Bolla immobiliare - 45° Parte

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stelafe
00domenica 6 luglio 2014 15:29
Vincere casa è un gioco
stelafe
00domenica 6 luglio 2014 16:31
FISCHIA ILVENTO
La casa degli italiani (parte 1)



La casa degli italiani (2 parte)

fede49
00mercoledì 9 luglio 2014 16:45
Perché il mercato immobiliare crasherà di nuovo, ma per ragioni diverse....
Molto interessante questa uscita su ZERO HEDGE

zerohedge.com
purtroppo non ho tempo di tradurla, meriterebbe....

.... tenetelo d'occhio Zero Hedge, una miniera di fatti veri, fuori dal coro dei media sussidiati


pax2you
00giovedì 10 luglio 2014 12:52
Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni – Luglio 2014

In allegato sono disponibili la versione integrale dell’Osservatorio Congiunturale sull’Industria delle Costruzioni, la Sintesi, le slides di presentazione e la scheda stampa

Tra le affermazioni senza mezzi termini:

Siamo tornati al 1967!

Se avessimo speso queste somme (fondi europei), avremmo potuto fare:
mettere in sicurezza il Paese dal dissesto idrogeologico e risolvere il problema dell’edilizia scolastica

Nel 2013 i permessi di costruire(nuove abitazioni e ampliamenti) sono stati solo 58.000: uno dei livelli più bassi mai raggiunti, pari al 1936

ance
stelafe
00domenica 13 luglio 2014 18:28
Addio mia casa


selpress.com
stelafe
00domenica 13 luglio 2014 19:39
Osservatorio congiunturale sull'industria delle costruzioni

Luglio 2014


www.ance.it/docs/docDownload.aspx?id=20284
marco---
00domenica 13 luglio 2014 21:39
Re: Addio mia casa
stelafe, 7/13/2014 6:28 PM:

http://www.selpress.com/unionecommercio/immagini/100714M/2014071029640.pdf

Davvero un ottimo articolo! [SM=g1750826]
Pubblicato in rassegna stampa: link
pax2you
00lunedì 14 luglio 2014 14:08
Sole24ore - Scenari immobiliari - prezzi del NUOVO nei capoluoghi di tutte le province 2007-2013
TUTTE NEGATIVE con punte del -28,2% a Latina e ad Ascoli Piceno.

sole24ore
fede49
00lunedì 14 luglio 2014 14:14
Bye Bye casa
@fedeinforma: Bye Bye casa - prezzi in caduta libera 2014071029640.pdf t.co/WxgqUvNhSt
marco---
00lunedì 14 luglio 2014 14:41
Re: Sole24ore - Scenari immobiliari - prezzi del NUOVO nei capoluoghi di tutte le province 2007-2013
pax2you, 7/14/2014 2:08 PM:

TUTTE NEGATIVE con punte del -28,2% a Latina e ad Ascoli Piceno.

sole24ore

Fantastico pax! [SM=g1750826] [SM=g1750826]

Pubblicato in rassegna stampa: link
fede49
00lunedì 14 luglio 2014 22:32
ALERT da Phoenix - Arizona


Phoenix non è una città qualunque, è una delle città dove è nata la prima bolla immobiliare che poi ha trascinato nel baratro le economie di tutto il mondo.

Ebbene proprio li ci sono segnali forti di una seconda crisi immobiliare che si sta gonfiando molto velocemente ma chie viene tenuta ben nascosta dalla comunicazione della FED che ha una paura fottuta che possa solo nascerre il sospetto di un repetita. Infatti vengono diffusi ad arte numeri photoshoppati della situazione immobiliare USA che sta crescendo solamente nel settore delle case di extralusso in poche zone privilegiate, mentre nessuno parla di quello che sta succedendo a Phoenix ed in altre città degli States:

Questo articolo do Zero Hedge lo spiega bene: goo.gl/Yh5O8B

Occhio che l'America è la mamma che partorisce tutte le bolle !!!!
marco---
00martedì 15 luglio 2014 07:34
Troppe tasse: il mattone non recupera l'appeal perso (Fonte: rapporti24 impresa di Paola Dezza - 15/07/2014)
fede49
00martedì 15 luglio 2014 09:24
Gli affitti a MIlano
Milano, zona porta venezia - cità studi, uffici di 100-120 mq in stabili signorili a 1.200-1.500 Euro al mese spese comprese se ne trovano quanti se ne vogliono.... 30-40% meno di quanto chiedevano 3 anni fa
fede49
00martedì 15 luglio 2014 12:45
Scommettiamo che scoppia un'altra bolla edilizia planetaria?

In America è già in cottura avanzata....
In Inghilterra è già bolla
In Cina.... goo.gl/OiWU0j

Il lupo perde il pelo ma non perde il vizio.
Casa = mutuo = indebitamento = crash se spinto all'eccesso e purtroppo è spinto all'eccesso


pax2you
00martedì 15 luglio 2014 15:29
Re: Scommettiamo che scoppia un'altra bolla edilizia planetaria?
fede49, 15/07/2014 12:45:


In America è già in cottura avanzata....
In Inghilterra è già bolla
In Cina.... goo.gl/OiWU0j

Il lupo perde il pelo ma non perde il vizio.
Casa = mutuo = indebitamento = crash se spinto all'eccesso e purtroppo è spinto all'eccesso





Ciao Fede,

sull'economist si trovano un po' di indici dei prezzi delle case nei vari paesi compresa l'Italia con cui si puo' fare qualche confronto.
L'Italia sembra abbia preso la strada dello slow down lungo.Tutto puo' cambiare ovviamente.

Cito:
HOUSE prices are picking up globally. Values are rising in 18 of the 23 countries we track, compared with just 12 a year ago. The Case-Shiller index released on New Year’s Eve reported price increases of 13.6% in the year to October 2013. Homes in America have risen in value by 24% since their March 2012 trough, but they remain 20% below their peak in April 2006.


economist


fede49
00martedì 15 luglio 2014 16:42
Re: Re: Scommettiamo che scoppia un'altra bolla edilizia planetaria?
pax2you, 15/07/2014 15:29:



Ciao Fede,

sull'economist si trovano un po' di indici dei prezzi delle case nei vari paesi compresa l'Italia con cui si puo' fare qualche confronto.
L'Italia sembra abbia preso la strada dello slow down lungo.Tutto puo' cambiare ovviamente.

Cito:
HOUSE prices are picking up globally. Values are rising in 18 of the 23 countries we track, compared with just 12 a year ago. The Case-Shiller index released on New Year’s Eve reported price increases of 13.6% in the year to October 2013. Homes in America have risen in value by 24% since their March 2012 trough, but they remain 20% below their peak in April 2006.


economist






Ciao pax2you,

sto imparando a leggere i report non tanto per quello che dicono ma per quello che vogliono nascondere, perché è evidente che i report non li facciamo io e te che cercheremmo di essere quantomeno obiettivi, ma li fa chi da questi report ci vuole guadagnare o evitare di perdere, pertanto sono quasi sempre TAROCCATI o quantomeno TENDENZIOSI.

Per capirli bisognerebbe rileggere quelli di qualche anno fa, come ad esempio quelli di Nomisma, che annunciava prezzi delle case in trend SEMPRE rialzista e cali nel periodo dell'osservazione allo 0,0000000001%, poi se vai a vedere quanto costa una casa in una città media italiana, che so Padova, Bologna, Alessandria, scopri che in 3 anni hanno perso il 30 % secco del loro valore.

Ad esempio di questi tempi si parla del rischio di una clamoroso crash in arrivo negli States, ma se leggi i report sull'immobiliare USA apparentemente ti dicono che è in crescita. Il problemino è che i report magari vanno a prendere il fatturato delle vendite e non t dicono dove e poi vai a scoprire che il 70% delle vendite che alzano il fatturato sono super appartamenti a Manhattan e San Francisco, acquistati dai Cinesi per pulire danaro sporco con la compiacenza della banca centrale cinese, che fa finta di essere irreprensibile in Cina dove ti tagliano la testa se sgarri, mentre lasciano che il nero cinesi venga lavato negli USA, per tenere sotto controllo l'inflazione. Due post più sopra trovi un articolo di quello che sta succedendo a Phoenix, dove è scoppiata la prima bolla USA. Leggendo quei dati ti chiedi, ma come cavolo fanno in Amarica a dire che l'immobiliare è in crescita ????

In sostanza quello che sta avvenendo un po in tutto il mond0, nei paese a più alto reddito è un impoverimento generalizzato della classe media, cioè noi, ottenuto con una diluizione gigantesca della moneta, che viene stampata direttamente o indirettamente dalla banche centrali, FED in primis, per tenere in piedi un cadavere (l'economia reale) che diversamente crollerebbe istantaneamente trascinandosi dietro tutti quelli che non sarebbero in grado di produrre reddito in modo tradizionale (lavorando e producendo beni o servizi reali), cioè politici con la loro vastissima corte, speculatori ecc., che sono parecchie centinaia di milioni di persone al mondo che vivono molto al di sopra della media percependo un reddito che in un contesto non privilegiato non potrebbero mai realizzare.

Il segnale peggiore è uscito proprio oggi dove il disciplinatissimo parlamento tedesco ha varato una legge che autorizza il prelievo forzoso per salvare le banche: goo.gl/Z6kJwi - ecco, se lo stato più virtuoso e ricco, con il minor deficit vara una legge come questa, vuol dire che siamo veramente alla frutta e che c'è consapevolezza che questa fiction finanziaria prima o poi non sarà più sostenile ed allora si andrà a fare cassa comune con i pochi risparmi rimasti delle tasche della classe media. Pensa l'assit che i tedeschi danno a Francia, Italia e Spagna ad esempio, dove i governi si sentiranno autorizzati ad andare a prelevare i fabbisogni direttamente da conti correnti della gente. Mi vedo già Rennzi e Padoan che dicono: "se l'hanno fatto i tedeschi...."

Oggi è uscito anche un report, questo temo vero per difetto, che in Italia oggi ci sono 10 milioni d persone che vivono in povertà relativa e tra questi 6 milioni in povertà assoluta, mentre solo 3 anni fa quelli in povertà assoluta erano 2 milioni.

IL debito pubblico aumenta di VENTI MILIARDI AL MESE

Con questi numeri dove vuoi che si possa andare a parare? Come si fa anche solo a parlare di boom immobiliare, quando una parte importante della popolazione non ha neppure i soldi per mangiare ad i governi centrali pensano a leggi di prelievo forzoso per quei pochi che hanno messo da parte qualche risparmio per la sopravvivenza della propria famiglia?

Secondo me bisogna fare un ragionamento semplice: Non fidarsi più dei governi, uscire dai sistemi bancari, mettere risparmi di ultima istanza in asset che puoi sottrarre alla rapina delle istituzioni (oro fisico, terra ... ecc.), accontentarsi della casa che già hai se ce l'hai altrimenti comperarsene una che è nelle tue possibilità tenendo conto che sarà tassata sempre più e curare la propria salute perché tra poco sarà a pagamento anche quella.
marco---
00mercoledì 16 luglio 2014 00:10
Re: Re: Re: Scommettiamo che scoppia un'altra bolla edilizia planetaria?
fede49, 7/15/2014 4:42 PM:

...Il segnale peggiore è uscito proprio oggi dove il disciplinatissimo parlamento tedesco ha varato una legge che autorizza il prelievo forzoso per salvare le banche: goo.gl/Z6kJwi - ecco, se lo stato più virtuoso e ricco, con il minor deficit vara una legge come questa, vuol dire che siamo veramente alla frutta...

Interessante anche la restante parte del tuo post, leggerti è sempre un piacere. [SM=g1750826]

Riportato in "diario della crisi economica" la questione del prelievo forzoso: link
pax2you
00mercoledì 16 luglio 2014 07:58
Re: Re: Re: Scommettiamo che scoppia un'altra bolla edilizia planetaria?
fede49, 15/07/2014 16:42:



Secondo me bisogna fare un ragionamento semplice: Non fidarsi più dei governi, uscire dai sistemi bancari, mettere risparmi di ultima istanza in asset che puoi sottrarre alla rapina delle istituzioni (oro fisico, terra ... ecc.), accontentarsi della casa che già hai se ce l'hai altrimenti comperarsene una che è nelle tue possibilità tenendo conto che sarà tassata sempre più e curare la propria salute perché tra poco sarà a pagamento anche quella.



Il prossimo a cadere potrebbe essere il Portogallo.
Piu' interessante dell'articolo un commento, a mio parere, realista.

cito:
dove sono i soloni, gli oltransisti dell'austerità espansiva, che volevano farci credere che il Portogallo aveva superato la crisi perchè aveva fatto le "riforme", ovverosia aveva lasciato al proprio destino milioni di persone?

Il Banco Espirito Santo precipita in Borsa. Fmi: sacche di vulnerabilità nel sistema bancario del Portogallo
sole24ore
pax2you
00mercoledì 16 luglio 2014 08:02
In coda allo sportelli in Bulgaria


Nonostante lunedì 7 luglio le autorità europee e della Bulgaria abbiano confermato le misure di emergenza per far fronte alla crisi (sono in arrivo circa 1,7 miliardi di euro), nel Paese la paura resta alta. E dopo aver prelevato circa 400 milioni di euro, i correntisti della Corporate Commercial Bank (Ktb), indicata dalla stampa come prossima all'insolvenza, e quelli della First Investment Bank (Fib) sono tornati all'assalto degli sportelli.

link
fede49
00mercoledì 16 luglio 2014 14:48
La fase terminale di una gigantesca bolla del credito

Posto qui per intero questo interessantissimo articolo preso da Freedonia che racconta in modo lucido e semplice la situazione economica generale che si sta configurando secondo l'autore dell'articolo, che personalmente condivido. Trattandosi di bolla ovviamente implica anche uno scenario nel settore della casa e rientra nei topic di questo forum. A voi poi riposizinarlo nella sezione giusta

La fase terminale di una gigantesca bolla del credito

 
Come ho ripetuto più volte, l'innesco della prossima crisi saranno i fallimenti aziendali. Eventi apparentemente di poco conto, che invece metteranno a dura prova il recalcitrante esperimento monetario che va avanti da 100 anni ormai. L'ho detto per l'Europa, ma vale anche per gli USA. Le nenie tedianti di una ripresa dietro l'angolo si sono sfracellate ancora una volta contro il muro della realtà: nel primo trimestre di quest'anno il PIL USA è sceso del 2.9%. Tutte le menzogne vomitate dai media mainstream su una ripresa sostenibile, annunciavano solamente il tentativo goffo dei banchieri centrali di riparare l'economia mondiale col nastro adesivo. Hanno drogato l'economia con tassi di interesse ridicolmente bassi, inviando informazioni errate in tutto il panorama economico. Agendo in questo modo non si veicolano altro che errori. Ad oggi le corporazioni, grazie ai proventi che riescono ad incamerare grazie alla falsa fiducia nel mercato obbligazionario, stanno facendo incetta di azioni. Il circuito finanziario è un grande casinò a cui hanno accesso solo determinati individui, di certo non è aperto alla gente comune. Quest'ultima è quella a cui viene lasciato il cerino in mano. I pezzi grossi cercheranno di calcolare il momento in cui uscire e lasciare la patata bollente al prossimo fesso di turno (di solito è quasi sempre il contribuente). E' andata così nel 2007 e andrà così anche la prossima volta. La tempistica sarà tutto. Fatevi trovare pronti, perché non è una questione di "se" bensì una questione di "quando".
___________________________________________________________________________________


di Byron King


"Il mondo è entrato nella fase terminale di una gigantesca bolla del credito e degli asset?"

Tale domanda ha aperto la stimolante relazione del noto commentatore economico Marc Faber alla conferenza Wolrd War D in Australia, a cui ho partecipato e discusso. Questo era solo l'inizio. Il suo messaggio era come minimo preoccupante, per non dire altro.

Ma ho un modo migliore per descriverlo.

Fase terminale? Se questo non attrae la vostra attenzione, nient'altro potrà farlo. "Il panico non distrugge il capitale", ha continuato Faber, citando un principio classico della Scuola Austriaca. "Rivela la misura in cui è già stato distrutto dalle decisioni sbagliate."

Ancora peggio, secondo Faber la maggior parte di coloro che hanno preso "cattive decisioni" — i banchieri centrali, i politici, i burocrati senza volto ed i privilegiati nel ramo aziendale — non pagano alcun prezzo per i loro errori. Uno di questi giorni, andranno in pensione e vivranno comodamente ... o almeno così pensano.

Tra questi c'è la Federal Reserve. Presumibilmente ricopre il ruolo di banca centrale "indipendente". Ma la FED marcia ad un ritmo dettato dal governo degli Stati Uniti. Anno dopo anno, la FED immette liquidità in modo che il Dipartimento del Tesoro possa firmare assegni a fronte di un budget fuori controllo approvato dal Congresso, inondando il mondo di dollari.

Cioè, la FED stampa mucchi di denaro per pagare livelli esplosivi di spesa federale. Il grafico che segue ci mostra la base monetaria degli Stati Uniti sin dal 1920.




Come illustra questo grafico, la politica monetaria degli Stati Uniti è stata espansionista sin dal 1960. Abbiamo a che fare con un problema multigenerazionale che ora è sistemico. Cioè, "tanta spesa" è così che funziona. E' diventata parte del DNA nazionale, per così dire.

Dove ci porterà? Beh, per Faber, le cose "andranno a fuoco, ad un certo punto." Poi ha aggiunto seccamente: "Sarà un evento spiacevole."

Guardando indietro, l'economia statunitense pre-1960 non necessitava di grandi quantità di nuovo denaro per funzionare. In passato, l'economia statunitense funzionava abbastanza bene. Ad esempio, negli anni '60 potevate acquistare una nuova auto per circa $2,000, al contrario dei $30,000 che ce ne vogliono oggi. La retta di Harvard era di $2,000 alla fine degli anni '60, rispetto ai $50,000 di oggi. Nessuno nota un certo trend inflazionistico?

Si noti, inoltre, che anche durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale — gli anni '40 — la spesa pubblica non ha portato ad un'espansione permanente della base monetaria. Non era così che si agiva allora.

Allora qual è il problema attuale? Perché far crescere l'offerta di moneta? Perché sin dal 1960 il governo federale ha continuamente richiesto più e più fondi ogni anno, oltre al prelievo fiscale, per bilanciare i suoi conti.

Guardatela in un altro modo. "Governare significa scegliere", disse il Primo Ministro britannico Margaret Thatcher. Ma oggi il governo non sceglie; finanzia praticamente tutto ciò che può generare consenso politico.

In altre parole, la grande questione del nostro tempo — la versione moderna di "Roma brucia", per così dire — è come pagare per il Big Government e il suo welfare state, più la sua controparte "warfare state". "Entrambi sono i riflessi dell'arroganza politica all'interno della classe politica. Dimenticatevi della formula "In God We Trust". Il motto moderno è: "Noi governiamo perché possiamo."

Triste a dirsi, il Big Government riflette un ethos politico che crede con fervore nel gravare il futuro con debito impagabile del passato. Ad esempio, una volta ho sentito che il senatore Edward Kennedy diceva: "Noi non saremo qui per affrontare il problema", quando gli venne chiesto di parlare del debito nazionale degli Stati Uniti. "Qualcun altro si ritroverà per le mani questa gatta da pelare", aggiunse.

Ancora peggio, quelli di noi ancora tra i vivi devono vedersela col decollo dell'offerta di moneta statunitense dopo il crollo del 2008. Come è evidente dal grafico di sopra, questa esplosione della base monetaria riflette i salvataggi federali di banche, stati, città e gruppi politici privilegiati, oltre ad altre spese post-crash. Erano i politici, i burocrati ed i banchieri che facevano il proverbiale "qualcosa" di fronte ad un disastro totale. Abbiamo speso i soldi, e siamo ancora nei guai. Ora che cosa accadrà?

Non è difficile concludere che il sistema monetario degli Stati Uniti sia crollato catastroficamente nel 2008, innescato dalla crisi dei mutui subprime. Cioè, nel 2008 gran parte dell'economia degli Stati Uniti — e l'economia globale — era legata alla bolla ipotecaria/finanziaria. Questa bolla è stata gonfiata dalla politica del governo degli Stati Uniti: espandere l'offerta di moneta e lasciare che le persone, le imprese ed altri enti governativi prendessero in prestito fondi, sebbene non avessero alcuna possibilità di rimborsarli.

La bolla dei mutui è scoppiata improvvisamente nell'autunno del 2008. Incolpate Lehman Bros., se volete, ma c'è qualcosa di più. L'intero sistema finanziario basato sul dollaro era sul punto di capitolare. Nel 2008 ho sentito dire all'ex-Segretario del Tesoro Paul O'Neill che gli americani avrebbero potuto svegliarsi una mattina e scoprire che gli "sportelli bancomat in tutto il paese non funzionano." Più di recente, nel 2013, ho sentito dire all'ex-presidente George W. Bush che "stava per scatenarsi l'inferno. "

Quindi cosa ha fatto la FED? Ha aperto i rubinetti della liquidità, ha fissato i tassi di interesse ad una spanna sopra lo zero per cento e ha chiarito che la politica monetaria allentata sarebbe durata a tempo indeterminato. Infatti, con i livelli crescenti del debito federale, per la FED è diventato quasi impossibile alzare i tassi di interesse, per timore che la spesa possa sopraffare rapidamente la capacità del governo di far fronte ai propri obblighi.

Nel frattempo, dopo il 2008, il Dipartimento del Tesoro e la FED hanno cominciato a monetizzare i titoli di stato tramite il quantitative easing (QE). In un certo senso, secondo Faber, questa strategia rappresenta la campana a morto del dollaro. Cioè, è la prima fase dell'iperinflazione monetaria. Naturalmente, non l'abbiamo ancora vista... o l'avremmo saputo — carriole piene di valuta e cose simili.

E' giusto chiedersi se questa nuova generosità della FED — maggiore liquidità e bassi tassi di interesse — abbia realizzato qualcosa. Dopo tutto, le ali sono ancora attaccate al velivolo, giusto? Non si è scatenato l'inferno come temeva l'ex-presidente Bush.

Guardandoci intorno, abbiamo ancora un'economia e sembra funzionare. Avete ancora soldi in banca. Acquistate generi alimentari presso i negozi e riempite il serbatoio della vostra auto al distributore di benzina, giusto? Quando le cose vanno male in altre parti del mondo — Ucraina o simili — il denaro ritorna negli Stati Uniti e il dollaro si rafforza, giusto? Beh, sì... ma per quanto tempo?

"Il problema con l'offerta di moneta gonfiata", afferma Faber, "è sapere dove finisce. Non tutto il denaro rialza tutti i prezzi e gli asset nello stesso tempo... I prezzi aumentano in modo differenziato." In altre parole, dice Faber, ciò che accade dipende dai tempi e dalle circostanze.

Ad esempio, l'aumento dell'offerta di moneta può creare una bolla in uno o più parametri chiave quali salari, energia, cibo, altre materie prime, immobili, obbligazioni, azioni, arte "da collezione" e molto altro. A volte, non si sa davvero dove possa trovarsi la prossima bolla fino a quando non è pronta a scoppiare. Tecnologia? Rette del college? Pensioni comunali? Anche la Cina potrebbe innescare un crollo, ora che il Regno di Mezzo ha gonfiato una bolla del credito attraverso il leverage delle esportazioni; questo ha generato città e magazzini pieni di di rame a sostegno di prestiti in sofferenza.

A questo punto, consideriamo quello che l'offerta di moneta ha fatto al prezzo dell'oro. Quando si parla di oro, la FED non lavora da sola. Cioè, le banche centrali di tutto il mondo coordinano le rispettive politiche monetarie. I risultati si riflettono nel prezzo dell'oro, che agisce come una sorta di barometro monetario.

Ecco un grafico che confronta gli sforzi combinati di Stati Uniti, Gran Bretagna, Europa e Giappone nella creazione di denaro rispetto all'oro sin dal 2001.




Negli ultimi 14 anni il continuo aumento dei prezzi dell'oro ha seguito l'offerta di moneta, riflettendo un consenso nell'investimento globale — certamente tra coloro che acquistavano oro — secondo cui l'offerta di moneta stava crescendo troppo in fretta. Molti dollari-sterline-euro-yen si sono spostati nel metallo giallo, per preservare la ricchezza e cavalcare l'onda. Anche dopo il recente pullback dei prezzi dell'oro è chiaro che, più o meno, l'oro segue l'offerta di moneta.

Qual è la fonte della domanda per l'oro? I gold bug, giusto? In termini di quantità, qualche acquisto è ancora concluso da parte di, diciamo, persone come voi — o acquisti molto più grandi da parte di individui molto ricchi. La domanda per l'oro proviene anche da fondi e istituzioni rispettabili, inclusi nomi risonanti come Northwest Mutual Life Insurance Co. e l'Università del Texas.

Negli ultimi dieci anni, più e più oro è finito nelle banche centrali, come ad esempio in quelle di Cina e Russia, passando dal Medio Oriente e altrove. Il recente calo dei prezzi dell'oro è solamente una pausa nel lungo schema delle cose. Il pullback permette il ribilanciamento delle riserve auree mondiali, mentre gli investitori di tutto il mondo attendono altre notizie circa la politica monetaria degli Stati Uniti. Date al processo un po' di tempo...

Da qui, dove potrebbe arrivare l'oro? Rispetto ai livelli attuali a $1,300 l'oncia, il prezzo dell'oro potrebbe muoversi verso i $2,000 grazie ad una semplice notizia riguardante la sua "offerta" (come un crollo minerario in Sud Africa, per non parlare di un annuncio importante sui numeri delle riserve d'oro da parte, per esempio, della banca centrale della Cina). Rispetto a tutti i problemi economici che ha la Cina, accumulare oro non è uno di essi.

Alcuni gold bug credono che l'oro potrebbe poi arrivare a $5,000 o $10,000 l'oncia (con l'argento che arriverebbe a $200 o $400 l'oncia). Ancora una volta, dategli tempo. Uno dei motivi principali per esser rialzisti è che prima o poi le banche centrali di tutto il mondo avranno bisogno di più oro quando smetteranno di aver fiducia nei dollari — per non parlare dei titoli di stato degli Stati Uniti — come fonte di preservazione della ricchezza.

Infatti, nelle giuste circostanze (o nelle circostanze sbagliate, a seconda del vostro punto di vista) i titolari esteri di dollari potrebbero decidere di vendere le obbligazioni americane e comprare oro in modo da mettere in sicurezza i propri sistemi bancari. Alla fine, come ha sottolineato Marc Faber e come ho sostenuto più e più volte anch'io, l'oro è un asset chiave per la conservazione della ricchezza nel lungo periodo. Il dollaro soffre da decenni a causa di errori monetari vari. D'altra parte, l'oro è un hard-asset di lungo termine con cui preservare la ricchezza.

Saluti,

Read more: http://johnnycloaca.blogspot.com/2014/07/la-fase-terminale-di-una-gigantesca.html#ixzz37dQ3SqHv
pax2you
00mercoledì 23 luglio 2014 10:41
Rapporto tasse di proprietà sulla casa : usa vs italia
Casa: in 5 anni tasse raddoppiate e valore diminuito

Negli ultimi 5 anni la tassazione sulla casa è quasi raddoppiata, mentre il valore economico delle abitazioni è mediamente sceso del 15%. Lo rileva la Cgia la quale, prendendo come riferimento i dati medi nazionali, evidenzia che in una casa di tipo civile (categoria catastale A2) tra il 2010 e il 2014 il valore di mercato è sceso del 15% (da quasi 200.000 a poco meno di 170.000 euro), mentre le imposte ordinarie (cioè le imposte che generalmente sono versate da tutti i proprietari, come i rifiuti e la Tasi) sono salite del 104% (da 300 a 611 euro). Pertanto, l'incidenza delle imposte sul valore della casa è passata dall'1,5 per mille al 3,6 per mille. Ciò vuol dire che l'incremento è stato del 140%. Per un'abitazione di tipo economico (categoria catastale A3), invece, la contrazione media del valore di mercato è stata anche in questo caso del 15% (da quasi 174.500 a poco più di 148.300 euro), mentre il peso fiscale è aumentato dell'88% (da 264 a 495 euro). Pertanto, l'incidenza delle imposte sul valore di questa abitazione è salita dall'1,5 per mille al 3,3 per mille (+121%). Sempre nello stesso periodo, fa notare la CGIA, l'inflazione è aumentata del 7,3%.

...

In usa le tasse della proprietà sulla casa sono in media del 1,04% o se vogliamo fare un paragone con noi 10,04 per mille.
E' un media e si va dal 1,8 per mille al 18,6 per mille a seconda dello stato.



ans

propertytaxusa
pax2you
00mercoledì 23 luglio 2014 17:46
La grande caduta
sole24ore
pax2you
00giovedì 24 luglio 2014 23:35
Nomisma: acquisti di case in (lenta) ripresa, prezzi ancora giù

Indicatori sostanzialmente stabili rispetto agli ultimi semestri, anche se Nomisma nota i primi segnali di avvicinamento delle richieste inziali ai livelli dei prezzi di mercato. Le quotazioni, comunque, si assesteranno ancora verso il basso. Le previsioni Nomisma per fine anno (-4,6%) ricalcano il dato Istat sul primo trimestre diffuso la settimana scorsa. E anche il 2015 – ma l'affidabilità cala – dovrebbe essere negativo (-1,2%). Dall'inizio della crisi comunque il calo reale dei prezzi (cioè inflazione compresa) è stato secondo Nomisma del 26 per cento.
Ma quanto costa comprare una casa oggi? I prezzi medi più alti sono a Milano (3.114 euro al mq), segue Roma (3.087 euro), dove nell'ultimo anno si è registrato il calo massimo (-5,2% nominale) come a Bari e Palermo (vedi grafico). I prezzi sono scesi meno invece a Milano (-4%), a Padova e Torino. Tra il 2008 e il 2014 è stata invece Bologna a perdere più valore (-25,5%), mentre a Bari il calo di è fermato al 13,2%. A guidare la "classifica" degli sconti c'è Palermo con il 22%; sul fronte tempi di vendita si va dai 7 mesi di Palermo agli 11 di Padova.

9 luglio 2014
sole24ore
pax2you
00venerdì 25 luglio 2014 00:02
Sempre più italiani non pagano il condominio, cresce del 33% la morosità

Sempre più italiani non pagano il condominio. Sul mercato delle locazioni si fa avvertire in modo sempre più pesante la morosità delle spese condominiali, e non più soltanto il mancato pagamento dei canoni di affitto. Un aumento che rispecchia il protrarsi del difficile momento che sta attraversando l'economia italiana e che l'osservatorio di 'Affitto assicurato', società specializzata nel rilascio di contratti a tutela delle obbligazioni derivanti da contratti di locazione, stima in un +33% sullo stesso periodo del 2013, e che si attesta su base nazionale al 23% con un ritardo medio di 7 mesi.

In base ai dati dell'Osservatorio la morosità delle spese, risulta così ripartita: il 40% al Nord, il 33% al Centro, il 27% al Sud. Risultati, questi, che rispecchiano una tendenza fotografata dall'Anaci, l'Associazione di amministratori condominiali, che registrava un aumento del 22% della morosità per le spese condominiali su base nazionale, con picchi al Sud del 30%, superava il 20% nelle grandi città del Nord, Milano e Torino e valeva il 22% a Roma.

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24/07/2014
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pax2you
00venerdì 25 luglio 2014 00:07
indice idealista 2t2014, si attenua il trend negativo dei prezzi delle case (tabelle città)
nel secondo trimestre dell’anno, i prezzi delle case di seconda mano hanno registrato ancora contrazioni nella maggior parte dei centri monitorati dall’ufficio studi di idealista, ma si assiste a una progressiva riduzione delle città in terreno negativo: sono 51 contro le 56 della precedente rivelazione, su 70 capoluoghi analizzati

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idealista
fede49
00venerdì 25 luglio 2014 00:38
Re: indice idealista 2t2014, si attenua il trend negativo dei prezzi delle case (tabelle città)

Si attenua il trend negativo ? Fate ascoltare questo podcast a quelli che "attenuano il trend negativo"

audio.radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/2014/140724-versioneo...

in pratica si evince:

- i soldi investiti in una casa oggi si svalutano
- una prima casa acquistato oggi a Firenze ti "costa" il OTTO PERCENTO all'anno, cioè per ogni 100.000 Euro investiti in un casa a Firenze ne butti nel cesso 8.000 all'anno
- tutto questo OGGI, DOMANI, cioè tra un ANNETTO, quando gli asfaltatori ipercinetici avranno finito le pile e il manico passa ai CASSIERI, la casa sarà ATTACCATA da PATRIMONIALI non ancora conosciute, ma di cui si sussurra abbastanza per far capire che è già deciso.
- se io dovessi investire a tutti i costi i miei soldi in una casa lo farei in un paese dove esiste ancora un popolo SOVRANO, una MONETA SOVRANA, un concetto di PROPRIETA PRIVATA ed un governo eletto da popolo non deciso a tavolino in un posto che si chiama NAZARENO, nome che porta sfiga solo a sentirlo nominare.



Trader75
00domenica 3 agosto 2014 20:52
Quando la ripresa del mercato immobiliare ?!?!?


stefanoboscarato.com

Perché i prezzi delle case continueranno a scendere per i prossimi tre anni (minimo)!
Moltissime persone mi chiedono se e quando i prezzi delle case torneranno a salire.


Quando parlo con le persone che stanno “cercando” di vendere casa percepisco che sperano in una ripresa dei prezzi a brevissimo (“ho sentito dire che il prossimo anno ….”, “si vedono i segnali di una ripresa”: ma dove?!?), ma dentro di loro sanno benissimo che non ci sarà.
E quello che mi stupisce di più è che anche la maggior parte degli “agenti immobiliari” con cui parlo spera in una ripresa del mercato, e nel frattempo sta passiva ad aspettare che le case si vendano da sole o con i soliti due annunci come si faceva 3/4 anni fa: ma come fanno questi ad aiutare le persone a vendere casa se loro per primi aspettano la “ripresa del mercato” per vendere?
Il problema è che nella maggior parte dei casi ne i proprietari di casa né gli “agenti immobiliari” sanno il perché non ci sarà una ripresa a breve, e non sanno nemmeno quanto durerà questa decrescita dei valori immobiliari.

Se invece a te interessa sapere quale sarà il futuro prossimo nel mercato immobiliare residenziale, continua a leggere questo articolo.

Non ho la sfera di cristallo e non uso formule magiche. Non prevedo il futuro e non ho la verità in tasca.
Però me la cavo discretamente nell’analizzare i dati del mercato immobiliare in cui opero da 24 anni, sicuramente molto meglio di chi fa previsioni e non ha mai venduto una casa in vita sua, e non sa nemmeno da lontano cosa è un’Analisi Specifica di Mercato™ (ci metto dentro anche istituti prestigiosi, e grossi nomi politici)
Ecco perché i prezzi delle case scendono e continueranno a scendere per i prossimi tre anni (minino).
Come tutti sanno il mercato è fatto da domanda e offerta e quindi ti chiedo: come stanno andando domanda e offerta?
La “domanda” (cioè i potenziali acquirenti) è influenzata dai seguenti indicatori:
- disponibilità di accesso al credito, cioè possibilità di accedere ad un mutuo/finanziamento per l’acquisto: come ti sembra stia andando questo indicatore? Positivo o negativo? …. Sicuramente saprai della difficoltà ad ottenere un mutuo, dei criteri sempre più rigidi adottati dalle banche, della necessità di avere una importante percentuale del prezzo in contanti, della scarsa liquidità e quindi della indisponibilità ad erogare della maggior parte degli istituti di credito;
- andamento dell’economia nazionale: sappiamo benissimo come sta andando l’economia, e quindi ti chiedo direttamente: è possibile che un potenziale acquirente aspetti ad acquistare casa dovendo affrontare magari 25/30 anni di mutuo, e non avendo nemmeno la sicurezza che l’azienda per cui lavora esisterà ancora nei prossimi 4/5 anni?
- potere d’acquisto: anche qui è noto come il potere d’acquisto in base agli stipendi medi stia diminuendo (“c’è chi fatica ad arrivare a fine mese”)
L’ “offerta” (e quindi il prezzo degli immobili) è influenzata da diversi fattori, ed il più importante è il numero delle case in vendita: più aumenta l’offerta (il numero di case in vendita appunto) più diminuiscono i prezzi.

Ora ti chiedo: il numero delle case in vendita (e invendute) è destinato a crescere o a diminuire?
La risposta è: ad aumentare in maniera esponenziale!


Primo: perché a tutte le case che ad oggi non si sono vendute si stanno aggiungendo tutte quelle che vengono messe in vendita da chi vuole cambiar casa o semplicemente vuole sbarazzarsene (vedi il caso di tutte le seconde case e degli immobili acquistati anni addietro e messi a reddito, che vengono messi in vendita perché per i proprietari sono diventati un onere passivo).
Secondo: ci sono tutte le case che andranno all’asta nei prossimi mesi ed anni a seguito di fallimenti ed esecuzioni (e queste andranno a prezzi stracciati).
Terzo: ci sono tutti gli immobili che verranno venduti da Enti, Casse Previdenza dei Professionisti, Aziende, ecc., che per creare liquidità dovranno vendere velocemente il loro patrimonio immobiliare.
Questi sopra sono tutti fattori che, assieme ad altri, influenzano in maniera pesante i prezzi delle case, e come vedi sono tutti indicatori negativi.
A questo punto la domanda che ti pongo è: chi parla di ripresa su cosa si basa? Su che segnali?!?
In realtà non c’è nessun segnale in questo senso: è solo una speranza, non è una cosa razionale, è semplice emotività, e negli affari l’emotività ti frega.

Ti aggiungo il grafico qui sotto per farti capire meglio perché i prezzi continueranno a scendere per almeno 3 anni minimo.

Prezzi e vendite 2000 – 2012
È molto semplificato e riguarda un periodo limitato di tempo, ma rende bene l’idea: osserva la linea del numero di Compravendite (violetta) e nota che il numero massimo di vendite residenziali in Italia c’è stato nel 2006; ora guarda l’andamento dei Prezzi medi (blu scuro) e vedrai che sono continuati a crescere fino al 2008, cioè per 2 anni dopo che il numero di vendite aveva già iniziato a scendere.
Avrai quindi notato che mentre in un mercato molto veloce i prezzi reagirebbero quasi istantaneamente ad una variazione importante del numero delle vendite, in quello immobiliare la reazione avviene mediamente con un paio di anni di ritardo.

Di conseguenza, visto che nel 2013 il numero delle vendite residenziali in Italia è ancora calato e anche per il 2014 è probabile che si continui il trend negativo, se in ottica positiva il 2015 fosse l’anno della ripresa come numero di vendite, i prezzi smetteranno di scendere non prima del 2017.

Come ho precisato, questo in ottica positiva, cioè presumendo che questo ciclo ripeta quello degli ultimi anni, e quindi il ritardo di reazione dei prezzi sia di un paio di anni, ma dobbiamo tener conto anche di altri fattori che invece possono portare all’allungamento di questo periodo di reazione dei prezzi:
1) è molto probabile che non torneremo più ai mutui al 110%, che sono quelli che hanno influenzato la crescita del numero di vendite (e quindi dei prezzi);
2) quando il mercato riprenderà i costruttori partiranno con nuove operazioni immobiliari e di conseguenza gli immobili usati che si troveranno invenduti in quel momento entreranno in concorrenza con nuovi immobili costruiti con tecnologie all’avanguardia, e quindi: chi vorrà comperare immobili usati e onerosi dal punto di vista del risparmio energetico se non glieli vendi ad un prezzo ultra scontato rispetto ai nuovi?
3) le persone sono rimaste scottate dal calo dei prezzi, cosa praticamente mai vista prima in Italia, e di conseguenza saranno molto prudenti prima di ributtarsi a capofitto nell’investimento immobiliare.

Vogliamo comunque essere positivi e immaginare che i prezzi continueranno a scendere solo fino al 2016? E che riprenderanno a salire dal 2017? Ti chiedo: se tu sei una di quelle persone che vuole vendere la propria casa a 200.000 euro, mentre da un’Analisi Specifica di Mercato™ risulta che il prezzo effettivamente realizzabile per quella casa oggi sia 150.000, e visto che il prezzo reale (ossia 150.000) scenderà per i prossimi 3 anni (2014-2016), e da lì immaginiamo che risalga e quindi ci vorranno minimo altri 3 anni per ritornare ai reali valori attuali (ossia sempre 150.000), quanti anni ancora dopo il 2016 ci vorranno per arrivare ai 200.000 che tu chiedi?
E poi chi ci dice che la ripresa dei prezzi valga anche per gli immobili usati? Ha senso giocare d’azzardo il valore di casa tua aspettando 6/7 anni per venderla sperando che tutto migliori da solo visti tutti gli indicatori negativi?
O ha più senso realizzare il massimo prezzo possibile in questo momento prima che il mercato cali ancora, e tagli ulteriore valore alla tua casa?
Buone vendite!!!
Stefano Boscarato


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smiley1081
00lunedì 4 agosto 2014 10:53
Re: Quando la ripresa del mercato immobiliare ?!?!?
Trader75, 03/08/2014 20:52:




Adoro quando scrive: "Analisi Specifica di Mercato™"
ziomaoziomao
00martedì 5 agosto 2014 15:07
Re: Re: indice idealista 2t2014, si attenua il trend negativo dei prezzi delle case (tabelle città)
fede49, 7/25/2014 12:38 AM:


Si attenua il trend negativo ? Fate ascoltare questo podcast a quelli che "attenuano il trend negativo"

audio.radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/2014/140724-versioneo...

in pratica si evince:

- i soldi investiti in una casa oggi si svalutano
- una prima casa acquistato oggi a Firenze ti "costa" il OTTO PERCENTO all'anno, cioè per ogni 100.000 Euro investiti in un casa a Firenze ne butti nel cesso 8.000 all'anno
- tutto questo OGGI, DOMANI, cioè tra un ANNETTO, quando gli asfaltatori ipercinetici avranno finito le pile e il manico passa ai CASSIERI, la casa sarà ATTACCATA da PATRIMONIALI non ancora conosciute, ma di cui si sussurra abbastanza per far capire che è già deciso.
- se io dovessi investire a tutti i costi i miei soldi in una casa lo farei in un paese dove esiste ancora un popolo SOVRANO, una MONETA SOVRANA, un concetto di PROPRIETA PRIVATA ed un governo eletto da popolo non deciso a tavolino in un posto che si chiama NAZARENO, nome che porta sfiga solo a sentirlo nominare.







parole sante !
logicamente questo paese deve essere fuori dalla zona euro, ...




marco---
00sabato 9 agosto 2014 09:36
casa, tutte le detrazioni a rischio spending review (Fonte: idealista.it - 08/08/2014)

In un'audizione alla camera il ministro padoan ha ricordato che se la spendig review non funziona, scatterà il taglio delle agevolazioni irpef. a farne le spese potrebbero essere quei milioni di italiani che usufruiscono di detrazioni per le ristrutturazioni, per l'acquisto di mobili o per i mutui. ma vediamo nel dettaglio tutti i bonus a rischio spending review

l'estate scorsa si è parlato di un riordino delle detrazioni, ma da allora- paradosso tutto italiano- si è creata una nuova gevolazione ogni 15 gioni. ecco perché se gli sprechi non si fermano, a farne le spese saranno proprio alcune delle detrazioni sulla casa

- bonus ristrutturazioni- più di 6 milioni di contribuenti su 41 hanno indicato nella dichiarazione dei redditi il bonus per le ristrutturazioni e 1,4 milioni il bonus per le riqualificazione energetiche. sebbene queste detrazioni potrebbero passare per la tagliola della spending review, al momento sono state addirittura potenziate, per l'anno in corso il bonus ristrutturazioni è passato al 50% e il bonus energia al 65%

- bonus mobili ed elettrodomestici- il bonus mobili è stato introdotto per acquisti effettuati dal 4 giugno 2013 e consiste in un'agevolazione fiscale del 50% per acquisti fino a 10mila euro

- detrazioni interessi passivi mutui- si tratta della detrazione del 19% sugli interessi passivi sul mutuo acceso per l'acquisto di una prima casa. la detrazione è stata più volta a rischio tagli, ma si è sempre salvata in extremis. ma questa volta potrebbe essere la volta decisiva. a pagarne il conto sarebbe 3,1 milioni di contribuenti

- deduzioni per l'acquisto della prima casa- ad usufruire delle agevolazioni per l'acquisto della prima casa, sono oggi oltre 17 milioni di contribuenti. per questi c'è una buona notizia: questa detrazione appare come impossibile da tagliare, anche se lo stato potrebbe ricarvarne un gettito di 2,5 miliardi di euro
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