Bolla immobiliare - 45° Parte

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pax2you
00giovedì 14 maggio 2015 12:47
Primo trimestre 2015: spread mutui in picchiata (-28%) e prezzi degli immobili in ulteriore discesa (-2%) contribuiscono alla progressiva ripresa...
Milano, 29 aprile 2015 ​Atteggiamento di cautela da parte dei consumatori con richieste di mutuo di importo sempre ridotto (124.291 euro nel I trimestre 2015). Impennata delle richieste di mutui di surroga e sostituzione a tasso fisso complici tassi IRS ai minimi storici e strategie bancarie aggressive sul fronte degli impieghi in mutui.

la parola d’ordine risulta ancora “cautela”: se a inizio 2010 l’importo medio richiesto del mutuo era di poco superiore ai 140.000 euro, nel primo trimestre 2015, nonostante i tassi di offerta ridotti e la nuova apertura al credito casa da parte del sistema bancario, è infatti risultato pari a 124.291 euro, in ulteriore contrazione dello 0,5% rispetto all’importo medio del quarto trimestre 2014. Come dire: ritorna l’interesse sul mercato, con la domanda di nuovi mutui che segna un +38% nel primo trimestre 2015, ma i consumatori rimangono ancora prudenti, affrontando l’investimento sulla casa con cautela, reduci da un triennio caratterizzato da tensioni economiche e preoccupazione sul proprio futuro, in particolare relativamente alla stabilità lavorativa e delle entrate.




crif
pax2you
00venerdì 15 maggio 2015 15:56
Quanto sono disposte a spendere le famiglie italiane per comprare casa?


Le famiglie italiane tornano a guardare la casa con interesse, anche se la disponibilità di spesa si è ridotta.]Le famiglie italiane tornano a guardare la casa con interesse, anche se la disponibilità di spesa si è ridotta. Secondo un'analisi realizzata dall'Ufficio Studi di Tecnocasa, infatti, la maggiore concentrazione di richieste è compresa nella fascia più bassa, fino a 119 mila euro.

Nelle grandi città, a Gennaio 2015, la disponibilità di spesa delle famiglie si è concentrata soprattutto sulla fascia più bassa, fino a 119 mila (24, 5%) del campione, con un aumento del 5%. A seguire la fascia tra 120mila e 169mila euro (23, 1%). Rispetto alla media delle grandi città si discostano:
Roma, dove la maggioranza delle richieste riguarda immobili dal valore compreso tra 250 e 349 mila € (26,9%); Milano e Firenze con una maggiore concentrazione nella fascia compresa tra 170 e 249 mila €;
Bologna dove incide maggiormente la fascia di spesa compresa tra 120 e 169 mila €.

Negli altri capoluoghi di regione che non sono grandi città si registra un aumento molto forte della percentuale di coloro che desiderano spendere fino a 119 mila €: un anno fa incidevano per il 38,5%, adesso per il 44,6%. In diminuzione la percentuale di richieste in tutte le altre fasce di spesa, in particolare quelle comprese tra 120 e 169 mila € e tra 170 e 249 mila €. Anche nelle realtà più piccole, quindi, si segnala un aumento della concentrazione di richieste nelle fasce di spesa più basse, con percentuali più elevate rispetto a quanto registrato nelle grandi città.


idealista
pax2you
00venerdì 15 maggio 2015 16:05
Rai economia - Lezione di economia: Le crisi finanziarie.

Prima parte
Seconda parte
marco---
00lunedì 18 maggio 2015 08:40
L'Australia reprime la bolla immobiliare
Australia, maxi multe contro il caro-prezzi (Fonte: Corriere Economia - 18/05/2015)

L'Australia vara pene severe contro gli stranieri che hanno acquistato le sue proprietà aggirando la normativa. Verrà infatti applicata una pena pecuniaria che partirà dal 127 mila dollari per arrivare fino a tre anni di reclusione per gli stranieri che non abbiano, rispettato le sue restrizioni in materia di acquisti immobiliari. Perché questo pugno di ferro? Secondo un report della Foreign Review Board gli investi menti verso questo Continente sono più che triplicati nel corso dell'ultimo anno finanziano. Con la Cina come principale investitore, i valori immobiliari sono talmente lievitati da rendere inaccessibile la piazza agli stessa australiani.
frank--
00lunedì 18 maggio 2015 09:46
Re: L'Australia reprime la bolla immobiliare
marco---, 18/05/2015 08:40:

Australia, maxi multe contro il caro-prezzi (Fonte: Corriere Economia - 18/05/2015)

L'Australia vara pene severe contro gli stranieri che hanno acquistato le sue proprietà aggirando la normativa. Verrà infatti applicata una pena pecuniaria che partirà dal 127 mila dollari per arrivare fino a tre anni di reclusione per gli stranieri che non abbiano, rispettato le sue restrizioni in materia di acquisti immobiliari. Perché questo pugno di ferro? Secondo un report della Foreign Review Board gli investi menti verso questo Continente sono più che triplicati nel corso dell'ultimo anno finanziano. Con la Cina come principale investitore, i valori immobiliari sono talmente lievitati da rendere inaccessibile la piazza agli stessa australiani.



Se avessero adottato la stessa politica anche in Italia non avremmo avuto una crisi finanziaria come quella che stiamo attraversando e le banche non sarebbero sull'orlo del fallimento con la marea di mutui incagliati... ma per i politici che si sono succeduti al governo negli ultimi 15 anni con il sostegno della disinformazione di regime la bolla immobiliare non esisteva e bisognava solo negare.
Adesso stiamo raccogliendo i frutti di tale politica scellerata.
pax2you
00lunedì 18 maggio 2015 10:07
Sondaggio bankitalia sugli agenti immobilari del primo trimestre 2015
bankitalia
marco---
00lunedì 18 maggio 2015 10:41
Re: Re: L'Australia reprime la bolla immobiliare
frank--, 18/05/2015 09:46:

Se avessero adottato la stessa politica anche in Italia non avremmo avuto una crisi finanziaria come quella che stiamo attraversando e le banche non sarebbero sull'orlo del fallimento con la marea di mutui incagliati... ma per i politici che si sono succeduti al governo negli ultimi 15 anni con il sostegno della disinformazione di regime la bolla immobiliare non esisteva e bisognava solo negare.
Adesso stiamo raccogliendo i frutti di tale politica scellerata.

Vero, quoto completamente, quando ho letto questo breve articolo ho espresso profonda ammirazione per questa decisione dell'Australia, in Italia si è fatto l'esatto opposto, ossia la speculazione immobiliare è favorita, incentivata, che tristezza... [SM=g6949]
pax2you
00lunedì 18 maggio 2015 11:43
crif vs mutui.it e facile.it
pax2you, 14/05/2015 12:47:

Milano, 29 aprile 2015 ​Atteggiamento di cautela da parte dei consumatori con richieste di mutuo di importo sempre ridotto (124.291 euro nel I trimestre 2015). Impennata delle richieste di mutui di surroga e sostituzione a tasso fisso complici tassi IRS ai minimi storici e strategie bancarie aggressive sul fronte degli impieghi in mutui.

la parola d’ordine risulta ancora “cautela”: se a inizio 2010 l’importo medio richiesto del mutuo era di poco superiore ai 140.000 euro, nel primo trimestre 2015, nonostante i tassi di offerta ridotti e la nuova apertura al credito casa da parte del sistema bancario, è infatti risultato pari a 124.291 euro, in ulteriore contrazione dello 0,5% rispetto all’importo medio del quarto trimestre 2014. Come dire: ritorna l’interesse sul mercato, con la domanda di nuovi mutui che segna un +38% nel primo trimestre 2015, ma i consumatori rimangono ancora prudenti, affrontando l’investimento sulla casa con cautela, reduci da un triennio caratterizzato da tensioni economiche e preoccupazione sul proprio futuro, in particolare relativamente alla stabilità lavorativa e delle entrate.


crif



di segno opposto invece i dati di mutui.it e facile.it come risulta confrontando il testo evidenziato in grassetto, per fortuna i valori medi sono vicini:

(ANSA) - ROMA, 13 MAG - Le banche negli ultimi sei mesi hanno erogato per i mutui in media quasi 120 mila euro, il 5,4% in più rispetto al semestre precedente e il 12,5% su base annua. Lo rilevano i dati raccolti dall'Osservatorio di Mutui.it e Facile.it. L'analisi prende in considerazione il periodo da novembre 2014 e aprile 2015 e registra anche una diminuzione dello spread tra la richiesta, 126 mila euro in media, e la cifra effettivamente erogata che si è attestato al 4%, il 6% nel caso della prima casa, mentre un anno fa era al 20%. Continua a crescere anche il loan to value, percentuale erogata in rapporto al valore, che sale dal 49% al 55% mentre resta stabile la durata del mutuo con una media di 21 anni, 23 nel caso di prima casa. A livello di tassi torna a crescere quello fisso, scelto dal 60% di chi chiede un mutuo. I bassi tassi spingono anche molti a chiedere la surroga del mutuo che infatti negli ultimi anni balzano nell'ordine del 200%.(ANSA).

ansa
pax2you
00lunedì 18 maggio 2015 17:07
Case, nel 2015 prezzi ancora in ribasso: - 2,9% la media nazionale, a Roma - 3,4%
Aumento delle compravendite. Nomisma: il 2016 concluderà la fase di flessione dei prezzi. Poi la risalita
È il momento per comprare. Quest’anno in Italia il prezzo degli immobili continuerà a calare, nell’ordine del 3 per cento, per poi però stabilizzarsi nel 2016 e tornare a crescere in seguito: a Roma la flessione attesa per il 2015 sui valori delle abitazioni è pari al 3,4 per cento, ma già nei dodici mesi successivi si prevede un incremento dello 0,8, che diventerà 2,8 nel 2017. Lo prevede l’Osservatorio sul mercato 2015 di Nomisma, la società bolognese di studi economici: la ricerca è stata presentata nei giorni scorsi a Milano presso Assolombarda.

...

Per il 2015 il centro studi emiliano stima per l’Italia un aumento di circa 50 mila trasferimenti di abitazioni per un totale che si dovrebbe attestare attorno a 468 mila, grazie ai forti segnali positivi registrati nei primi tre mesi dell’anno;


leggo

Nomisma non si smentisce mai! [SM=g2232950]
pax2you
00lunedì 18 maggio 2015 17:11
Immobiliare: prezzi giù ma ancora troppe case invendute in Italia
Nei prossimi mesi Bankitalia prevede tuttavia un miglioramento del mercato del mattone. Prosegue imperterrito il calo dei prezzi.

Molte case restano invendute malgrado il continuo calo dei prezzi in Italia. L'ammontare di abitazioni che restano da vendere è ancora troppo alto per potersi augurare una repentina ripresa del mercato immobiliare italiano.

Nel Rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d'Italia, tuttavia, emergono tutta una serie di fattori positivi che fanno ben sperare per i prossimi mesi.

...

lo stock di abitazioni invendute, pur in lenta flessione dopo il picco toccato nel 2012, rimane sulle 200 mila unità, che sono da considerarsi livelli elevati.

wallstreetitalia
pax2you
00martedì 19 maggio 2015 15:43
Alcuni dati sui crediti deteriorati delle banche italiane
I dati non sono chiari a sufficienza per capire come reagire in modo puntuale alla situazione ma si puo' evincere:
il totale dei crediti attuali in Italia ammonta a circa 1900 miliardi quasi pari al debito pubblico.
Di questi:
i crediti deteriorati in alcuni anni sono passati da 131 a 350 miliardi di euro circa e pari al 17,7%
Le sofferenze a dicembre 2014 erano pari al 10%.

Il 33% dei crediti deteriorati e' composto da singoli crediti erogati per un valore oltre i 5 milioni di euro.
solo il 12% riguarda crediti singoli erogati sotto i 125.000 euro.
I crediti di importo superiore ai 125.000 possono venire approvati ed erogati solo se lo permette il CDA(consiglio di amministrazione) mentre quelli inferiori possono essere approvati anche dalla agenzia locale.

Purtroppo questi sono ulteriori soldi che ci vorranno far pagare tramite le imposte forse in modo ancora piu' squallido di come hanno fatto in altri paesi come l'Irlanda.

dal min. 14 circa
www.youtube.com/watch?v=wWLtf7pDwhA

dall'ora 1.10 invece si afferma:
hanno aumentato i mutui ma hanno chiesto coperture maggiori e cioe' non erogano oltre il 60% del valore immobiliare in quanto le banche scommettono su un ribasso dei valori.
it.wikipedia.org/wiki/Nino_Galloni

Molto interessanti anche e sopratutto i "grandi temi" che costituiscono anche la base delle spiegazioni dell'ipotesi di una scarsa possibilita' che i valori delle case tornino a crescere realmente.
pax2you
00mercoledì 20 maggio 2015 09:26
Compravendite di case pubbliche, di enti privati e statistiche dell'agenzia delle entrate

Dal 2010 l'agenzia del territorio ora confluita nell'agenzia delle entrate non e' piu' in grado di fornire dati statistici senza l'esclusione delle compravendite di case di enti pubblici.
Non e' chiaro come trattino le compravendite di enti privati.
Queste compravendite non possono essere considerate valide al fine di rappresentare il mercato di compravendita residenziale privato perche' svolte al di fuori delle regole del mercato privato.
Non ci sono dati ufficiali e completi su questo fenomeno ma il mio sospetto e' che inficino, gonfiando i risultati, sui dati delle compravendite residenziali che ci vengono proposti dall'ade (agenzia delle entrate).

Cito da enasarco:
Al 31 ottobre scorso sono state dismesse in totale circa 8.500 unità immobiliari, di cui circa 7 mila vendute direttamente agli inquilini e 1.500 conferite ai Fondi. Secondo le proiezioni, si prevede di arrivare a circa 1.800 vendite entro la fine del 2014 (nei primi dieci mesi di quest’anno sono state circa 1.500). Nel 2011 erano state vendute 779 unità immobiliari, nel 2012 si arrivò a 2.410 e lo scorso anno a quota 2.296.

Nel 2014, secondo l'ade, ci sono state 417.524 compravendite residenziali (406.928 nel 2013) con un incremento di poco piu' del 2,5% rispetto all'anno precedente.
Consideriamo le compravendite di enasarco (non meno di 8.500 compresi i conferimenti) e detraiamo quelle compravendite, sempre dell'enasarco, dell'anno precedente (2.296) ottenendo la differenza netta di 6204 compravendite da un anno a quello successivo.
La differenza di compravendite NTN riportate nel rapporto dell'ade tra il 2014 e il 2013 e' stata di 10.596.
Quindi se sottraiamo 6.204 a 10.596 otteniamo +4.392 NTN rispetto all'anno precedente e cioe' un aumento di compravendite dal 2014 rispetto al 2013 dell'1% circa.
Considerando solo le compravendite di enasarco l'andamento riportato dai media e dall'agenzia delle entrate del 2014 sul 2013 e' sfalsato in positivo di un +1,5% circa. Un dato di non poco conto dato il peso che potenzialmente puo' avere sulla fiducia del mercato.

Se consideriamo anche i dati delle compravendite annuali di case pubbliche che nei dati che abbiamo a disposizione sono comprese da un minimo di 5.000 ( verificatosi solo nel 1993 e 1994 nell'arco di 15 anni) ad un massimo di 17.000 possiamo sospettare che il mercato privato abbia subito un'ulteriore influenza e tale da portare in terreno negativo l'andamento delle compravendite anche nel 2014.



Ad aumentare questo sospetto anche la seguente affermazione di enasarco:

Il processo di dismissione, dunque, pur essendo funzionale esclusivamente al sostegno della previdenza degli agenti, nei fatti è anche una sorta di «politica abitativa» a beneficio soprattutto degli abitanti dei Comuni di Roma e Milano, ma anche di altre città, perché consente agli inquilini di acquisire la proprietà dell’immobile di abitazione a prezzi oggettivamente congrui. Ciò spiega l’ampio successo del progetto, nonostante il perdurare di uno scenario macroeconomico non positivo


Quindi prezzi bassi ma soprattutto compravendite nelle grandi citta' proprio dove, nella quasi totalita', c'e' stato il maggior incremento di compravendite tra il 2014 e il 2013.

Ovviamente la stampa e' di tutt'altro avviso perche' non ha considerato questo aspetto e ha riportato la ripresa delle compravendite nel 2014.

dismissioni immobiliari enasarco, il progetto mercurio funziona e si apre al rent to buy
specchioeconomico.com/rischiocalcolato.it

Case, si ritorna a comprare dopo sette anni di crollo delle compravendite
corrieredellasera

notatrimestraleIVtrim2014esintesiannua
marco---
00giovedì 21 maggio 2015 07:03
Tutti hanno una grande fretta, sperano che i prezzi risalgano quanto prima possibile, personalmente suppongo che la risalita non sia vicina come la immaginano, o meglio, come la vorrebbero! [SM=g6963]
Il mattone riparte, ma i prezzi non ancora (Fonte: espresso.repubblica.it - di Paola Pilati - 19/05/2015)

E' finito il lungo periodo di penitenza per il mattone? C'è più di un indizio che fa pensare che la crisi che ha penalizzato il settore da sette anni a questa parte stia per finire. E che chi ha voglia di investire può cogliere l'occasione adesso, senza aspettare oltre che arrivi il momento più basso del ciclo negativo per cercare un affare. Chi se la prendeva comoda, insomma, ora deve darsi da fare.

Il primo dei fattori positivi è costituito dalla domanda di mutui. I compratori bussano agli sportelli bancari attirati dai tassi bassi – il tasso fisso è intorno al 2,50 - e le banche non si fanno pregare per scucire il denaro come nel recente passato: in aprile le domande sono cresciute del 72 percento rispetto all'aprile di un anno fa, un vero record. Da gennaio ad aprile, la crescita è stata del 46 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014. E non si è trattato di surroghe, cioè di sostituzioni di un mutuo più caro con un altro meno costoso, fenomeno che ha occupato bancari e notai negli ultimi tempi, ma di mutui nuovi a tutti gli effetti per un totale di 7,9 miliardi di euro contro i 5,2 del primo quadrimestre 2014 (oggi il valore medio del prestito è sui 121 mila euro).

Secondo indizio, il fatto che a fiutare l'aria siano stati per primi gli investitori esteri, che hanno fatto la parte dei protagonisti nei grandi deal nel 2014: sette volte su dieci sono stati capitali venuti da fuori a pagare il conto delle compravendite di grandi complessi immobiliari in Italia, e probabilmente non hanno ancora finito.

Il settore residenziale, quello che sta più a cuore alle famiglie che nel mattone hanno il loro tesoretto, è cresciuto già l'anno scorso (è l'80 per cento del totale delle transazioni), e ha trainato con il passaggio di mano di 450 mila abitazioni il fatturato totale, pari a 81 miliardi di euro.

Sia Scenari Immobiliari che il Cresme, i due osservatori più accreditati del mercato, si sono sbilanciati a dire che siamo alla vigilia di un nuovo ciclo. E che le compravendite residenziali, quest'anno, saliranno ancora. Nomisma alza l'asticella a 500 mila contratti per il 2016 e il 2017.

Ma dove ci porterà questo ciclo? Verso nuove bolle dei prezzi come quelle vissute prima dell'inizio della crisi finanziaria ed economica, oppure verso una ripresa più equilibrata e stabile?

Intanto c'è da dire che il bicchiere della ripresa del settore è solo mezzo pieno: ai tempi belli, le compravendite erano 800 mila all'anno. Vendere la propria casa è tuttora non facilissimo: l'agenzia Bloomberg segnala che nell'Eurozona solo a Cipro i prezzi sono calati più che in Italia, e questo vuol dire che ci troviamo in una fase di mercato che va a vantaggio del compratore più che del venditore.

D'altra parte, lo stock di case invendute è massiccio. Erano mezzo milione di abitazioni all'inizio della crisi, e secondo Bankitalia resta ancora uno stock di invenduto molto consistente. Immaginare quindi che i prezzi possano salire è pura illusione. Anzi, probabilmente scenderanno ancora, dopo il ridimensionamento del 20 per cento al netto dell'inflazione subìto dal 2007 al 2013 (dato Bankitalia). Tecnocasa, il network delle agenzie immobiliari, prevede un'ulteriore flessione tra l'1 e il 3 per cento, Nomisma del 2,9 ancora quest'anno. Solo tra il 2016 e il 2017 i prezzi potranno risalire, con Gabetti che prevede un 5 per cento in più nel giro del prossimo triennio. Ma di certo non si ritornerà al mercato dei prezzi drogati di prima della crisi, che aveva visto una galoppata delle quotazioni immobiliari del 60 per cento dal 1998 al 2006.

Il riavvio del mercato immobiliare, comunque, darà benefici un po' per tutti. Come ricorda via Nazionale, la “filiera” immobiliare rappresenta il 20 per cento del Pil, e ha assorbito una quota del credito erogato al settore privato non finanziario che è pari al 43 per cento, mettendo poi le banche a dura prova con sofferenze e crediti incagliati. Il ridimensionamento del comparto l'abbiamo pagato con un taglio della crescita del Pil di un punto e mezzo dal 2007 a oggi. Rimettere benzina in un settore così strategico,e che ha sofferto un calo della redditività superiore agli altri settori produttivi, è per l'Italia fondamentale.
pax2you
00giovedì 21 maggio 2015 08:59
Crif entra in Nomisma (cumana) con il 30%, sinergie su immobiliare
Crif, il gruppo attivo nelle credit information bancarie, entra in Nomisma con una quota del 30%. Crif diventa così il primo azionista nonché unico socio-partner industriale della società bolognese specializzata nelle ricerche economiche e industriali. Si tratta dell'acquisizione di una quota di minoranza finalizzata a future partnership industriali. La società di studi economici bolognese manterrà una totale e immutata indipendenza operativa.
...

immutata indipendenza... [SM=j7568] [SM=j7568]

ansa
marco---
00venerdì 22 maggio 2015 07:15
Agenzia delle Entrate: dopo sette anni il mercato della casa torna a crescere, ma bisogna "moderare l'ottimismo" (Fonte: idealista.it - 21/05/2015)

Dopo sette anni di lunga discesa, nel 2014 torna a crescere il mercato della casa. A dirlo è il Rapporto Immobiliare 2015 realizzato dall'Agenzia delle Entrate con Abi. Lo scorso anno le transazioni si sono assestate a 421mila unità, in aumento del 3,5%, comunque al di sotto dei valori registrati alla fine degli Anni '80.
Effetti del nuovo regime di crescita

Secondo il Rapporto, il dato "moderatamente positivo, dipende in parte dagli effetti che ha avuto sul mercato l'entrata in vigore, il 1º gennaio 2014, del nuovo regime delle imposte di registro, ipotecaria e catastale applicabile agli atti di trasferimento a titolo oneroso di diritti reali immobiliari". Al netto dell'effetto fiscale la variazione delle vendite di abitazioni è pari allo 0,7%, ma ciò non toglie che sia in atto una tendenza orientata alla crescita, anche se "probabilmente si deve moderare l'ottimismo sull'intensità di questa crescita"
L'inizio di una nuova fase

L'agenzia identifica quattro fattori per ipotizzare una nuova fase di crescita:

il livello troppo basso delle compravendite, sotto il quale non si può scendere
la maggior fiducia delle famiglie,
l'ulteriore diminuzione dei tassi di interesse
la riduzione dei prezzi delle abitazioni che tra il 2011 e il 2014 sono calati del 12%.

​ L'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate sottolinea anche che è in miglioramento l'indice di affordability, cioè la possibilità di accesso alle famiglie italiane all'acquisto di un'abitazione, che a fine 2014 risultava pari al 9%, 2,3 punti percentuali in più dell'anno precedente.
marco---
00venerdì 22 maggio 2015 07:16
Crollo di prezzi e mutui bassi non fanno ripartire gli acquisti (Fonte: iltempo.it - di Laura Della Pasqua - 22/05/2015)

A dispetto degli annunci trionfalistici che interpretano lievi scostamenti di decimali come il segno della ripresa, i dati forniti ieri dall’osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle entrate, in collaborazione con l'Abi, mostrano che il mercato immobiliare versa ancora in una situazione grave. Nel rapporto si legge che nel 2014 le compravendite sono state 421.000, e hanno registrato un incremento del 3,5%. Ma da questa percentuale vanno tolte quelle compravendite già definite nel 2013 e spostate l’anno successivo per approfittare della tassazione più favorevole. La modifica dell'imposta di registro scattata dal primo gennaio del 2014 ha portato a rogitare acquisti, di fatto compiuti sul finire del 2013, nei primi mesi del 2014. Pertanto l’aumento reale delle compravendite, come si legge nel dossier, è stato di un misero 0,7% e «siamo al di sotto dei valori registrati alla fine degli anni '80». L’Agenzia delle entrate infatti sottolinea che «si deve ridimensionare il giudizio positivo sulla ripartenza del mercato immobiliare». Va inoltre considerato che, per il settore, il 2013 è stato il peggiore degli ultimi trent’anni. «C'è quindi ben poco da gioire» commenta il presidente della Confedilizia Giorgio Spaziani Testa. «Anzi è la conferma che il mercato immobiliare si trova tuttora in una crisi senza precedenti».

Guardando alle singole città ma senza scorporare le compravendite trascinate dal 2013, risulta che è Bologna la città con la migliore performance (+18,5%), mentre Napoli mantiene il segno negativo (-3,7%). A Roma l’incremento è stato del 13,9%. L’Abi osserva che le abitazioni acquistate tramite mutuo ipotecario sono state 161.842 (+12,7% su base annua). Per altro, prosegue la discesa dei prezzi: a fine 2014 il prezzo della casa media era pari a 146,6 mila euro, inferiore del 3,5% al dato di fine 2013 e del 12,8% al punto di picco di fine 2008.

Per il presidente della Confedilizia «per far ripartire il settore occorre invertire la tendenza rispetto alla tassazione punitiva, cominciando da quella sugli immobili locati». E di affitti si parlerà con la local tax che il governo vuole varare con la prossima legge di Stabilità. L’ipotesi allo studio è di inserire un tetto all’aliquota per la tassazione degli immobili affittati. Sarebbero interessati però solo quelli ad uso residenziale. La Confedilizia ha già calcolato che mettendo l’asticella al 4 per mille, la perdita di gettito per il fisco sarebbe solo di 40-50 milioni.
marco---
00sabato 23 maggio 2015 09:24
Anche in Friuli si comincia a fare un passo indietro (Fonte: ilfriuli.it - 23/05/2015)

La crisi economica ha costretto l’intero comparto dell’edilizia a ripensare strategie e obbiettivi. Fino al termine della prima decade degli Anni ’2000, quando è esplosa la bolla del mercato immobiliare si è continuato a costruire case e capannoni anche in Comuni dove già il 30% del patrimonio immobiliare risultava inutilizzato. A pagare lo scotto sono stati non solo le imprese, ma pure i proprietari delle case, il cui valore è crollato, tanto più se si trattava di piccoli centri o di edifici non di recente edificazione...
marco---
00domenica 24 maggio 2015 10:18
Osservatorio immobiliare arriva la "bussola" per l'edilizia (Fonte: La voce di Romagna Rimini - 24/05/2015)

pax2you
00lunedì 25 maggio 2015 10:20
Agenzia delle entrate: rapporto immobiliare 2015
cito in relazione agli NTN:
In particolare, sulla base dei primi dati provvisori, disponibili alla data di pubblicazione del presente rapporto relativi al mese di gennaio 2015, neutralizzando l’effetto della traslazione degli atti da dicembre 2013 a gennaio 2014, è stato ricostruito un tasso di variazione del 2014 rispetto al 2013, al netto quindi dell’effetto fiscale, per le unità immobiliari residenziali compravendute pari a +0,7%, più moderato quindi rispetto al tasso osservato.
Deve quindi ridimensionarsi il giudizio più che positivo sulla ripartenza del mercato residenziale, anche se le tendenze in atto rimangono orientate alla crescita.
È sull’intensità di questa che probabilmente si deve moderare l’ottimismo.


Si rammenta, infine, che a partire dal 2012 l’ISTAT, nell’ambito del programma EUROSTAT, pubblica l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB).


Dall'inizio dell'indice IPAB (2012) prezzi in calo del 12% circa.

Mutui invece +12% circa rispetto all'anno precedente.

ade
marco---
00venerdì 29 maggio 2015 07:03
Bonus Mobili ed Elettrodomestici, la guida dell'Agenzia delle Entrate (scarica pdf) (Fonte: idealista.it - 28/05/2015)

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida per le agevolazioni sull'acquisto di mobili ed elettrodomestici. Per poter usufruire delle detrazioni è indispensabile che l'acquisto sia avvenuto o avvenga nel periodo compreso tra il 6 giugno 2013 e il 31 dicembre 2015 e che sia stato accompagnato da lavori di ristrutturazione su singoli edifici o parti comuni...

Documento PDF
marco---
00domenica 31 maggio 2015 09:30
Fimaa, a roma aumentano transazioni del 20% (Fonte: italpress.com - 30/05/2015)

ROMA (IL GHIRLANDAIO/ITALPRESS) - Il mercato immobiliare romano ha fatto registrare nel quarto trimestre del 2014 +19.8% di transazioni, +13.9% nel risultato annuale, rispetto allo stesso periodo del 2103. Si tratta dei primi dati positivi dal 2008, anno in cui è cominciata la severa flessione che ha portato a un calo complessivo del 50% di compravendite rispetto a oggi. Sono i dati presentati questa mattina da Fimaa Confcommercio Roma.

A fronte degli scambi in aumento, spiega l'associazione degli agenti immobiliari, il mercato è ancora lievemente in negativo per quanto riguarda i prezzi degli immobili venduti, ma tendenzialmente avviato verso la stabilità. Il 2014 si chiude infatti con i prezzi in leggera discesa, -4,5%, nei primi mesi del 2015 la percentuale si attesta al -2% per stabilizzarsi con tutta probabilità nel secondo trimestre. Per avere un saldo positivo bisognerà però aspettare un anno o due.

A spingere il mercato sono i mutui che oggi sono più accessibili, con interessi meno onerosi, tassi intorno al 3% o 4%.

Sono quindi oggi accessibili sul mercato immobili a prezzi vantaggiosi, quasi al 40% o 50% in meno rispetto al 2008 e mutui migliori rispetto a quelli dell'epoca, ma si registra ancora una certa paura ad investire sul mercato immobiliare per il timore di un riacuirsi della crisi e di un possibile aumento della pressione fiscale. Per quanto riguarda gli affitti, si registra ancora una lieve flessione nell'arco del 2014 rispetto all'anno precedente di circa 3 punti percentuali.
marco---
00lunedì 1 giugno 2015 08:52
Mercato immobiliare: le banche aiutano ma pochi comprano (Fonte: aiutomutuo.finanza.com - 01/06/2015)

Il crollo del mercato immobiliare appare timidamente sospeso ad un filo; perlomeno così sembra. Le banche, sia pur con discrezione e senza troppi entusiasmi, danno l’impressione di aver timorosamente ripreso a finanziare la clientela per l’acquisto di una casa. La stretta bancaria sul credito, drammaticamente inasprita sin dal primo trimestre del 2012, sembra stia pian piano ridimensionandosi grazie ad un lieve aumento di erogazioni che seppur in ripresa rimangono lontani anni luce dai volumi del periodo pre-crisi...
marco---
00martedì 2 giugno 2015 08:53
Un "grazie" a Mario Draghi e al suo QE, si tenta di fare ripartire l'economia inflazionando nuovamente il mercato immobiliare, fortunatamente i volumi di un tempo non penso siano ripetibili, non dimentichiamoci che il QE è un provvedimento limitato nel tempo, se l'economia non riparte veramente e non poggia su basi solide allora tutto crollerà di nuovo al termine di questa operazione finanziaria.
Mutui, Abi: in aumento del 55% nei primi quattro mesi del 2015 (Fonte: helpconsumatori.it - 01/06/2015)

Dall’Associazione bancaria italiana (Abi) continuano ad arrivare dati positivi sull’andamento dei mutui delle famiglie, in linea con quanto già affermato nei primi giorni di maggio. Secondo l’Abi i dati relativi ai primi quattro mesi dell’anno “evidenziano la forte ripresa del mercato dei finanziamenti alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni”: più 55% rispetto ai primi quattro mesi del 2014...
frank--
00martedì 2 giugno 2015 15:13
Re:
marco---, 02/06/2015 08:53:

Un "grazie" a Mario Draghi e al suo QE, si tenta di fare ripartire l'economia inflazionando nuovamente il mercato immobiliare, fortunatamente i volumi di un tempo non penso siano ripetibili, non dimentichiamoci che il QE è un provvedimento limitato nel tempo, se l'economia non riparte veramente e non poggia su basi solide allora tutto crollerà di nuovo al termine di questa operazione finanziaria.
Mutui, Abi: in aumento del 55% nei primi quattro mesi del 2015 (Fonte: helpconsumatori.it - 01/06/2015)

Dall’Associazione bancaria italiana (Abi) continuano ad arrivare dati positivi sull’andamento dei mutui delle famiglie, in linea con quanto già affermato nei primi giorni di maggio. Secondo l’Abi i dati relativi ai primi quattro mesi dell’anno “evidenziano la forte ripresa del mercato dei finanziamenti alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni”: più 55% rispetto ai primi quattro mesi del 2014...




Penso che stiano ricreando le condizioni per rigonfiare di nuovo la bolla immobiliare, anche se con la disoccupazione ai massimi accedere ad un mutuo non è per tutti, ma la scellerata politica dei tassi a zero a tempo indeterminato porta in quella direzione ...
[SM=g1780131] [SM=g1780131] [SM=g1780131]
marco---
00martedì 2 giugno 2015 20:01
Re: Re:
frank--, 02/06/2015 15:13:

Penso che stiano ricreando le condizioni per rigonfiare di nuovo la bolla immobiliare, anche se con la disoccupazione ai massimi accedere ad un mutuo non è per tutti, ma la scellerata politica dei tassi a zero a tempo indeterminato porta in quella direzione ...
[SM=g1780131] [SM=g1780131] [SM=g1780131]

Ho fatto il tuo stesso identico ragionamento, forse stavolta (magra consolazione) non riusciranno a gonfiarla più di tanto, specie perché l'economia italiana, escludendo i proclami di ripresa del governo è, e resta, a pezzi.
marco---
00mercoledì 3 giugno 2015 07:02
«La luce in fondo al tunnel: perché la ripresa è così lenta» (Fonte: ladigetto.it - 02/06/2015)

...Intanto una premessa che sfata molti luoghi comuni. La bolla immobiliare e la finanza velenosa che hanno causato la crisi in realtà avevano origini più antiche. Per vent’anni la domanda negli Usa è stata sostenuta grazie alla facilità di ottenere credito, mentre in realtà i salari non crescevano allo stesso modo. Quindi il 95% degli americani meno ricchi hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità, e quando l’indebitamento è diventato insostenibile si è generata la crisi finanziaria. Fazzari si è occupato a lungo del tema delle disuguaglianze, arrivando alla conclusione che la ripresa - negli Usa è cominciata già sei anni fa - potrebbe essere molto più veloce se le differenze di reddito tra il 5% di chi guadagna di più e il 95% di chi guadagna di meno fossero meno marcate...
pax2you
00mercoledì 3 giugno 2015 21:40
Prezzi reali case: Italia -23% dal 2007. Sempre indietro
ROMA (WSI) - L'Italia rimane indietro nel mercato immobiliare, stando almeno in termini di prezzi reali delle case. E' quanto risulta dal rapporto trimestrale della Banca dei regolamenti internazionali (Bri).

Nel quarto trimestre del 2014 i prezzi reali delle case - ovvero prezzi depurati dal tasso di inflazione - sono aumentati in gran parte delle economie avanzate rispetto all'ultimo trimestre del 2013. In generale, la crescita dei prezzi su base reale - si parla di fatto della ricchezza che è legata alla proprietà delle abitazioni - è stata 3-5% in Australia, Canada e Stati Uniti, di circa il 10% in Svezia e nel Regno Unito.

Nell'Eurozona i prezzi sono saliti mediamente dell'1%, registrando un incremento per la prima volta in sette anni; Tuttavia, a fronte del balzo +16% in Irlanda, +4% in Germania, +2% Spagna e Portogallo, "i prezzi hanno invece continuato a scendere in Grecia (-4%) e più moderatamente in Francia e Italia". In Francia il calo è stato del 2,5%, mentre in Italia è stata sofferta una flessione -3%.
26 maggio 2015

link
marco---
00giovedì 4 giugno 2015 07:04
Catasto online: carta addio, gli aggiornamenti ora sono possibili solo via web (Fonte: idealista.it - 03/06/2015)

Dal 1° giugno 2015 per il Catasto è finita un’era e se ne è aperta un’altra. Gli atti di aggiornamento catastale ora viaggiano solo online. Vediamo cosa è cambiato e quali sono i vantaggi. E’ diventato obbligatorio l’invio tramite web all’Agenzia delle Entrate, da parte dei professionisti, dei documenti Docfa e Pregeo per l’aggiornamento delle banche dati catastali. In particolare, in caso di nuove costruzioni o se si effettuano variazioni su un immobile (come fusioni, frazionamenti, ampliamenti o ristrutturazioni) è necessario presentare all’Agenzia delle Entrate i documenti Docfa e Pregeo, per consentire l’aggiornamento della baca dati catastale...
marco---
00venerdì 5 giugno 2015 07:00
Mattone senza ripresa (per ora): compravendite in calo del 3% (Fonte: corriere.it - di Gino Pagliuca - 04/06/2015)

Doccia fredda sulle speranze leggendo i dati dell’Agenzia delle entrate. Milano in controtendenza. L’effetto perverso dell’anticipo dei rogiti per evitare le tasse] Doccia fredda sulle speranze leggendo i dati dell’Agenzia delle entrate. Milano in controtendenza. L’effetto perverso dell’anticipo dei rogiti per evitare le tasse.

La festa appena cominciata è già finita? Il dubbio sulla solidità della ripresa immobiliare, che si era annunciata alla fine dello scorso anno e che ha il suo aspetto più clamoroso nel boom di erogazioni di mutui, arriva dalla lettura dei dati sulle compravendite immobiliari nel primo trimestre del 2015 forniti oggi dall’Agenzia delle Entrate. Si sapeva a priori che il confronto rispetto allo stesso periodo del 2014 sarebbe stata falsato dalla modifica del regime fiscale dei rogiti, che aveva portato molti contratti in realtà conclusi a dicembre 2013 a essere formalmente stipulati nelle prime settimane del 2014, ciò non toglie che il segno meno davanti al consuntivo delle vendite è arrivato come una doccia fredda perché le premesse erano tutt’altre. Nel settore residenziale sono stati infatti venduti nel trimestre 95.448 appartamenti su tutto il territorio nazionale, con una diminuzione del 3% rispetto allo stesso periodo del 2014...
marco---
00lunedì 8 giugno 2015 08:39
Italia, calo continuo prezzi case una grande notizia (Fonte: wallstreetitalia.com - 04/06/2015)

Gli agenti immobiliari sperano che il valore scenda ancora. Rate mensili sul mutuo stanno diventando sempre più abbordabili rispetto ai salari.

NEW YORK (WSI) - I prezzi delle case in costante calo, per l'esattezza per l'ottavo anno di fila, sono un buon segno. Almeno secondo gli agenti immobiliari interpellati da Bloomberg, che sperano che il valore degli immobili continui a scendere.

"Spero che i prezzi saranno stagnanti o che continueranno a calare, dice Claudio Parenti, l'agente responsabile dell'area di Roma per Tecnocasa, l'agenzia immobiliare numero uno in Italia.
"Insieme alle condizioni creditizie in miglioramento e ai mutui economicamente più convenienti, aiuterà ad aumentare gli acquisti, bilanciando offerta e domanda".

I valori dell'immobile non contano nulla se non ci sono persone disposte a comprare e i cali dei prezzi stanno contribuendo a colmare il gap tra il prezzo dell'offerta e il potere d'acquisto dei nuclei familiari, che escono da sei anni molto difficili.

Dal 2008 al 2014 l'Italia è stata travolta da due recessioni. Le compravendite di appartamenti e case si stanno riprendendo dopo aver subito un calo per sette anni di fila.

Ora Tecnocasa prevede un incremento di circa il 25% quest'anno, a quota 500 mila unità abitative. La cifra si confronta con gli oltre 800 mila immobili venduti all'apice del boom del mercato immobiliare nel 2006.

Negli ultimi tre mesi dell'anno scorso, le compravendite di case sono aumentate al ritmo annuale del 7,1%, il livello più alto dal 2006. Oggi verranno pubblicate le cifre ufficiali relative al primo trimestre.

"Per vedere un ulteriore miglioramento del mercato, c'è bisogno di una nuova discesa dei prezzi immobiliari", secondo Luca Dondi, direttore generale di Nomisma, la società bolognese di ricerche di Prodi.

Dondi sostiene che il valore debba scendere di un altro 5-10% per poter veramente dare il la a una ripresa sostenibile delle operazioni di acquisto di una casa. Gli italiani sono aiutati anche dal fatto che le rate mensili sul mutuo stanno diventando sempre più abbordabili rispetto ai salari.
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