Diario della crisi economica

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pax2you
00giovedì 13 febbraio 2014 07:51
Re: Re: Re: Fiscal Compact
ziomaoziomao, 2/12/2014 5:31 PM:



ma allora perchè non dare tutto il fiscal compact in reddito di cittadinanza ai soli cittadini italiani con l'obbligo di spenderlo tutto in prodotti italiani al 100%, così vedrai come l'economia si riprende di colpo.

ah ! dimenticavo... siamo in europa e queste cose sono contro i diritti umani e le sacre tavole della legge ue.

qui ci vuole un bel referendum. [SM=j7569]

ciaooo




Il reddito da cittadinanza e' già una realtà europea.
In Italia la fanno passare per un sussidio per gli sfaticati o per una questione assurda.

cito:
In Italia non si sa neanche che chi in Europa (Francia, Germania, Gran Bretagna e non solo Danimarca, Svezia…) non guadagna abbastanza ottiene un’integrazione del reddito, e anche chi lavora part time ottiene un’integrazione del reddito. Poi si scopre che in Italia il reddito medio è da miseria. E tutti si sorprendono. Ma veramente in Italia si ignora l’abc dello stato sociale? Mi pare strano da credere.

L’esistenza di quello che di fatto è un reddito di cittadinanza in Europa spiega molte cose che in Italia vengono riproposte, lasciatemi dire, in modo del tutto assurdo. Spiega la flessibilità europea (peraltro di gran lunga minore che in Italia), spiega l’assenza di lavoro nero, spiega l’assenza delle massicce raccomandazioni, spiega anche il fatto che le persone competenti occupino in genere il posto che compete loro (mentre così non è in Italia). Non capisco perché nonostante l'Europa raccomandi dal lontano 1992 all’Italia di introdurre un reddito di cittadinanza questo non succede neanche con la crisi.
link

Su questo argomento non e' l'Europa che ci viene contro ma parti delle nostrane classi sociali (industriali,mafia e politici) e ovviamente l'ignoranza della gente che non capisce che e' un diritto che gli spetta da decenni, realizzabile concretamente se solo si unisse tutta assieme e non fantascienza.

Ciao!

smiley1081
00giovedì 13 febbraio 2014 08:52
Re: Re: Re: Re: Fiscal Compact
pax2you, 13/02/2014 07:51:


Il reddito da cittadinanza e' già una realtà europea.
In Italia la fanno passare per un sussidio per gli sfaticati o per una questione assurda.



E poi ci si stupisce che l'economia va a rotoli, se si spendono soldi che non ci sono per finanziare gente che se lavorasse di piu' avrebbe un reddito reale...
pax2you
00giovedì 13 febbraio 2014 09:08
Re: Re: Re: Re: Re: Fiscal Compact
smiley1081, 2/13/2014 8:52 AM:



E poi ci si stupisce che l'economia va a rotoli, se si spendono soldi che non ci sono per finanziare gente che se lavorasse di piu' avrebbe un reddito reale...



I soldi per il reddito da cittadinanza ci sono e non si prendono ne' dal reddito da lavoro ne' da imposte sulla casa camuffate da tasse.
Si prendono da quelle lobby che preferiscono affamare milioni di persone piuttosto che cedere una miseria della loro ricchezza.

Tanta gente che lavora pensa che questo sistema sia per gli sfaticati ma non e' così perche' e' per i lavoratori.
Se la tua ditta chiude o riduce le ore di lavoro per crisi entra in gioco il reddito da cittadinanza che integra quello che non guadagni piu' dal lavoro.
Se sei a casa sei obbligato a riqualificarti e a non rifiutare piu' di 3 proposte di lavoro altrimenti perdi il reddito.

E' un sistema che stravolgerebbe in meglio il nostro paese.
Niente lavoro in nero,niente piu' manovalanza per la mafia,piu' persone competenti nei ruoli per cui hanno studiato e meno raccomandazioni.

La nostra crisi non e' solo economica ma anche sociale.
smiley1081
00giovedì 13 febbraio 2014 11:01
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Fiscal Compact
pax2you, 13/02/2014 09:08:


I soldi per il reddito da cittadinanza ci sono e non si prendono ne' dal reddito da lavoro ne' da imposte sulla casa camuffate da tasse.
Si prendono da quelle lobby che preferiscono affamare milioni di persone piuttosto che cedere una miseria della loro ricchezza.



Calcolando che quei soldi alle lobby non sono arrivati dal nulla, ma in ogni caso sono arrivati dal semplice cittadino, il reddito di cittadinanza e', per usare una frase Inglese, "robbing Peter to pay Paul".

Le lobby siamo noi.

Diciamo che prendi i soldi alle lobby, siano esse politiche o economiche.

Quei soldi poi le lobby se li riprenderanno da noi, alzando le tasse se politiche o aumentando i prezzi se economiche.

marco---
00giovedì 13 febbraio 2014 11:42
Facciamo come
[SM=g6963]

Facciamo come

Sei italiano? Credi nell'Europa? Hai frequentato un prestigioso ateneo milanese? O meglio ancora, ti sei formato sugli editoriali di Eugenio? Nessuno meglio di te può sapere che la terribile crisi economica e sociale che sta attanagliando il nostro paese ha un solo colpevole: noi, gli italiani. Egoisti, corrotti, improduttivi. Per 20 anni abbiamo votato Berlusconi vivendo di rendita e accumulando debiti, come la proverbiale cicala. E oggi, invece di recitare un doveroso mea culpa, ci lamentiamo del Governo (che fa del suo meglio), dell'Europa (che ci ha accolto nonostante fossimo poco credibili) e finanche dell'euro (che ci protegge dagli spekulatori kattivi).

Questo strumento è stato pensato per te, che lotti solitario contro un popolo che non ti merita. Un popolo ingrato che non capisce che il tempo delle fiabe è finito ed è ora di diventare adulti abbracciando un modello economico che sia allaltezzadellesfidepoliticheesocialidellaglobalità. Le frasi che troverai su questa pagina ti aiuteranno a far sapere agli amici, ai compagni di impegno politico, ai parenti e (soprattutto) agli avventori del bar sottocasa, quanto ti fa schifo il paese in cui vivi. Anche se non sai nulla di ciò che accade nel mondo - o non sai nulla in genere - che ti frega: l'Italia è sicuramente la peggiore tra le nazioni ed essere italiani è una vergogna. Basta nascondersi. È giusto che tutti lo sappiano!

Facciamocome™ è un generatore random di supercazzole esterofile e piddine. Dal 07/02/2014 abbiamo orgogliosamente generato 151.739 frasi.
pax2you
00giovedì 13 febbraio 2014 12:51
ue
smiley1081, 2/13/2014 11:01 AM:



Calcolando che quei soldi alle lobby non sono arrivati dal nulla, ma in ogni caso sono arrivati dal semplice cittadino, il reddito di cittadinanza e', per usare una frase Inglese, "robbing Peter to pay Paul".

Le lobby siamo noi.

Diciamo che prendi i soldi alle lobby, siano esse politiche o economiche.

Quei soldi poi le lobby se li riprenderanno da noi, alzando le tasse se politiche o aumentando i prezzi se economiche.




Nel caso specifico del reddito da cittadinanza i soldi verrebbero presi:
1 dal mancato acquisto degli f35
2 dalla tassazione sui giochi/slot machine
3 innalzamento imposte sulla rendita finanziara 2%
4 tassa aggiuntiva dell'1% sui redditi oltre i 150.000 euro
5 altre misure presenti nel decreto stabilità

Quello che dici e' vero ma cominciamo a togliere qualche briciola a queste lobby altrimenti queste, briciola dopo briciola, il giro lo bloccano e si tiene tutto Peter. [SM=j7569]



fede49
00domenica 16 febbraio 2014 17:58
Ecco perche’ stando nell’Euro, l’impoverimento e’ inevitabile


Ecco perche’ stando nell’Euro, l’impoverimento e’ inevitabile

 

Abbiamo parlato tantissime volte della CRISI dell’EURO. C’e’ una correlazione incredibile tra l’andamento di tutte le variabili macroeconomiche, a partire dalla Produzione Industriale, e l’andamento del CLUP (Costo del Lavoro per Unita’ di Prodotto).

In estrema sintesi, coi cambi fissi, vince chi svaluta il COSTO DEL LAVORO.

Vediamo l’andamento di Germania, Italia e Spagna.

gpg01 - Copy (52)

In Germania vi fu un imponente svalutazione del CLUP, in particolare tra il 2004 ed il 2008. E’ in quegli anni che la Germania e’ passata dall’essere il “GRANDE MALATO D’EUROPA” all’essere locomotiva. La Compressione del CLUP avvenne attraverso le riforme Hartz IV, creando un enorme esercito di sottopagati (circa 7 milioni). L’operazione costo’ 3-4 anni di sforamento del Deficit sul parametro del 3%, amplio’ i margini aziendali, e le aziende tedesche simultaneamente ridussero gli investimenti: il tutto si tradusse in una compressione della domanda interna, ed un ampliamento epocale dell’attivo della Bilancia dei Pagamenti, essenzialmente a spese degli altri paesi europei. In pratica fecero una sorta di “Svalutazione Competitiva“.

La Crisi dell’Eurozona fu indotta da una crisi esterna, ma fu fortemente alimentata dalla politica Tedesca degli anni precedenti: l’abbiamo ampiamente spiegato e non ci torneremo su.

 

La Spagna tra il 2008 ed il 2013 ha reagito alla crisi, e l’ha fatto attuando una politica similare. In 5 anni ha dimezzato il differenziale di CLUP con la Germania. L’operazione e’ stata possibile grazie al fatto che la Spagna ha un Mercato del Lavoro abbastanza flessibile, ed aveva un Debito Pubblico non elevatissimo. In sintesi la Spagna ha espulso dal mercato del Lavoro 3,5 milioni di persone. Cio’ ha consentito di contenere il CLUP. Tale politica (in parte voluta, in parte causata dagli eventi) ha causato una forte compressione della Domanda interna, ed i Conti Pubblici si sono fortemente deteriorati (e lo sono tutt’ora). Qualche minimo segnale di ripresa dell’export lo si e’ intravisto solo di recente, ma la situazione resta drammatica su tutti i fronti dell’economia reale (la disoccupazione e’ al 26%), ma l’inflazione e’ stata imbrigliata, e la bilancia commerciale ha avuto netti miglioramenti.

 

Ma se, in un SISTEMA A CAMBI FISSI, la CHIAVE per una politica di ripresa e’ LA RIDUZIONE DEL CLUP, come e’ possibile ridurre il Costo del Lavoro per Unita’ di Prodotto?

Ovviamente in un sistema a cambi variabili, basta svalutare. Ma nell’Ipotesi di restare nell’Euro, serve ridurre il divario di CLUP con la Germania (il gap cumulato e’ del 22-23%). Come? Ci sono 3 modi:

A) RIDURRE IL NUMERO DI LAVORATORI sia nel sistema pubblico, che privato (per l’Italia, per colmare il Gap, significa ridurre di 5 milioni il numero di lavoratori, passando da 22,5 a 17,5 milioni)

B) RIDURRE I SALARI sia nel sistema pubblico, che privato (per l’Italia, per colmare il Gap, significa ridurre del 22-23% i salari)

C) RIDURRE DRASTICAMENTE IL CUNEO FISCALE (per l’Italia, per colmare il Gap, significa ridurre gli oneri sulle Imprese per 150-170 miliardi; in sintesi concentrare le riduzioni fiscali e contributive su IRAP, tassazione Utili aziendali, oneri a carico delle Imprese, in primis contributivi)

E’ del tutto evidente, che ciascuna di queste 3 soluzioni e’ semplicemente IMPRATICABILE, per una serie di ragioni; ne citiamo alcune:

- Tutte e 3 le soluzioni implicherebbero (esattamente come accaduto in Germania nei primi anni 2000, ed in Spagna nel 2008-13) un deterioramento dei Conti Pubblici, cosa che una nazione con Debito al 134% non puo’ fare.

- Crollerebbe la Domanda Interna

- L’Economia Reale sprofonderebbe per qualche anno

- Dopo 15 anni di declino economico, una soluzione tra le 3 sopra indicate, che troverebbe effetto dopo 3-5 anni di cura, sarebbe insostenibile politicamente

L’Italia, negli ultimi anni (specie dal 2012) ha ridotto l’occupazione, ed in parte ha contenuto i salari, ma cio’ non ha comunque permesso neanche di iniziare a colmare il GAP competitivo con la Germania.

 

Avendo l’Italia vincoli di Debito Pubblico, se volesse solamente dimezzare il differenziale di CLUP cumulato con la Germania, dovrebbe fare una MANOVRA in 3-5 anni, con un MIX delle 3 azioni di cui sopra; in sintesi riducendo gli occupati (diciamo di 1 milione di unita’), i salari reali (diciamo di un 3-5%) e con un’azione sul Cuneo Fiscale (per la sola componente a vantaggio delle Imprese) di 30-50 miliardi, dimezzerebbe il differenziale di CLUP. Cio’ implicherebbe una riduzione della Spesa Pubblica consistente, per finanziare sia la riduzione del Cuneo Fiscale, sia gli ammortizzatori per la crescente disoccupazione, nonche’ una RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO molto consistente.

In sintesi, se l’Italia partisse con tale politica OGGI, nel 2017-18, inizierebbe a vedere degli effetti sulla propria competitivita’ e sulla sostenibilita’ della propria economia reale. Il problema e’ che nel frattempo la disoccupazione sarebbe esplosa ulteriormente, i conti pubblici continuerebbero a deteriorarsi a ritmi consistenti, la Domanda interna e la Ricchezza Nazionale avrebbero un’ulteriore netta flessione.

E’ bene che chi sostiene l’EURO dica queste cose. Quanto sopra s’e’ gia’ visto bene in GRECIA e da noi s’e’ visto solo l’antipasto.

La nostra permanenza dell’EURO dipende da queste misure e non da altre, visto che la Germania continua e continuera’ con una politica di contenimento della propria domanda interna, del proprio Costo del Lavoro e senza nessuna mutualizzazione (Eurobond, Trasferimenti, etc).

A Parte il fatto che nessuno in Italia ha la forza (e forse le idee chiare) per fare la politica sopra decritta, una politica del genere, fatta a valle di 15 anni di impoverimenti (di cui 5 anni di crisi nera) e’ sostanzialmente insostenibile, perlomeno nella misura sopra riportata.

Ecco perche’ l’Italia nei prossimi anni non riuscira’ a colmare il GAP di CLUP con la Germania, se non in minima parte, e cio’ significa inevitabilemente un ulteriore impoverimento del paese, con aggravamento della situazione e di tutti i parametri.

In caso di forte ripresa internazionale, ovviamente, il processo di cui sopra, sarebbe attenuato nella sua drammaticita’, ma comunque prima o poi i NODI VERRANNO AL PETTINE.

 

A questo punto e’ bene porsi una domanda: CHE FUTURO CI ATTENDE?

La premessa e’ che l’Italia perde da 17 anni ininterrottamente l’1% di PIL pro-capite all’anno sulla media Europea, e quasi il 2% di Produzione Industriale. Abbiamo visto che questa tendenza e’ destinata a proseguire nel medio termine, stante i cambi fissi.

Anche la persona piu’ sprovveduta al mondo, guardando il grafico della“Performance relativa della produzione industriale italiana rispetto a quella tedesca”, potrebbe dire quale sara’ la tendenza nel 2014, 2015, 2016…..

Produzioneind

 

Se il nostro futuro e’ l’Impoverimento e la deindustrializzazione, COSA ACCADRA’?

In questo articolo sul Sole 24 Ore, la Bundesbank ci anticipa la soluzione:

Lo Bundesbank, poi, propone che se uno Stato è a rischio default sul proprio debito sovrano non dovrebbe ricorrere ai soldi dei contribuenti europei né guardare alla Bce, quanto piuttosto imporre una patrimoniale sulle ricchezze private dei propri cittadini. La banca centrale tedesca non fa esempi di Paesi, tuttavia, si può presumere che ci si volesse riferire a Grecia, Italia e Spagna, i cui cittadini, secondo i dati diffusi dalla Bce, dispongono di patrimoni privati pro capite superiori a quello dei tedeschi. Una patrimoniale una tantum «risponde al principio della responsabilità nazionale, secondo la quale i contribuenti sono responsabili degli obblighi assunti dai propri Governi prima di poter reclamare solidarietà da altri Paesi», si legge nel Bollettino. Nel contesto dell’attuale crisi finanziaria, si legge ancora, «balza agli occhi come la fiducia nel servizio del debito da parte di alcuni Paesi sia scesa anche se a questo debito pubblico corrispondono patrimonio pubblici e privati molto ampi» e che «in percentuale rispetto al pil sono più elevati di quelli nei Paesi creditori». La proposta, comunque, appare di difficile e rischiosa attuazione, scrive la Bundesbank, aggiungendo che, quindi, dovrebbe essere riservata a situazioni eccezionali, e cioé nel rischio concreto di un default sovrano. Importante sarebbe, soprattutto, chiarire ai mercati che si tratterebbe di un’iniziativa una tantum, destinata a non essere ripetuta nel tempo, perché altrimenti investimenti e capitale lascerebbero subito il Paese in questione.

 

Chiaro? Dopo averci “cotto” a puntino, sottratto fette di economia produttiva, suggerito politiche di austerity (il tutto col consenso delle nostre inette classi dirigenti), se i conti pubblici saltassero (cosa inevitabile in un costesto di impoverimento progressivo di lungo periodo), bisognerebbe garantire i “Creditori” e fare una bella “Patrimoniale”, che altro non e’ che uno spostamento di ricchezze accumulate dal settore privato Italiano al settore pubblico Italiano, e da questo ai Creditori esteri.

Che tradotto significa: “prima ti tolgo il lavoro, e poi ti tolgo la casa”.

Alzi la mano chi crede che realmente non andra’ cosi’, e se lo fa, ci spieghi il perche’.

Reload di articolo pubblicato il 28 Gennaio 2014

By GPG Imperatrice

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stelafe
00mercoledì 19 febbraio 2014 19:07
ITALIA - PREVISIONE - INDICATORI ECONOMICI
Fino al 2030

HOUSING

USCITA DI COSTRUZIONE

INDICE HOUSING

it.tradingeconomics.com/italy/forecast
marco---
00mercoledì 19 febbraio 2014 22:09
Re: ITALIA - PREVISIONE - INDICATORI ECONOMICI
stelafe, 2/19/2014 7:07 PM:

Fino al 2030

HOUSING

USCITA DI COSTRUZIONE

INDICE HOUSING

it.tradingeconomics.com/italy/forecast

marco---
00venerdì 21 febbraio 2014 08:44
"Bomba" tedesca sull'Europa. Italia fuori dalla moneta unica (Fonte: affaritaliani.it - 20/02/2014)

In Germania falchi euroscettici, economisti e ambienti delle industrie esportatrici accennano all’ipotesi che l’Italia possa uscire dall’euro. Lo scenario di un abbandono della moneta unica da parte della terza economia dell’Eurozona non viene escluso e anzi viene delineato con sempre maggiore convinzione da una parte delle istituzioni economiche e politiche tedesche.

A Berlino la lobby euroscettica e nostalgica del marco si sta riorganizzando attorno a “Alternative fuer Deutschland”, Alternativa per la Germania. La loro richiesta: ripensare l’euro come moneta “dura” dei soli Paesi forti, o abbandonarlo.

Parla a favore di Piani B per l’Italia Anton Boerner, il presidente dell’Associazione degli esportatori tedeschi (Bga). «I Paesi del Nord dovrebbero riflettere a porte chiuse sugli scenari d’esecuzione, altrimenti gli italiani possono ricattarci con la minaccia di uscire dall’euro ». Il sessanta per cento degli elettori italiani, dice ancora Boerner, è contrario alla moneta unica nella sua forma attuale, bisogna rispettare gli elettori italiani e spiegare loro che non c’è alternativa alla disoccupazione. Boerner insiste nel chiedere a Berlino l’elaborazione d’un Piano B, con la previsione di un crollo dell’euro o di nuovi confini dell’eurozona, e si dice contrario ad aiuti all’Italia, «perché gli italiani sono più benestanti dei tedeschi».
marco---
00venerdì 28 febbraio 2014 16:53
Disoccupazione ai massimi dal 1977
Disoccupazione al 12,9%, record dal ’77 Dramma giovani: 690 mila senza lavoro Renzi: ecco perché il Jobs Act è priorità (Fonte: lastampa.it - 28/02/2014)

È emergenza-lavoro: secondo quanto rileva l’Istat, il tasso di disoccupazione si è attestato a gennaio al 12,9%, ai massimi dal 1977...
ziomaoziomao
00domenica 2 marzo 2014 00:02
Re: Disoccupazione ai massimi dal 1977
marco---, 28/02/2014 16:53:

Disoccupazione al 12,9%, record dal ’77 Dramma giovani: 690 mila senza lavoro Renzi: ecco perché il Jobs Act è priorità (Fonte: lastampa.it - 28/02/2014)

È emergenza-lavoro: secondo quanto rileva l’Istat, il tasso di disoccupazione si è attestato a gennaio al 12,9%, ai massimi dal 1977...



Ma la Renza umana ha anche altre priorità come questa :

far diventare gli immigrati cittadini italiani dopo un ciclo scolastico !
fai le elemntari ? wow, sei cittadino italico !

voxnews.info

perciò chi se ne frega della disoccupazione al 99% fra poco saremo una felice minoranza in mezzo ad un sacco di risorse ( da mantenere ) che faranno ricco il paese e ci pagheranno le pensioni oltre a portare a noi poveri ignorantoni tanta bella Kultura.

PS: chissà cosa ne pensano i m5s boys, quelli che portano i marocchini in parlamento ??
dovranno fare il solito referendum per contarsele.

chi può scappi finchè è in tempo.

ciaooooo

marco---
00lunedì 5 maggio 2014 10:23
Prosegue l'ottimismo, Padoan: ripresa, sorprese positive nella seconda parte dell'anno
marco---, 8/7/2013 7:10 AM:

Ministro dell'economia, Fabrizio Saccomanni: "La crisi è finita" (Fonte: today.it - 06/08/2013)

Ministro dell'economia, Fabrizio Saccomanni: "La crisi è finita" „Il ministro dell'Economia si sbilancia e ignora le previsioni che vedono il Pil italiano calare ancora: "Tra questo e il prossimo trimestre, l'economia entrerà in ripresa. Per Iva e Imu, però, non ci sono soldi"“...


Padoan: su ripresa sorprese a fine anno, dl Irpef è coperto (Fonte: ansa.it - 04/05/2014)

Il decreto Irpef, che mette in tasca a fasce di italiani un bonus di 80 euro in più al mese ha le coperture e i dubbi sollevati dal Senato "mi sembrano non molto solidi". A sottolinearlo è il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan che 'Che tempo che fa' si dice fiducioso sul fatto che Bruxelles concederà all'Italia di far slittare il pareggio di bilancio al 2016. "Penso di sì, perché la giustificazione è in linea con quello che l'Europa prevede', replica Padoan a Fabio Fazio che lo intervista. Padoan rileva anche che sulla ripresa economica del Paese ci saranno "sorprese positive nella seconda parte dell'anno" e che all'Eurogruppo di questa settimana "dirò che il paese sta cambiando e quindi che questi squilibri" cioè il "debito gigantesco" e il fatto che "cresciamo poco" verranno "eliminati". Su questo punto il ministro sottolinea, che "non ci interessa aumentare il rapporto deficit-Pil, che è previsto essere al 2,6%, ben lontano dai valori francesi, perché stiamo facendo le cose nel rispetto della convergenza degli obiettivi fiscali"...
marco---
00mercoledì 14 maggio 2014 14:16
Crisi finita
Ringraziando tinos621 per questa segnalazione.

Crisi finita (19/12/2013)

marco---
00giovedì 15 maggio 2014 10:58
Il Pil italiano torna negativo: - 0,1% (Fonte: lastampa.it - 15/05/2014)

L’Istat: nel primo trimestre inversione di tendenza, la ripresa si allontana. In Germania crescita ai massimi tre anni, in Francia invece in dato è a zero. La ripresa in Europa corre a due velocità. I paesi più forti lasciano indietro i più deboli. L’Italia torna a veder il segno meno davanti al dato del Prodotto Interno lordo. Il Pil italiano risulta negativo nel primo trimestre del 2014,segnando un calo dello 0,1% rispetto al trimestre precedente che si era chiuso con una crescita dello 0,1%. L’Istat, inoltre, precisa che su base annua il Pil è diminuito dello 0,5%...
marco---
00mercoledì 28 maggio 2014 14:51
Le proposte/suggerimenti del FMI
Spagna. Il FMI raccomanda salari moderati e l’aumento delle imposte indirette (Fonte: ticinolive.ch - 28/05/2014)

Il Fondo monetario internazionale (FMI) martedì ha raccomandato un aumento delle imposte indirette e salari moderati, fra le misure destinate a sostenere l’impiego e la crescita in Spagna.

In un rapporto annuale sull’economia della Spagna, il FMI sottolinea che il debito, superiore alla media della Zona euro, si avvicina rapidamente al 100% del Pil.

Colpita doppiamente nel 2008 dallo scoppio della bolla immobiliare e dalla crisi finanziaria internazionale, in cinque anni la Spagna ha subito due recessioni. Molto indebolito, dal 2012 al gennaio scorso il suo settore bancario è stato soccorso da un piano di aiuti europeo per 41.3 miliardi di euro.

Il FMI aveva chiesto una riduzione dei salari dei lavoratori spagnoli già nel giugno 2013, allo scopo di far calare la disoccupazione, che allora si attestava al 27%.

“La Spagna – aveva dichiarato il FMI – deve ridurre i salari e rendere flessibile il mercato del lavoro per favorire la creazione di nuovi impieghi”.

La conclusione a cui era giunto il Fondo monetario nel giugno 2013 dopo la sua missione a Madrid, Valencia e Siviglia era stata accolta fra le polemiche, in un paese dove il salario minimo non supera i 750 euro al mese.
L’istituto monetario aveva chiesto al governo spagnolo di preparare una seconda riforma del mercato del lavoro dopo quella adottata nel febbraio 2012, che già riduceva i salari, favoriva i licenziamenti e aveva provocato uno sciopero generale.
marco---
00martedì 3 giugno 2014 11:03
Rinvio di altri 6 mesi, ma prima o poi il conto sarà da pagare...
Ue all'Italia: servono sforzi aggiuntivi anche nel 2014 (Fonte: economia.ilmessaggero.it - 02/06/2014)

La Commissione europea chiede nuovi sforzi all'Italia, in pratica una nuova manovra per tenere sotto controllo i conti pubblici, ma non fissa alcuna scadenza precisa e in sostanza concede più tempo per il pareggio di bilancio.

L'Italia deve «rafforzare le misure di bilancio per il 2014» visto lo «scarto» nel rispetto della «regola di riduzione del debito» e «nel 2015 deve operare un sostanziale rafforzamento della strategia di bilancio» per poter «assicurare che il debito sia su un percorso discesa sufficiente», afferma Bruxelles.

Sulla base della valutazione del programma di bilancio e delle stime europee, la Commissione ritiene che i ministri delle finanze debbano indicare che in Italia «sono necessari sforzi aggiuntivi, incluso nel 2014, per rispettare i requisiti del patto di stabilità e di crescita», è la conclusione dell'esecutivo europeo sull'Italia che appare in un paragrafo della parte iniziale del documento pubblicato oggi sul quale si esprimerà l'Ecofin.

La Commissione Ue tuttavia, pur segnalando l'esistenza del rischio che gli obiettivi non vengano raggiunti senza nuovi interventi, dà tempo all'Italia per dimostrare che le politiche decise e annunciate, specie quella della 'spending review', diano i risultati attesi. La partita, quindi, è rinviata all'autunno...
marco---
00domenica 15 giugno 2014 09:37
Crisi, Nomisma: reddito italiani a livelli di fine anni Ottanta (Fonte: mtvnews.it - 14/06/2014)

Nel 2013 il potere d'acquisto pro capite delle famiglie è diminuito dell'1,3% sull'anno precedente registrando una caduta complessiva rispetto ai valori precrisi del 2007 di quasi il 13%. Lo rileva Nomisma in un suo studio secondo cui "questo calo ha portato il reddito familiare disponibile reale per abitante ai livelli di fine anni Ottanta". Per cercare di ridurre l'impatto della contrazione del potere d'acquisto le famiglie hanno iniziato ad intaccare lo stock della ricchezza.

La tendenza ad assorbire nel risparmio la diminuzione del reddito si è interrotta nel 2013, quando alla caduta del potere d'acquisto delle famiglie si è accompagnata una riduzione più marcata della spesa per consumi pro-capite (-2,8 in termini reali). Ne è conseguito l'aumento della propensione media al risparmio (al 9,8%, +1,4% punti sul 2012), tornata su livelli analoghi a quelli che si avevano prima della crisi del debito sovrano.

L'indagine 2014 sulle famiglie condotta da Nomisma sottolinea come l'impatto della crisi è risultato molto differenziato per classi di età: "la caduta dei redditi e degli standard di vita è stata avvertita dalle famiglie giovani più che da quelle anziane, relativamente più coperte dalla caduta dei redditi".
marco---
00domenica 15 giugno 2014 14:15
BCE ha finito le "munizioni", vediamo cosa s'inventano adesso...
Draghi fa alzare in volo gli elicotteri mentre prepara il prelievo forzoso (Fonte: movisol.org - 15/06/2014)

Mai nella storia, in nessun paese e in nessuna civiltà, il denaro è costato meno: giovedì 5 giugno Mario Draghi ha portato i tassi della BCE allo 0,15 per cento, praticamente zero; ha introdotto tassi negativi per i depositi bancari presso la BCE e ha annunciato nuovi prestiti a lungo termine per le banche, come pure acquisti di titoli e cartolarizzazioni. Inoltre, ha comunicato che la BCE non sterilizzerà più gli acquisti sul mercato secondario, il che significa aumento della liquidità nel sistema.

Draghi stesso ha ammesso che la BCE ha raggiunto il limite del costo del denaro. Il passo successivo è quello di gettare soldi dall'elicottero, come promise il Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke in un famoso discorso...
fede49
00domenica 15 giugno 2014 15:00
Re: BCE ha finito le "munizioni", vediamo cosa s'inventano adesso...
marco---, 15/06/2014 14:15:

Draghi fa alzare in volo gli elicotteri mentre prepara il prelievo forzoso (Fonte: movisol.org - 15/06/2014)

Mai nella storia, in nessun paese e in nessuna civiltà, il denaro è costato meno: giovedì 5 giugno Mario Draghi ha portato i tassi della BCE allo 0,15 per cento, praticamente zero; ha introdotto tassi negativi per i depositi bancari presso la BCE e ha annunciato nuovi prestiti a lungo termine per le banche, come pure acquisti di titoli e cartolarizzazioni. Inoltre, ha comunicato che la BCE non sterilizzerà più gli acquisti sul mercato secondario, il che significa aumento della liquidità nel sistema.

Draghi stesso ha ammesso che la BCE ha raggiunto il limite del costo del denaro. Il passo successivo è quello di gettare soldi dall'elicottero, come promise il Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke in un famoso discorso...



Ottimo articolo! Condivido al 100% - La patrimoniale mascherata è già in atto con le nuove tasse sulla casa, altre non meno subdole sono in cottura (bollo auto, accise benzina... ecc.) Obama il premio nobel pe la pace (Delle grande Lobbies, Banche e Finanza) sta attizzando due belle guerre in Ukraina ed Irak, con conseguente aumento del petrolio che servirà come driver per fare salire ulteriormente iprezzi dei carburanti. Mi tocca dire che Putin in questo momento protegge la sua gente molto meglio di quanto i nostri governanti Italiani ed Europei proteggono noi. Io comunque in borsa non ci metto un euro, piuttosto compero oro e lo metto in cantina assieme al vino. Il buon vecchio oro alla lunga mantiene il valore, non tradisce, è fuori dal circuito bancario ed è convertibile in qualsiasi cosa.


marco---
00giovedì 19 giugno 2014 09:56
Debiti Pa: Ue apre procedura infrazione
Debiti Pa: Ue apre procedura infrazione (Fonte: ansa.it - 18/06/2014)

BRUXELLES, 18 GIU - La Commissione Ue ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia ritenendo che nella pratica non applichi correttamente la direttiva Ue sul ritardo dei pagamenti da parte della P.A.. Le imprese non vengono pagate a 30-60 giorni come previsto dalle regole Ue ma con ritardi che arrivano sino a 210 giorni. Il governo ha ora due mesi per rispondere e se le informazioni non saranno ritenute sufficienti la Commissione, constatando la violazione delle norme Ue, invierà un parere motivato.
marco---
00giovedì 19 giugno 2014 10:05
Renzi a Van Rompuy: vertice su lavoro a fine semestre italiano (Fonte: it.notizie.yahoo.com - 18/06/2014)

Roma, 18 giu. (TMNews) - Il vertice sul lavoro si terrà alla fine del semestre di presidenza italiana dell'Ue. Durante l'incontro a palazzo Chigi tra il presidente del consiglio Matteo Renzi e Herman Van Rompuy è scaturita la decisione, da parte italiana, di spostare il vertice sul lavoro, previsto a luglio, nella parte finale del semestre italiano. Questo per avere le nuove istituzioni Ue pienamente insediate e per valorizzare un tema centrale per l'Italia e i partner Ue come 'legacy', come eredità finale del semstre di presidenza.
marco---
00sabato 21 giugno 2014 13:39
fede49, 21/6/2014 12:48

fede49, 6/21/2014 12:48 PM:



Posso dire ? Secondo me è in atto la famosa legge dei vasi comunicanti della ricchezza e del valore delle cose.

In questi ultimi 20 anni, da quando il danaro è diventato speculazione pura in mano a governi e banche per regolare la nostra vita a loro vantaggio, anche tutto ciò che puoi comperare con il danaro, ha perso collegamento con il valore reale, proprio perché il denaro è diventato carta straccia. Qualche volta nelle banalità c'è la verità, ma, fateci caso, l'unico modo per vendere o acquistare una casa senza avere la sensazione di pagarla troppo o troppo poco è di barattarla con un'altra casa analoga, proprio perché in questa transazione non è entrato il danaro. Si chiama baratto. Infatti le case come tanti altri beni durevoli hanno mantenuto gran parte del loro valore ed in alcuni casi si sono rivalutate del giusto, è la moneta e quanto ci viene concesso di guadagnarne dal sistema economico in cui viviamo, gestito da governi e banche che si è stravolto a nostro sfavore in questi anni. Guardando ad esempio questi due numeretti: goo.gl/7pVS -
goo.gl/VkCx constatiamo che le economie dei nostri paesi hanno sulle spalle dei debiti giganteschi che crescono inesorabilmente, per quanto riguarda l'Italia, di circa VENTI MILIARDI AL MESE.

A casa mia la parola debito significa che io devo dei soldi a qualcuno e nella fattispecie sono i nostri governi che devono montagne di soldi a noi e con la scusa che noi stessi siamo parte del sistema esce il paradigma che non devono i soldi a nessuno ed il problema è "il mondo che cambia" Sempre a casa mia però, la responsabilità della cassa non è proprio di tutti, normalmente è del padre o della madre se è lei che gestisce la finanza domestica, così mi sento di dire che se la finanza di uno stato va in perdita la responsabilità è più dei governi che dei cittadini.

Tornando al discorso dei vasi comunicanti, io credo che in questi anni i governi fatti di persone incaricate di gestire i soldi altrui e mediamente incapaci e spesso corrotte, abbiano portato avanti in combutta con le banche centrali e non centrali (altro ambiente tipicamente corrotto) uno schema Ponzi gigantesco creando DANARO VIRTUALE MESSO IN GIOCO A LEVA COME NEI CASINO che ha in pratica diluito enormemente il valore delle monete, cioè in pratica per comperare un casa che nel 2000 valeva 2500 Euro al metro oggi ce ne devi mettere 3500, non perché la casa valga di più ma semplicemente perché il danaro vale di meno, è iperdiluito perché è stato stampato a paccate dalle banche centrali e messo in circolazione per sostenere il debito. Insomma gli stati e le banche sono dei grandi FALSARI autorizzati da noi che li votiamo a rovinarci.

La prova di tutto questo sta in questo semplice ragionamento: Prendiamo il valore medio di una casa di 100 mq che nel 2000 (qui ci sono le tabelle: goo.gl/PzA3S3) costava 250.000 Euro, quella stessa casa nel 2013 costerebbe circa 350.000 Euro. Invece della moneta diluita, proviamo a rifare il conto in oro fisico, la moneta REALE fuori dai circuiti bancari che da 4000 anni che rappresenta l'unità di misura indiscussa del valore delle cose, ebbene, per comperare quella casa nel 2000 ci volevano grossomodo 30 kg d'oro; oggi con gli stessi 30 kg d'oro che valgono 1,2 milioni di Euro quante case come quella ti comperi ?

Quindi è successo che il danaro si è diluito perché stampato e maneggiato ad arte, ma l'oro che è irriproducibile ed ottenibile solo a costi elevati estraendolo dalla terra, ha MANTENUTO inalterato il suo valore nel tempo.

Certo, se questo ragionamento lo fai a un banchiere o a un politico ti dice che sei matto e che l'oro non si può prendere come pietra di paragone, cosa vuoi che ti dicano che hai ragione ? Prova a dargli un bel lingotto d'oro al banchiere o a chiunque nel mondo e vedrai come te lo paga volentieri quello che vale REALMENTE.

In conclusione quando leggo e vedo che le case scendono di valore dopo essere salite in modo esagerato penso che lentamente i valori torneranno al loro posto, che la moneta diluita ipervalutata artificialmente perché stampata senza essere sostenuta da controvalore reale, per la legge dei vasi comunicanti tornerà ad valere quello vale realmente (con l'inflazione già in atto sott'acqua) provocando ovviamente disastri economici ed impoverimento la gente comune che come al solito è chiamata a prendersi caric delle malefatte altrui.

marco---
00lunedì 30 giugno 2014 22:31
Una volta (s)venduto i beni reali del paese, cosa ci attenderà?
La gente se la fa questa semplice domanda?
Ci si chiede come mai un tempo, nonostante il mondo della produzione fosse molto meno efficiente, eravamo in grado di accumulare mentre oggi siamo costretti a ridurre, a vendere? Anche un bambino rileverebbe simili paradossi, possiamo capire che per forza di cose esiste una sorta di "mano invisibile" che drena via la nostra ricchezza che abbiamo accumulato nel passato?
Il piano di Renzi : regalare all'Europa gli immobili italiani (Fonte: liberoquotidiano.it - 30/06/2014)

Il sottosegretario Del Rio: finirebbero in un fondo federale a garanzia degli euro union bond.

Una cosa sono le parole e un'altra sono i numeri che fotografano la condizione dell'Italia: le prime, quelle di Renzi, sono belle. I secondi, quelli sulla disoccupazione o sul Pil o sul debito pubblico, sono brutti. Bruttissimi. E il governo, al di là del blaterare, sta pensando a iniziative "radicali". Così, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Del Rio, definisce in una intervista al Corriere della Sera quanto Renzi e i suoi pensano di fare per mettere un freno al galoppare del debito pubblico. Che anche in questi mesi di nuovo governo ha continuato a crescere fino a toccare il 135% del Prodotto interno lordo. Nuovo record ogni tempo. "Curva di discesa del debito pubblico ancora troppo lenta" la definisce il braccio destro di Renzi. Ma la realtà è un'altra.

Così, spiega, bisogna percorrere una strada nuova, che non è nè improvvisata nè avventurosa, come qualcuno dice. Se ne parla da tempo, ma finora nessuno ha avuto il coraggio di fare il primo passo". Delrio non si riferisce a una ristrutturazione del debito, come accaduto in Argentina e in Grecia. "qui - spiega - se ne viene fuori solo con un orizzonte europeo più ampio". Cioè? "Cioè gli euro union bond, cioè la mutualizzazione del debito. Si crea un fondo federale europeo al quale ogni Stato conferisce un pezzo del proprio patrimonio immobiliare e non. Cioè garanzie reali che possono essere utilizzate in parte per investimenti strutturali, in parte per alleggerire il debito pubblico che potrebbe essere tagliato del 25-30%".
ziomaoziomao
00martedì 1 luglio 2014 15:46
Re:
marco---, 6/30/2014 10:31 PM:

Una volta (s)venduto i beni reali del paese, cosa ci attenderà?
La gente se la fa questa semplice domanda?
Ci si chiede come mai un tempo, nonostante il mondo della produzione fosse molto meno efficiente, eravamo in grado di accumulare mentre oggi siamo costretti a ridurre, a vendere? Anche un bambino rileverebbe simili paradossi, possiamo capire che per forza di cose esiste una sorta di "mano invisibile" che drena via la nostra ricchezza che abbiamo accumulato nel passato?
Il piano di Renzi : regalare all'Europa gli immobili italiani (Fonte: liberoquotidiano.it - 30/06/2014)

Il sottosegretario Del Rio: finirebbero in un fondo federale a garanzia degli euro union bond.

Una cosa sono le parole e un'altra sono i numeri che fotografano la condizione dell'Italia: le prime, quelle di Renzi, sono belle. I secondi, quelli sulla disoccupazione o sul Pil o sul debito pubblico, sono brutti. Bruttissimi. E il governo, al di là del blaterare, sta pensando a iniziative "radicali". Così, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Del Rio, definisce in una intervista al Corriere della Sera quanto Renzi e i suoi pensano di fare per mettere un freno al galoppare del debito pubblico. Che anche in questi mesi di nuovo governo ha continuato a crescere fino a toccare il 135% del Prodotto interno lordo. Nuovo record ogni tempo. "Curva di discesa del debito pubblico ancora troppo lenta" la definisce il braccio destro di Renzi. Ma la realtà è un'altra.

Così, spiega, bisogna percorrere una strada nuova, che non è nè improvvisata nè avventurosa, come qualcuno dice. Se ne parla da tempo, ma finora nessuno ha avuto il coraggio di fare il primo passo". Delrio non si riferisce a una ristrutturazione del debito, come accaduto in Argentina e in Grecia. "qui - spiega - se ne viene fuori solo con un orizzonte europeo più ampio". Cioè? "Cioè gli euro union bond, cioè la mutualizzazione del debito. Si crea un fondo federale europeo al quale ogni Stato conferisce un pezzo del proprio patrimonio immobiliare e non. Cioè garanzie reali che possono essere utilizzate in parte per investimenti strutturali, in parte per alleggerire il debito pubblico che potrebbe essere tagliato del 25-30%".



MARCO, PAROLE SANTE !

Stanno svendendo il paese costruito da generazioni di Italiani in cambio di paccate sulle spalle e in nome del loro "sogno europeo".

Una volta svendute le ricchezze, chiuse le aziende, distrutto il sistema sociale ci vorranno centinaia d'anni per recuperare il danno.

e tutto questo per che cosa ?

PS: gli italiani questo renzie se lo sono pure votato... adesso si sentono gli unti dalla comissione ue, intoccabili e investiti della volonta' popolare alla distruzione.
si salvi chi puo'.



marco---
00mercoledì 2 luglio 2014 09:15
Re: Re:
ziomaoziomao, 7/1/2014 3:46 PM:

MARCO, PAROLE SANTE !

Stanno svendendo il paese costruito da generazioni di Italiani in cambio di paccate sulle spalle e in nome del loro "sogno europeo".

Una volta svendute le ricchezze, chiuse le aziende, distrutto il sistema sociale ci vorranno centinaia d'anni per recuperare il danno.

e tutto questo per che cosa ?

PS: gli italiani questo renzie se lo sono pure votato... adesso si sentono gli unti dalla comissione ue, intoccabili e investiti della volonta' popolare alla distruzione.
si salvi chi puo'.

Sì, è davvero triste, tutto questo lo abbiamo voluto noi. Dell'articolo che segue propongo solamente un breve passo, ma personalmente trovo interessanti anche le restanti considerazioni.

Rapporto deficit/Pil, quanto è realistico lo sfondamento del 3%? (Fonte: giornaledellumbria.it - di Giancarlo Elia Valori - 01/07/2014)

...Come se ne esce? Ci vorrebbe una soluzione, di diritto privato, altrimenti arrivano le unghiate della signorina Unione, ovvero la creazione di una società per azioni alla quale viene conferito dallo Stato tutto l'immobiliare pubblico non ancora venduto o, più spesso, svenduto. Gli immobili sono a valore reale. La società emette azioni o obbligazioni che vengono vendute in proporzione obbligatoria per ogni acquisizione dei titoli di debito pubblico, e una garanzia immpbiliare li renderà certamente più appetibili. Tutto l'interesse dei titoli e parte di essi viene devoluto unicamente all'abbattimento del debito pubblico. Quindi, senza infingimenti, per ora la Germania ha vinto su tutta la linea e anche il Governatore della Bce, Mario Draghi, ha ricordato nel suo discorso all'Eurogruppo che il fine immediato è “ridurre il debito”. Per la Germania un euro “indebolito” dagli “ultimi della classe” ha permesso a Berlino il superamento della Cina come saldo assoluto della bilancia commerciale e si tratta, per l'Italia, di richiedere da parte di Berlino una forte patrimoniale, che trasferirà coattivamente nelle tasche dello Stato quel surplus di risparmio privato che ancora gli italiani detengono.
ziomaoziomao
00giovedì 3 luglio 2014 08:33
Re: Re: Re:
marco---, 7/2/2014 9:15 AM:

Sì, è davvero triste, tutto questo lo abbiamo voluto noi....



guarda che danno hanno fatto quel 20% di italiani che oggi si possono tranquillamente definire COGLIONI a votare una cloaca come il pd.

LA cosa ancora piu' triste sono i poveretti del m5s che a forza di parlare di corruzzionnnebrutta hanno regalato l'italia nelle braccia degli euro-psicopatici.

tutti a ululare alla luna del corruzionebrutta, e' normale che il miglior ululatore la vince alla grande, e renzie ha vinto su quei poveri dementi del m5s, distrutti sul loro stesso terreno.

PS: prima bolletta del mese, altri 10 miliardi da pagare alle ue....



02 Luglio 2014 12:39
argomento: Italia
Piersilvio Berlusconi, che dirige una società di media, dice oggi che Renzi è il più gran comunicatore che ci sia stato in italia (dopo suo padre) e che ha fa il tifo per lui.

Oggi Renzi ha parlato al parlamento europeo a Strasburgo per inaugurare il semestre italiano e in effetti non sembra che legga, Renzi parla a braccio con verve e Piersilvio ne rimane impressionato, ma evidentemente afferrare anche il contenuto sarebbe troppo.... Renzi nel video dice infatti che... l'Italia è uno dei paesi che contribuisce più soldi di quelli che prende (nella UE) e "ne siamo felici perchè il problema più grande non è quello economico" e dice che ... rappresenta il partito che ha preso più voti di tutti in europa e il PD ha vinto perchè ha detto che NON era responsabilità dell'Europa la depressione dell'Italia, perchè i problemi economici nascono tutti in dall'Italia". L'euro, la politica della BCE, il patto fiscale... cose che non contano...

Ed è assolutamente vero: ha vinto l'elezione dicendo che l'euro, i trattati UE, la grande finanza, la politica della BCE, il fiscal compact non c'entrano niente con la Depressione economica dell'Italia che è invece tutta colpa nostra. E una maggioranza di italiani coglioni ci ha creduto e lo ha votato. Di conseguenza gli altri governi europei non hanno nessun motivo di allentare i vincoli finanziari all'Italia, dato che appunto è l'unico paese in cui ha vinto il partito che diceva che il problema non erano i vincoli finanziari, che il problema non era l'euro il patto fiscale e la BCE, ma la crisi era solo dovuta agli italiani.

Chi dice che ora Renzi andrà in Europa a farsi valere è un idiota: il PD ha vinto dicendo che i problemi non dipendevano dall'Europa, logicamente quindi gli altri paesi europei dicono: "ehi... ma lo dite voi che è tutta colpa vostra! cosa volete da noi..."

Speriamo che chi ha votato PD sia coerente, faccia le valigie e prenda la cittadinanza di un altro paese, dove se dichiari agli esponenti degli altri governi che è tutta colpa del tuo paese la crisi finanziaria internazionale l'elettorato ti manda a cagare.

Qui hai l'ultimo documento che Renzi, quello che comunica così bene, ha negoziato con la UE la settimana scorsa....e ci leggi nero su bianco che l'Italia deve ridurre ancora il deficit pubblico, cioè dobbiamo ridurre ancora la moneta che circola (perchè DEFICIT PUBBLICO = VARIAZIONE DI MONETA) di un altro 0,7% del PIL cioè di 10 miliardi





marco---
00martedì 15 luglio 2014 07:58
Prima "si dorme", poi si tenta di chiudere la stalla quando ormai i buoi sono scappati, complimenti.
Noi evidenziammo il problema 2 anni e mezzo fa, quando era ancora possibile decidere: Fiscal compact? La fine delle sovranità nazionale degli Stati dell’Europa
No al "Fiscal Compact", la sinistra e i sindacati insieme per referendum (Fonte: irpinia24.it - 14/07/2014)

Si è tenuto questo pomeriggio, presso il Centro Sociale “Samantha Della Porta” di Avellino la riunione per la costituzione di un comitato provinciale utile alla richiesta di un referendum contro il “Fiscal Compact”. “Si delinea un ampio fronte a sostegno della nostra campagna in quanto non solo la sinistra ma anche le associazioni e i sindacati si muoveranno a sostegno di questa nostra iniziativa”, esordisce così Raffaele Aurisicchio, segretario provinciale Sel. “La legge 243/2012 traduce sul piano politico l'obbligo del pareggio di bilancio. Quattro sono i referendum che intendiamo proporre – ha proseguito Aurisicchio – attraverso i quali vorremmo chiedere la modifica di alcuni degli articoli costituenti tale legge al fine di delineare un'azione contro l'austerità mossa non solo dal nostro Paese ma anche dall'Europa”. Non solo questa la finalità dei referendum invocati: “Sarà anche un'occasione – ha proseguito Aurisicchio – di mobilitazione delle coscienze e per dar vita ad una discussione sulle politiche economiche andando oltre le intenzioni del Governo. È necessario sia la popolazione a muoversi visto che si tratta di una legge approvata dai 2/3 del Parlamento e che, dunque, impedisce ai parlamentari stessi di chiedere modifiche...
marco---
00martedì 15 luglio 2014 08:41
Il "Reform Compact"
Attenzione signori, leggete bene e soffermatevi sul significato di ogni singola parola, in particolare: "costringere", "politicamente controverse".
Non aggiungo altro e invito il lettore a compiere quel minimo sforzo mentale che gli permetterà di comprendere, con una buona approssimazione, quale sarà il suo futuro e quello dei suoi figli.
Draghi: «La flessibilità non è l'unica strada. Servono le riforme» (Fonte: economia.ilmessaggero.it - di David Carretta - 14/07/2014)

...La ricetta del presidente della Bce per tornare a crescere prevede due fronti. Come a Londra la scorsa settimana, Draghi ha proposto di «sottomettere le riforme strutturali a una disciplina comune, che non sia dissimile da ciò che abbiamo per le regole di bilancio». In altre parole, dopo il «Fiscal Compact», l'idea è di un «Reform Compact»: un processo centralizzato a Bruxelles, che costringa gli Stati membri dell'euro a adottare le riforme strutturali politicamente controverse. L'unione economica e monetaria «rimane ancora una struttura incompleta», ma ci sono «i presupposti per una qualche forma di governance comune sulle riforme strutturali», ha detto il presidente della Bce...
ziomaoziomao
00martedì 15 luglio 2014 16:22
Re: Il "Reform Compact"
marco---, 7/15/2014 8:41 AM:

Attenzione signori, leggete bene e soffermatevi sul significato di ogni singola parola, in particolare: "costringere", "politicamente controverse".
Non aggiungo altro e invito il lettore a compiere quel minimo sforzo mentale che gli permetterà di comprendere, con una buona approssimazione, quale sarà il suo futuro e quello dei suoi figli.
Draghi: «La flessibilità non è l'unica strada. Servono le riforme» (Fonte: economia.ilmessaggero.it - di David Carretta - 14/07/2014)

...La ricetta del presidente della Bce per tornare a crescere prevede due fronti. Come a Londra la scorsa settimana, Draghi ha proposto di «sottomettere le riforme strutturali a una disciplina comune, che non sia dissimile da ciò che abbiamo per le regole di bilancio». In altre parole, dopo il «Fiscal Compact», l'idea è di un «Reform Compact»: un processo centralizzato a Bruxelles, che costringa gli Stati membri dell'euro a adottare le riforme strutturali politicamente controverse. L'unione economica e monetaria «rimane ancora una struttura incompleta», ma ci sono «i presupposti per una qualche forma di governance comune sulle riforme strutturali», ha detto il presidente della Bce...



benevuti nella uerss



dove rubano alla ex classe media per dare ai ricchissimi.

e per tutto questo ci sono molte personcine da ringraziare e ricordare per il loro infaticabile impegno che hanno profuso per ficcarci in questo disastro.

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