Re: L'Italia verso il caos?
maatmax, 7/29/2008 11:38 AM:
Ieri seguendo online la tiritera amorosa tra LaRussa (difesa) e Maroni (interno) mi è venuto un atroce dubbio e un brivido lungo la schiena...
Loro sanno!!
Sanno perfettamente quando scoppierà il caos in italia con la gente incazzata per le strade o in coda davanti alle banche fallite.
Per questo agiscono d'anticipo mandando l'esercito per le strade con la scusa della "sicurezza".
In Autunno ci sarà un bagno di sangue? Intanto anche oggi borse giù... ormai è caduta in verticale.
ESATTAMENTE COSI', INFATTI....................................
Crollo economico, DNA e impronte digitali: ce n’è per tutti!
Marcello Pamio – 22 luglio 2008 - DISINFORMAZIONE.IT -
Con tutto il rispetto che si può avere per la Vita , l’amplificazione mediatica fornita da tutti i giornali e telegiornali del Sistema, ai casi umani di Eluana Englaro piuttosto di Paolo Ravasin in un contesto di pseudo-eutanasia, è veramente vergognosa. Ovviamente non c’è da scandalizzarsi, perché vi sono altri obiettivi...
I giornalisti prezzolati, i mezzobusti televisivi, assieme ai camerieri dell’economia, i politici, sono tutti apparentemente occupati e preoccupati di risolvere l’annoso problema della vita e la morte: chi può decidere la morte di una persona in coma vegetativo da anni o inchiodata a letto per l’intera esistenza dalla sclerosi? La persona stessa, i genitori, i magistrati o la politica? Serve una legge ad hoc, un testamento biologico o cos’altro?
Queste sono domande che non troveranno mai risposta (e lo sanno molto bene gli esperti di turno), se non nella coscienza del singolo individuo.
Chiaramente si tratta di scusanti mediatiche per tenerci occupata la mente delle persone, per riempire oculatamente i giornali e telegiornali, ma soprattutto mantenerci nell’oscurità totale su altre cose che stanno accadendo nel mondo. Il riferimento all’instaurazione del Nuovo Ordine Internazionale, che sotto una cappa di silenzio generale sta invece facendo passi da gigante, è scontato.
La crisi economica globale è stata oscurata dalle lettere e/o articoli di protesta per l’accanimento terapeutico; il controllo di milioni di persone (scansione dell’iride, impronte digitali e DNA) è stato soppiantato dalle impronte digitali dei Rom e dai cani che puntualmente in estate si trasformano in mostri assetati di sangue.
Crisi economica
Dopo 314 anni dalla nascita del Signoraggio moderno (ufficialmente dalla nascita della Banca d’Inghilterra, luglio 1694), la globalizzazione delle merci, dei mercati e delle finanze è giunta all’oste per pagare il conto. Un conto estremamente salato!
Grazie al Signoraggio bancario che letteralmente svuota le casse di Governi e Stati indebitandoli; grazie alla finanza creativa e speculativa, edge-fund, future, mutui subprime, ecc. il sistema economico è in profonda e irreversibile crisi.
Una crisi sistemica che riguarda tutto il mondo occidentale industrializzato, e per certi versi, come vedremo in seguito, è voluta e desiderata da qualcuno…
Numerose Cassandre, avvisano da anni che il crash inizierà dall’immensa bolla speculativa sugli immobili. La più grande bolla speculativa - secondo il Financial Times - della storia dell’umanità.
Le imprese edili, vuoi per i tassi bassissimi, hanno continuato per decenni a costruire appartamenti, case, palazzi; mentre le persone, grazie a mutui a tassi agevolati, le hanno acquistate.
Ora la BCE di Francoforte (banca centrale dei Poteri Forti), alzando costantemente il tasso di sconto del denaro ha creato una situazione paradossale: le imprese e i comuni mortali non riescono più a pagare le rate!
Le banche commerciali spingono alla restituzione del debito, richiedendo indietro quei soldi che non possedevano quando li hanno “prestati”, e che quindi non hanno mai tirato fuori dalle casse (vedi creazione del denaro dal nulla: Signoraggio secondario).
Ecco la costruzione ad arte del fallimento dell’intero sistema.
In America la crisi delle due finanziarie Fannie Mae (Federal National Mortgage Association) e Freddie Mac (Federal Home Loan Mortgage Corporation), che da sole rappresentano oltre il 50% dell’intero mercato ipotecario (con un portafoglio di 5200 miliardi di dollari)[1] deve essere vista come il collasso dell’intera bolla del debito statunitense.
Qualcuno ne ha parlato in Italia?
Queste due gigantesche finanziarie sono praticamente insolventi[2] e lo ha detto William Poole, ex presidente della Fed di St. Louis: “Il Congresso deve riconoscere che questi enti sono insolventi e che ne continua a permettere l’esistenza come bastioni di privilegi, finanziati dai contribuenti”.
L’11 luglio è stata presa addirittura la decisione di chiudere la banca IndyMac a causa di non liquidità e trasferirne la gestione dalla Federal Deposit Insurance Corporation. Secondo il Los Angeles Times, questa banca ha almeno un miliardo di dollari di depositi non coperti dall’assicurazione FDIC, che riguardano circa 10.000 risparmiatori.[3]
Anche di questo, che si tratta del secondo più grande fallimento bancario da quello della Continental Illinois nel 1984, qualcuno ne ha parlato adeguatamente e correttamente?
Le file di ansiosi risparmiatori davanti alle banche per ritirare (o sperare di ritirare) i propri sudati risparmi si ripete dopo esattamente 79 anni, da quel vicinissimo ottobre nero del ’29.
Tutto si ripete, con qualche aggravante: i prezzi di petrolio e alimentari continuano oggi a salire (causa speculazioni), mentre nel ’29 erano al loro minimo.[4]
“Se le banche centrali reagiscono in eccesso alla fiammata inflattiva provocata da greggio e granaglie – scrive Evans-Pritchard – possono innescare una spaventosa catena di eventi”, ossia aggravare la deflazione, replicando esattamente la Grande Depressione.[5]
La Banca Centrale d’Europa, con sede a Francoforte, ovviamente sta facendo proprio questo: ha scelto di combattere l’inflazione, mantenendo alti i tassi d’interesse!
Il fratello Jean-Claude Trichet sta mantenendo altissima la differenza tra tasso europeo e i Buoni del Tesoro americani (il debito USA).
Questa strategia, incomprensibile a chi non è addentro alle strategie della Sinarchia, sta facendo rifugiare fiumi di denaro nell’euro, con il risultato che la moneta unica europea è sempre più forte.
Un euro forte però strangola tutte le esportazioni (facendo colare a picco l’economia europea, forse prima di quella americana) mentre agevola l’esportazione d’oltreoceano.
Spunta in ritardo come nel 1929, la coscienza che è in atto non una Recessione, ma la Depressione.[6]
Parola questa (“depressione”) vietata nei media, perché ricorda troppo da vicino l’ottobre nero.
Chi ha osato evocarla è stato invece l’ottantenne Sir William Rees-Mogg, opinionista del Times nonché membro dei Poteri Forti.
Come vedete i Poteri si possono permettere qualche lusso…
Stiamo andando incontro ad un nuovo e più preoccupante 1929 e i media si occupano di dar spazio alle tristi vicende di una povera ragazza in coma e dei suoi genitori.