Evvai con l'ottimismo
Dopo questa, vai a comprar casa col mutuo, và.
Per oltre 2 milioni di famiglie tasche vuote a metà del mese
Una famiglia italiana su 4 fatica ad arrivare alla terza settimana. Sono 6,3 milioni i nuclei familiari in bolletta al 20 del mese, pari al 26% del campione, a cui vanno aggiunti altri 2,2 milioni di famiglie (9% del totale) che arrivano a tasche vuote già alla metà del mese, segno di una crisi economica che incide pesantemente sui portafogli degli italiani. E che si ritiene lunga (almeno 2 anni) e, al momento, affrontata poco e male dalla classe politica: oltre il 70% del campione boccia tanto il comportamento del Governo che delle opposizioni. A sottolinearlo è un sondaggio Confesercenti-Swg secondo il quale ben il 58% degli intervistati ha paura di un peggioramento della propria situazione economica nei prossimi 12 mesi. E, rispetto al 2007, raddoppia, passando dal 16% al 32%, la quota di coloro che guardano con maggior preoccupazione la condizione della propria famiglia. «Non sprechiamo l'occasione del Natale per sostenere i redditi bassi e la domanda interna», sottolinea il presidente di Confersercenti Marco Venturi, che chiede misure concrete a sostegno delle Pmi, a partire dalla moratoria degli studi di settore per le pmi, per impedire, prosegue, «migliaia di chiusure e l'aumento della disoccupazione».
E un sostegno alle Pmi lo chiedono, anche, il 30% degli intervistati, soprattutto, per scongiurare perdite del posto di lavoro. Tra le misure da mettere, poi, in campo subito, anche, la detassazione delle tredicesime (22% del campione), riduzione degli interessi per i mutui e il taglio delle tasse per le famiglie numerose (14 per cento).
Dal sondaggio emerge, poi, un deciso aumento, nel 2008, del numero di italiani che hanno ridotto le spese per colpa della crisi: erano due terzi nel 2007, mentre, oggi, si tocca quota 82% degli intervistati. In testa alle rinunce, abbigliamento e calzature, con un taglio rispetto al 2007 di quattro punti in più (dal 48% al 52 per cento). Restano costanti i risparmi per beni domestici e alimentari. Si cerca di conservare, invece, l'opportunità di andare in vacanza, magari più breve ed economica: i rinunciatari che nel 2007 erano il 32%, scendono nel 2008 al 25 per cento.
Tempi di magra che si preannunciano, comunque, non brevi. Per 8,3 milioni di famiglie (il 34% del campione) la fase recessiva durerà da un minimo di un anno fino a 2 anni, mentre per altri 6 milioni di intervistati (il 26%) potrebbe, invece, superare, anche, la soglia dei 2 anni. I più ottimisti (9%), reputano superabile la crisi entro 6 mesi. E, intanto, la classe politica sta a guardare: il 74% del campione giudica «poco» o «per niente» adeguati gli interventi del Governo per fronteggiare la congiuntura negativa. Ma la colpa, per gli italiani, è, anche, delle opposizioni, visto che solo il 18% degli intervistati «assolve» il loro operato rispetto all'attuale crisi economico-finanziaria.