Re: Re: Re: Re: Re: Re:
dgambera, 07/11/2008 22.55:
Non so se ti stai riferendo a Roberto.
Se fosse così, credo che con lui sfondi una porta aperta.
Io insisto nel mettermi in mezzo, perchè seguo da un pò le sue battaglie e gli ho chiesto di venire qui a parlare con noi promettendogli che non sarebbe stato massacrato perchè AI.
Ritengo abbiamo solo da guadagnarci a parlare con gente che ha più competenze ed esperienza di noi sul mercato VERO e non mi stancherò mai di dirlo.
Ma infatti non mi ha attaccato, almeno io non mi sono sentito attaccato.
Chiaro che la categoria egli ai ha fatto sicuramente qualcosa per meritarsi la nomea che ha, ma vi invito a non confondere questa cosa come la spiegazione dei mali nel mondo delle compravendite, i mali sono molti, su tutti , unalegislazione farraginosa e poco trasparente, i notai stessi sono un costo che solo in italia è così elevato, in tutte le altre anzioni il loro apporto è molto limitato e costa molto meno.
Così come per le mediazioni che sono inversamente porporzionali (come importi) alla penetrazione nel mercato da parte degli AI.
La figura dell'AI, come dettata dalla 39/89 sarebbe una figura garantista, non lo è perchè per i forti costi e l'assoluta mancanza della certezza dell'incasso ha reso la categoria una sort di covo di lupi affamati (mangio ora perchè domani...).
Se gli ai sarano capaci di penetrare il mercato e arrivare a percentuali tipo 70%+ allora si avrà sia un miglioramento della qualità che un calo dei costi.
Inoltre a quel punto sarà molto difficile creare meccanismi di bolle facilmente, perchè l'ai ha diritto alla provvigione quando il suo comportamento sia infrapartes.
Chiaro che il discorso è teorico.
Potrei scendere nello specifico della mia teoria, ma è noiosa...