Re: Re:
Pegasus@, 04/03/2009 14.40:
Rai 3 a Ballaro va in onda adesso un servizio su : Bolla Immobiliare Rumena in imminente scoppio e mutui subprime locali...
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Pega
Sul mercato rumeno posso dare anche alcuni informazioni in piu: da fine 2004-inizio 2005 le banche straniere sono entrate sul mercato rumeno e sono arivate con delle linee di credito da parte delle banche madri a dei costi molto bassi. C'e stata in quel periodo la corsa ad occupare una posizione di mercato creditizio migliore, quindi tutte le banche straniere non sapevano che promozioni fare per attirare i clienti. Fino al 2004 in Romania non esisteva pratticamente il credito al consumo e la mentalita comune era di pagare il tutto in contanti (nemeno le carte di credito non avevano largo uso). Le norme legislative per creditare la popolazione non erano molto stringenti, permettendo da esempio di prendere dei crediti per consumo presentando solamente la carta d'identita. In quel periodo non era raro vedere in qualche grande negozio di elettrodomestici delle famiglie che compravano in un colpo solo un frigo, un TV ed una lavatrice, il tutto senza pagare quasi nulla ma in base ad un credito.
Le banche hanno spinto tanto sul credito in euro, per ragioni della linea creditizia dalla banche madri (prendevano i soldi al EURIBOR, l'equivalente in in moneta locale era di circa 12-14%) perche in tal modo potevano pratticare dei interessi piu bassi. Pratticamente se prendevi il credito in euro avevi un 10-12% d'interessi, in moneta locale si arrivava anche al 20%.
In seguito alla svalutazione della moneta locale (circa 20% dal estate scorsa) ovviamente le rate dei crediti sono cresciute. In piu visto che i crediti sono a tasso variabile (alineati in qualche modo EURIBOR, ma rimasti al indietro - tipo una rilevazione ogni 6 mesi o simile) e cresciuto anche il tasso d'interesse ed alla fine ci sono alcuni che devono pagare adesso anche 50-60% in piu per la rata mensile. Le banche hanno contribuito anche loro inserendo nuove commisioni oppure alzando quelli esistenti (infatti ci sono gia alcune multe da parte della BNR - Banca Nazionale Rumena - date a delle banche che hanno alzato degli commisioni in modo spropositato: commissione per incasso rata che e cresciuto dal 0,1% al 1%).
Fino alla meta del anno scorso le banche straniere non tenevano in modo particolare ad attirare i soldi della gente (depositi, conti e cosi via), visto che potevano attingere alle linee di credito delle banche madri, offrivano degli interessi piccolisimi per i depositi (a volte minori della meta del inflazione ...). Adesso tutte le banche si sono reorientate e fanno la gara a chi attira piu soldi, offrendo degli interessi molto alti, situazione che molto probabile persistera per altri 3-4 mesi. Da esempio per la moneta locale per i depositi viene offerto da 13-17% d'interessi annui, per l'euro da 4,5-7% d'interessi annui. A quanto ho visto la Unicredit offre meno interessi da Intesa San Paolo (forse hanno una esposizione minore??? oppure non hanno un cosi grande bisogno di liquidita???).
Grande parte degli impiegati della banca che lavoravano nel domenio degli crediti adesso si occupano di rinegoziare i pagamenti con i clienti ritardatari. Mia sorella che lavora per una banca e si occupa proprio del credit (leasing per il piu, ma anche altri tipi) ormai piu del 90% del tempo li va per stare dietro ai clienti e recuperare i soldi o trovare dei piani di rientro.
Sul piano del immobiliare invece le cose sono un puo diverse: a causa delle regolamentazioni feree della BNR non e mai stato possibile offrire un mutuo al 100% o piu, e la rata doveva essere meno del 30-35% del reditto dimostrabile tramite la dichiarazione dei reditti (niente nero). La BNR doveva avvalere ogni nuovo prodotto, e quindi bocciava tutte i prodotti con un LTV maggiore di 80%. Gia per ottenere un 80% era molto difficile, generalmente si otteneva un 60-70% al massimo. Il prezzo considerato era quello dichiarato nel atto di compravendita, quindi niente possibilita di trucchi con evaluatori compiacenti. Anche qui i finanziamenti erano in grande parte in moneta straniera (euro o franchi svizerri). Da un paio di anni la BNR aveva permesso di considerare anche fino ad un massimo di 20% in piu in confronto della dichiarazione dei reditti, reditti provenienti dalla economia "griggia", ma dimostrabili in qualche modo. L'ideea era che in piena crescita i stipendi erano previsti di crescere ogni modo di circa 20-25% nei prossimo 2-3 anni.
Quindi nell immobiliare il grande problemma non e tanto dato dai mutui con LTV di 100%, quanto proprio dell scoppio della bolla. In media l'anno scorso il prezzo delle case e callato del 15% arrivando anche a 25% nelle grosse citta. La previsione e di un calo simile anche per questo anno. Ovvio che in seguito al rispettivo calo anche un mutuo dato al 60-70% puo rimanere scoperto. Una grande differenza in confronto al Italia e data dal tempo di reinserimento sul mercato dei immobili pignorati: da 4 a 6 mesi. La vendita viene gestita tramite delle ditte specializzate (con autoriazzazione da parte del fisco, esiste un albo di tale ditte) e va assai veloce. Il prezzo al quale viene messo sul mercato un immobile e di circa 20-30% piu basso del prezzo minore per un immobile simile in quella citta, al quale in seguito vengono applicati dei ribassi successivi. Puo da esempio capitare di trovare un appartamento in centro citta messo in vendita ad un prezzo di 20% piu basso del prezzo normale di un appartamento simile in periferia.