Bolla immobiliare - 45° Parte

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marco---
00venerdì 24 luglio 2015 09:10
La tassa sulla prima casa non va tolta, sale l'opposizione a Renzi (Fonte: monitorimmobiliare.it - di Cristina Giua - 23/07/2015)

Il tetto degli italiani – con una buona dose di retorica - non si tocca, anzi non si tassa. L'annuncio del premier Renzi (Basta Imu sulla prima abitazione) sabato scorso ai suoi - nel corso del convegno del Pd - non smette di far discutere. Tutte d'accordo le associazioni che rappresentano la filiera dell'immobiliare: in questo senso nell'arco degli ultimi sei giorni si sono schierati a favore, solo per citare i più noti, gli agenti immobiliari della Fiaip, i costruttori dell'Ance, la piccola proprietà immobiliare di Confedilizia, i Comuni dell'Anci, ma anche un sindacato come la Uil si è detto pro taglio delle tasse sulla proprietà. In disaccordo altre voci che, a mano a mano, si sono alternate contro una proposta che metterebbe, ad esempio, l'Italia unico Paese dell'Unione europea senza una imposta specifica sulla principale proprietà immobiliare. Non mancano indiscrezioni, secondo cui, se dovesse passare la linea Renzi, ci toccherebbe l'ennesimo aumento delle accise sul carburante (del resto il premier non ha dato nemmeno un'ipotesi sulle dove andare a prendere le coperture finanziarie necessarie per coprire il buco di entrate erariali dell'addio all'Imu sulla prima casa). Il rischio qui sarebbe insomma di dover pagare da una parte quello che hanno fatto finta di tagliare da un'altra. Guadagna consensi la controproposta di limare la tassazione sul lavoro, molto più utile e premiante per far ripartire consumi, l'economia e quindi – a medio lungo termine - anche il mercato immobiliare residenziale, rispetto ad un'imposta sul patrimonio, come quella sulla casa. Così come non sono mancati, tra politici e commentatori, i riferimenti a Berlusconi e alla Lega, che hanno tagliato l'Ici sulla prima abitazione, per poi lasciare il campo a Monti e al governo dei tecnici che ha prontamente reintrodotto quello che il Cavaliera aveva provato a sopprimere. Il dubbio – sottinteso o detto a mezza voce, ma trasversale – è che quello di Matteo Renzi sia un furbo slogan, con effetto immediato di consensi: obiettivo senz'altro aggiunto, ora vediamo il seguito.
marco---
00martedì 28 luglio 2015 08:42
Analisi del mercato immobiliare nell’Area Euro. Conviene investire nel mattone nel 2015? (Fonte: verafinanza.com - 27/07/2015)

L’investimento nel mattone è stato uno dei investimenti preferiti per i piccoli risparmiatori fino a qualche anno fa’, quando i prezzo degli immobili crescevano in continuazione. Con la crisi finanziaria ed economica il mercato immobiliare si è fermato.

Ma conviene investire nel mattone nel 2015 nell’Area Euro, comprando casa?

L’analisi del mercato immobiliare dell’Area Euro si baserà sull’utilizzo di 3 indicatori: Price to Income, Price to Rent e Rata mutuo / Salario medio. Gli indicatori sono calcolati prendendo in considerazione un appartamento di 90 metri quadri. Il Price to Income è dato dal rapporto fra prezzo mediano della casa con reddito mediano annuo. Il Price to Rent è dato dal rapporto tra prezzo dell’immobile con l’affitto annuale. I dato sono forniti da Numbeo e sono relativi al 30/06/2015.

Sulla base del indicatore Price to Income il paese migliore risulta essere l’Olanda, nel quale ci vuole solo il reddito di 5,43 anni per comprare casa. Al secondo posto troviamo il Belgio con 6.46 anni per comprare un appartamento e la terzo posto la Finlandia con 6.78 anni di lavoro.

La Germania si trova al quarto posto e ci vuole il reddito di 7.07 anni per comprare casa. L’Italia si trova negli ultimi posti della classifica, lasciando dietro solo l’Estonia e la Lituania. In Italia serve il reddito di 10.59 anni per comprare casa.

Se si vuole investire nel mattone comprando casa al centro, la situazione cambia. Infatti sulla base del Price to Rent Ratio Centro il paese più conveniente risulta essere il Belgio, seguito dalla Slovacchia e l’Olanda. L’Italia si trova all’ultimo posto della classifica dei paesi Euro.

Se, invece, si vuole investire nel mattone, ma questa volta comprare un appartamento in periferia e non più al centro, la situazione cambia per alcuni paesi. Secondo il Price to Rent Periferia nei primi tre posti troviamo sempre il Belgio, la Slovacchia e l’Olanda. L’Italia si trova al terzultimo posto lasciando dietro solo la Grecia e l’Estonia.
Nonostante un paese può essere più conveniente rispetto ad un altro sulla base del Price to Rent Ratio, la cosa migliore è quella di analizzare i valori assunti da tale indice. Sulla base dei valori che assume il Price to Rent Ratio abbiamo 3 scenari:
•Se il Price to Rent assume valori tra 1 a 15, conviene di più comprare l’immobile, piuttosto che prenderlo in affitto e quindi il mercato è sottovalutato
•Se il Price to Rent assume valori tra 16 a 20, in generale, ma non sempre, conviene stare in affitto
•Se il Price to Rent è maggiore di 20, conviene di più rimanere in affitto e quindi il mercato è sopravvalutato

Questo comporta che l’unico paese che risulta ad avere un mercato immobiliare sottovalutato e quindi conviene investire nel mattone, acquistando casa sia in centro che in periferia è il Belgio. Il Belgio ha un Price to Rent Centro del 12.65 e un Price to Rent Periferia del 14.26.

Invece, in Slovacchia, Olanda, Portogallo e Lussemburgo, secondo il Price to Rent Centro in generale conviene stare in affitto ma non sempre.

Secondo il Price to Rent Periferia, in generale conviene stare in affitto, in Slovachia, Olanda, Portogallo, Lettonia, Irlanda, anche se non sempre.

In tutti gli altri paesi dove questo indicatore assume valori superiore a venti il mercato immobiliare risulta essere sopravvalutato e quindi non conviene investire nel mattone, come ad esempio in Italia.
Sulla base del rapporto Rata mutuo con Salario medio, al primo posto troviamo l’Olanda dove solo il 39.64% del reddito va per la rata del muto. Al secondo posto troviamo la Finlandia dove l’investitore deve togliere il 41.90% del proprio reddito per pagare la rata del mutuo e al terzo posto il Belgio.

L’Italia si trova nel penultimo posto. Il 83.49% del reddito di un italiano va a pagare la rata del mutuo. All’ultimo posto dei paesi dell’Area Euro troviamo la Lituania.
pax2you
00giovedì 30 luglio 2015 18:42
Case, una discesa senza freni
Prosegue nel 1° semestre il calo del mercato immobiliare

Insieme a Catanzaro, è Campobasso il capoluogo che offre i prezzi più bassi d’Italia, con una media al metro quadro pari a 1.302 euro. Il capoluogo di regione che nei primi sei mesi del 2015, ha subito il calo maggiore è Potenza con un -8,3%.

La crisi economica, che nel 2008-2009 ha travolto gli Usa e a cascata il resto del mondo a causa di una bolla immobiliare dalle dimensioni mai viste, sembra non voler abbandonare il nostro Paese. Però, mentre in America il mercato delle case ha ripreso a correre, in Italia i prezzi continuano a scendere. E anche nel 2015 la contrazione dei prezzi del mercato immobiliare prosegue a un ritmo elevato: il primo semestre di quest'anno si chiude con un calo dei prezzi di vendita, pari al -2,3%. Il dato, arriva dall’Osservatorio sul mercato immobiliare residenziale italiano condotto da Immobiliare.it e relativo al periodo gennaio-giugno 2015. Secondo i dati che "Immobiliare" anticipa al nostro giornale, a giugno 2015 il prezzo medio ponderato degli immobili residenziali italiani si è assestato a 2.117 euro per metro quadro. Se nell’anno (giugno 2014-giugno2015) la variazione dei prezzi registra una diminuzione maggiore passando dal -5,3% al -6,3%, i dati degli ultimi mesi fanno pensare ad una stabilità sempre più vicina. A confermarlo anche il dato dell’ultimo trimestre (marzo-giugno 2015) in cui il calo è stato pari ad appena l’1,1%.

...

rainews.it
fede49
00venerdì 31 luglio 2015 13:12
marco---
00lunedì 3 agosto 2015 08:54
Idealista: Crolla il prezzo delle case di seconda mano, ecco dov'è più conveniente comprare casa (tabelle) (Fonte: idealista.it - 03/08/2015)

Il prezzo delle abitazioni già esistenti ha fatto registrare una brusca battuta d’arresto durante il mese di luglio, con un calo del 2,1% che ne fissa il valore medio a 2.006 euro/m2. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso il calo accumulato dagli immobili italiani è pari al 2,2%...
pax2you
00martedì 4 agosto 2015 11:13
Re: Qui dice tutto
fede49, 31/07/2015 13:12:




Le info piu' importanti non sono quelle relative a Biella ma ci tengo a convalidare quanto riportato su il blog da te segnalato.

cito:
Tra le città capoluogo italiane Biella (7,4%) è quella che garantisce il rendimento maggiore

L'affermazione e' abominevole e giustamente sul blog dicono:
Continua la discesa dei PREZZI degli Immobili italiani (a parte alcune zone high level sulle quali naturalmente il mercato già sconta rendimenti molto risikati ... e non i bei fanta-rendimenti dello studio sopra citato che forse forse vanno ascritti a zone di mercato immobiliare un filino depresse - vedi Biella - e dunque a forte rischio illiquidabilità...).

su questo forum abbiamo accennato qualche volta all'andamento del mercato Biellese che ha visto scendere i prezzi delle case persino in pieno boom immobiliare e cioe' prima del 2008.
In pratica i prezzi a Biella continuano a scendere da almeno 10 anni.
E' una provincia molto bella ma vi e' un flusso migratorio negativo dovuto alla carenza di lavoro che si protrae da diversi anni e che il flusso di immigrati non è stato in grado di compensare.

Abitare nel biellese di gennaio 2011
im2.freeforumzone.it/up/26/44/310026704.pdf
Crolla ancora il prezzo delle case - provincia di biella - 2014
bi
marco---
00martedì 4 agosto 2015 11:15
Robert Shiller: “Prima della bolla immobiliare tutti volevano essere capitalisti o proprietari" (Fonte: idealista.it - 04/08/2015)

Un buon investimento è come la diagnosi di una malattia mentale: per capire come si fissano i prezzi devi prestare attenzione a ciò che adesso è economico, ma il cui valore è destinato ad aumentare. Questo significa che devi capire come pensa la gente. È un qualcosa che è più vicino di quanto pensi alla psichiatria, dice il premio Nobel per l'Economia 2013 Robert Shiller, specialista in bolle speculative...
fede49
00martedì 4 agosto 2015 18:49
Re: Re: Qui dice tutto
pax2you, 04/08/2015 11:13:



Le info piu' importanti non sono quelle relative a Biella ma ci tengo a convalidare quanto riportato su il blog da te segnalato.

cito:
Tra le città capoluogo italiane Biella (7,4%) è quella che garantisce il rendimento maggiore

L'affermazione e' abominevole e giustamente sul blog dicono:
Continua la discesa dei PREZZI degli Immobili italiani (a parte alcune zone high level sulle quali naturalmente il mercato già sconta rendimenti molto risikati ... e non i bei fanta-rendimenti dello studio sopra citato che forse forse vanno ascritti a zone di mercato immobiliare un filino depresse - vedi Biella - e dunque a forte rischio illiquidabilità...).

su questo forum abbiamo accennato qualche volta all'andamento del mercato Biellese che ha visto scendere i prezzi delle case persino in pieno boom immobiliare e cioe' prima del 2008.
In pratica i prezzi a Biella continuano a scendere da almeno 10 anni.
E' una provincia molto bella ma vi e' un flusso migratorio negativo dovuto alla carenza di lavoro che si protrae da diversi anni e che il flusso di immigrati non è stato in grado di compensare.

Abitare nel biellese di gennaio 2011
im2.freeforumzone.it/up/26/44/310026704.pdf
Crolla ancora il prezzo delle case - provincia di biella - 2014
bi



Tutto vero, forse però al di sopra di tutto c'è il grosso problema della diluizione del danaro, cioè il fatto che gli stati in questi ultimi anni hanno distrutto il valore della moneta stampandone a manetta, provocandone la caduta di valore. La gente fatica a percepire questo meccanismo perché i politici, telecomandati dal mondo della finanza, fanno di tutto per far credere al popolo bue, che lo stampare moneta li aiuta, tiene bassa l'inflazione, ecc., tutte palle clamorose perché l'inflazione c'è eccome, basta guardare quanto costa oggi una colazione in un bar, un ghiacciolo, un'automobile, una casa. Ecco che qualche anno fa i prezzi delle case sono saliti a prezzi inaccettabili, ed ora inevitabilmente la bolla si sgonfia, perché la moneta che ti entra con il salario è svalutata. Vuoi fare una prova ? Prendi una moneta d'oro di 10 anni fa, calcola quante ce ne volevano per comperare una casa allora, prova a controllare quante di quelle monete ci vorrebbero oggi per acquistare quella stessa casa e capirai la differenza tra una moneta annacquata e una monte con valore intrinseco... per questo motivi i politici hanno provato a scollegare l'oro dalla moneta, purtroppo per loro non ci sono riusciti....


pax2you
00mercoledì 5 agosto 2015 14:15
Re: Re: Re: Qui dice tutto
fede49, 04/08/2015 18:49:



Tutto vero, forse però al di sopra di tutto c'è il grosso problema della diluizione del danaro, cioè il fatto che gli stati in questi ultimi anni hanno distrutto il valore della moneta stampandone a manetta, provocandone la caduta di valore. La gente fatica a percepire questo meccanismo perché i politici, telecomandati dal mondo della finanza, fanno di tutto per far credere al popolo bue, che lo stampare moneta li aiuta, tiene bassa l'inflazione, ecc., tutte palle clamorose perché l'inflazione c'è eccome, basta guardare quanto costa oggi una colazione in un bar, un ghiacciolo, un'automobile, una casa. Ecco che qualche anno fa i prezzi delle case sono saliti a prezzi inaccettabili, ed ora inevitabilmente la bolla si sgonfia, perché la moneta che ti entra con il salario è svalutata. Vuoi fare una prova ? Prendi una moneta d'oro di 10 anni fa, calcola quante ce ne volevano per comperare una casa allora, prova a controllare quante di quelle monete ci vorrebbero oggi per acquistare quella stessa casa e capirai la differenza tra una moneta annacquata e una monte con valore intrinseco... per questo motivi i politici hanno provato a scollegare l'oro dalla moneta, purtroppo per loro non ci sono riusciti....





a si! persino il diabolik index(prezzo di copertina dei giornalini diabolik) conferma. [SM=g7560]



anche se il prezzo di questi ultimi anni non ha seguito quello del boom immobiliare (solo +30% [SM=g7628] ).

smiley1081
00mercoledì 5 agosto 2015 14:29
Una volta partiva dal 1861, non so perche' adesso parte dal 1947.

www.oppo.it/tabelle/rivalutazione_mon_coef_annuali.html
pax2you
00mercoledì 5 agosto 2015 22:15
Re:
smiley1081, 05/08/2015 14:29:

Una volta partiva dal 1861, non so perche' adesso parte dal 1947.

www.oppo.it/tabelle/rivalutazione_mon_coef_annuali.html



anche l'istat parte dal 47 su questa pagina
rivaluta.istat.it/Rivaluta/


marco---
00giovedì 6 agosto 2015 10:19
marco---
00venerdì 7 agosto 2015 08:40
Fiaip, "lenta ripresa del settore immobiliare non prima del 2016" (Fonte: idealista.it - 06/08/2015)

Nonostante gli ottimi segnali provenienti dal settore dei mutui e delle intenzioni di acquisto, il mercato immobiliare stenta ancora a ripartire e una lenta rinascita sarà possibile non prima del 2016. A sostenerlo è la Fiaip che nella sua nota congiunturale semestrale fotografa l’andamento altalenante del mattone nostrano...

...Prezzi ancora in calo

I prezzi continuano a differenza degli altri paesi europei a calare dello 0,8 % su base trimestrale, e del 5% circa su base annua, registrando un arretramento del valore dell’abitazione più consistente tra tutti i paesi Ue, fatta eccezione per la Grecia. Torna in area positiva il numero delle compravendite + 3% a fronte di una lenta stabilizzazione dei prezzi.

Con l’ulteriore forte crescita registrata nel mese di giugno per i mutui si irrobustisce il recupero verso i livelli pre-crisi tanto che la variazione complessivamente registrata nel I semestre 2015 ha fatto segnare un significativo incremento rispetto al corrispondente periodo 2014...
marco---
00martedì 11 agosto 2015 09:30
Al solito gli "esperti" vedono la ripresa dietro l'angolo
Casa, è giunto il momento di comprare? (Fonte: it.finance.yahoo.com - 10/08/2015)

...PREZZI. I prezzi delle case continuano a scendere ancora, ma di poco. Inoltre gli esperti del settore prospettano un aumento delle vendite nei prossimi mesi. Il volano che potrebbe trainare il comparto immobiliare è una maggiore stabilità dell'economia internazionale. Aumentando il Pil, bisognerebbe garantire un'occupazione stabile e una risalita dell'inflazione, alleata di prim'ordine dell'investimento immobiliare...

...COMPRARE O NO? Sul mercato immobiliare ormai ci si muove pensando "Non compro oggi perché domani costerà meno". Ci saranno ancora dei ribassi, ma è meglio aspettare solo se non si ha bisogno di stipulare un mutuo. Se non si ha la necessità di comprare subito, i canoni di affitto - diminuiti di pari passo con i prezzi di vendita - sono più che accessibili. Inoltre, aumentando l'offerta di appartamenti in vendita a causa del possibile inasprimento della tassazione sulle abitazioni secondarie, i prezzi scenderanno forzatamente. Tuttavia se si cerca "la casa perfetta" aspettare potrebbe essere un errore: infatti a Milano i prezzi delle case in quartieri appettibili e con finiture di pregio hanno già smesso di scendere.
contemascetti72
00mercoledì 12 agosto 2015 21:03
Richiesta di informazioni
Ho intenzione nei prossimi mesi di acquistare un appartamento zona baldo degli baldi/valle Aurelia. Consultando i vari annunci, ho potuto constatare che per soggiorno, cucina e 2 camere da letto, la richiesta si aggira, mediamente, intorno ai 350.000/400.000 euro. Considerato che, nella maggior parte dei casi, bisogna intervenire pesantemente con lavori di ristrutturazione di una certa entitá, volevo sapere, per la vostra esperienza, qual'è piû o meno il margine di trattativa in questo momento e quindi quanto si può riuscire realisticamente a spuntare.
Grazie
marco---
00giovedì 13 agosto 2015 08:55
Benvenuto nel forum! [SM=g6963]
Prova a postare anche qui
marco---
00sabato 29 agosto 2015 10:11
La bufala del "boom immobiliare" (Fonte: ilgiornaleditalia.org - 28/08/2015)

Dietro i dati raddoppiati c'è in realtà la rinegoziazione dei debiti esistenti: il mercato, invece, resta asfittico.

Mala tempora currunt. Tempi in cui non ci si può più fidare neanche delle statistiche. In cui il Pil di una nazione si “arricchisce” del ricavo di comparti quali droga e prostituzione, come se si potesse desumerlo da fatture fiscali. In cui il ministero del Lavoro spara cifre su 600mila nuovi assunti e poi si corregge, dimezzando il numero di cotanto ben di Dio. E in cui pure l’Abi, l’associazione delle banche italiane, scivola miseramente, anche se nel silenzio dei più, distratti dalla canicola agostana o più semplicemente contenti di dare allo “storytelling” renziano un’immagine di un’Italia che riparte, anche se si tratta di un’immagine falsa.

Ma non tutti dormono. E da più parti si è puntato l’indice, con non poca indignazione, verso i dati profferiti in pompa magna l’altro giorno. “I finanziamenti alle imprese hanno segnato nei primi sette mesi del 2015 un incremento del +16% sul corrispondente periodo dell’anno precedente (gennaio-luglio 2014). Per le nuove erogazioni di mutui per l’acquisto di immobili, sempre nello stesso periodo, si è registrato un incremento annuo del +82,2% rispetto al medesimo arco temporale dello scorso anno. Nell’analogo periodo, le nuove operazioni di credito al consumo hanno segnato un incremento del +24,3%. (…) Con riferimento specifico ai mutui alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni: i dati relativi al periodo gennaio-luglio del 2015 evidenziano la forte ripresa del mercato dei finanziamenti alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni. Nel periodo gennaio-luglio 2015 l’ammontare delle erogazioni di nuovi mutui è stato pari a 26,603 miliardi di euro rispetto ai 14,605 miliardi dello stesso periodo del 2014. L’incremento su base annua è, quindi, dell’82,2%”.

Subito questo incredibile boom di mutui nel settore immobiliare balza agli occhi: ma come, tutte le altre stime parlano di un crollo senza fine dei prezzi sul mercato (e delle vendite), e le banche hanno quasi raddoppiato l’erogazione degli strumenti per acquistarne? D’altronde l’Istat (che resta l’istituto nazionale di statistica, cioè l’autorità assoluta in materia) dice cose diverse: “Nel primo trimestre 2015 le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari tornano a registrare variazioni tendenziali negative (-3,6%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La flessione interessa tutti i comparti immobiliari; si attesta al -3,5% per i trasferimenti di immobili ad uso abitazione ed accessori (+1,5% nel I trimestre 2014) e al -5,5% per quelli ad uso economico (+1,6% nel primo trimestre 2014”.

Quindi: i mutui aumentano e gli atti notarili diminuiscono. Corto circuito. Ma l’arcano è presto spiegato, anche se la complicazione di quest’era dominata dalla finanza non lo rende immediato. I “nuovi mutui” sono infatti nella stragrande maggioranza dei casi rinegoziazioni di precedenti erogazioni, ricalcoli di rate e comunque operazioni che vengono esercitate su un debito già esistente. Nihil sub sole novi, niente di nuovo sotto il sole della crisi, insomma. Se non che le famiglie e le imprese cercano di migliorare anche millesimalmente le condizioni con le quali sono legate alle banche. Che questo significhi che il mercato immobiliare in Italia va verso il boom, non sta scritto da nessuna parte. Neanche nella realtà…
pax2you
00domenica 30 agosto 2015 08:54
Re:
marco---, 29/08/2015 10:11:

La bufala del "boom immobiliare" (Fonte: ilgiornaleditalia.org - 28/08/2015)

Dietro i dati raddoppiati c'è in realtà la rinegoziazione dei debiti esistenti: il mercato, invece, resta asfittico.



Eppure l'informazione che arriva ai piu' e' quella di una ripresa dei mutui.
In un modo o nell'altro i mainstream dell'informazione mostrano quasi sempre il bicchiere mezzo pieno se non il quartino.
pax2you
00lunedì 31 agosto 2015 17:57
Abi: cresce ricorso a Fondo garanzia acquisto casa
(ANSA) - ROMA, 29 AGO - Sono ammontati a 83 milioni di euro i nuovi mutui garantiti dal 'Fondo di garanzia per la prima casa' tra febbraio e luglio 2015 e altri 88 milioni sono in fase di erogazione. Lo comunica l'Abi secondo cui "lo strumento risulta particolarmente efficace per favorire l'acquisto dell'abitazione da parte delle giovani coppie". L'associazione spiega che il Fondo è stato valorizzato maggiormente dal chiarimento di Banca d'Italia secondo cui la garanzia può essere richiesta per erogare mutui anche fino al 100% del valore dell'immobile, superando, di fatto, l'attuale limite dell'80% previsto dalla regolamentazione di vigilanza. L'obiettivo del Fondo "è continuare a favorire l'accesso al credito a nuclei in difficoltà, e soprattutto giovani coppie, con una dotazione da 600 milioni di euro che potrebbe garantire finanziamenti potenziali per 12-15 miliardi di euro".Per quanto riguarda il suo funzionamento - continua l'Abi - il "Fondo di garanzia per la casa" controgarantito dallo Stato prevede il rilascio di garanzie a copertura del 50% della quota capitale dei mutui ipotecari erogati per l'acquisto, o la ristrutturazione per l'accrescimento dell'efficienza energetica, degli immobili adibiti a prima casa, con priorità di accesso per le giovani coppie o ai nuclei famigliari monogenitoriali con figli minori, nonché di giovani con contratti di lavoro atipico con età inferiore a 35 anni. Relativamente ai requisiti per accedere al Fondo, va ricordato che la garanzia può essere richiesta da coloro che, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non risultino proprietari di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli di cui abbiano acquistato la proprietà per successione e che siano in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. Ad ora - conclude l'Abi - hanno aderito al Fondo 142 banche.(ANSA).

ansa
pax2you
00martedì 1 settembre 2015 08:08
Agenzia Entrate: catasto.it non è nostro sito
Continuano le segnalazioni di cittadini che utilizzano i siti "www.catasto.it", "www.agenziadelterritorio.it" e "www.conservatoria.it" per visure, servizi catastali e di pubblicità immobiliare a pagamento, ritenendo erroneamente di avvalersi di siti ufficiali dell'Agenzia delle Entrate. Lo dice l'Agenzia delle Entrate ricordando che il proprio portale istituzionale è www.agenziaentrate.gov.it, accedendo al quale è possibile usufruire gratuitamente dei seguenti servizi: consultazione delle rendite catastali, correzione dei dati catastali online (Contact Center); fabbricati non dichiarati, ricerca particelle; interrogazione schede monografiche punti fiduciali (Mon); interrogazione stato pratica catastale; prenotazione appuntamenti servizi catastali; variazioni colturali, ricerca particelle. E', inoltre, possibile consultare le note e i registri depositati presso i Servizi di pubblicità immobiliare dell'Agenzia (ex Conservatoria). Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.agenziaentrate.gov.it alla voce "Ispezione ipotecaria". I siti "www.catasto.it", "www.agenziadelterritorio.it" e "www.conservatoria.it" appartengono a una società privata che non ha alcun rapporto con l'Agenzia delle Entrate.

ansa.it
pax2you
00martedì 1 settembre 2015 11:26
Vendita case della Difesa: nuovo bando con prezzi ribassati del 30%
Lo scorso 17 agosto sulla Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati il V ed il VI bando per l’asta pubblica di unità immobiliari libere della Difesa. Prezzi ridotti del 30%

bando

difesa.it
pax2you
00mercoledì 2 settembre 2015 22:55
Italia: prezzi reali delle case ai livelli del 1975
La ricchezza privata delle famiglie italiane è tra le più alte a livello globale; perché allora tanto declino ed insofferenza? Risparmio finanziario ed immobili rendono l’italiano medio “benestante patrimonialmente” anche se il problema principale è che l’italiano medio non riesce a produrre reddito se non legato sempre al risparmio ed alla proprietà della casa. Il fisco però non distingue tra patrimonio e reddito e quindi, in assenza di nuovo reddito in entrata, per pagare le tasse è necessario “vendere o svendere” il proprio patrimonio impoverendosi un pochino e facendo calare i prezzi dei beni venduti (ad esempio immobili).

Manca il vero “reddito” quello produttivo delle imprese e quello da lavoro dei singoli contribuenti che darebbe nuova linfa all’economia italiana e renderebbe più agevole pagare le tasse su reddito nuovo in entrata e non sul patrimonio. Ma oltre al danno anche la beffa: mentre i prezzi reali degli immobili in Italia sono tornati ai livelli del 1975, con una discesa dai massimi del 2006 del 23%, la tassazione sugli immobili è notevolmente aumentata negli ultimi anni. Lo stato incassa di più in termini nominali e il cittadino è più povero in termini reali. Privilegi da rendita da risparmio/mattone si stanno ormai esaurendo ed è il caso di trovare la via per cercare nuovamente il “reddito produttivo e da lavoro”.

yahoo.finance
pax2you
00mercoledì 2 settembre 2015 23:16
Italia crolla nella classifica degli investimenti in Europa. La colpa è dell'edilizia
In Europa solo Cipro, Grecia, Portogallo, Irlanda hanno fatto peggio di noi nella classifica sugli investimenti, il cui impatto sull'economia dello Stivale – tra il 2010 e il 2014 - è sceso di 3,1 punti di PIL, ossia di 48,7 miliardi di euro in termini nominali (solo tra il 2013 e il 2014 il calo è stato di 9,1 miliardi), portandosi a quota 16,8% del Pil, contro una media Ocse del 19,5%.

Sempre meno capitali, dunque, tanto da farci retrocedere ben sei posizioni nella classifica europea rispetto al 2010.

...

L'indice è puntato sul settore costruzioni, che occupa il 51,2% del totale degli investimenti.



La crisi dei cantieri è cosa stranota (anche se l'Ance parla di ripresa un po' più a portata di mano), meno noto che questo settore, come segnala ImpresaLavoro, ha visto calare gli investimenti di 30 miliardi di euro in quattro anni.

Complessivamente gli investimenti in costruzioni sono passati dal 10,6% del PIL del 2010 all' 8,6% del 2014.

Nello stesso periodo, invece, gli investimenti in costruzioni hanno invertito la rotta in Paesi colpiti dalla crisi, ma poi tornati a crescere, ad esempio, i capitali puntati sull'edilizia in Germania sono aliti dello 0,8%, nel Regno Unito dello 0,7%, mentre sono calati in Francia, ma solo dello 0,5%.

Questo significa che gli investimenti in costruzioni sono cresciuti di 5,7 miliardi in Francia, di 54 miliardi in Germania e di 49 miliardi nel Regno Unito.


traderlink
frank--
00giovedì 3 settembre 2015 10:21
Re: Italia: prezzi reali delle case ai livelli del 1975
pax2you, 02/09/2015 22:55:

La ricchezza privata delle famiglie italiane è tra le più alte a livello globale; perché allora tanto declino ed insofferenza? Risparmio finanziario ed immobili rendono l’italiano medio “benestante patrimonialmente” anche se il problema principale è che l’italiano medio non riesce a produrre reddito se non legato sempre al risparmio ed alla proprietà della casa. Il fisco però non distingue tra patrimonio e reddito e quindi, in assenza di nuovo reddito in entrata, per pagare le tasse è necessario “vendere o svendere” il proprio patrimonio impoverendosi un pochino e facendo calare i prezzi dei beni venduti (ad esempio immobili).

Manca il vero “reddito” quello produttivo delle imprese e quello da lavoro dei singoli contribuenti che darebbe nuova linfa all’economia italiana e renderebbe più agevole pagare le tasse su reddito nuovo in entrata e non sul patrimonio. Ma oltre al danno anche la beffa: mentre i prezzi reali degli immobili in Italia sono tornati ai livelli del 1975, con una discesa dai massimi del 2006 del 23%, la tassazione sugli immobili è notevolmente aumentata negli ultimi anni. Lo stato incassa di più in termini nominali e il cittadino è più povero in termini reali. Privilegi da rendita da risparmio/mattone si stanno ormai esaurendo ed è il caso di trovare la via per cercare nuovamente il “reddito produttivo e da lavoro”.

yahoo.finance




Certo che ci vuole la faccia come il c..o a scrivere che i prezzi sono tornati ai livelli del 1975 ....ma da chi sono pagati per scrivere queste idiozie? ...forse intendevano scrivere il numero di transazioni al livello del 1975,
Io ho visto solo lievi cali fino ad un max del 25% che, dopo le vette del doppio e del triplo rispetto al 2000, mi sembrano poca cosa.
pax2you
00venerdì 4 settembre 2015 08:47
Re: Re: Italia: prezzi reali delle case ai livelli del 1975
frank--, 03/09/2015 10:21:




Certo che ci vuole la faccia come il c..o a scrivere che i prezzi sono tornati ai livelli del 1975 ....ma da chi sono pagati per scrivere queste idiozie? ...forse intendevano scrivere il numero di transazioni al livello del 1975,
Io ho visto solo lievi cali fino ad un max del 25% che, dopo le vette del doppio e del triplo rispetto al 2000, mi sembrano poca cosa.



Le affermazioni nell'articolo sono vaghe ma parlano di prezzi reali(prezzi nominali a cui e' sottratta l'inflazione) e non di prezzi nominali.

Anche la mia impressione e' che i prezzi nominali e di richiesta siano scesi di un max del 25%. Impressione...perche' in realta' io riesco a verificare ben poco.
Idealista e l'istat hanno fatto un tentativo.
Il prezzo di compravendita e' un dato ancora poco conosciuto se non alle parti interessate nonostante l'opzione della dichiarazoine prezzo/valore.
Fin quando non faranno la riforma del catasto (mq in sostituzione ai vani catastali) sara' quasi impossibile avere dati affidabili e quindi rappresentare decentemente l'andamento del mercato sul fronte prezzi.

Questo e' quello che trovo nei media italiani che probabilmente non hanno informazioni migliori di quelle che abbiamo trovato tramite questo forum in questi anni... quanto siano affidabili sta al nostro giudizio deciderlo. [SM=j7569]
pax2you
00venerdì 4 settembre 2015 11:18
Alcuni dati sulla percentuale di famiglie che vivono nella casa di proprieta'
fonte eurostat

ansa
pax2you
00venerdì 4 settembre 2015 14:41
Tasseranno di piu' le case?

Nei desiderata dell’Unione, l’aumento dell’imposta sul patrimonio si traduce in un ritocco all’insù dell’Iva agevolata e in una riforma del catasto che porti a un maggiore prelievo sulle seconde case. Bruxelles “suggerisce di ampliare la base imponibile dell’imposizione immobiliare a parità di prestazioni sociali in natura corrisposte dallo Stato e a parità di detrazioni e deduzioni sul reddito riconosciute ai contribuenti.

il Consiglio lamenta i ritardi nella riforma del catasto e nella revisione degli estimi catastali, che Renzi ha rimandato alle calende greche perché rischia di essere estremamente impopolare. Basti pensare che oggi le abitazioni in Italia valgono 6mila miliardi, una cifra pari a tre volte il debito del Paese. Questo patrimonio è tassato poco meno dello 0,4 per cento, per un valore complessivo di 22 miliardi. Se l’aliquota venisse portata all’1%, si otterrebbero 60 miliardi da spendere a favore della crescita. Anche volendo escludere la casa, poi, la strada per aumentare le imposte sulla ricchezza c’è: una patrimoniale sui grandi capitali.

L’alternativa che Renzi e il ministro Pier Carlo Padoan hanno a disposizione è cercare i soldi nelle altre voci del patrimonio che, con diversi pesi, è tassato attraverso un enorme coacervo di imposte. Dall’assicurazione sulla vita e sulla previdenza a quelle sulle obbligazioni e sugli utili distribuiti. Per arrivare fino all’addizionale sull’energia elettrica di Comuni e province, all’imposta di registro, a quella sulle ipoteche, sul Pubblico registro automobilistico, sui diritti speciali sulle acque da tavola, sulle telecomunicazioni e persino sulla Rai.

ilfatto
marco---
00lunedì 7 settembre 2015 09:30
Sconti superiori al 15% del valore immobiliare (Fonte: infobuild.it - 07/09/2015)

Dal web arriva la soluzione per arginare il continuo calo dei prezzi delle case e la conseguente perdita di valore delle stesse.
Il mercato immobiliare tradizionale ha subito negli ultimi anni un rallentamento, come testimoniato anche dall’ultima rilevazione Istat riferita al primo trimestre 2015, che ha confermato la tendenza al ribasso dei prezzi delle abitazioni. Dal mercato immobiliare online arrivano invece segnali opposti. Sono numerosi e in crescita infatti i portali di affitto e compravendita online che permettono di affittare o comprare case. Ed è significativo che i migliori affari oggi si concludano in rete, tra privati e senza l’intermediazione di agenzie...

...“Rispetto ai tradizionali canali di vendita Immo-neo.com consente un risparmio significativo sia per chi vende che per chi compra, che può arrivare fino al 6% del valore complessivo dell’immobile, ha dichiarato Oscar Bettinazzi, responsabile web marketing e co-fondatore di Immo-neo. Per fare un esempio pratico, pensiamo all’acquisto di un trilocale del valore di 300mila euro dove, rivolgendosi a un’agenzia, sia il proprietario che l’acquirente andrebbero incontro a una spesa di 9 mila euro ciascuno (con commissione media di agenzia calcolata al 3%), mentre con Immo-neo.com la tariffa (rateizzata) sarebbe di appena 65 euro al mese, per 12 mesi, unicamente a carico del venditore. Un risparmio, in pratica, di poco inferiore a 20mila euro su un solo immobile.”...
marco---
00lunedì 7 settembre 2015 09:50
Inutile, non avrà effetti positivi (Fonte: Corriere Economia - 07/09/2015)

«Meglio un piano di edilizia popolare come quello dei dopoguerra»

In media il beneficio sarà di 17 euro al mese per famiglia. Difficile pensare che possano cambiare l'econornia del Paese e incentivare i consumi». Luca Dondi, di rettore generale e responsabile dell’Osservatorio immobiliare di Nomisnia e molto scettico sull’utilità del taglio delle tasse sulla prima casa. Ai consumi forse no, ma al mercato immobiliare farà bene... «Anche qui dubito che di fronte alla prospettiva di risparmiare due o trecento euro all’anno ci si senta maggiormente disposti a spenderne due o trecentomila per comprare casa. Ci sarà forse un piccolo effetto psicologico ma dati come il ritorno dei Pil con il segno più da questo punto di vista contano maggiormente». Abolire le tasse sulla prima casa costa circa 3 miliardi e mezzo. Che cosa ci si potrebbe fare? «Due cose, molto più utili per il mercato immobiliare e per la comunità. La prima varare un piano come quello del dopoguerra per la costruzione di case popolari, la seconda promuovere iniziative per rendere più efficiente grazie allo stimolo fiscale il patrimonio edilizio. Con il risparmio sulla bolletta energetica del Paese l'investimento si ripagherebbe in pochi anni». Che prospettive vedete per i prossimi mesi? «Un lenta crescita delle compravendite e un ulteriore discesa dei prezzi prima della stabilizzazione, purché il quadro macro non si deteriori. La Cina da questo punto di vista è un’incognita.
pax2you
00martedì 8 settembre 2015 08:45
Proposta di eliminare Imu prima casa
Renzi promette il taglio dell'imu prima casa. Avra' effetti sul mercato immobiliare?

Secondo me i fattori che incidono sull'andamento del mercato sono altri.
Nel 2008 Berlusconi elimino' l'ICI sulla prima casa ma si verificò uno degli anni con il maggior calo di compravendite.

Nell'agosto del 1992 venne introdotta l'ISI(imposta straordinaria immobili) divenuta poco dopo ICI.

renzi giusto che tasse prima casa non si paghino
it.wikipedia.org/wiki/Imposta_comunale_sugli_immobili
elezioni2008


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