La riqualificazione dell'area ex Ticosa di Como sembra ormai saltata.
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Praticamente non hanno più interesse a costruire vista la crisi dell'immobiliare, solo che ormai hanno comprato l'area. Siccome sono immanicati col comune, stanno facendo in modo che sia il comune a prendersi le colpe per far saltare tutto. Como è peggio di Napoli. I lombardi che parlano male del meridione sono semplicemente IGNORANTI (nel senso che ignorano quello che succede ogni santo giorno nelle città del nord).
Multi Development, società italo-olandese che ha vinto l’appalto per i lavori sull’area ex Ticosa, è a un passo dall’abbandonare il progetto di riqualificazione dell’area. La conferma arriva dallo stesso sindaco, Stefano Bruni, attraverso una nota del suo ufficio stampa. Le cause del ripensamento di Multi sarebbero da ricercare, stando a quanto dichiarato dal primo cittadino, nella crisi economica internazionale. Ma le voci si sprecano. Alcune indiscrezioni vorrebbero Multi in procinto di fare retro marcia a causa dei tempi geologici con cui la pratica Ticosa sta andando avanti in Comune. Una lentezza dovuta alle difficoltà legate alla bonifica del sottosuolo, ma anche alle numerose osservazioni mosse al progetto. Altre indiscrezioni, invece, assicurano che Multi abbia mostrato l’intenzione di cercare nuovi partner che la affianchino nell’operazione edilizia che riguarda la parte residenziale del progetto. La società italo-olandese starebbe cercando questi partner proprio sul territorio comasco.
«Questi giorni - si legge nella nota di Palazzo Cernezzi - saranno decisivi per definire i passaggi che porteranno all’attivazione del cantiere, sia sul fronte della bonifica ambientale, che sulla realizzazione del progetto di riqualificazione». Il sindaco ha incontrato lunedì il presidente di Multi e ha poi riferito l’esito del colloquio agli assessori nella giunta di mercoledì: «Siamo di fronte ad un momento di congiuntura economica molto difficile, attendiamo che Multi completi le sue valutazioni generali e rispetto a uno scenario internazionale complessivo». L’assessore all’Urbanistica Roberto Rallo ha negato che ci sia la volontà da parte di Multi di mollare: «Quello che Multi chiede è la garanzia che l’opera si possa fare nel migliore dei modi». Parole che fanno pensare che dietro all’indecisione di Multi possano esserci anche altre ragioni diverse da quelle legate alla crisi, ma riguardanti i rapporti con il Comune.