ecco la tesi cospirazionista. Massoni di sinistra? Tutti i nomi degli italiani. Ma c'e' anche un nucleo super-segreto.


Salvare l’euro a tutti i costi e contemporaneamente mandare in soffitta peso messicano e dollaro nella versione americana e canadese con l’intento di promuovere una nuova valuta: l’amero. Obiettivo: affiancare a quella Europea un’altra Unione, quella Americana. Come? Tessendo trame segrete fino ad arrivare a condizionare quanto accade in Europa e quanto scelto dalla Banca Centrale Europea.

-----

Pubblichiamo l’elenco delle personalità italiane che hanno preso parte almeno una volta dal 1982 ad oggi, si summit internazionali dei Bilderberg. Sotto a ciascun nome, la qualifica che ricoprivano al momento dell’ultima partecipazione. Con l’asterisco rosso, i nomi dei partecipanti al summit del 2004 di Stresa. Con l'asterisco azzurro, coloro che vengono indicati come "membri" o che hanno rivestito cariche di vertice all’interno della lobby.

AGNELLI GIOVANNI *
AGNELLI UMBERTO *
AMBROSETTI ALFREDO * Presidente Gruppo Ambrosetti
BERNABE’ FRANCO * Ufficio italiano per le iniziative sulla Ricostruzione nei Balcani
BONINO EMMA Membro della Commissione Europea
CANTONI GIAMPIERO Presidente BNL
CARACCIOLO LUCIO * Direttore Limes
CAVALCHINI LUIGI G. Unione Europea
CERETELLLI ADRIANA Giornalista, Bruxelles
CIPOLLETTA INNOCENZO Direttore Generale Confindustria
CITTADINI CESI GIAN C. * Diplomatico USA
DE BENEDETTI RODOLDO * CIR
DE BORTOLI FERRUCCIO * RCS libri
DE MICHELIS GIANNI Ministro degli Affari Esteri
DRAGHI MARIO Direttore Min. Tesoro
FRESCO PAOLO Presidente FIAT
GALATERI GABRIELE Mediobanca
GIAVAZZI FRANCESCO * Dicente Economia Bocconi
LA MALFA GIORGIO Segretario nazionale PRI
MARTELLI CLAUDIO Deputato – Ministero Grazia e Giustizia
MASERA RAINER S. Direttore generale IMI
MERLINI CESARE * Vicepresidente Council for the United States and Italy
MONTI MARIO * Commissione Europea
PADOA SCHIOPPA TOMMASO * BCE Banca Centrale Europea
PASSERA CORRADO * Banca Intesa
PRODI ROMANO * Presidente UE
PROFUMO ALESSANDRO Credito Italiano
RIOTTA GIANNI * Editorialista La Stampa
ROGNONI VIRGINIO Ministero della Difesa
ROMANO SERGIO Editorialista La Stampa
ROSSELLA CARLO Editorialista La Stampa
RUGGIERO RENATO * Vicepresidente Schroder Salomon Smith Barney
SCARONI PAOLO * ENEL Spa
SILVESTRI STEFANO * Istituto Affari Internazionali
SINISCALCO DOMENICO Direttore Generale Ministero Economia
SPINELLI BARBARA Corrispondente da Parigi – La Stampa
STILLE UGO Corriere della Sera
TREMONTI GIULIO * Ministro dell’Economia
TRONCHETTI PROVERA MARCO * Pirelli Spa
VELTRONI VALTER Editore L’Unità
VISCO IGNAZIO * Banca d’Italia
VITTORINO ANTONIO Commissione Giustizia UE
ZANNONI PAOLO * FIAT

[SM=g7814] [SM=g7814] [SM=g7814]

www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=968615




FraMI
00mercoledì 7 luglio 2010 17:26
Re:
serafin., 07/07/2010 10.05:

mio Dio...



Europa manovrata da una societa' segreta, il Gruppo Bilderberg

Dietro le iniziative della Bce per salvare l'euro, la volonta' di una lobby potente composta di banchieri, industriali e politici. C'e' anche Trichet. Ecco la tesi cospirazionista. Massoni di sinistra? Tutti i nomi degli italiani. Ma c'e' anche un nucleo super-segreto.


Salvare l’euro a tutti i costi e contemporaneamente mandare in soffitta peso messicano e dollaro nella versione americana e canadese con l’intento di promuovere una nuova valuta: l’amero. Obiettivo: affiancare a quella Europea un’altra Unione, quella Americana. Come? Tessendo trame segrete fino ad arrivare a condizionare quanto accade in Europa e quanto scelto dalla Banca Centrale Europea.

-----

Pubblichiamo l’elenco delle personalità italiane che hanno preso parte almeno una volta dal 1982 ad oggi, si summit internazionali dei Bilderberg. Sotto a ciascun nome, la qualifica che ricoprivano al momento dell’ultima partecipazione. Con l’asterisco rosso, i nomi dei partecipanti al summit del 2004 di Stresa. Con l'asterisco azzurro, coloro che vengono indicati come "membri" o che hanno rivestito cariche di vertice all’interno della lobby.

AGNELLI GIOVANNI *
AGNELLI UMBERTO *
AMBROSETTI ALFREDO * Presidente Gruppo Ambrosetti
BERNABE’ FRANCO * Ufficio italiano per le iniziative sulla Ricostruzione nei Balcani
BONINO EMMA Membro della Commissione Europea
CANTONI GIAMPIERO Presidente BNL
CARACCIOLO LUCIO * Direttore Limes
CAVALCHINI LUIGI G. Unione Europea
CERETELLLI ADRIANA Giornalista, Bruxelles
CIPOLLETTA INNOCENZO Direttore Generale Confindustria
CITTADINI CESI GIAN C. * Diplomatico USA
DE BENEDETTI RODOLDO * CIR
DE BORTOLI FERRUCCIO * RCS libri
DE MICHELIS GIANNI Ministro degli Affari Esteri
DRAGHI MARIO Direttore Min. Tesoro
FRESCO PAOLO Presidente FIAT
GALATERI GABRIELE Mediobanca
GIAVAZZI FRANCESCO * Dicente Economia Bocconi
LA MALFA GIORGIO Segretario nazionale PRI
MARTELLI CLAUDIO Deputato – Ministero Grazia e Giustizia
MASERA RAINER S. Direttore generale IMI
MERLINI CESARE * Vicepresidente Council for the United States and Italy
MONTI MARIO * Commissione Europea
PADOA SCHIOPPA TOMMASO * BCE Banca Centrale Europea
PASSERA CORRADO * Banca Intesa
PRODI ROMANO * Presidente UE
PROFUMO ALESSANDRO Credito Italiano
RIOTTA GIANNI * Editorialista La Stampa
ROGNONI VIRGINIO Ministero della Difesa
ROMANO SERGIO Editorialista La Stampa
ROSSELLA CARLO Editorialista La Stampa
RUGGIERO RENATO * Vicepresidente Schroder Salomon Smith Barney
SCARONI PAOLO * ENEL Spa
SILVESTRI STEFANO * Istituto Affari Internazionali
SINISCALCO DOMENICO Direttore Generale Ministero Economia
SPINELLI BARBARA Corrispondente da Parigi – La Stampa
STILLE UGO Corriere della Sera
TREMONTI GIULIO * Ministro dell’Economia
TRONCHETTI PROVERA MARCO * Pirelli Spa
VELTRONI VALTER Editore L’Unità
VISCO IGNAZIO * Banca d’Italia
VITTORINO ANTONIO Commissione Giustizia UE
ZANNONI PAOLO * FIAT

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www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=968615







Ancora con sto amero...sera, dormi sonni tranquilli... [SM=g7605]

laplace77
00mercoledì 7 luglio 2010 21:29
tutti a dire che la germania esagera con l'austerity...

i cugini d'oltremanica invece...


12:54 - Gb: piano austerita' costera' 1,3 mln posti lavoro in 5 anni (stampa)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Londra, 30 giu - Il ministero
britannico delle Finanze ha calcolato che il piano di
riduzione del deficit di bilancio annunciato la settimana
scorsa in Gran Bretagna comportera' la soppressione di circa
1,3 milioni di posti di lavoro in 5 anni. Lo rileva un
documento riservato, riportato dal Guardian. Secondo il
quotidiano di centro-sinistra questo documento quota tra le
100 e le 120 mila unita' le perdite annuali di posti di
lavoro nel settore pubblico, a cui si sommeranno 120-140
mila posti persi nel settore privato ogni anno. Secondo il
Guardian il ministero della Finanze punta anche alla
contemporanea creazione di 2,5 milioni di posti di lavoro
nel settore privato nello stesso periodo, per compensare i
posti di lavoro andati perduti a causa del piano di
austerita'. Il governo non ha voluto commentare
nell'immediato questi dati che rischiano di creare ostilita'
nell'opinione pubblica nei confronti del piano. Un
comunicato in merito sara' probabilmente diffuso in giornata.


[SM=g7574]

(sylvestro)
00venerdì 6 agosto 2010 13:31
dgambera
00venerdì 13 agosto 2010 23:24
Guardate come marciano questi, mentre gli altri (tra cui noi in primis) arrancano

GDP Surges 2.2 Percent. Greatest Economic Boom Since German Reunification


Germany just posted its strongest quarter of economic growth since reunification in 1990. During the second quarter, an exports boom, increased consumption and government stimulus helped the country chalk up growth of 2.2 percent.

Buoyed by a surge in exports and continuing government stimulus programs, Germany's economy is recovering at a faster pace than most economists expected. During the second quarter, gross domestic product increased by 2.2 percent on the previous quarter, the Federal Statistical Office in Wiesbaden announced on Friday, marking the largest quarterly economic growth since the country's reunification in 1990.

"The German economy, which lost momentum at the turn of 2009/2010, is really back on track," the office said in a statement.

Second quarter growth far surpassed the expectations of analysts, who had forecast 1.3 percent growth. In addition, growth in the first quarter, 0.5 percent, was also better than the forecasted increase of 0.2 percent. Second-quarter economic output was up by 4.1 percent compared the same period in 2009.

There are a number of reasons for the boom. It is being driven by exports, but also by Germans' private consumption, which had been weak for years. The Statistical Office also noted that the German government's stimulus programs have had a positive effect. Meanwhile, companies have also begun to ramp up their investment spending.

In 2009, Germany fell into a deep recession during the global economic crisis. The economy contracted by 4.7 percent, the Statistical Office reported on Friday. The new figures offered a slight downward correction over the previously reported 4.9 percent. The unprecedentedly large revisions to the figures are attributable to recently strong fluctuations in the short-term economic development caused by the crisis, the office said.

'A Major Upswing'

Most economics researchers believe that Germany will have growth of at least 2 percent in 2010. Economics Minister Rainer Brüderle of the business-friendly Free Democrats has also expressed his optimism: "We are currently experiencing a major upswing," he said. Growth of far more than 2 percent for 2010 is "entering into the realm of possibility." So far, the government has anticipated growth for the year at 1.4 percent.

Brüderle is already calling for the government to begin reducing its stimulus measures. He said the figures should serve as "clear encouragement, to continue with the withdrawal from government stimulus programs." Instead, he said the government should "resolutely continue" to pursue its savings measures. By doing so, he said the government would have more room for maneuver for easing the tax burden on average wage earners.

Still, Germany has drawn loud criticism from Washington for its efforts to curtail stimulus programs and embark on a path of fiscal austerity. President Barack Obama is concerned that if European governments abandon stimulus efforts, economic growth could come to a halt, threatening to push the global economy into a double-dip recession. But following the crisis of the euro, European countries have set off on ambitious savings programs aimed at reducing national debts and shoring up the common currency.

It remains unclear, however, whether the boom will continue into 2011. Experts are estimating growth in the coming year of around 1.5 percent. That figure is slightly lower than the forecasts for 2010 because it takes into account the fact that many government stimulus programs are coming to an end and the upswing could slow down as a result.

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