Compravendite di case pubbliche, di enti privati e statistiche dell'agenzia delle entrate
Dal 2010 l'agenzia del territorio ora confluita nell'agenzia delle entrate non e' piu' in grado di fornire dati statistici senza l'esclusione delle compravendite di case di enti pubblici.
Non e' chiaro come trattino le compravendite di enti privati.
Queste compravendite non possono essere considerate valide al fine di rappresentare il mercato di compravendita residenziale privato perche' svolte al di fuori delle regole del mercato privato.
Non ci sono dati ufficiali e completi su questo fenomeno ma il mio sospetto e' che inficino, gonfiando i risultati, sui dati delle compravendite residenziali che ci vengono proposti dall'ade (agenzia delle entrate).
Cito da enasarco:
Al 31 ottobre scorso sono state dismesse in totale circa 8.500 unità immobiliari, di cui circa 7 mila vendute direttamente agli inquilini e 1.500 conferite ai Fondi. Secondo le proiezioni, si prevede di arrivare a circa 1.800 vendite entro la fine del 2014 (nei primi dieci mesi di quest’anno sono state circa 1.500). Nel 2011 erano state vendute 779 unità immobiliari, nel 2012 si arrivò a 2.410 e lo scorso anno a quota 2.296.
Nel 2014, secondo l'ade, ci sono state 417.524 compravendite residenziali (406.928 nel 2013) con un incremento di poco piu' del 2,5% rispetto all'anno precedente.
Consideriamo le compravendite di enasarco (non meno di 8.500 compresi i conferimenti) e detraiamo quelle compravendite, sempre dell'enasarco, dell'anno precedente (2.296) ottenendo la differenza netta di 6204 compravendite da un anno a quello successivo.
La differenza di compravendite NTN riportate nel rapporto dell'ade tra il 2014 e il 2013 e' stata di 10.596.
Quindi se sottraiamo 6.204 a 10.596 otteniamo +4.392 NTN rispetto all'anno precedente e cioe' un aumento di compravendite dal 2014 rispetto al 2013 dell'1% circa.
Considerando solo le compravendite di enasarco l'andamento riportato dai media e dall'agenzia delle entrate del 2014 sul 2013 e' sfalsato in positivo di un +1,5% circa. Un dato di non poco conto dato il peso che potenzialmente puo' avere sulla fiducia del mercato.
Se consideriamo anche i dati delle compravendite annuali di case pubbliche che nei dati che abbiamo a disposizione sono comprese da un minimo di 5.000 ( verificatosi solo nel 1993 e 1994 nell'arco di 15 anni) ad un massimo di 17.000
possiamo sospettare che il mercato privato abbia subito un'ulteriore influenza e tale da portare in terreno negativo l'andamento delle compravendite anche nel 2014.
Ad aumentare questo sospetto anche la seguente affermazione di enasarco:
Il processo di dismissione, dunque, pur essendo funzionale esclusivamente al sostegno della previdenza degli agenti, nei fatti è anche una sorta di «politica abitativa» a beneficio soprattutto degli abitanti dei Comuni di Roma e Milano, ma anche di altre città, perché consente agli inquilini di acquisire la proprietà dell’immobile di abitazione a prezzi oggettivamente congrui. Ciò spiega l’ampio successo del progetto, nonostante il perdurare di uno scenario macroeconomico non positivo
Quindi prezzi bassi ma soprattutto compravendite nelle grandi citta' proprio dove, nella quasi totalita', c'e' stato il maggior incremento di compravendite tra il 2014 e il 2013.
Ovviamente la stampa e' di tutt'altro avviso perche' non ha considerato questo aspetto e ha riportato la ripresa delle compravendite nel 2014.
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