Bolla immobiliare - 45° Parte

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smiley1081
00giovedì 9 aprile 2015 20:48
Re: Per comprare casa servono 6,6 anni stipendio, in 2004 9,3
pax2you, 09/04/2015 14:16:

Per comprare casa in Italia nel 2014 servivano in media 6,6 annualità di stipendio, in diminuzione rispetto a quanto rilevato nel 2013 quando ne servivano 7,1 e al 2004 quando erano necessarie addirittura 9,3 annualità. Sono i dati raccolti dall'ufficio studi di Tecnocasa usando il prezzo medio delle abitazioni usate calcolando che tutto lo stipendio sia utilizzato per l'acquisto di un'abitazione di 85 metri quadri.

ansa



Tutti vorrebbero uno stipendio come quello dei giornalisti ANSA...

nazionalsindacalista
00venerdì 10 aprile 2015 09:46
Re: Re: Per comprare casa servono 6,6 anni stipendio, in 2004 9,3
smiley1081, 09/04/2015 20:48:



Tutti vorrebbero uno stipendio come quello dei giornalisti ANSA...




smiley1081, 09/04/2015 20:48:



Tutti vorrebbero uno stipendio come quello dei giornalisti ANSA...




Lungi da me difendere l'ANSA, ma presumo che sia una media generale che comprende anche la provincia (piccoli capoluoghi, paesi e paesetti e campagne...) dove i prezzi sono la metà o perfino un terzo o un quarto rispetto alle grandi metropoli, specie per l'usato.
Tra l'altro la provincia si sta letteralmente sbracando perchè in genere il lavoro scarseggia (scarseggia nelle grandi città, figuriamoci in provincia, specie al centro-sud!), i giovani vanno via per cercare fortuna altrove, ci sono un sacco di seconde case magari ereditate e utilizzate per villeggiatura estiva che ora si sono trasformate in un pesante fardello di oneri e tasse, ecc. ecc.
Chiaro che una media fatta esclusivamente sulle grandi metropoli cambierebbe non poco il risultato. Ma stai tranquillo che seppure più lentamente la tendenza è la stessa.
La bolla immobiliare si gonfia nei centri storici delle grandi città, da qui si allarga alla periferia e poi in provincia; in provincia scoppia e poi lo scoppio fa il percorso inverso con maggior resistenza al centro, ma il destino è segnato.



pax2you
00lunedì 13 aprile 2015 10:50
IPAB e NTN
Indice prezzi abitazioni dell'istat in confronto alle compravendite.

fonte e note
Ade pag. 19
pax2you
00lunedì 13 aprile 2015 10:54
Re: Re: Per comprare casa servono 6,6 anni stipendio, in 2004 9,3
smiley1081, 09/04/2015 20:48:



Tutti vorrebbero uno stipendio come quello dei giornalisti ANSA...




Sono i dati di Tecnocasa ed e' un valore medio e molto approssimativo che non rappresenta tutti i casi.

Purtroppo queste sono il genere di informazioni che forniscono sui prezzi delle case in Italia professionisti ed enti pubblici.

Purtroppo non c'e' molto altro.
pax2you
00lunedì 13 aprile 2015 11:04
idealista, calano ancora i prezzi delle case: -0,8% nel primo trimestre 2015 (pdf)

...i principali mercati italiani evidenziano un comportamento ancora piuttosto altalenante nel primo quarto dell’anno con 3 regioni, 30 province e 19 città che chiudono il trimestre positivo, ma prevalgono i segni meno....

...solo 19 centri capoluogo sui 79 monitorati (altri 38 non sono rilevabili) chiudono questo trimestre in terreno positivo con le migliori performance a bergamo (6,8%), cremona (5,2%) e cuneo (3%). variazioni minime - comprese tra l’1% e il meno 1% - sono un segnale di stabilizzazione per altre 25 città, cali decisi per altri 38 centri racchiusi tra l’1,2% e il meno 9,3% di barletta, il comune capoluogo più svalutato dopo i mesi invernali....

idealista
pax2you
00martedì 14 aprile 2015 00:29
Sono iniziate le marchette per osannare l'immobiliare durante l'expo...
A Milano per Salone Mobile domanda affitti salirà del 25%
Casavacanza.it: prova generale Expo, incremento prezzi del 50%

....Per quanto riguarda i prezzi sono già saliti in vista dell'Expo con le zone centrali che hanno registrato un incremento del 50%: si va da 70 a 80 euro al giorno fuori dal circondario del centro di Milano, da 80 a 110 euro al giorno per le zone del centro e da 110 a 160 euro al giorno per le "zone calde" della Design Week.


[SM=g2564972]


ansa
pax2you
00martedì 14 aprile 2015 00:43
Crescita media del reddito pro capite peggiore di tutta l'area OCSE...anzi peggio l'unica ad essere negativa

fonte:
Facoltà di Economia “Richard M. Goodwin”
Tesi di laurea triennale in Economia e commercio
Curriculum “Gestione d’impresa”
La recente crisi del settore immobiliare
Marco Monaci
link

Nel grafico la crescita media del reddito pro capite di diversi paesi
pax2you
00mercoledì 15 aprile 2015 11:18
Consumatori e Abi: raggiunta intesa su nuova moratoria famiglie
Le Associazioni dei consumatori, Acu, Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori hanno raggiunto un accordo per la sospensione della quota capitale per i finanziamenti alle famiglie anche tenendo conto di quanto previsto dalla Legge di Stabilità. L’Accordo è stato trasmesso al Ministero dell’economia e delle finanze e al Ministero dello sviluppo economico.

Con l’accordo i firmatari hanno inteso ampliare le misure di sostegno alle famiglie in difficoltà nell’ambito del credito ai consumatori a medio e lungo periodo e hanno previsto tra i possibili beneficiari anche i soggetti che hanno subito sospensioni o riduzioni dell’orario di lavoro dovuta alla prolungata crisi economica.
Entrambe le misure di sostegno non erano state fin qui previste in apposite iniziative.

E’ prevista la sospensione per un massimo di 12 mesi della sola quota capitale per i crediti al consumo di durata superiore a 24 mesi e per i mutui garantiti da ipoteca su abitazione principale. Tali misure si aggiungono al Fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa (Fondo Gasparrini). La sospensione può essere richiesta dal consumatore nei casi di cessazione del posto di lavoro, morte, grave infortunio o nei casi di misure di sospensione del lavoro e/o di ammortizzatori sociali anche qualora abbia ritardi di pagamenti fino a 90 giorni. Non sono previsti pagamenti di commissioni o interessi di mora.


cittadinanzattiva
pax2you
00mercoledì 15 aprile 2015 15:50
Andamento percentuale dei prezzi delle case in eu secondo eurostat
Indovinate chi e' sempre negativo? [SM=g7560] [SM=g7560]

eu
marco---
00giovedì 16 aprile 2015 08:53
Il rumore eccessivo fa perdere all’immobile tra il 10 e il 20% del valore (Fonte: casa24.ilsole24ore.com - di Maria Chiara Voci - 15/04/2015)

Chi vive in una casa di proprietà vicino a un pub o a una discoteca o nei pressi di una strada trafficata, oltre a scontare la pena di notti trascorse insonni, corre anche il rischio di essere danneggiato nel portafoglio. Gli alloggi “disturbati” dal rumore valgono, infatti, in media fra il 10 e il 20% in meno rispetto ad altri, ubicati nella medesima zona, ma lontani da chiasso e schiamazzi. Per venderli, inoltre, occorre attendere più tempo rispetto agli alloggi silenziosi: non di rado si arriva anche a superare i sei mesi...
marco---
00sabato 18 aprile 2015 22:55
Casa: in cinque anni mercato dimezzato (Fonte: gazzettadimantova.gelocal.it - di Enrico Comaschi - 18/04/2015)

I numeri dell’Agenzia delle Entrate raccontano la paralisi dell’economia E quella delle aste giudiziarie sta diventando la “piazza” più importante...

...Siamo di fronte ad un mercato immobiliare dimezzato nel breve volgere di cinque anni. E’ questo il punto, pur grave? Non solo, purtroppo: nel pacchetto del complessivo ragionamento sul futuro di città e provincia vanno messe le consistenti quantità di immobili che ogni mese vengono venduti alle aste giudiziarie.

Al momento, fra aprile e maggio, sono in programma più di 300 aste di case ed edifici in città e in provincia. Questo significa che allo sciagurato calo delle compravendite va aggiunta una considerazione: non solo non si comprano (e non si vendono) quasi più immobili, ma le famiglie fanno sempre più fatica a tenersi stretto il loro patrimonio, per il quale hanno pagato il mutuo per anni...
marco---
00sabato 18 aprile 2015 22:57
L’invenduto del “nuovo” che è già diventato vecchio (Fonte: gazzettadimantova.gelocal.it - 16/04/2015)

MANTOVA. Comprereste un telefonino di dieci anni fa al prezzo di un iPhone6? La stessa domanda va posta anche pensando al mercato immobiliare, e rappresenta una delle possibili risposte ai quei giganteschi punti interrogativi incarnati da interi condomini nuovi e deserti che decorano soprattutto la zona sud della città...
smiley1081
00domenica 19 aprile 2015 14:55
Re:
marco---, 18/04/2015 22:57:

L’invenduto del “nuovo” che è già diventato vecchio (Fonte: gazzettadimantova.gelocal.it - 16/04/2015)

MANTOVA. Comprereste un telefonino di dieci anni fa al prezzo di un iPhone6? La stessa domanda va posta anche pensando al mercato immobiliare, e rappresenta una delle possibili risposte ai quei giganteschi punti interrogativi incarnati da interi condomini nuovi e deserti che decorano soprattutto la zona sud della città...



Fico. Il bello e' che per fare un esempio Romano, a Parco Leonardo continuano a costruire...


pax2you
00mercoledì 22 aprile 2015 09:01
Stima tassazione sugli immobili anni 2010-2014 e tassazione sugli immobili in percentuale del pil rispetto ad altri paesi
E' una rivista online di parte ma i dati sono interessanti.
hp
marco---
00martedì 28 aprile 2015 10:40
La "ripresa" secondo Istat: +1.6% (dopo un quasi -50%)
Immobili, Istat: dopo 7 anni di calo il 2014 è in ripresa, +1,6% (Fonte: contattonews.it - 28/04/2015)

Roma, 28 apr. – Dopo sette anni di calo, inversione di tendenza per il mercato immobiliare che chiude il 2014 in positivo, con una crescita dell’1,6% sul 2013, per un totale di 594.431 trasferimenti a titolo oneroso di unità immobiliari.

Il risultato del IV trimestre (168.456 convenzioni, +4,9% sullo stesso trimestre del 2013) – comunica l’Istat – ha contribuito all’andamento positivo dell’anno, così come quelli del primo (+1,3%) e del terzo (+3,7%) mentre nel secondo trimestre si era registrato un calo del 3,1%.

Nell’anno, le convenzioni di compravendita di unità immobiliari ad uso abitazione ed accessori (complessivamente 553.324 unità) aumentano dell’1,6%, quelle delle unità immobiliari ad uso economico (37.368) del 3,2%.

Nel comparto dell’abitativo ed accessori, la crescita risulta superiore alla media nazionale al Centro (+4,4%) e al Nord-Est (+3,1%). Il numero delle convenzioni è invece ancora in calo nelle Isole (-1,5%) e al Sud (-0,1%).

Nel settore dell’immobiliare ad uso economico tutte le ripartizioni geografiche chiudono l’anno in positivo. Aumenti sensibilmente superiori alla media si registrano al Centro (+8,1%) e nelle Isole (+7,0%), mentre il Nord-Ovest (+1,9%), il Sud (+1,6%) e il Nord-Est (+1,4%) reagiscono alla crisi con più lentezza.
fabriz84
00martedì 28 aprile 2015 15:38
Mercato immobiliare Roma - Marzo 2015

Evoluzione temporale delle quotazioni

Negli ultimi sei mesi, prendendo in considerazione tutte le tipologie d'immobile, troviamo che i prezzi sono in sostanziale calo (-3,58%). La significativa contrazione dei prezzi riscontrata è almeno parzialmente riconoscibile nel periodo in esame.

Per quanto concerne le diverse tipologie, i trivani hanno registrato il maggior apprezzamento con i prezzi sostanzialmente invariati (inv) nel periodo.
La tipologia che ha evidenziato la peggior contrazione è costituita invece da pentavani con prezzi in forte calo (-14%).
pax2you
00martedì 28 aprile 2015 18:06
Re: La "ripresa" secondo Istat: +1.6% (dopo un quasi -50%)
marco---, 28/04/2015 10:40:

Immobili, Istat: dopo 7 anni di calo il 2014 è in ripresa, +1,6% (Fonte: contattonews.it - 28/04/2015)

Roma, 28 apr. – Dopo sette anni di calo, inversione di tendenza per il mercato immobiliare che chiude il 2014 in positivo, con una crescita dell’1,6% sul 2013, per un totale di 594.431 trasferimenti a titolo oneroso di unità immobiliari.

Il risultato del IV trimestre (168.456 convenzioni, +4,9% sullo stesso trimestre del 2013) – comunica l’Istat – ha contribuito all’andamento positivo dell’anno, così come quelli del primo (+1,3%) e del terzo (+3,7%) mentre nel secondo trimestre si era registrato un calo del 3,1%.

Nell’anno, le convenzioni di compravendita di unità immobiliari ad uso abitazione ed accessori (complessivamente 553.324 unità) aumentano dell’1,6%, quelle delle unità immobiliari ad uso economico (37.368) del 3,2%.

Nel comparto dell’abitativo ed accessori, la crescita risulta superiore alla media nazionale al Centro (+4,4%) e al Nord-Est (+3,1%). Il numero delle convenzioni è invece ancora in calo nelle Isole (-1,5%) e al Sud (-0,1%).

Nel settore dell’immobiliare ad uso economico tutte le ripartizioni geografiche chiudono l’anno in positivo. Aumenti sensibilmente superiori alla media si registrano al Centro (+8,1%) e nelle Isole (+7,0%), mentre il Nord-Ovest (+1,9%), il Sud (+1,6%) e il Nord-Est (+1,4%) reagiscono alla crisi con più lentezza.



Be' l'anno si e' chiuso ancora una volta fiacco....checche' ne dicano.



pax2you
00mercoledì 29 aprile 2015 09:38
Mercato immobiliare: compravendite e mutui di fonte notarile
I mutui sembrano dare un segnale piu' forte.

Anche per i mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche il 2014 è un anno di crescita: +9,2% sul 2013, per un numero complessivo di convenzioni pari a 278.447 a livello nazionale. Gli aumenti più decisi, al di sopra della media nazionale, si osservano al Sud (+13,6%), al Centro (+12,8%) e nelle Isole (+11,2%).

Con 77.368 convenzioni rogate, il IV trimestre 2014 contribuisce in misura significativa all'andamento annuale di mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche: l'aumento sullo stesso trimestre dell'anno precedente è del 13%.



www.istat.it/it/archivio/157826

Peccato non si possa scindere tra abitazioni pubbliche e abitazioni private e tra acquisti di privati e aziendali.

Dal 2014 il demanio e gli enti locali possono vendere gli immobili anche in blocco.
Questo tipo di offerte sono molto allettanti per esempio per i fondi immobiliari e i grossi costruttori anche se non e' dato sapere quanto possono incidere.

idealista

Vi sono poi le alienazioni degli enti come l'inps che vanno a rilento e magari si sono sbloccate.
Ad esempio nel 2010 l'inps ha venduto solo 400 immobili, ininfluente perche' pari allo 0,1% delle compravendite complessive circa, e potrebbe aver accellerato ora dato che scip1 e scip2 hanno fallito.

Bisogna anche vedere come vengono gestite i flussi di proprieta' di questo ente.
Per esempio a fine 2009 l’Inps si è vista tornare indietro circa 10 mila abitazioni provenienti dalle operazioni di cartolarizzazione Scip 1 e Scip2.
Come e' stata compiuta questa operazione?
Se venisse conteggiata dall'istat perche' il passaggio di proprieta' viene registrato dai notai potrebbe incidere per il 2,5% delle compravendite nazionali.
il ghirlandaio

Una cosa e' certa: la scissione di case pubbliche da quelle private nel conteggio dell'istat e' stata eliminata nel 2010 e quindi non c'e' piu' la certezza che i dati presentati rappresentino l'andamento del mercato del privato di un anno sull'altro.
Il mercato e' li sulle 400k compravendite annuali ma sono la meta' di 8 anni fa.
Purtroppo si riesce a sapere poco altro.

La buona notizia a livello di trasparenza del mercato e' che i dati sui mutui escludono le rinegoziazioni e quindi dobrebbero rappresentare solo i nuovi mutui.
pax2you
00giovedì 30 aprile 2015 17:33
L'album fotografico della bolla immobiliare
Siamo nel pieno del tentativo di smaltimento delle sofferenze bancarie, un’ampia fetta delle quali sono legate a prestiti immobiliari, una volta considerati sicurissimi (i valori ipotecari periziati dovevano essere il doppio del valore del finanziamento) oggi difficilmente recuperabili integralmente e come tale classificati a sofferenza. La corsa delle banche a trovare accordi con specialisti del settore che acquistino o ancora meglio sappiano gestire portafogli di crediti immobiliari si sta intensificando.

Per coloro che non hanno capito come mai si sia generata la bolla immobiliare italiana e per coloro che ancora insistono a negarla, Imprese+Finanza offre un bigino tratto dal più lungo e dettagliato studio pubblicato recentemente dalla Banca d’Italia (“Mercato immobiliare, imprese della filiera e credito: una valutazione degli effetti della lunga recessione’). Anzi, un film in 8 fotogrammi ciascuno spiegato in modo semplice e sintetico.

Queste le domande a cui l'articolo fornisce una risposta:
1. QUANTO è IMPORTANTE IL SETTORE COSTRUZIONI SULL’ECONOMIA ITALIANA?
2. QUANTO SOLIDE ERANO LE IMPRESE DI COSTRUZIONI NEL PERIODO PRE E POST CRISI?
3. COME E’ STATA LA DINAMICA DEL FINANZIAMENTO IMMOBILIARE?
4. LE BANCHE ITALIANE AVEVANO CAPITO I RISCHI?
5. CHI HA CONCESSO MUTUI AI COSTRUTTORI?
6. COM’E’ ANDATA A FINIRE?
7. ADESSO COSA SI FA?
8. FACCIAMO UN PO’ DI AUTOCRITICA?

link
pax2you
00giovedì 30 aprile 2015 17:44
bad bank e bad forecast
Quasi quattro mesi del 2015 alle spalle e la bad bank italiana non è ancora nata. Leggiamo di colloqui in corso tra la Commissione Europea e le autorità italiane per trovare una soluzione che, come detto più volte, è tardiva e non facile.

La Banca d’Italia ribadisce che il problema dei crediti deteriorati accumulati dalle banche ha assunto una dimensione tale da richiedere un intervento pubblico.

“È un anno e mezzo che lo dico: è importante dare una risposta con un intervento pubblico volto a risolvere il problema pesante dei crediti deteriorati, una risposta rivolta a tutti e ovviamente nel rispetto delle normative europee”, dice il governatore Ignazio Visco durante un’audizione in Senato.

Il ministero dell’Economia studia da mesi la costituzione di un veicolo che, forte di una garanzia pubblica, compri dalle banche i crediti anomali.

Tuttavia, la Commissione europea si è finora mostrata intransigente nel ritenere la Bad bank italiana contraria alla normativa europea sugli aiuti di Stato.

....

Sul fronte delle sofferenze lorde, continuano a crescere di poco piu’ di un miliardo da un mese all’altro: ”E’ un dato – ha concluso – che non consideriamo particolarmente allarmante”.

Imprese+Finanza commentava così le parole di Torriero nella stessa data:

Una crescita delle sofferenze di 1 miliardo di euro al mese non sarà allarmante per l’ABI, ma è allarmante per me e per altri commentatori. Significa che il flusso di crediti non più recuperabili in toto continua senza sosta (ormai da 4 anni), che non si riesce a fermarlo o a diminuirlo nonostante interventi informatici e organizzativi. Significa che continuerà ad erodere 8-10 miliardi di redditività ogni anno (il costo delle rettifiche al 50%) e di capitale. Gli analisti di borsa su questo punto sono assai critici.

link
pax2you
00giovedì 30 aprile 2015 17:53
I tre segreti del credito low cost (capital)
Da più di un anno mi sforzo di spiegare ai miei fedeli lettori che quei 100 miliardi di credito alle imprese -scomparsi tra la fine del 2011 e i primi mesi del 2015- non torneranno mai più. Se ci fosse un poco più di competenza nei media e maggiore trasparenza dalle file del settore bancario si dovrebbero leggere o sentire cose simili. Invece per finti pudori rimane tutto piuttosto generico e nebuloso, qualche banca conta i miliardi di crediti erogati nel 2014 senza mai spiegare bene a chi sono stati concessi, si alimentano speranze vane che ritardano ancora una volta le decisioni, magari dolorose e difficili, ma importanti da parte degli imprenditori.

Così giorno dopo giorno si illude che la liquidità immessa dalla BCE, con le aste TLTRO e gli acquisti di titoli del QE, sarà sinonimo di credito rapido per tutti, si fa pensare che i meccanismi messi a punto dal governo siano a disposizione per tutte le PMI. Lo ripeto ancora una volta: un’ampia fetta di piccole imprese e anche di medie non hanno speranza realistica di contare sul ritorno del credito.





link
marco---
00venerdì 1 maggio 2015 09:43
Casa.it: i prezzi e i canoni delle case di “1992” (Fonte: legnostorto.com - 30/04/2015)

Gli affitti degli attici di Roma dal 1992 ad oggi sono cresciuti del 280%. Mentre i prezzi delle case del centro di Milano sono aumentati del 20% – 22% nominale. La Serie trasmessa da Sky affronta uno dei momenti chiave della storia recente, raccontando un’annata che ha lasciato il segno sul nostro Paese, anche sul mercato immobiliare. Ventuno settimane di riprese per 109 giorni complessivi di set. Quasi 100 le location utilizzate per ricostruire il racconto di quell’anno cruciale, tra cui spiccano il Parlamento, il Pirellone e Villa Fendi.1992 – La serie è stata girata in differenti location di diverse città italiane, ma la narrazione si divide sostanzialmente tra Roma, sede politica e istituzionale, e Milano, riconosciuta come capitale economica del nostro Paese e quindi come del malaffare. In quell’anno – recita un agente immobiliare incaricato di mostrare un lussuoso appartamento al deputato Bosco (Guido Caprino) e la “fidanzata” Veronica (Miriam Leone) – affittare una casa collocata alle spalle del Vaticano, con terrazzo vista San Pietro e Castel Sant’Angelo, composta da 2 camere da letto, 2 bagni, salone “immenso e luminosissimo” e cucina costava 2,5 milioni di Lire al mese (circa 1.290 euro). Oggi – secondo i dati in possesso di Casa.it, – un attico di 200 mq, collocato fronte al Parco Adriano, con vista su Castel Sant’Angelo e sul Vaticano, viene valutato 4.900 euro al mese (+280%); mentre, quasi allo stesso prezzo della casa della serie, è possibile affittare un monolocale di 45 mq in Via del Mascherino, a pochi passi da Piazza San Pietro. Del primo episodio di 1992 resta impressa la scena di sesso alquanto audace tra Leonardo Notte (Stefano Accorsi) e Veronica Castello (Miriam Leone). Alle loro spalle, la vetrata che dà sull’attico che affaccia sulla Torre Velasca, nella notte della Milano da bere. Secondo i dati di Casa.it, nel 1992 un attico con vista sulla Torre Velasca, in Piazza San Babila o zone limitrofe come Corso Europa o Via Larga poteva valere fra i 12 e i 15 milioni di lire al mq. (pari a circa 6.200 – 7.750 euro al metro quadro). 23 anni dopo, alla fine di una crisi del mercato che dura ormai da oltre 7 anni, i prezzi non sono variati molto: oggi nelle zone citate i valori variano fra i 7.500 e i 9.500 euro al metro quadro (+20% in media). “Il 1992 fu l’anno in cui il mercato immobiliare residenziale italiano entrò in un ciclo negativo sia di compravendite che di calo dei prezzi che durò sino al 1998 – dichiara Daniele Mancini, amministratore delegato di Casa.it – Fra le ragioni principali sicuramente non ci fu l’eccesso di offerta di nuove costruzioni. Tangentopoli diede una forte scossa al settore delle costruzioni sia pubbliche che private, bloccando di fatto numerosi cantieri in procinto di partire o già in essere – ricorda Mancini.” “Inoltre il mercato residenziale si bloccò per l’esplosione di una bolla dei prezzi che, fra l’89 e il 1991, erano cresciuti in maniera eccessiva con incrementi superiori al 20% annuo. Infine, nel 1992 ci fu la revisione delle rendite catastali (era dal 1939 che non venivano riviste) e il Governo Amato approvò l’ISI (Imposta Straordinaria sugli Immobili) spingendo le famiglie a rogitare entro la fine del 1991. Le compravendite di case in Italia in quell’anno furono più di 550.000 oltre il 25% in più rispetto ad oggi.”
Vedi anche: I cicli del mercato immobiliare - dati e grafici

Da cui

marco---
00martedì 5 maggio 2015 07:03
Mutui. Abi, +50% in tre mesi, cautela dai consumatori (Fonte: avantionline.it - di Liberato Ricciardi - 04/05/2015)

Dopo la ripresa del settore immobiliare, le buone notizie passano sul fronte dei mutui, tornando a rimettere al centro degli investimenti del Bel Paese il “mattone”. Ad annunciare un vero e proprio boom di mutui è l’Abi (Associazione delle Banche Italiane), un incremento che secondo uno studio dell’associazione supera il 50%.

I mutui nel primo trimestre 2015 – valutati su un campione di 78 banche, pari all’80% del mercato italiano – sono cresciuti del 50%, passando da 5.25 miliardi del primo trimestre 2014 a 7,9 di un anno dopo. Il valore è superiore anche ai dati del 2013 e del 2012, nel 2013 si attestarono sui 4,337 miliardi di euro, mentre nei primi tre mesi del 2012 si raggiunse i 5,177 miliardi di euro. I mutui a tasso variabile rappresentano, nei primi tre mesi del 2015, il 66,7% delle nuove erogazioni complessive. Crescono poi i mutui a tasso fisso, passando dal 18% del 2014 al 35% del primo trimestre 2015. A confermare il trend di crescita è anche l’Istat, che parla di un aumento deciso al Sud (+13,6%), al Centro (+12,8%) e nelle Isole (+11,2%).

L’UNC (Unione Nazionale Consumatori) evidenzia come questi dati, almeno per il momento, contrastino con quelli di Bankitalia, secondo i quali i prestiti delle banche al settore privato hanno registrato, a febbraio, una contrazione su base annua del 2% e a gennaio dell’1,8%. In particolare i prestiti alle famiglie sono calati, a febbraio, dello 0,4% sui dodici mesi (-0,5 nel mese precedente).
“A marzo, grazie all’avvio del Quantitative Easing, è assai probabile che si registri una decisa inversione di tendenza, capace di compensare i cali dei mesi precedenti, ma dubitiamo, anche se lo speriamo, che la ripresa sia nei termini indicati dall’Abi, con percentuali bulgare del 50%” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario UNC.

“Preferiamo, quindi, attendere i dati ufficiali di Bankitalia. Nel frattempo sarebbe già una bella cosa se le banche non innalzassero gli spread per compensare l’abbassamento dei tassi di riferimento” ha concluso Dona.
Cautela anche da parte del Codacons: “Il dato che vede l’erogazione dei mutui in crescita del 50% rappresenta un segnale positivo ma non eccezionale, se si considera che negli ultimi 7 anni il valore dei mutui concessi ha subito una contrazione pari a 45,1 miliardi di euro”.
pax2you
00lunedì 11 maggio 2015 12:55
UNIREC:Record di rate e bollette non pagate

Negli ultimi 7 anni il valore (56 miliardi) e' quadruplicato: l'88% pesa sulle famiglie

Oltre 40 milioni di pratiche affidate al recupero credito e solo il 17% circa e' stato recuperato nel 2014 con un tasso di successo in decrescita di 14 punti.


pressreader

Purtroppo non ho trovato un rapporto piu' recente:
Quarto Rapporto Annuale UNIREC

unirec
pax2you
00lunedì 11 maggio 2015 18:41
Unione inquilini: appunti sull'immisirimento

Imposizione fiscale sulla casa in miliardi di euro
2011 9
2012 23,8
2014 25
In tre anni + 291%

Bortolussi ricorda che tra il 2010 e il 2014 la tassazione sulla casa è raddoppiata, mentre il valore economico delle abitazioni è sceso in media del 16%. «Due fenomeni commenta di segno nettamente opposto che hanno contribuito a impoverire gli italiani».

link
marco---
00martedì 12 maggio 2015 07:07
Sei in: Lucca > Cronaca > Prezzi stabili ma il mercato non... Prezzi stabili ma il mercato non decolla (Fonte: iltirreno.gelocal.it - di Fabrizio Tonelli - 11/05/2015)

Nel 2014 gli immobili passati di mano nel comune di Lucca sono stati 705, lo stesso numero dell’anno precedente.
LUCCA. Troppe e troppo pesanti le imposte sugli immobili, soprattutto dalla seconda casa in poi, e il mercato delle compravendite stenta a decollare, nonostante i prezzi restino stabili o in qualche caso siano ancora più bassi, rispetto al ridimensionamento che già si è verificato negli anni precedenti. Secondo i dati dell'Agenzia delle Entrate, che dispone di un proprio osservatorio immobiliare, nel comune di Lucca nel 2014 il volume di affari è stato identico all'anno precedente: 705 le case che sono passate di mano o tra privati o dall'impresa al privato. Un numero che cresce ovviamente se si prende in considerazione il dato provinciale: 2.671 i contratti di compravendita rispetto ai 2.630 dell'anno precedente...
marco---
00mercoledì 13 maggio 2015 07:05
Confartigianato, per il settore costruzioni nessuna ripresa per l’Italia (Fonte: imutui.net - 28/04/2015)

Molto lentamente, ma tutti i settori dell’economia italiana si stanno rimettendo in moto, dopo la tremenda crisi economica e la recessione che attanaglia il nostro paese.

Tutti i settori, tranne quello delle costruzioni, dove ancora si è in profondo rosso: in un anno la produzione è crollata del 5,8%, sono andati in fumo 96mila posti di lavoro (-6,2%) e il numero delle imprese è calato del 2,8%, con una perdita di 5.646 aziende.

A diffondere questi deludenti dati è stato Confartigianato, secondo cui nel mese di febbraio il valore dell’output è calato -1,3% su base mensile
, in linea con quanto accaduto in Europa, dove le flessioni sono state -1,8% e -1,2% rispettivamente per l’Eurozona e l’Ue a 28.

Certo una situazione negativa a livello di tutta l’eurozona, ma l’Italia fa peggio di tutti gli altri paesi: il valore della produzione è inferiore del 42,5% rispetto al picco del periodo precedente la crisi finanziaria globale, tra settembre 2007-agosto 2008.

«Nonostante i segnali apparentemente positivi dei dati sui mutui casa – sostiene il Presidente di Confartigianato Edilizia, Arnaldo Redaelli – il comparto dell’edilizia versa ancora in una situazione di profonda crisi. Siamo di fronte ad una rinegoziazione dei tassi d’interesse che rendono i mutui più sostenibili per chi già li possiede, ma resta il nodo del mercato immobiliare dell’invenduto che ancora non accenna a sbloccarsi».
pax2you
00mercoledì 13 maggio 2015 13:03
Tecnocasa: come sarà il mercato della casa nel 2015?

Quali saranno i principali driver della ripresa immobiliare nel segmento residenziale e quali i principali ostacoli?
I principali driver saranno il repricing (sia sull'usato sia sul nuovo) degli immobili, l'erogazione dei mutui da parte degli istituti di credito, la tassazione immobiliare e la fiducia che l'andamento generale dell'economia potrà determinare tra i potenziali acquirenti ed investitori.

tecnocasa
pax2you
00mercoledì 13 maggio 2015 15:28
USA vs Italy

Sia fhfa e sia S&P riportano un andamento positivo dei prezzi delle case in USA gia' da qualche anno.

Da noi invece sono anni che parlano di ripresa e i prezzi, a detta degli operatori, invece continuano a scendere.
Tutti gli indicatori economici sono o pessimi o danno lievi e sporadici miglioramenti.

L'unica che si sta riprendendo e' la borsa dove i soldi dell'eu si stanno coinvogliando.
Invece di far riprendere l'economia reale i soldi vengono usati per speculazioni finanziarie o salvare le banche.

Non vi e' nemmeno l'intenzione di aiutare i consumi interni. Niente tutto volto a mantenere i privilegi dei mafiosi/politici e delle banche.

In genere dopo qualche anno che i prezzi negli Usa risalivano anche in Italia si vedeva un miglioramento.
Tutto sommato si riusciva a ripartire.
Ad ora non vedo governo italiano che abbia trovato una soluzione...

In un contesto negativo in generale, dove la fame e la poverta' dilagano senza sosta perche' non vi e' la minima iniziativa volta a invertirne la rotta, non vedo come nel nostro paese si possa anche solo intravedere una ripresa dei prezzi delle case.





www.fhfa.gov/
us.spindices.com/index-family/real-estate/sp-case-shiller
marco---
00giovedì 14 maggio 2015 10:30
Milano tra le regine d'Europa?
Dipende dai punti di vista, da quello speculativo sicuramente. [SM=g1765139]
Milano tra le regine d'Europa per il prezzo al m2. Berlino, Malta e Praga le più convenienti (Fonte: idealista.it - 14/05/2015)

Con i suoi 10.500 euro, Milano è una delle città europee con il più alto prezzo al m2 delle case di nuova costruzione. A dirlo è un report di Coldwell Banker Spagna, che ha analizzato il mercato immobiliare delle principali metropoli del vecchio continente.
Il Ranking in Europa
Secondo il report - che analizza il prezzo alle m2 nelle zone centrali delle grandi città - alla testa del ranking c'è Monaco con un prezzo di 80.000 euro/m2. A seguire Londra (11.500 euro/m2), Milano (10.500 euro/m2), Parigi (10.000 euro/m2) e Roma (8.500 euro/m2). Con prezzi da saldo, le due metropoli spagnole: Madrid (5600 euro/m2) e Barcellona (5500 euro/m2). A chiudere la lista Berlino, Malta e Praga.
Case di lusso
Per quanto riguarda il prezzo delle case di lusso nelle stesse città, ci troviamo in una situazione più o meno simile alla precedente. La più cara d'Europa resta Monaco, anche se il prezzo al m2 scende a 60.000 euro, al contrario di quanto accade nelle altre città dove i valori aumentano considerevolmente. Dopo Monaco troviamo Parigi (25.000 euro/m2), Londra (18.000 euro/m2), MIlano (14.000 euro/m2), Roma (11.500 euro/m2), Madrid (9.000 euro/m2) e Barcellona (7.500 euro/m2). Ancora una volta a chiudere il ranking ci sono Berlino, Malta e Praga
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