Bolla immobiliare - 15° Parte

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MirkoROMA78
00mercoledì 12 novembre 2008 11:44
L'avevo letto anch'io

Tgcom
Tempi duri? Investire sul vino
Il consiglio viene da Mediobanca
Siamo in tempi di crisi? Brindiamoci sopra. Ma con del vino che sia di qualità. L'invito arriva niente meno che da Mediobanca.


[SM=g7576]
Pegasus@
00mercoledì 12 novembre 2008 11:57

Ogni tanto qualche Speculatore Furbacchione rimane nella rete...

Truffe Immobiliari Milionarie , decine di denunce


Operazione "Golden Brick"...."Mattone d'Oro"...

Pega
Pegasus@
00mercoledì 12 novembre 2008 12:41

Il Braccio di Ferro in Atto tra "Regioni e Governo" dietro il Social Housing...


Il Piano Casa rischia di Saltare - Italia Oggi


Pega
MirkoROMA78
00mercoledì 12 novembre 2008 15:24
ocy2001
00mercoledì 12 novembre 2008 15:53
Re:
MirkoROMA78, 12/11/2008 15.24:

http://video.tiscali.it/categorie/News/Ansa_Economia/22842.html




[SM=g7560] [SM=g7560] [SM=g7560]

Dicono pero' che nel 2009, a fronte di un ulteriore calo dei prezzi delle case, i canoni di locazione sono previsti in aumento....io non ne sarei così convinta....
MirkoROMA78
00mercoledì 12 novembre 2008 15:57
Re: Re:
ocy2001, 12/11/2008 15.53:




[SM=g7560] [SM=g7560] [SM=g7560]

Dicono pero' che nel 2009, a fronte di un ulteriore calo dei prezzi delle case, i canoni di locazione sono previsti in aumento....io non ne sarei così convinta....




Infatti la penso come te, per me sono anche troppo ottimisti! [SM=g7560]
aletiburtino
00mercoledì 12 novembre 2008 15:59
L'HO SEMPRE DETTO: L'ULTIMO DEI PENSIERI SARA' LA CASA....
15:42:23 CRISI MERCATI: SACCONI,TEMO MOLTI NECESSITERANNO AMMORTIZZATORI SOCIALI

(IL SOLE 24 ORE RADIOCOR) - ROMA, 12 NOV - 'NELLA STAGIONE CHE CI ATTENDE, CHE TUTTI TEMIAMO SARA' CONTRADDISTINTA DA UNA DIFFUSA PERDITA DI POSTI DI LAVORO, RICORREREMO MOLTO AGLI STRUMENTI DELLA PROTEZIONE PASSIVA DEL REDDITO, AI COSIDDETTI AMMORTIZZATORI SOCIALI'. UNA SCELTA APPARENTEMENTE IN CONTRASTO CON LE INDICAZIONI CONTENUTE NEL LIBRO VERDE SUL WELFARE, NEL QUALE SI PUNTA INVECE ALLE POLITICHE ATTIVE. MA, HA SOTTOLINEATO IL MINISTRO DEL LAVORO, MAURIZIO SACCONI, IN UN'AUDIZIONE ALLA CAMERA, 'NEL BREVE PERIODO SAREMO COSTRETTI AD AGIRE MOLTO SULLA LEVA PASSIVA PER L'INTEGRAZIONE DEL REDDITO', CERCANDO PERO' ANCHE, 'ATTRAVERSO IL DIALOGO CON LE REGIONI, DI FAR SI' CHE QUESTI, TEMO, MOLTI FRUITORI DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI POSSANO ALLO STESO TEMPO FRUIRE DI SOSTEGNI FORMATIVI'. MCT-NEP (RADIOCOR) 12-11-08 15:42:10 (0283) 5 NNNN
dgambera
00mercoledì 12 novembre 2008 17:12
Roberto Ponziani
00mercoledì 12 novembre 2008 17:13
Re: Re:
pax2you, 11/11/2008 16.35:



Concordo...
vorrei chiederti anche un'altra cosa...
una mia amica ha comprato 2 anni fa una casa di nuova costruzione tramite cooperativa in Milano.
Rogitato Ottobre 2008.

La cifra che viene indicata come costi di costruzione e' quella deducibile dalle tasse ma corrisponde solo a circa il 50% del valore pagato.
Es:box pagato 22.000 ma cifra su cui calcolare la deducibilità 9000(costi di costruzione)....mi viene da pensare che senza cooperativa il costo della casa sarebbe della meta... [SM=g7752]

In una situazione come questa qual'e' il reale costo della casa e a livello statitico quale cifra viene considerata?

La percentuale e' stata calcolata decurtando anche il costo degli allacciamenti(una tassa comunale in pratica) e le personalizzazioni.




Ecchime qua, allora:

Se ha comprato una nuova costruzione , prima casa, doveva pagare l'i.va al 4% su casa e garage (se questo era una pertinenza della stessa come immagino) per tutto il valore.
Ma tu mi parli di deducibilità, quindi penso che magari, quell'intervento edilizio è passato come ristrutturazione di qualcosa, donano a tutti i partecipanti alla cooperativa, la possibilità di dedurre i costi di ristrutturazione (e solo quelli), le famose agevolazioni al 36% al 55% con tetto di 48000mila euro e 4000 euro anno....in quel caso ilcalcolo viene fatto sulla parte di cifra destinata alla ristrutturazione, non a quella necessaria per esempio all'acquisto dell'area...

Ma non è molto chiaro quello che intendi.

Posto un po di materiale

Le agevolazioni sono state prorogate fino al 2010 con la finanziaria del 2008: art. 1 comma 17 e seguenti.

17. Sono prorogate per gli anni 2008, 2009 e 2010, per una quota pari al 36 per cento delle spese sostenute, nei limiti di 48.000 euro per unità immobiliare, ferme restando le altre condizioni ivi previste, le agevolazioni tributarie in materia di recupero del patrimonio edilizio relative:
a) agli interventi di cui all'articolo 2, comma 5, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, per le spese sostenute dal 1o gennaio 2008 al 31 dicembre 2010;
b) agli interventi di cui all'articolo 9, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, nel testo vigente al 31 dicembre 2003, eseguiti dal 1o gennaio 2008 al 31 dicembre 2010 dai soggetti ivi indicati che provvedano alla successiva alienazione o assegnazione dell'immobile entro il 30 giugno 2011.

18. È prorogata per gli anni 2008, 2009 e 2010, nella misura e alle condizioni ivi previste, l'agevolazione tributaria in materia di recupero del patrimonio edilizio relativa alle prestazioni di cui all'articolo 7, comma 1, lettera b), della legge 23 dicembre 1999, n. 488, fatturate dal 1o gennaio 2008.
19. Le agevolazioni fiscali di cui al comma 17 spettano a condizione che il costo della relativa manodopera sia evidenziato in fattura.

Chiarimento dell'Agenzia delle Entrate sulla differenza di detrazione del 36% o del 55% per le varie tipologie di lavori

L’articolo 1, comma 18, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, ha prorogato, per le annualità 2008, 2009 e 2010, l’applicazione dell’aliquota IVA agevolata del 10 per cento alle prestazioni di servizi aventi ad oggetto gli interventi di recupero del patrimonio edilizio di cui all’articolo 31, primo comma, lettere a), b), c) e d), della legge 5 agosto 1978, n. 457, realizzati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata. Ai fini del riconoscimento dell’agevolazione in esame non è più richiesto, diversamente da quanto stabilito per le operazioni effettuate nel periodo di imposta 2007, che il costo della relativa manodopera sia evidenziato in fattura. L’applicazione dell’aliquota IVA agevolata del 10 per cento, relativamente alle prestazioni di servizi aventi ad oggetto interventi di recupero del patrimonio edilizio, prescinde quindi dall’indicazione in fattura del costo della manodopera che, invece, si rende necessaria, anche in relazione agli interventi effettuati nel periodo 2008/2010, per il riconoscimento della detrazione d’imposta del 36% delle spese riguardanti le seguenti opere edili: - interventi di recupero del patrimonio edilizio, disciplinati all’articolo 2, comma 5, della legge n. 289 del 27 dicembre 2002 e successive modificazioni; - interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia operati da imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che provvedono alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile, di cui all’articolo 9, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 488 nel testo vigente al 31 dicembre 2010. Per questi interventi, infatti, l’obbligatorietà dell’indicazione in fattura del costo della manodopera è disposta espressamente dall’articolo 1, comma 19, della citata legge n. 244 del 2007. (circolare 12/E del 19 febbraio 2008)

e inoltre:

Il citato DL n. 355/2003 ha previsto l’applicabilità della detrazione del 36% anche agli interventi di restauro, risanamento e ristrutturazione su interi fabbricati, eseguiti entro il 31 dicembre 2005 (prorogati 2006) da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano alla successiva vendita o alienazione dell’immobile entro il 30 giugno dell'anno seguente. La detrazione del 36% va calcolata, in tale ipotesi, su un importo forfetario pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell’immobile risultante dall’atto di acquisto o di assegnazione, fermo restando il limite massimo di spesa annua di € 48.000.
Tale agevolazione non è subordinata né alla preventiva comunicazione al Centro Operativo di Pescara, né al pagamento mediante bonifico bancario.

Nella determinazione dell'ammontare dei costi sostenuti per la realizzazione delle opere edilizie sono previsti, oltre all'esecuzione dei lavori e l'acquisto dei materiali in senso stretto, anche alcuni oneri accessori quali:
- progettazione dei lavori;
- prestazioni professionali richieste dal tipo di intervento realizzato;
- relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti;
- perizie e sopralluoghi;
- IVA; imposta di bollo, diritti comunali, autorizzazioni e/o concessioni;
- oneri di urbanizzazione
- ogni altro costo inerente la realizzazione dell'intervento agevolato.
Non danno diritto alla detrazione:
- gli interessi passivi su mutui, anticipazioni o scoperti di c/c accesi per sostenere le spese dell'intervento edilizio;
- i costi di trasloco o custodia in magazzino dei mobili nel periodo di esecuzione dei lavori di ristrutturazione.

Per incentivare ulteriormente il recupero del patrimonio edilizio, è stabilito che i Comuni hanno la facoltà di:
- ridurre la tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (TOSAP) per l’esecuzione delle opere;
- ridurre al 50% gli oneri correlati al costo di costruzione.


Il diritto alla detrazione è subordinato all'effettuazione di specifici adempimenti di natura formale, quali:
- comunicazione all'Agenzia delle Entrate dell'inizio dei lavori, completa degli allegati previsti dalla legge;
- pagamento alle ditte coinvolte nei lavori mediante bonifico bancario;
- per i lavori di valore complessivo maggiore di € 51.645,69 (iva inclusa), presentazione della dichiarazione di esecuzione dei lavori;
- comunicazione alla ASL;
- conservazione dei documenti.
stelafe
00mercoledì 12 novembre 2008 17:35
Profumo di Passera
Quel Profumo di Passera.Ancora giù San Paolo Imi e Unicredito.Disastro bancario in Italia.

Milano 11.Novembre.Profumo di Passera. E' lo slogan tra gli addetti ai lavori che percuote come un tam tam le sale dei broker finanziari. L'unione dei due istituti di credito più importanti d'Italia potrebbe essere assurda,ma la fase di crisi dei mercati sta mettendo a dura prova anche loro e l'idea di questo matrimonio è meno peregrina di quanto sembri. Un conglomerato in grado di consolidare le due banche,mettendole a riparo da eventuali takeover ostili. Anche questo sembra assurdo,ma se la crisi continua tutto può accadere. L'ottimismo oggi è un cattivo consigliere di cui non ci si deve fidare. Il fallimento di Lehman Brothers docet.Sembrava assurdo ieri e sembra più assurdo oggi che la banca di investimento americana non esiste più,scomparsa nella cenere.
Milano 11.Novembre.Anche oggi i due titoli San Paolo Imi e Unicredito sono stati spazzati via dalle vendite,un crollo che ha originato una flessione del 16% per Imi San Paolo e del 12 % per Unicredito.Chi ci guadagna sono soltanto i trader,i vampiri che si nutrono di cattive notizie e vendono al primo segnale verde. Ma il mercato epr gli aguzzini distrugge il potere intrinseco dei grandi patrimoni e colpisce ai fianchi la solidità del sistema bancario. IL provvedimento del Governo che dovrebbe affiancarsi al settore bancario italiano langue e questo non è un segnale positivo per il mercato,che individua in questa incertezza le difficoltà anche del debito pubblico italiano,il deficit di cassa. Ormai si attende ad ore l'ingresso dello Stato nelle nostre principali banche,non ci sono plausibili alternative. La parola d'ordine è rafforzare la credibilità del sistema sul mercato e arginare le fluttuazioni speculative al ribasso dei grandi hedge funds che ballano intorno ai nostri principali istituti di credito come Sioux pronti a portarsi a casa lo scalpo. Silvio Berlusconi è riuscito a far entrare i libici nel capitale di Unicredito,ma i miliardi di Tripoli sono serviti qualche istante poi tutto nuovamente ha cominciato a franare. La notizia del dividendo di carta di San Paolo Imi di oggi è ancora più preoccupante e non lascia dubbi che al di fuori del rafforzamento patrimoniale che Passera vuole raggiungere la crisi è profonda e difficile da gestire. L'intero credito è in riflusso e comincia a contaminare anche il mercato immobiliare ingessato dalla penuria di liquidità,malgrado Trichet abbia compiuto una girandola al contrario abbassando il saggio di sconto,quando la folle strategia della BCE andava esattamente in senso opposto. La crisi nera non si attenua e le prossime ondate potrebbero indurre a testare nuovi minimi nelle quotazioni dei principali titoli azionari. Anche Enel che vede aumentare gli utili a un +86% oggi non è riuscita a chiudere con un segno positivo. Il petrolio scende e se cominceranno a scendere i titoli petroliferi come ENi e Saipem,il listino di piazza affari potrebbe venir inghiottito da un solo Hedge fund di dimensioni internazionali.

E’ ora di agire per il Governo Italiano e spingere la BCE ad un altro ribasso del costo del denaro perchè se si incanta il mercato immobiliare,cadono le garanzie sufficienti anche per le ipoteche bancarie. Il crollo del mercato immobiliare sarebbe fatale per la nostra esile economia. Non è vero infatti che essendo la proprietà immobiliare in Italia in mano ai privati il mercato non scende. Forse potrebbe iniziare a deteriorarsi più in fretta di quanto crediamo. La necessità di liquidità per finanziare le proprie piccole e medie imprese è un motivo valido per vendere il mattone,gli impegni,i pegni,le scadenze sono ruote del treno che sferragliano tutti i giorni nelle famiglie italiane e il tempo più passa più conduce alla soglia dei pagamenti.
www.corsera.it/notizia.php?id=167
bencobenco
00mercoledì 12 novembre 2008 17:45
Re: Profumo di Passera
stelafe, 12/11/2008 17.35:

Quel Profumo di Passera.Ancora giù San Paolo Imi e Unicredito.Disastro bancario in Italia.

Milano 11.Novembre.Profumo di Passera. E' lo slogan tra gli addetti ai lavori che percuote come un tam tam le sale dei broker finanziari. L'unione dei due istituti di credito più importanti d'Italia potrebbe essere assurda,ma la fase di crisi dei mercati sta mettendo a dura prova anche loro e l'idea di questo matrimonio è meno peregrina di quanto sembri. Un conglomerato in grado di consolidare le due banche,mettendole a riparo da eventuali takeover ostili. Anche questo sembra assurdo,ma se la crisi continua tutto può accadere. L'ottimismo oggi è un cattivo consigliere di cui non ci si deve fidare. Il fallimento di Lehman Brothers docet.Sembrava assurdo ieri e sembra più assurdo oggi che la banca di investimento americana non esiste più,scomparsa nella cenere.
Milano 11.Novembre.Anche oggi i due titoli San Paolo Imi e Unicredito sono stati spazzati via dalle vendite,un crollo che ha originato una flessione del 16% per Imi San Paolo e del 12 % per Unicredito.Chi ci guadagna sono soltanto i trader,i vampiri che si nutrono di cattive notizie e vendono al primo segnale verde. Ma il mercato epr gli aguzzini distrugge il potere intrinseco dei grandi patrimoni e colpisce ai fianchi la solidità del sistema bancario. IL provvedimento del Governo che dovrebbe affiancarsi al settore bancario italiano langue e questo non è un segnale positivo per il mercato,che individua in questa incertezza le difficoltà anche del debito pubblico italiano,il deficit di cassa. Ormai si attende ad ore l'ingresso dello Stato nelle nostre principali banche,non ci sono plausibili alternative. La parola d'ordine è rafforzare la credibilità del sistema sul mercato e arginare le fluttuazioni speculative al ribasso dei grandi hedge funds che ballano intorno ai nostri principali istituti di credito come Sioux pronti a portarsi a casa lo scalpo. Silvio Berlusconi è riuscito a far entrare i libici nel capitale di Unicredito,ma i miliardi di Tripoli sono serviti qualche istante poi tutto nuovamente ha cominciato a franare. La notizia del dividendo di carta di San Paolo Imi di oggi è ancora più preoccupante e non lascia dubbi che al di fuori del rafforzamento patrimoniale che Passera vuole raggiungere la crisi è profonda e difficile da gestire. L'intero credito è in riflusso e comincia a contaminare anche il mercato immobiliare ingessato dalla penuria di liquidità,malgrado Trichet abbia compiuto una girandola al contrario abbassando il saggio di sconto,quando la folle strategia della BCE andava esattamente in senso opposto. La crisi nera non si attenua e le prossime ondate potrebbero indurre a testare nuovi minimi nelle quotazioni dei principali titoli azionari. Anche Enel che vede aumentare gli utili a un +86% oggi non è riuscita a chiudere con un segno positivo. Il petrolio scende e se cominceranno a scendere i titoli petroliferi come ENi e Saipem,il listino di piazza affari potrebbe venir inghiottito da un solo Hedge fund di dimensioni internazionali.

E’ ora di agire per il Governo Italiano e spingere la BCE ad un altro ribasso del costo del denaro perchè se si incanta il mercato immobiliare,cadono le garanzie sufficienti anche per le ipoteche bancarie. Il crollo del mercato immobiliare sarebbe fatale per la nostra esile economia. Non è vero infatti che essendo la proprietà immobiliare in Italia in mano ai privati il mercato non scende. Forse potrebbe iniziare a deteriorarsi più in fretta di quanto crediamo. La necessità di liquidità per finanziare le proprie piccole e medie imprese è un motivo valido per vendere il mattone,gli impegni,i pegni,le scadenze sono ruote del treno che sferragliano tutti i giorni nelle famiglie italiane e il tempo più passa più conduce alla soglia dei pagamenti.
www.corsera.it/notizia.php?id=167



mi verrebbe da obbiettare che in usa i tassi sono al 2 e la crisi peggiora


giemmeppi
00mercoledì 12 novembre 2008 18:14
Re: Re: Profumo di Passera
bencobenco, 12/11/2008 17.45:



mi verrebbe da obbiettare che in usa i tassi sono al 2 e la crisi peggiora






per i mutuati ahime son rimasti al 6... al 2 stan per le banche...
Roberto Ponziani
00mercoledì 12 novembre 2008 18:21
Re: Re: Re: Profumo di Passera
giemmeppi, 12/11/2008 18.14:




per i mutuati ahime son rimasti al 6... al 2 stan per le banche...




EEEEEEESATTO!

[SM=g7626]
giemmeppi
00mercoledì 12 novembre 2008 18:39
Re: Re: Re: Re: Profumo di Passera
Roberto Ponziani, 12/11/2008 18.21:




EEEEEEESATTO!

[SM=g7626]




2 grandi miti da cui stare lontani per non farsi altro male:
- travaso
- ribasso dei tassi

non funzioneranno ahi per chi ancora ci spera nei rialzi/tenute
TobaccoFlower
00mercoledì 12 novembre 2008 19:35
Re: Profumo di Passera
stelafe, 12/11/2008 17.35:


E’ ora di agire per il Governo Italiano e spingere la BCE ad un altro ribasso del costo del denaro perchè se si incanta il mercato immobiliare,cadono le garanzie sufficienti anche per le ipoteche bancarie. Il crollo del mercato immobiliare sarebbe fatale per la nostra esile economia. Non è vero infatti che essendo la proprietà immobiliare in Italia in mano ai privati il mercato non scende. Forse potrebbe iniziare a deteriorarsi più in fretta di quanto crediamo. La necessità di liquidità per finanziare le proprie piccole e medie imprese è un motivo valido per vendere il mattone,gli impegni,i pegni,le scadenze sono ruote del treno che sferragliano tutti i giorni nelle famiglie italiane e il tempo più passa più conduce alla soglia dei pagamenti.
www.corsera.it/notizia.php?id=167





Risulta chiaro che nel nostro Paese l'importante è salvare il kulo alle banche... [SM=p7579]
nazionalsindacalista
00mercoledì 12 novembre 2008 19:56
Re: Re: Profumo di Passera
TobaccoFlower, 12/11/2008 19.35:





Risulta chiaro che nel nostro Paese l'importante è salvare il kulo alle banche... [SM=p7579]



Alle banche ormai resta soltanto il margine d'interesse, soltanto il margine d'interesse
Solo quello è la fonte di profitti in questa fase di crollo generale. Addirittura adesso hanno cambiato i modelli contabili per mettere nelle trimestrali di fine anno delle plusvalenze inesistenti in un calcolo mark to market (cioè valutare a valore di mercato roba che non vale più nulla, perchè non trova acquirenti, come i vari subprime e derivati, o vale molto meno come certe partecipazioni non quotate o IMMOBILI). Credo che questa trovata dei nuovi modelli contabili serva a prevenire il terrore tra la massa, che potrebbe anche correre agli sportelli...
Perciò anche con i tassi a zero i debitori non avranno sollievo, perchè chi li tiene per il collo ha soltanto loro come fonte di profitto, e per di più in una fase di mancanza di liquidità.

Inoltre, se i governi non avessero garantito obbligazioni bancarie e prestiti interbancari, adesso l'euribor sfiorerebbe le due cifre, con i risultati immaginabili. Naturalmente fermare il gelo dell'interbancario è stata la prima cosa che hanno fatto i governi, perchè se no a quest'ora avremmo già scene apocalittiche nell'economia reale (ma non possono fermare la valanga, possono solo cercare di controllarne la caduta).
dgambera
00mercoledì 12 novembre 2008 20:15
Re: Re: Re: Profumo di Passera
nazionalsindacalista, 12/11/2008 19.56:



Alle banche ormai resta soltanto il margine d'interesse, soltanto il margine d'interesse
Solo quello è la fonte di profitti in questa fase di crollo generale. Addirittura adesso hanno cambiato i modelli contabili per mettere nelle trimestrali di fine anno delle plusvalenze inesistenti in un calcolo mark to market (cioè valutare a valore di mercato roba che non vale più nulla, perchè non trova acquirenti, come i vari subprime e derivati, o vale molto meno come certe partecipazioni non quotate o IMMOBILI). Credo che questa trovata dei nuovi modelli contabili serva a prevenire il terrore tra la massa, che potrebbe anche correre agli sportelli...
Perciò anche con i tassi a zero i debitori non avranno sollievo, perchè chi li tiene per il collo ha soltanto loro come fonte di profitto, e per di più in una fase di mancanza di liquidità.

Inoltre, se i governi non avessero garantito obbligazioni bancarie e prestiti interbancari, adesso l'euribor sfiorerebbe le due cifre, con i risultati immaginabili. Naturalmente fermare il gelo dell'interbancario è stata la prima cosa che hanno fatto i governi, perchè se no a quest'ora avremmo già scene apocalittiche nell'economia reale (ma non possono fermare la valanga, possono solo cercare di controllarne la caduta).



Diciamo che hanno fatto il loro sporco lavoro e non mi dispiace neanche: l'idea che potesse esserci molta gente a fare una brutta fine (anche se se la sarebbero meritata per le scelte sconsiderate fatte), non mi piaceva più di tanto.

Direi che mi basta un bel sano e sacrosanto riallineamneto delle quotazioni a quella che è la capacità di acquisto della famiglia media.

Starò diventando troppo buono ora che vedo i ribassi?

[SM=p7579]
TobaccoFlower
00mercoledì 12 novembre 2008 20:22
Re: Re: Re: Profumo di Passera
nazionalsindacalista, 12/11/2008 19.56:



Alle banche ormai resta soltanto il margine d'interesse, soltanto il margine d'interesse
Solo quello è la fonte di profitti in questa fase di crollo generale. Addirittura adesso hanno cambiato i modelli contabili per mettere nelle trimestrali di fine anno delle plusvalenze inesistenti in un calcolo mark to market (cioè valutare a valore di mercato roba che non vale più nulla, perchè non trova acquirenti, come i vari subprime e derivati, o vale molto meno come certe partecipazioni non quotate o IMMOBILI). Credo che questa trovata dei nuovi modelli contabili serva a prevenire il terrore tra la massa, che potrebbe anche correre agli sportelli...
Perciò anche con i tassi a zero i debitori non avranno sollievo, perchè chi li tiene per il collo ha soltanto loro come fonte di profitto, e per di più in una fase di mancanza di liquidità.

Inoltre, se i governi non avessero garantito obbligazioni bancarie e prestiti interbancari, adesso l'euribor sfiorerebbe le due cifre, con i risultati immaginabili. Naturalmente fermare il gelo dell'interbancario è stata la prima cosa che hanno fatto i governi, perchè se no a quest'ora avremmo già scene apocalittiche nell'economia reale (ma non possono fermare la valanga, possono solo cercare di controllarne la caduta).



Questo è sicuro. Ma l'aria da un po' di giorni a questa parte mi sembra quella di voler tenere in vita a tutti i costi il moribondo. Questi vorrebbero che la gente continuasse a indebitarsi come ai bei tempi, allettandola con l'abbassamento dei tassi...
Se il mercato immobiliare crolla sarà una catastrofe? Certo, per loro! [SM=g7628]
dgambera
00mercoledì 12 novembre 2008 20:23
Re: Re: Re: Re: Profumo di Passera
TobaccoFlower, 12/11/2008 20.22:



Questo è sicuro. Ma l'aria da un po' di giorni a questa parte mi sembra quella di voler tenere in vita a tutti i costi il moribondo. Questi vorrebbero che la gente continuasse a indebitarsi come ai bei tempi, allettandola con l'abbassamento dei tassi...
Se il mercato immobiliare crolla sarà una catastrofe? Certo, per loro! [SM=g7628]




Devono chiudere l'anno alla meno peggio. Se cominciano adesso, rischiano di non svernare. [SM=g7628]
Poi, nel 2009 cambieranno registro secondo me.
dgambera
00mercoledì 12 novembre 2008 20:24
Interessante
Acket (Julius Baer): «Per i mercati azionari sarà un lungo inverno»

A un certo punto dice


la stagione dei default è agli inizi

pax2you
00mercoledì 12 novembre 2008 22:49
Re: Re: Re: Re: Re:
MirkoROMA78, 12/11/2008 11.05:




capisco, che bassezze però. Certe cose fanno veramente riflettere!




si abbastanza...
e' un miscuglio tra indole del popolo italiano e contesto socio-culturale.
Non si denuncia a volte per paura,giustificata, e a volte per ignoranza.
Forse fra qualche secolo...

ps
Vorrei ricordare lo scandalo di pochi mesi fa sulla svendita di case pubbliche a varie persone...sindacalisti,pretori,giornalisti,politici,dirigenti d'azienda,etc...il colore politico non c'entra nulla...e' solo questione di indole truffaldina e controlli che per paura o inefficienza non vengono perpetuati.

pax2you
00mercoledì 12 novembre 2008 23:02
Re: Re: Re:
Roberto Ponziani, 12/11/2008 17.13:




Ecchime qua, allora:

Se ha comprato una nuova costruzione , prima casa, doveva pagare l'i.va al 4% su casa e garage (se questo era una pertinenza della stessa come immagino) per tutto il valore.
Ma tu mi parli di deducibilità, quindi penso che magari, quell'intervento edilizio è passato come ristrutturazione di qualcosa, donano a tutti i partecipanti alla cooperativa, la possibilità di dedurre i costi di ristrutturazione (e solo quelli), le famose agevolazioni al 36% al 55% con tetto di 48000mila euro e 4000 euro anno....in quel caso ilcalcolo viene fatto sulla parte di cifra destinata alla ristrutturazione, non a quella necessaria per esempio all'acquisto dell'area...

Ma non è molto chiaro quello che intendi.

Posto un po di materiale

Le agevolazioni sono state prorogate fino al 2010 con la finanziaria del 2008: art. 1 comma 17 e seguenti.

17. Sono prorogate per gli anni 2008, 2009 e 2010, per una quota pari al 36 per cento delle spese sostenute, nei limiti di 48.000 euro per unità immobiliare, ferme restando le altre condizioni ivi previste, le agevolazioni tributarie in materia di recupero del patrimonio edilizio relative:
a) agli interventi di cui all'articolo 2, comma 5, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, per le spese sostenute dal 1o gennaio 2008 al 31 dicembre 2010;
b) agli interventi di cui all'articolo 9, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, nel testo vigente al 31 dicembre 2003, eseguiti dal 1o gennaio 2008 al 31 dicembre 2010 dai soggetti ivi indicati che provvedano alla successiva alienazione o assegnazione dell'immobile entro il 30 giugno 2011.

18. È prorogata per gli anni 2008, 2009 e 2010, nella misura e alle condizioni ivi previste, l'agevolazione tributaria in materia di recupero del patrimonio edilizio relativa alle prestazioni di cui all'articolo 7, comma 1, lettera b), della legge 23 dicembre 1999, n. 488, fatturate dal 1o gennaio 2008.
19. Le agevolazioni fiscali di cui al comma 17 spettano a condizione che il costo della relativa manodopera sia evidenziato in fattura.

Chiarimento dell'Agenzia delle Entrate sulla differenza di detrazione del 36% o del 55% per le varie tipologie di lavori

L’articolo 1, comma 18, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, ha prorogato, per le annualità 2008, 2009 e 2010, l’applicazione dell’aliquota IVA agevolata del 10 per cento alle prestazioni di servizi aventi ad oggetto gli interventi di recupero del patrimonio edilizio di cui all’articolo 31, primo comma, lettere a), b), c) e d), della legge 5 agosto 1978, n. 457, realizzati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata. Ai fini del riconoscimento dell’agevolazione in esame non è più richiesto, diversamente da quanto stabilito per le operazioni effettuate nel periodo di imposta 2007, che il costo della relativa manodopera sia evidenziato in fattura. L’applicazione dell’aliquota IVA agevolata del 10 per cento, relativamente alle prestazioni di servizi aventi ad oggetto interventi di recupero del patrimonio edilizio, prescinde quindi dall’indicazione in fattura del costo della manodopera che, invece, si rende necessaria, anche in relazione agli interventi effettuati nel periodo 2008/2010, per il riconoscimento della detrazione d’imposta del 36% delle spese riguardanti le seguenti opere edili: - interventi di recupero del patrimonio edilizio, disciplinati all’articolo 2, comma 5, della legge n. 289 del 27 dicembre 2002 e successive modificazioni; - interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia operati da imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che provvedono alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile, di cui all’articolo 9, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 488 nel testo vigente al 31 dicembre 2010. Per questi interventi, infatti, l’obbligatorietà dell’indicazione in fattura del costo della manodopera è disposta espressamente dall’articolo 1, comma 19, della citata legge n. 244 del 2007. (circolare 12/E del 19 febbraio 2008)

e inoltre:

Il citato DL n. 355/2003 ha previsto l’applicabilità della detrazione del 36% anche agli interventi di restauro, risanamento e ristrutturazione su interi fabbricati, eseguiti entro il 31 dicembre 2005 (prorogati 2006) da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedano alla successiva vendita o alienazione dell’immobile entro il 30 giugno dell'anno seguente. La detrazione del 36% va calcolata, in tale ipotesi, su un importo forfetario pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell’immobile risultante dall’atto di acquisto o di assegnazione, fermo restando il limite massimo di spesa annua di € 48.000.
Tale agevolazione non è subordinata né alla preventiva comunicazione al Centro Operativo di Pescara, né al pagamento mediante bonifico bancario.

Nella determinazione dell'ammontare dei costi sostenuti per la realizzazione delle opere edilizie sono previsti, oltre all'esecuzione dei lavori e l'acquisto dei materiali in senso stretto, anche alcuni oneri accessori quali:
- progettazione dei lavori;
- prestazioni professionali richieste dal tipo di intervento realizzato;
- relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti;
- perizie e sopralluoghi;
- IVA; imposta di bollo, diritti comunali, autorizzazioni e/o concessioni;
- oneri di urbanizzazione
- ogni altro costo inerente la realizzazione dell'intervento agevolato.
Non danno diritto alla detrazione:
- gli interessi passivi su mutui, anticipazioni o scoperti di c/c accesi per sostenere le spese dell'intervento edilizio;
- i costi di trasloco o custodia in magazzino dei mobili nel periodo di esecuzione dei lavori di ristrutturazione.

Per incentivare ulteriormente il recupero del patrimonio edilizio, è stabilito che i Comuni hanno la facoltà di:
- ridurre la tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (TOSAP) per l’esecuzione delle opere;
- ridurre al 50% gli oneri correlati al costo di costruzione.


Il diritto alla detrazione è subordinato all'effettuazione di specifici adempimenti di natura formale, quali:
- comunicazione all'Agenzia delle Entrate dell'inizio dei lavori, completa degli allegati previsti dalla legge;
- pagamento alle ditte coinvolte nei lavori mediante bonifico bancario;
- per i lavori di valore complessivo maggiore di € 51.645,69 (iva inclusa), presentazione della dichiarazione di esecuzione dei lavori;
- comunicazione alla ASL;
- conservazione dei documenti.



grazie mille per le informazioni ma la nuova costruzione non e' nata da una ristrutturazione di un altro edificio(es: ex industria) ma e' stata costruita dove vi erano degli orti.
Il punto e' che non si capisce perche su una casa nuova tramite cooperativa viene pagata 100 ma l'iva e' solo sul 50% circa del valore pagato realmente(identificato con la voce costi di costruzione).
Inoltre la cifra dell'immobile ridotta del 50% e' superiore ai 48000 euro.


Roberto Ponziani
00mercoledì 12 novembre 2008 23:04
Re: Re: Re: Re:
pax2you, 12/11/2008 23.02:



grazie mille per le informazioni ma la nuova costruzione non e' nata da una ristrutturazione di un altro edificio(es: ex industria) ma e' stata costruita dove vi erano degli orti.
Il punto e' che non si capisce perche su una casa nuova tramite cooperativa viene pagata 100 ma l'iva e' solo sul 50% circa del valore pagato realmente(identificato con la voce costi di costruzione).
Inoltre la cifra dell'immobile ridotta del 50% e' superiore ai 48000 euro.




Ti ripeto, non mi risulta. L'assegnazione viene fatta pagando il tutto allo stato, quindi o 4% o 10% su tutto il valore...

tra l'altro mi hai messo la curiosità e ho chiesto alla coopercasa 8una cooperativa delle più grandi qua) e anche loro ...

Boh!

laplace77
00giovedì 13 novembre 2008 11:19
long way to go

11:00 - Ocse: e' recessione, Pil area -0,3% nel 2009, serve stimolo macro -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Parigi, 13 nov - In tempi
normali, la politica monetaria, piu' che quella di bilancio
sarebbe lo strumento migliore per stabilizzare la situazione
ma - indica l'Ocse nell'aggiornamento sulle proiezioni
diffuso oggi - "nell'attuale situazione di estremo stres
finanziario, il meccanismo di trasmissione monetaria puo'
essersi indebolito".

Inoltre negli Stati Uniti e in Giappone
lo spazio per ulteriori riduzioni dei tassi e' limitato.

Alla base delle proiezioni c'e' l'assunto che il periodo di
grande stress finanziario iniziato a meta' settembre sara' di
breve durata, ma sara' seguito da un lungo periodo di
turbolenze finanziarie fino alla fine del 2009 e che la
graduale normalizzazione si vedra' a partire da quella data.

Va inoltre tenuto conto della crisi del immobiliare che in
molti Paesi europei ha "ancora una lunga strada da fare".


A controbilanciare in parte tali effetti negativi, c'e' la
spinta al miglioramento dei redditi reali derivante della
forte flessione dei prezzi delle materie prime. In effetti i
timori sull'andamento dell'inflazione che avevano
caratterizzato i mesi scorsi ormai si sono dissolti:
l'inflazione ha raggiunto l'apice in estate e ora sta
diminuendo. I rischi connessi alle previsioni sono comunque
molti - indica l'Ocse - e nel 2009 sono soprattutto sul
versante di un loro peggioramento. In particolare, il
ritorno a condizioni finanziarie normali potrebbe richiedere
piu' tempo del previsto, ci potrebbero essere altri
fallimenti bancari e le economie dei mercati emergenti
potrebbero essere colpite in modo piu' grave delle attese.

Non e' da escludere d'altro canto che le cose vadano meglio
del previsto, in particolare che il rafforzamento dei
bilanci bancari proceda piu' rapidamente delle attese grazie
all'insieme delle misure adottate. In una situazione cosi'
inusuale, anche la politica di bilancio puo' avere un ruolo,
sottolinea l'Ocse. Gli stabilizzatori automatici dovrebbero
funzionare appieno e "nei Paesi dove c'e' spazio di manovra
di bilancio, un allentamento mirato resta un'opzione
importante sul breve termine".


[SM=g7628]

laplace77
00giovedì 13 novembre 2008 11:56
OT - aridaje

La Camera manda avanti il DDL anti-blog


bastardi


andremo tutti su .org anzi su .eu

e bypasseremo i filtri come fanno i cinesi



lo trovate, ovviamente, anche su beppe grillo


PS: e' tutto un programma, comprate o meglio scaricate questo, se avete lo stomaco


cia' cia'


FINE OT

aletiburtino
00giovedì 13 novembre 2008 12:16
I NODI VENGONO AL PETTINE..........


12:03:41 CRISI MERCATI: GUIDO ROSSI, 'PER L'ITALIA IL RISCHIO E' L'USCITA DALL'EURO'

IL PROFESSORE COMMENTA L'INTERVENTO DI PASSERA SU MAASTRICHT (IL SOLE 24 ORE RADIOCOR) - MILANO, 13 NOV - 'PER QUANTO MI RIGUARDA L'INVITO, CHE E' ANCHE UNA CALDA RACCOMANDAZIONE, E' A STARE MOLTO ATTENTI. DICHIARAZIONI DEL GENERE FINISCONO PER ALIMENTARE UN CLIMA DI CONTRAPPOSIZIONE TRA L'EUROPA POLITICA E L'EUROPA MONETARIA. E NON E' UN BEL RISULTATO'. QUESTO IL COMMENTO DEL PROFESSOR GUIDO ROSSI ALLA PROPOSTA DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO DI INTESA SANPAOLO, CORRADO PASSERA, DI SUPERARE IL DOGMA DI MAASTRICHT. 'NON SOLO', AGGIUNGE, 'UNA SECONDA CONSEGUENZA E' SPINGERE L'ITALIA VERSO L'AUMENTO DEL DEBITO PUBBLICO, CHE FAREBBE PERFINO RISCHIARE UN DISASTRO: L'USCITA DALL'EURO'. RMI- (RADIOCOR) 13-11-08 12:02:55 (0170) 5 NNNN
giulioc2
00giovedì 13 novembre 2008 12:16
Sommiamo il fatto che prima bruciavano i libri in piazza, adesso bruciano i finanziamenti alle scuole!
il popolo ignorante è più facile comandarlo!
laplace77
00giovedì 13 novembre 2008 12:19
Re: I NODI VENGONO AL PETTINE..........
aletiburtino, 13/11/2008 12.16:



12:03:41 CRISI MERCATI: GUIDO ROSSI, 'PER L'ITALIA IL RISCHIO E' L'USCITA DALL'EURO'

IL PROFESSORE COMMENTA L'INTERVENTO DI PASSERA SU MAASTRICHT (IL SOLE 24 ORE RADIOCOR) - MILANO, 13 NOV - 'PER QUANTO MI RIGUARDA L'INVITO, CHE E' ANCHE UNA CALDA RACCOMANDAZIONE, E' A STARE MOLTO ATTENTI. DICHIARAZIONI DEL GENERE FINISCONO PER ALIMENTARE UN CLIMA DI CONTRAPPOSIZIONE TRA L'EUROPA POLITICA E L'EUROPA MONETARIA. E NON E' UN BEL RISULTATO'. QUESTO IL COMMENTO DEL PROFESSOR GUIDO ROSSI ALLA PROPOSTA DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO DI INTESA SANPAOLO, CORRADO PASSERA, DI SUPERARE IL DOGMA DI MAASTRICHT. 'NON SOLO', AGGIUNGE, 'UNA SECONDA CONSEGUENZA E' SPINGERE L'ITALIA VERSO L'AUMENTO DEL DEBITO PUBBLICO, CHE FAREBBE PERFINO RISCHIARE UN DISASTRO: L'USCITA DALL'EURO'. RMI- (RADIOCOR) 13-11-08 12:02:55 (0170) 5 NNNN




i soldi liquidi vanno all'estero (l'estero che resta in EU) con un paio di click

per i mattoni e' piu' difficile...

laplace77
00giovedì 13 novembre 2008 12:24
Re: I NODI VENGONO AL PETTINE..........
aletiburtino, 13/11/2008 12.16:



12:03:41 CRISI MERCATI: GUIDO ROSSI, 'PER L'ITALIA IL RISCHIO E' L'USCITA DALL'EURO'

IL PROFESSORE COMMENTA L'INTERVENTO DI PASSERA SU MAASTRICHT (IL SOLE 24 ORE RADIOCOR) - MILANO, 13 NOV - 'PER QUANTO MI RIGUARDA L'INVITO, CHE E' ANCHE UNA CALDA RACCOMANDAZIONE, E' A STARE MOLTO ATTENTI. DICHIARAZIONI DEL GENERE FINISCONO PER ALIMENTARE UN CLIMA DI CONTRAPPOSIZIONE TRA L'EUROPA POLITICA E L'EUROPA MONETARIA. E NON E' UN BEL RISULTATO'. QUESTO IL COMMENTO DEL PROFESSOR GUIDO ROSSI ALLA PROPOSTA DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO DI INTESA SANPAOLO, CORRADO PASSERA, DI SUPERARE IL DOGMA DI MAASTRICHT. 'NON SOLO', AGGIUNGE, 'UNA SECONDA CONSEGUENZA E' SPINGERE L'ITALIA VERSO L'AUMENTO DEL DEBITO PUBBLICO, CHE FAREBBE PERFINO RISCHIARE UN DISASTRO: L'USCITA DALL'EURO'. RMI- (RADIOCOR) 13-11-08 12:02:55 (0170) 5 NNNN




questo e' incredibile:

12:14 - Crisi mercati: Gotti Tedeschi, "l'algoritmo di Maastricht era insostenibile"

"La crisi ha tolto il velo: il re e' nudo"

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 nov - "Sono
assolutamente d'accordo", dichiara il banchiere Ettore Gotti
Tedeschi a Radiocor sulla proposta dell'amministratore
delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, di superare il
dogma di Maastricht. E spiega: "L'algoritmo con cui l'Italia
e' entrata in Maastricht era insostenibile in quanto non era
centrato sui vantaggi competitivi dell'Italia. Ora la crisi
ha tolto ogni velo e sta rendendo evidente che il re e'
nudo".



che vorrebbe, continuare ad aumentare il debito pubblico?

e quali erano i vantaggi competitivi dell'italia, la svalutazione competitiva?


non ho parole...


rolando.
00giovedì 13 novembre 2008 13:11
Re: Re: I NODI VENGONO AL PETTINE..........
laplace77, 13/11/2008 12.24:




questo e' incredibile:

12:14 - Crisi mercati: Gotti Tedeschi, "l'algoritmo di Maastricht era insostenibile"

"La crisi ha tolto il velo: il re e' nudo"

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 nov - "Sono
assolutamente d'accordo", dichiara il banchiere Ettore Gotti
Tedeschi a Radiocor sulla proposta dell'amministratore
delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera, di superare il
dogma di Maastricht. E spiega: "L'algoritmo con cui l'Italia
e' entrata in Maastricht era insostenibile in quanto non era
centrato sui vantaggi competitivi dell'Italia. Ora la crisi
ha tolto ogni velo e sta rendendo evidente che il re e'
nudo".



che vorrebbe, continuare ad aumentare il debito pubblico?

e quali erano i vantaggi competitivi dell'italia, la svalutazione competitiva?


non ho parole...





Mi spieghi cosa significa, in soldoni?
Grazie.
Rolando


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