Bolla immobiliare - 10° Parte

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damiX77
00mercoledì 23 luglio 2008 18:02
Re:
Zed1982, 23/07/2008 17.17:

Ciao a tutti!
Stavo pensando una cosa: secondo me il 10% di "sconto" non basta assolutamente per vendere una casa.

Ad esempio io avrei problemi a comprare già 80.000€ con mutuo (max 15 anni: non ci penso nemmeno ad ipotecarmi la vita con mutui di 30 anni)[SM=g7755]
E non credo di essere l'unico in questa condizione. Conosco persone che pur di comprarsi la casa hanno dato fondo ai loro risparmi, quelli dei genitori e finanziato il rimanente con un mutuo. [SM=j7568]

Secondo me la situazione si sbloccherà quando i prezzi scenderanno del 50/60%: sappiamo benissimo che la tempesta (finanziaria) globale arriverà anche qui, è solo questione di tempo e quando arriverà con che faccia potranno chiederti 150.000€ per 30mq!?
[SM=g7576]



Quoto in pieno. Ho sempre pensato la stessa cosa. Nessuno può permettersi 200k o 300k di mutuo. Chi può arrivare infatti ad una rata oltre le 1500 euro al mese? E non credo ci siano cosi tanti ricchi in giro...
Secondo me i prezzi nelle grandi città sono destinati ad un calo esattamente come dici di un 60% ovvero i prezzi del periodo pre bolla.

grella
00mercoledì 23 luglio 2008 18:27
Mutui alle stelle e recessione

Compravendite immobiliari in calo in tutta la provincia. Gli operatori: bene solo gli affitti e il mercato del lusso
Grave recessione per l'edilizia L’ultima vendita? «Due mesi fa» risponde sicuro Christian Fresolone, immobiliarista, agenzia in centro, uno di quelli abituati a macinare chilometri su e giù per la provincia a caccia di case da vendere o da comperare.
Nessun dubbio: anche a Como, come nel resto d’Italia, il mercato del mattone è in crisi, una crisi forse non nera come nelle grandi metropoli (i capoluoghi medio piccoli arrivano in genere "a traino" dopo qualche mese) ma senz’altro carica di presagi piuttosto plumbei. Nessuno acquista, mentre chi vende pretende di farlo ancora agli stessi prezzi dei tempi belli, fingendo di non vedere che la musica è cambiata: tassi di interesse alle stelle, tanfo diffuso di recessione incombente, gli affari, per modo di dire, sono ormai appannaggio esclusivo di chi affitta o di chi - solito, vecchio refrain - lavora nel lusso: «Le agenzie sono in crisi» spiega Fresolone raccontando di come a Milano su dieci immobiliaristi sette siano alle soglie della chiusura «mentre i tre che prosperano lavorano in via Sarpi con i cinesi, cui evidentemente i soldi non mancano mai». A Como c’è chi dice che il mercato sia calato del 5%, chi parla del 10, chi si azzarda addirittura a scomodare il 20.


www.laprovinciadicomo.it

stelafe
00mercoledì 23 luglio 2008 19:25
Mutui in picchiata
elaborazione Servizio Studi BNL
Prestiti alle famiglie per credito al consumo e per acquisto di abitazioni
Dare un'occhiata al grafico della pagina 6

download.repubblica.it/pdf/economia/2008/Focus080718n28.pdf

Come si può notare dal 2006 il calo dei mutui è evidente ed è logico pensare che corrisponda ad un calo delle vendite immobiliari.
grella
00mercoledì 23 luglio 2008 20:03
Re: Mutui in picchiata
stelafe, 23/07/2008 19.25:

elaborazione Servizio Studi BNL
Prestiti alle famiglie per credito al consumo e per acquisto di abitazioni
Dare un'occhiata al grafico della pagina 6

download.repubblica.it/pdf/economia/2008/Focus080718n28.pdf

Come si può notare dal 2006 il calo dei mutui è evidente ed è logico pensare che corrisponda ad un calo delle vendite immobiliari.



E quindi i fuffacomunicati del 2006/07 tutti fuffissimamente FUFFA!!!!

Solo in Italia ci si fà inebedire per due anni da comunicati falsi!!!

Paese di allocchi........... [SM=j7568]

laplace77
00mercoledì 23 luglio 2008 20:14
Re: Re: Italia Oggi : E' LO STATO DI CRISI PER IL MATTONE
Limner1977, 23/07/2008 14.16:



E' proprio questa la differenza tra lo stato Italiano e gli altri stati, quando si parla di noi come anomalia economica, anomalia burocratica, anomalia politica sta proprio in questo.
Il nostro sistema economico va sempre in soccorso del mercato, ed il debito aumenta, per di più il sostegno economico al mercato non sempre fa bene alla collettività...per questo alcuni mercati drogati italiani vanno avanti, anche se non producono una beneamata fava





guarda che i "master" del privatizzare i profitti, socializzare le perdite sono gli USA


noi gli andiamo solo appresso...
ocy2001
00mercoledì 23 luglio 2008 20:23
Re: Re: Italia Oggi : E' LO STATO DI CRISI PER IL MATTONE
fpsoft, 23/07/2008 14.42:



Piu' che d'accordo.

La cosa che da' fastidio e' constatare che finché il mercato va a loro favore, alle nostre rimostranze i "soliti noti" (costruttori, agenzie immobiliari) rispondono "Prezzi alti? E' il mercato, che ci possiamo fare?". Quando invece si trovano nei guai, la legge di mercato non esiste piu' (per loro) ed iniziano i piagnistei (poi pero' vediamo quanto hanno guadagnato negli anni passati - e sopratutto *quanto hanno dichiarato*).

Disgustosi. Ma il mercato non tiene conto dei piagnistei, nel bene e nel male.




VERISSIMO!!! Dicevano proprio così! E' la gente che compra a questi prezzi...quindi è il mercato che decide i prezzi.
Poi, come dici tu, appena il mercato (fisiologicamente) rallenta, iniziano i piagnistei e le lacrime di coccodrillo!!! [SM=g7626]
dubbioso1
00giovedì 24 luglio 2008 00:34
Re: Mutui in picchiata
stelafe, 23/07/2008 19.25:

elaborazione Servizio Studi BNL
Prestiti alle famiglie per credito al consumo e per acquisto di abitazioni
Dare un'occhiata al grafico della pagina 6

download.repubblica.it/pdf/economia/2008/Focus080718n28.pdf

Come si può notare dal 2006 il calo dei mutui è evidente ed è logico pensare che corrisponda ad un calo delle vendite immobiliari.




No non è così.
Il grafico dice che rallenta l'inremento, cioè se nel 2006 faceva +5% rispetto al 2005, nel 2007 si è fatto +3% RISPETTO AL 2006, E NEL 2008 SI FA +1 % RISPETTO AL 2007.
Si riduce la crescita che comunque c'è (frazionale)
grella
00giovedì 24 luglio 2008 01:42
Re: Re: Mutui in picchiata
dubbioso1, 24/07/2008 0.34:




No non è così.
Il grafico dice che rallenta l'inremento, cioè se nel 2006 faceva +5% rispetto al 2005, nel 2007 si è fatto +3% RISPETTO AL 2006, E NEL 2008 SI FA +1 % RISPETTO AL 2007.
Si riduce la crescita che comunque c'è (frazionale)



Decremento comunque in atto da maggio 2006 a maggio 2008.....senza minimo accenno di inversione..... [SM=g7752]


grella
00giovedì 24 luglio 2008 02:37
Grafico interessante e pauroso.....ti sogno California!!



www.socketsite.com
grella
00giovedì 24 luglio 2008 02:43
Soft Landing degli avversari............
Il contraddittorio è in deciso soft landing..............



www.finanzaonline.com

p.s. Scusate la parentesi sarcastica me il post di PeterPan78 mi pareva troppo simpatico.......lo dico anche ai due protagonisti, con ironia senza cattiveria ........ [SM=g7576] [SM=g7576] [SM=g7576]



Pegasus@
00giovedì 24 luglio 2008 09:55
Re: Soft Landing degli avversari............
grella, 24/07/2008 2.43:

Il contraddittorio è in deciso soft landing..............



www.finanzaonline.com

p.s. Scusate la parentesi sarcastica me il post di PeterPan78 mi pareva troppo simpatico.......lo dico anche ai due protagonisti, con ironia senza cattiveria ........ [SM=g7576] [SM=g7576] [SM=g7576]







Non vorrei riaprire un'atavica diattriba , ma secondo me il grafico tra il 08/07 ed il 09/07 è più da crollo , che da soft-landing...!!! [SM=g7576] [SM=g7576] [SM=j7569]

Pega
laplace77
00giovedì 24 luglio 2008 10:31
Re: Soft Landing degli avversari............
grella, 24/07/2008 2.43:

Il contraddittorio è in deciso soft landing..............



www.finanzaonline.com

p.s. Scusate la parentesi sarcastica me il post di PeterPan78 mi pareva troppo simpatico.......lo dico anche ai due protagonisti, con ironia senza cattiveria ........ [SM=g7576] [SM=g7576] [SM=g7576]







e' il grafico che e' simpatico...

aletiburtino
00giovedì 24 luglio 2008 13:41
24/07/08
QUESTO E' PARLARE CHIARO!!
24 Luglio 2008 12:20
argomento: Brasile Cina Emergenti, BRIC
Perchè farla complicata ?

Quello che conta è il costo di un mutuo diviso per il reddito di chi compra la casa
In Italia tuttora famiglie o single che guadagnano 25mila euro netti l'anno inclusa tredicesima comprano case con un mutuo da 200 mila euro (se avessero risparmi da parte sarebbe diverso, è solo una questione di indebitamento) e famiglie che guadagnano 50 mila nett fanno il mutuo da 400-450 mila euro
Il rapporto giusto dovrebbe essere che se guadagni 25mila l'anno compri una casa che costa al massimo 4-5 volte tanto non 8 o 9 volte tanto. Negli ultimi anni il valore delle case era del 30-50% superiore a quello compatibile con i redditi e quindi si aggiusterà lentamente per anni fino a quando non torna al livello corretto
In Brasile il rapporto non so quale sia ma immagino molto più basso perchè i tassi di interesse erano sul 15% fino a un anno fa, immagino che un mutuo costasse un 15% minimo e l'inflazione però non è il 15% ma un 7% circa ufficiale
Nel 2003-2005 i tassi sui mutui in America erano scesi sul 5% e poi si erano offerti dei tassi del 2% per i primi due anni per attirare la gente e questo ha creato il disastro. Brasile e America sono due mondi lontani
In America però ora questo mese i mutui "jumbo" che sarebbero quelli sopra i 400-50mila dollari, che poi non sono una cifra tremenda specie se la pensi in euro oggi costano l'8%, nonostante il LIBOR in dollari sia al 2% !!
Prova a pensare, la FED ha tagliato i tassi che controlla direttamente dal 5% al 2% scatenando inflazione e speculazione su materie prime e mettendola in quel posto se vogliamo ai risparmiatori, i disgraziati che preferiscono risparmiare e mettere da parte i quali ora si ritrovano che il loro sforzo viene ripagato con tassi di interesse due punti sotto l'inflazione per cui vengono in pratica tassati e puniti per l'atto di risparmiare. Tutto questo per tenere assieme il sistema bancario e impedire che i prezzi delle case cedano ancora.
E nonostante questo
le banche e società finanziarie ora nel panico fanno mutui all'8%, se la FED alzasse i tassi al 5% come la Banca d'Inghilterra oggi o al 4.25% come la BCE i tassi sui mutui salirebbero ancora, il mercato immobiliare continuerebbe a sprofondare, con lui i derivati costruiti sui mutui e le banche fallirebbero.
La FED e la Banca d'inghilterra sono inchiodate, non possono alzare i tassi perchè devono sostenere il mercato immobiliare la cui sorte determina quella delle banche. La BCE ha le mani più libere solo perchè Germania, Olanda e Austria non hanno avuto la bolla immobiliare (in compenso l'apprezzamento dell'euro la sta strangolando).
Non ci sono vie d'uscita come politica delle banche centrali, si può solo far passare del tempo lasciando che le perdite sui derivati vengano pian piano riconosciute e digerite sperando che le banche reggano, mentre l'inflazione si mangia i risparmi e gli immobili e i mercati scendono ancora.


SULSA
00giovedì 24 luglio 2008 13:49
Re:
aletiburtino, 24/07/2008 13.41:

24/07/08
QUESTO E' PARLARE CHIARO!!
24 Luglio 2008 12:20
argomento: Brasile Cina Emergenti, BRIC
Perchè farla complicata ?

Quello che conta è il costo di un mutuo diviso per il reddito di chi compra la casa
In Italia tuttora famiglie o single che guadagnano 25mila euro netti l'anno inclusa tredicesima comprano case con un mutuo da 200 mila euro (se avessero risparmi da parte sarebbe diverso, è solo una questione di indebitamento) e famiglie che guadagnano 50 mila nett fanno il mutuo da 400-450 mila euro
Il rapporto giusto dovrebbe essere che se guadagni 25mila l'anno compri una casa che costa al massimo 4-5 volte tanto non 8 o 9 volte tanto. Negli ultimi anni il valore delle case era del 30-50% superiore a quello compatibile con i redditi e quindi si aggiusterà lentamente per anni fino a quando non torna al livello corretto
In Brasile il rapporto non so quale sia ma immagino molto più basso perchè i tassi di interesse erano sul 15% fino a un anno fa, immagino che un mutuo costasse un 15% minimo e l'inflazione però non è il 15% ma un 7% circa ufficiale
Nel 2003-2005 i tassi sui mutui in America erano scesi sul 5% e poi si erano offerti dei tassi del 2% per i primi due anni per attirare la gente e questo ha creato il disastro. Brasile e America sono due mondi lontani
In America però ora questo mese i mutui "jumbo" che sarebbero quelli sopra i 400-50mila dollari, che poi non sono una cifra tremenda specie se la pensi in euro oggi costano l'8%, nonostante il LIBOR in dollari sia al 2% !!
Prova a pensare, la FED ha tagliato i tassi che controlla direttamente dal 5% al 2% scatenando inflazione e speculazione su materie prime e mettendola in quel posto se vogliamo ai risparmiatori, i disgraziati che preferiscono risparmiare e mettere da parte i quali ora si ritrovano che il loro sforzo viene ripagato con tassi di interesse due punti sotto l'inflazione per cui vengono in pratica tassati e puniti per l'atto di risparmiare. Tutto questo per tenere assieme il sistema bancario e impedire che i prezzi delle case cedano ancora.
E nonostante questo
le banche e società finanziarie ora nel panico fanno mutui all'8%, se la FED alzasse i tassi al 5% come la Banca d'Inghilterra oggi o al 4.25% come la BCE i tassi sui mutui salirebbero ancora, il mercato immobiliare continuerebbe a sprofondare, con lui i derivati costruiti sui mutui e le banche fallirebbero.
La FED e la Banca d'inghilterra sono inchiodate, non possono alzare i tassi perchè devono sostenere il mercato immobiliare la cui sorte determina quella delle banche. La BCE ha le mani più libere solo perchè Germania, Olanda e Austria non hanno avuto la bolla immobiliare (in compenso l'apprezzamento dell'euro la sta strangolando).
Non ci sono vie d'uscita come politica delle banche centrali, si può solo far passare del tempo lasciando che le perdite sui derivati vengano pian piano riconosciute e digerite sperando che le banche reggano, mentre l'inflazione si mangia i risparmi e gli immobili e i mercati scendono ancora.






Bell'articolo [SM=j7569]
la fonte?
PeterPan78.
00giovedì 24 luglio 2008 13:51
Splendido articolo....!

Mi sono registrato solo per questo motivo, anche io vorrei sapere la fonte!!!!

Ciao a tutti ragazzi......!!! (tanto mi conoscete già....).

;)
aletiburtino
00giovedì 24 luglio 2008 14:05
a voi......................
SULSA, 7/24/2008 1:49 PM:




Bell'articolo [SM=j7569]
la fonte?



cobraf.wallstreetitalia.com/forum/coolpost.php?topic_id=6252&reply_i...


SULSA
00giovedì 24 luglio 2008 14:46
Re: a voi......................
aletiburtino, 24/07/2008 14.05:





Thanks a lot [SM=p7579]
laplace77
00giovedì 24 luglio 2008 16:30
la vedo lunga...

...e noiosa...


16:07 - Usa: -2,6% vendite case esistenti giugno (RCO)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Washington, 24 lug - Le vendite
di case esistenti in giugno negli Stati Uniti sono scese del
2,6% a 4,86 milioni, quando l'attesa era per un calo piu'
contenuto a 4,95 milioni dai 4,99 milioni di maggio. Lo ha
reso noto l'Associazione nazionale degli agenti immobiliari.
Gli stock di case esistenti sono aumentati dello 0,2% a 4,49
milioni di unita'. Considerando il ritmo di vendita di giugno
servirebbero 11,2 mesi per venderle tutte.



16:16 - Usa: -2,6% vendite case esistenti giugno -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Washington, 24 lug - Nel mese
di giugno le vendite di abitazioni esistenti sono scese al
livello piu' basso degli ultimi 10 anni, mentre le scorte di
case unifamiliari e' salito al secondo massimo degli ultimi
24 anni. Le vendite di abitazioni unifamiliari sono scese
del 3,2%, quando i prezzi sono calati del 6,7%. Le vendite
di condomini, invece, sono aumentate dell'1,7%, con i prezzi
in ribasso del 2,2%. Rispetto al giugno 2007, le vendite di
case esistenti sono scese del 15,5% dalle 5,75 unita' di un
anno fa. Il prezzo medio e' sceso del 6,1% rispetto al 2007 a
215.100 dollari, tuttavia si tratta del prezzo piu' alto
dall'inizio del 2008. A livello regionale, le vendite sono
salite solo a Ovest, dove hanno registrato un aumento
dell'1%, quando i prezzi sono scesi del 17,2%. Nel Sud,
invece, le vendite sono calate del 3,1% (-2,4% i prezzi),
nel Midwest del 3,4% (-12,6%) e nel Nordest del 6,6%
(-2,8%).



calano le compravendite, aumenta l'invenduto, calano i prezzi

con qualche oscillazione, ma il trend e' questo


il processo da noi e' appena iniziato,
negli USA va avanti cosi' da un annetto...


...armatevi di pazienza, quindi

[SM=g7600]
giemmeppi
00giovedì 24 luglio 2008 21:48
Re: la vedo lunga...
laplace77, 24/07/2008 16.30:



il processo da noi e' appena iniziato,
negli USA va avanti cosi' da un annetto...

...armatevi di pazienza, quindi

[SM=g7600]




dimentichi la CONSAPEVOLEZZA che c'è in America, la DINAMICITA della loro societa e i TASSI BASSI che hanno...

Da noi secondo me tutto si risolverà in un crash improvviso e tutt'altro che noioso ma anzi molto spettacolare: noi siamo "mi spezzo ma non mi piego" e gli americani, piu furbi, "mi piego per evitare la randellata" [SM=g7605] loro sono affaristi noi solo... palloni gonfiati come bolle [SM=g7605] piu tardi accade, piu sangue scorre...
grella
00giovedì 24 luglio 2008 22:29
Re:
PeterPan78., 24/07/2008 13.51:

Splendido articolo....!

Mi sono registrato solo per questo motivo, anche io vorrei sapere la fonte!!!!

Ciao a tutti ragazzi......!!! (tanto mi conoscete già....).

;)



Benvenuto...... [SM=j7569]

grella
00giovedì 24 luglio 2008 22:31
Re: la vedo lunga...
laplace77, 24/07/2008 16.30:


...e noiosa...


16:07 - Usa: -2,6% vendite case esistenti giugno (RCO)


[SM=g7600]



E così sia..........



Gin77
00venerdì 25 luglio 2008 08:27
Ciao a tutti [SM=g7576]

sfogliano riviste di annunci immobiliari o notato che sono aumentate tantissimo le offerete di appartamenti Usati e Semi-Nuovi

secondo voi è un segno di crisi ? forse non costruiscono più tanto come anni fa? o gli AI guadagnano di più sull'usato? [SM=g7600]
aletiburtino
00venerdì 25 luglio 2008 08:54
Buongiorno............................
24/07/2008 16:01:50 CET
Italia, la crisi del '29? Speriamo che arrivi presto (o sarà la fine)




In questi giorni si legge, un po' da tutte le parti, che l'attuale crisi economica/finanziaria/energetica, ammesso che sia una crisi ed ammesso che sia seria, non sarà certamente niente di simile a quella famigerata del 1929.
Questo, in effetti, è altamente probabile ma, paradossalmente, non è per niente una buona notizia.
Infatti, SE l'economia mondiale non andrà in recessione, unico serio modo per arrestare la crescita dei consumi in tempi stretti e nella misura necessaria, la domanda di petrolio continuerà ad aumentare e con questa il prezzo (non potendo la produzione crescere significativamente), cosi incentivando la famosa "speculazione", in un perverso gioco al rialzo. Il prezzo crescerà, fino a strangolare la domanda, a causa dell'aumento generalizzato dei prezzi di tutti i prodotti (ci vuole energia per produrre, confezionare, trasportare e distribuire QUALUNQUE prodotto), così facendo incontrare, con le cattive,la curva dell'offerta e quella della domanda.
Sintesi della lavandaia: tanto più ci si ostinerà a tenere su l'economia, tanto più brusca sarà la frenata e più alta la probabilità di perdere il controllo del Tir finanziario-economico mondiale.
Ma questa è solo la prima e più immediata cattiva notizia.
La seconda è che questa crisi non può essere come quella del 1929 se non altro per l'elementare motivo che le sue radici sono strutturali e non produttivo/speculative come quelle della grande crisi del XX secolo .
Nel 1929 il mondo e le sue risorse erano quasi intatti, pronti per essere sfruttati, conquistati, sviluppati.
Non c'era certo scarsità energetica, l'unico vincolo alla produzione industriale era dato dalla capacità del mercato di assorbire la produzione; l'introduzione della meccanizzazione agricola, della lotta chimica agli infestanti, dei moderni fertilizzanti, della selezione genica stava già facendo esplodere la produzione alimentare.
Insomma si trattava di una brutta influenza in un corpo sano.
Che infatti recuperò in pochi anni i livelli del '29.
Questa che si delinea in questi mesi, invece, somiglia molto di più ad una broncopolmonite per un centenario, come del resto è, sostanzialmente, il nostro sistema economico. In un corpo debilitato e che a malapena riesce a vivacchiare in condizioni ordinarie il prodigioso espandersi delle economie asiatiche somiglia ad un cancro in metastasi, il rapido collasso del sistema bancario ad una serie di infarti sempre aggravantesi, la crisi energetica ed alimentare a una dieta da Gulag.
Insomma il baldo giovane del 29, ottanta anni dopo, è ormai un decrepito vecchietto e non ci sarà assolutamente da stupirsi se, questa volta, non gliela farà.
Pegasus@
00venerdì 25 luglio 2008 09:00
MUTUI:GROSS, SVALUTAZIONI FINO A $1.000 MILIARDI


MUTUI:GROSS, SVALUTAZIONI FINO A $1.000 MILIARDI
di WSI - ANSA

Il manager di Pimco, principale fondo obbligazionario del mondo, conferma che la crisi del credito immobiliare causera' circa un trilione di dollari di svalutazioni a carico delle societa' finanziarie.

La crisi innescata dal collasso del credito immobiliare Usa ad alto rischio dovrebbe portare a circa un trilione (mille miliardi) di dollari di svalutazioni a carico delle società finanziarie, con la conseguenza di irrigidire il credito bancario ed alimentare la cessione di asset.
La previsione è stata fatta oggi da Bill Gross, gestore di PIMCO, il colosso mondiale dei fondi, che ha esposto le sue posizioni al riguardo sul sito Web del gruppo. Gross ha affermato che un totale di cinque trilioni di prestiti immobiliari, cioé quasi la metà del totale, appartengono ad asset da considerare a rischio, come il subprime o come le emissioni cosiddette Alt-A. Oltre a questo - ha continuato - circa 25 milioni di abitazioni statunitensi rischiano di avere un valore negativo, il che significa ulteriori pignoramenti ed un più accentuato calo dei prezzi. Il valore negativo si determina quando le case valgono meno rispetto al prestito contratto.

Gross ha aggiunto che qualora effettivamente si arrivi ad un trilione di dollari di svalutazioni le società finanziarie saranno costrette, ove non riescano a raccogliere la liquidità necessaria, appunto a cedere asset in portafoglio. Oltre a questo, si determinerebbe una contrazione del credito con effetti sull' economia reale. Le previsioni di Gross implicano quindi che le svalutazioni finora effettuate corrispondono a meno della metà del totale richiesto al sistema.

Le stime del gestore di PIMCO coincidono in particolare con quelle dell' ex presidente della Banca Mondiale, James Wolfensohn e superano quelle del Fondo Monetario Internazionale che aveva stimato un massimo di 945 milioni di 'write-down'. Gross è un personaggio molto seguito dal mondo finanziario statunitense, in quanto fu fra l' altro uno dei pochissimi a suo tempo a prevedere il collasso legato all' esplosione della bolla immobiliare. Lo stesso Gross aveva in seguito confessato che la prospettiva di un imminente scoppio della crisi che è ufficialmente cominciata il 9 agosto dello scorso anno gli era improvvisamente diventata chiara mentre era impegnato in una seduta di Yoga.

Allora lo Yoga fa bene per davvero alla salute della gente... [SM=g7576]

Pega
aletiburtino
00venerdì 25 luglio 2008 09:35
09:31:18 ***ISAE:FIDUCIA SERVIZI LUGLIO AI MINIMI DA 2003,PEGGIORA PURE COMMERCIO

IN CALO PER SECONDO MESE CONSECUTIVO CLIMA NELLE COSTRUZIONI (IL SOLE 24 ORE RADIOCOR)- ROMA, 25 LUG- A LUGLIO LA FIDUCIA DELLE IMPRESE DEI SERVIZI CROLLA FINO A TOCCARE IL MINIMO DAL 2003 (QUANDO INIZIO' LA RILEVAZIONE DELL'INTERO COMPARTO).LO COMUNICA L'ISAE PRECISANDO CHE L'INDICATORE GREZZO E' SCESO DA 14 A -8. PEGGIORA PURE IL CLIMA DI FIDUCIA DEI COMMERCIANTI CON L'INDICE CHE, AL NETTO DELLA COMPONENTE STAGIONALE, E' SCESO DA 107 A 98,4. IN CALO, PER IL SECONDO MESE CONSECUTIVO, ANCHE LA FIDUCIA NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI DI GIUGNO(DA 85,8 A 83,2). COM-SIM-Y- (RADIOCOR) 25-07-08 09:30:56 (0040) 3 NNNN

Zed1982
00venerdì 25 luglio 2008 09:48
Re: Buongiorno............................
[SM=g7576]
aletiburtino, 25/07/2008 8.54:

24/07/2008 16:01:50 CET
Italia, la crisi del '29? Speriamo che arrivi presto (o sarà la fine)


In questi giorni si legge, un po' da tutte le parti, che l'attuale crisi economica/finanziaria/energetica, ammesso che sia una crisi ed ammesso che sia seria, non sarà certamente niente di simile a quella famigerata del 1929.
Questo, in effetti, è altamente probabile ma, paradossalmente, non è per niente una buona notizia.
Infatti, SE l'economia mondiale non andrà in recessione, unico serio modo per arrestare la crescita dei consumi in tempi stretti e nella misura necessaria, la domanda di petrolio continuerà ad aumentare e con questa il prezzo (non potendo la produzione crescere significativamente), cosi incentivando la famosa "speculazione", in un perverso gioco al rialzo. Il prezzo crescerà, fino a strangolare la domanda, a causa dell'aumento generalizzato dei prezzi di tutti i prodotti (ci vuole energia per produrre, confezionare, trasportare e distribuire QUALUNQUE prodotto), così facendo incontrare, con le cattive,la curva dell'offerta e quella della domanda.
Sintesi della lavandaia: tanto più ci si ostinerà a tenere su l'economia, tanto più brusca sarà la frenata e più alta la probabilità di perdere il controllo del Tir finanziario-economico mondiale.
Ma questa è solo la prima e più immediata cattiva notizia.
La seconda è che questa crisi non può essere come quella del 1929 se non altro per l'elementare motivo che le sue radici sono strutturali e non produttivo/speculative come quelle della grande crisi del XX secolo .
Nel 1929 il mondo e le sue risorse erano quasi intatti, pronti per essere sfruttati, conquistati, sviluppati.
Non c'era certo scarsità energetica, l'unico vincolo alla produzione industriale era dato dalla capacità del mercato di assorbire la produzione; l'introduzione della meccanizzazione agricola, della lotta chimica agli infestanti, dei moderni fertilizzanti, della selezione genica stava già facendo esplodere la produzione alimentare.
Insomma si trattava di una brutta influenza in un corpo sano.
Che infatti recuperò in pochi anni i livelli del '29.
Questa che si delinea in questi mesi, invece, somiglia molto di più ad una broncopolmonite per un centenario, come del resto è, sostanzialmente, il nostro sistema economico. In un corpo debilitato e che a malapena riesce a vivacchiare in condizioni ordinarie il prodigioso espandersi delle economie asiatiche somiglia ad un cancro in metastasi, il rapido collasso del sistema bancario ad una serie di infarti sempre aggravantesi, la crisi energetica ed alimentare a una dieta da Gulag.
Insomma il baldo giovane del 29, ottanta anni dopo, è ormai un decrepito vecchietto e non ci sarà assolutamente da stupirsi se, questa volta, non gliela farà.



Aletiburtino, la penso esattamente come te.
Siamo messi maluccio: abbiamo raggiunto i picchi estrattivi di quasi tutto: petrolio, uranio, gas, oro e chi più ne ha..
L'unica cosa su cui non sono d'accordo è quando dici che gli asiatici sono il cancro: NOI occidentali abbiamo metastatizzato ben prima di loro, più o meno in corrispondenza dell'inizio dell'era petrolifera.

Questo modello di civiltà è radicalmente sbagliato, orrendo nella sua evoluzione consumistica : si è voluto piegare l'uomo all'economia e non il contrario.
Sull'altare del dio denaro abbiamo sacrificato gran parte delle risorse del pianeta e tra un pò saranno razzi amari..e stavolta non si parla di date lontane secoli ma pochi anni; per qualcuno ad esempio il picco di estrazione petrolifera è stato addirittura raggiunto nel 2006 [SM=j7568]

Il nostro mondo va a petrolio, se il prezzo sale la fame lo segue di pari passo.
Poi la cementificazione selvaggia (specie in Italia) innescherà un fenomeno interessante: se guardate le foto scattate nelle vostre città ai primi del '900 le scoprirete piene di orti e campi coltivati, magari dove oggi ci sono quegli orrendi palazzoni degli anni '60.
Questo porta a chiedersi: se trasportare delle verdure in un camion costasse come un volo per Australia, quanto sarebbe bello vivere nelle città? E nel momento in cui i camion dovessero fermarsi?

Secondo i cosiddetti picchisti quest'inverno avremo l'antipasto degli effetti del picco (detto di Hubbert): il petrolio arriverà a 200$ al barile, 250$ l'anno prossimo è così via, sino a diventare più prezioso dell'oro [SM=g7755]
Anche alcuni economisti sono dello stesso avviso:

Benetazzo nel 2007, sin troppo ottimista
Benetazzo più realista nel 2008 (strozzate la conduttrice!!)

Vorrei postare questo grafico, che trovo agghiacciante: rappresenta l'impronta energetica che l'uomo ha lasciato nella storia.



Per ritornare al tuo discorso, anch'io penso che questa crisi sarà molto diversa e molto più profonda di quella del '29 fatta in un epoca in cui di petrolio ce n'era più del necessario, così come le materie prime.
E proprio vero, siamo un vecchietto in fin di vita [SM=j7568]

Però al grido di "Gianni! Non può morire l'ottimismo!!" voglio aggiungere che potrebbe essere come la storia ci ha insegnato, ovvero che l'uomo ha sempre cambiato una risorsa con un altra più efficente nel momento del bisgono: dal legno al carbone,dal carbone al petrolio. Forse che il futuro sarà più roseo di quel che sembra? [SM=g7576]
ocy2001
00venerdì 25 luglio 2008 09:59
Il mattone....come trema
"vendite rallentate, prezzi in discesa, grandi gruppi costretti a frenare i cantieri, investitori in fuga.
Dopo lo sboom negli USA , anche in Europa si diffonde la paura

Da martedì 15 luglio, il cielo sopra il mattone s'è fatto ancora più plumbeo
[SM=g7605]

Articolo dell'espresso del 31/07/08

link: www.selpress.com/rassegne/borsaimmobiliare/25072008/564E0F01.TIF
ocy2001
00venerdì 25 luglio 2008 10:03
Piano casa, Nomisma a consulto
"Via XX Settembre cerca sugegrimenti dal centro studi bolognesi"

Stiamo messi bene allora! [SM=j7568]

www.selpress.com/rassegne/borsaimmobiliare/25072008/5652E601.TIF
laplace77
00venerdì 25 luglio 2008 10:16
Re: Buongiorno............................
aletiburtino, 25/07/2008 8.54:

24/07/2008 16:01:50 CET
Italia, la crisi del '29? Speriamo che arrivi presto (o sarà la fine)




In questi giorni si legge, un po' da tutte le parti, che l'attuale crisi economica/finanziaria/energetica, ammesso che sia una crisi ed ammesso che sia seria, non sarà certamente niente di simile a quella famigerata del 1929.
Questo, in effetti, è altamente probabile ma, paradossalmente, non è per niente una buona notizia.
Infatti, SE l'economia mondiale non andrà in recessione, unico serio modo per arrestare la crescita dei consumi in tempi stretti e nella misura necessaria, la domanda di petrolio continuerà ad aumentare e con questa il prezzo (non potendo la produzione crescere significativamente), cosi incentivando la famosa "speculazione", in un perverso gioco al rialzo. Il prezzo crescerà, fino a strangolare la domanda, a causa dell'aumento generalizzato dei prezzi di tutti i prodotti (ci vuole energia per produrre, confezionare, trasportare e distribuire QUALUNQUE prodotto), così facendo incontrare, con le cattive,la curva dell'offerta e quella della domanda.
Sintesi della lavandaia: tanto più ci si ostinerà a tenere su l'economia, tanto più brusca sarà la frenata e più alta la probabilità di perdere il controllo del Tir finanziario-economico mondiale.
Ma questa è solo la prima e più immediata cattiva notizia.
La seconda è che questa crisi non può essere come quella del 1929 se non altro per l'elementare motivo che le sue radici sono strutturali e non produttivo/speculative come quelle della grande crisi del XX secolo .
Nel 1929 il mondo e le sue risorse erano quasi intatti, pronti per essere sfruttati, conquistati, sviluppati.
Non c'era certo scarsità energetica, l'unico vincolo alla produzione industriale era dato dalla capacità del mercato di assorbire la produzione; l'introduzione della meccanizzazione agricola, della lotta chimica agli infestanti, dei moderni fertilizzanti, della selezione genica stava già facendo esplodere la produzione alimentare.
Insomma si trattava di una brutta influenza in un corpo sano.
Che infatti recuperò in pochi anni i livelli del '29.
Questa che si delinea in questi mesi, invece, somiglia molto di più ad una broncopolmonite per un centenario, come del resto è, sostanzialmente, il nostro sistema economico. In un corpo debilitato e che a malapena riesce a vivacchiare in condizioni ordinarie il prodigioso espandersi delle economie asiatiche somiglia ad un cancro in metastasi, il rapido collasso del sistema bancario ad una serie di infarti sempre aggravantesi, la crisi energetica ed alimentare a una dieta da Gulag.
Insomma il baldo giovane del 29, ottanta anni dopo, è ormai un decrepito vecchietto e non ci sarà assolutamente da stupirsi se, questa volta, non gliela farà.




e' sempre bene citare le fonti...

[SM=g7600]
ocy2001
00venerdì 25 luglio 2008 10:18
Milano e Roma super care. Battono anche The Big Apple
Curiosità
Ecco le città più care al mondo nel 2008

1) Mosca,
2) Tokyo
3)Londra (scesa al III posto dal II)
4)Oslo (ha guadagnato sei posizioni!!!)
5) Seul (era al III posto)
6) ?
7)Copenaghen
8) Ginevra
9)Zurigo
10) Milano

16) Roma e Dublino
Possibile?!? A me ROma non pare meno cara di Milano. Forse perchè Roma è più estesa e quindi facndo una media risulta meno costosa?!!?
[SM=g7564]

www.selpress.com/rassegne/borsaimmobiliare/25072008/56557001.TIF
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