allora:
- il differenziale (spread) si calcola come differenza tra i rendimenti dei titoli gia' in circolazione (tra analoghi titoli di due paesi diversi)
- - non influisce direttamente sul costo del debito pubblico, ma da indicazioni sui tassi che in futuro si dovranno offrire per i nuovi titoli da emettere;
- - e' infatti funzione del rendimento nominale e del prezzo di compravendita sul mercato secondario (esempio: un BTP con un solo anno residuo che da' il 4% e viene compravenduto a 98, da' un rendimento del 6%)
- -
influenza parecchio i bilanci delle banche, sia quelli attuali (i titoli si svalutano come asset in quanto valgono meno al "market value") sia su quelli futuri (se penso che lo stato cmq non fallisca, preferisco comprare un BTP a 20 anni al 6% che dare un mutuo a 20 anni al 5% - analogamente per i prestiti alle imprese)
- il costo aggiuntivo sul debito si calcola sulle sole nuove emissioni (a parte i tds indicizzati, ma cmq li' l'inflazione e' sterilizzata e sterilizza), fino a fine 2012 si parla di 300mld, per cui ogni 1% in piu' sono 3mld in piu';
e infatti, essendo i rendimenti al 6% e rotti, guardate
com'e' andata l'asta dei bot odierna...
considerate che i BOT non pagano interessi come cedole, tutto si gioca sul prezzo di acquisto, visto che il valore nominale (quello che viene restituito a scadenza e' sempre 100):