Diario della crisi economica

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nobear
00domenica 19 maggio 2013 22:20
libro sui retroscenari della politica europea
Showdown, la resa dei conti sull’eurocrisi nel libro del broker tedesco Dirk Mueller

Fonte: Il Fatto
marco---
00domenica 19 maggio 2013 23:17
Re: libro sui retroscenari della politica europea
nobear, 5/19/2013 10:20 PM:

Showdown, la resa dei conti sull’eurocrisi nel libro del broker tedesco Dirk Mueller

Fonte: Il Fatto

Pazzesco, mi chiedo quando la gente inizierà a svegliarsi e ad evolvere.

...Scrive che Atene verserebbe in condizioni migliori se avesse la propria moneta, dal momento che dispone di consistenti giacimenti di gas e idrocarburi per svariati milioni di euro. Le definisce “le più grandi riserve in Europa”. Tra l’altro cita un rapporto proveniente da Deutsche Bank a Londra che conterrebbe valutazioni analitiche sui guadagni potenziali provenienti dagli idrocarburi greci che, solo nella zona meridionale di Creta, potrebbero raggiungere in pochi anni 427 miliardi di euro. Mentre al Fondo Monetario Internazionale riserva parole al vetriolo, sostenendo che l’unico scopo del potente istituto capitanato da Christine Lagarde è quello di “distruggere l’economia greca, così che i depositi presenti nel sottosuolo possono essere venduti a basso costo proprio per avvantaggiare le multinazionali”...
marco---
00lunedì 20 maggio 2013 12:34
Tremonti e Krugman fanno ingoiare a Draghi la lettera della Bce (Fonte: formiche.net - di Elisa Maiucci - 20/05/2013)

L'ultimo intervento del Premio Nobel e l'intervista dell'ex ministro dell'Economia al Corriere individuano un obiettivo comune....

Ci pensano l’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, e il Nobel all’Economia, Paul Krugman, a stroncare l’austerity italiana imposta anche dalla lettera della Bce, firmata dall’allora governatore di Bankitalia Draghi e da Jean-Claude Trichet, con l’anticipazione del pareggio di bilancio al 2013 dal 2014. “Un dolce coup d’état”, lo definisce Tremonti in una intervista al Corriere della Sera.

Ma qual è l’effetto delle politiche decise dall’Eurotower sull’economia reale? La recessione, che Tremonti definisce un mostro, rischia di soffocare l’Europa con la corda del rigore. E si tratta di un’austerità, spiega Krugman, che i bocconiani Alberto Alesina e Silvia Ardagna hanno promosso per spingere su riforme vantaggiose per le élite, non per Italia ed Europa.

Attenzione alla prossima bolla

La potenza di fuoco dell’Eurotower è cresciuta, certo, grazie al taglio del tasso d’interesse, agli interventi sul mercato secondario e al programma ancora mai attuato dell’Omt (Outright Monetary Transactions, il piano d’acquisto di titoli pubblici da parte dell’Eurotower), che prevede rigidi meccanismi di condizionalità. Ma la crisi, dichiara Tremonti in un’intervista al Corriere della Sera, “non è alle nostre spalle ma è davanti a noi” e bisogna stare attenti “alla prossima bolla” perché stiamo rischiando “il collasso” e perché “il vero spread è sociale”.

I tre mostri della crisi secondo Tremonti

Ricordando la metafora del videogame per descrivere la crisi, Tremonti spiega che “il primo mostro è stata la megacrisi bancaria” e l’arma “usata furono i bilanci pubblici”. Il secondo la crisi dei debiti sovrani: “Il debito pubblico americano è esploso. A fianco, si è cominciato a stampare moneta” ma “il paradosso è che l’enorme massa di soldi pubblici è andata alla finanza, non ai popoli. Il comunismo per Marx ha il denaro a tasso zero. Ci siamo vicini ma il denaro non è per famiglie e mutui ma per le banche. E’ un tipo nuovo di comunismo: il comunismo bancario”. Oggi il mostro “è il crollo bilaterale dei bilanci pubblici e delle economie reali. Stanno male gli Stati e stanno male i popoli”. Il terzo mostro è il collasso. Crisi sovrana da una parte e recessione dall’altra. Per un anno abbiamo parlato di spread finanziario. Adesso lo spread più rilevante è economico e sociale”.

Il “dolce colpo di Stato” con la lettera di Trichet all’Italia

Nel 2011 sostiene, “non c’è stata una crisi economica, ma politica. Habermas ha scritto che in Italia c’è stato allora un ‘dolce coup d’état’. Ne ha fatto parte la lettera inviata all’Italia da Trichet e Draghi” ed è “un’ironia che oggi, Italia su Italia, la lettera sia tornata per la sua esecuzione proprio a chi l’ha scritta”. Infine sul governo Letta “personalmente lo stimo molto, spero non si limiti ad accarezzare i problemi”.

“Colpo di Stato” delle élite secondo Krugman

Paul Krugman riprende invece un articolo recente di Noah Smith per offrire un diverso punto di vista sul motivo per cui le élite politiche ed economiche continuano ad offrire tutto questo supporto all’austerità, nonostante il chiaro fallimento avuto in pratica. Le élite, sostiene Smith, vedono la crisi economica come un’opportunità per spingere le riforme che vogliono loro, ma che non servono nell’interesse della crescita economica, e si oppongono ad ogni politica che potrebbe mitigare il collasso economico senza il bisogno di questi cambiamenti.

L’esempio giapponese

“Credo che questi ‘austerici’ siano preoccupati che uno stimolo con successo risolva quella che considerano una buona crisi. Temono che il pericolo dello stimolo non è che potrebbe fallire, ma che potrebbe succedere”. Nel riprendere un articolo recente il cui senso era che l’Abenomics in Giappone sta funzionando, ma era meglio che non funzionasse così bene per poter portare avanti le riforme strutturali, Krugman conclude, sul New York Times, che il comportamento della politica con l’imposizione dell’austerità è l’inverso del giuramento di Ippocrate. “Primo, non fare nulla per mitigare il dolore”. Il popolo deve soffrire affinché le riforme neo liberalisti prosperino.
ziomaoziomao
00lunedì 20 maggio 2013 14:40
Re:


“il vero spread è sociale”.



e' incredibile dover sentire certe cose da un tremonti [SM=g7840] , nel silenzio assordante della destra-sinistra-centro, dei sindacati, dei baldi m5s... di tutti.

dove bisogna arrivare per svegliarsi ?
pax2you
00giovedì 23 maggio 2013 14:08
Re:
marco---, 23/05/2013 11:08:

Se volete farvi un paio di risate date un'occhiata a questo video di "Tg2 Insieme" dedicato al mercato immobiliare, sono presenti i rappresentanti di ANCI, ANCE, Confedilizia e FIAIP, tutti a lamentarsi e nessuno che ponga l'accento sull'aspetto prezzi, grazie e complimenti! [SM=g6963]

RAI replay, video visibile per una settimana: Tg2 Insieme - mercoledì 22/05/2013 (dal minuto 9:00 al minuto 37:20)



In pratica hanno voce tutti tranne i clienti.

Ragazzi questo e' il mondo in cui viviamo pero' non tutti sono come questi farabutti.C'e' tanta brava gente bisognoa solo riunirla e dargli voce e potere.



FraMI
00giovedì 23 maggio 2013 16:04
Re: Re:
pax2you, 23/05/2013 14:08:



In pratica hanno voce tutti tranne i clienti.

Ragazzi questo e' il mondo in cui viviamo pero' non tutti sono come questi farabutti.C'e' tanta brava gente bisognoa solo riunirla e dargli voce e potere.







www.lettera43.it/economia/macro/per-fermare-la-crisi-serve-una-rivolta_436759...

[SM=g1750152]
marco---
00giovedì 23 maggio 2013 18:27
Re: Re: Re:
FraMI, 5/23/2013 4:04 PM:

http://www.lettera43.it/economia/macro/per-fermare-la-crisi-serve-una-rivolta_4367596179.htm[SM=g1750152]

Interessante articolo, soprattutto realista.
Se si proseguirà in questa direzione penso che la violenza, quella vera, quella fisica, sarà una conseguenza, non è questione di essere bravi, comprensivi, intelligenti o ragionevoli perché l'essere umano, spinto oltre determinati limiti, reagisce così, punto.
I "perbenisti", che condannano comportamenti irrazionali bollando i soggetti che compiono tali atti, spesso autolesionistici, come squilibrati mentali o disadattati dovrebbero tentare di comprendere la situazione, il contesto di chi compie simili gesti, soprattutto dovrebbero comprendere che non è mai bene giudicare con superficialità.

Questi soggetti inizieranno a comprendere quando loro stessi o qualcuno della loro famiglia inizierà a toccare con mano il problema, a quel punto anche loro cambieranno bandiera. Purtroppo finché non vi sarà una "massa critica" di persone consapevoli continueremo sulla strada del peggioramento, credendo ogni volta ai media che ci assicurano che la ripresa è dietro l'angolo, salvo il fatto di spostare questo traguardo un semestre dopo l'altro in avanti nel tempo.

Provate a ragionare, cos'è successo con gli immobili? Questo forum ne è la testimonianza, la gente ha proseguito imperterrita a comperare case fintanto che le banche hanno concesso mutui facili, ignorando completamente il fatto che il prezzo richiesto fosse palesemente spropositato.

La maggior parte di persone, purtroppo, ragiona poco e in maniera egocentrica, ossia il fatto di non avere ancora perso il proprio posto di lavoro - per i "miopi" - è quanto basta per gridare ai quattro venti che il sistema euro e la finanza vanno bene così e che non possono esistere alternative migliori, accettando di svendere/privatizzare il patrimonio pubblico per fare cassa.
I più parlano "per partito preso", esattamente alla stessa identica maniera di come parlavano i sostenitori del mattone qualche anno prima del tracollo dei prezzi, una sorta di religione, di fede incrollabile, che non scalfisce nemmeno di fronte all'evidenza dei fatti.

Che tristezza...
nobear
00venerdì 24 maggio 2013 10:50
La BCE spinge per il precariato
Draghi tira dritto: riforme strutturali e unione bancaria urgente

Nell'osservare la difficoltà delle condizioni economiche attuali, il numero uno dell'Eurotower ha sollecitato ancora una volta i Governi a «migliorare il funzionamento strutturale delle economie». Il banchiere centrale italiano ha sottolineato tre punti.
Il primo sono le liberalizzazioni: la concorrenza nei mercati dei prodotti e dei servizi dev'essere migliorata «senza riguardo per gli interessi costituiti che combattono per sopprimerla». Queste riforme sono importanti anche per compensare le conseguenze sociali degli aggiustamenti sul mercato del lavoro.
Il secondo sono le riforme per chiudere il gap fra salari e crescita della produttività, al fine di aumentare la competitività dei Paesi dell'Eurozona.
Il terzo la riforma della struttura del mercato del lavoro per evitare tra l'altro che il peso della maggior flessibilità ricada soprattutto sui giovani. La disoccupazione giovanile, ha detto, è a livelli che minacciano il tessuto sociale.


Ancora una volta, Draghi è tornato sull'urgenza dell'unione bancaria, da ottenere non solo con la vigilanza unica, affidata alla Bce, ma anche con un singolo meccanismo di risoluzione delle banche in difficoltà (soluzione osteggiata dalla Germania, che preferisce una rete di autorità nazionali), per tagliare completamente il legame fra i problemi delle banche e il debito sovrano.

fonte: sole 24


Cioè:
1- notai, farmacisti, giornalisti... via i vostri privilegi.
2- più premi di produzione
3- per favorire l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro bisogna licenziare facilmente prima i vecchi poi tutti quanti (si continua con il teorema che licenziando facilmente si creino posti di lavoro, poi non si fa riferimento al welfare che dovrebbe sostenere tutto questo - non ho capito da dove li prenderemmo i soldi visto il rigore e le riforme di bilancio di tipo strutturale che la BCE ha gioiosamente accolto)
4- = pagano i correntisti e buona notte.


Mi chiedo: ma la politica monetaria pertinenza della BCE cosa c'entra con gli indirizzi di tipo politico del mercato del lavoro?


P.S.
Se ho interpretato male quanto detto da Draghi e il mandato della BCE vi chiedo di indicarmi eventuali errori.
marco---
00venerdì 24 maggio 2013 14:57
Weidmann: il fallimento di uno Stato nell'Eurozona deve essere possibile
Questo Weidmann è davvero un pazzo scatenato, in più ha una limitata capacità di intendere a giudicare dalla serie di corbellerie che ha detto in così poche parole, mi chiedo in quale pianeta viva.
La palese dimostrazione che la strada dell'austerity non solo non dà risultati, ma è estremamente dannosa evidentemente non è bastata, leggete bene verso la fine dell'articolo, questo signore auspica che i mercati bastonino con più forza i paesi in difficoltà perché possano redimersi.
Non ho parole, un personaggio del genere andrebbe rimosso immediatamente dalla posizione che occupa, è dannoso per la collettività.
Weidmann: "Deve essere possibile il fallimento degli Stati" (Fonte: repubblica.it - 24/05/2013)

Il tedesco della Bce e presidente della Bundesbank: "Il fallimento di uno Stato sul proprio debito sovrano nell'Eurozona deve essere possibile per assicurare una disciplina di mercato. Disputa anti-austerity: "Il risanamento porta fiducia e quindi crescita"

MILANO - Perché il mercato sia tale, una controparte deve poter fallire. E questo deve valere anche per gli Stati ed il loro indebitamento. Il fallimento di uno Stato sul proprio debito sovrano nell'Eurozona deve anzi essere possibile proprio per assicurare una disciplina di mercato. E' di questa opinione Jens Weidmann, presidente della Bundesbank e consigliere della Bce al centro di una serrata dialettica con Mario Draghi sull'azione dell'Eurotower a sostegno dell'economia e dei Paesi più deboli dell'Unione. "Nel lungo termine - ha detto, intervenendo a un convegno monetario organizzato dalla banca di Francia a Parigi - dobbiamo assicurare che sia possibile il fallimento di uno Stato. La possibilità di un 'default' è un elemento chiave per la disciplina di mercato". E' per questa ragione, ha continuato Weidmann, che l'Eurozona sta lavorando sulla regolamentazione finanziaria e per la creazione dell'unione bancaria che spezzerà il legame tra le banche e il debito sovrano del proprio Paese.

Il banchiere ha poi ricordato che "conti pubblici solidi sono uno degli elementi per avere una valuta stabile". La politica monetaria, ha continuato Weidmann, "non può agire su questo punto" e, quindi, è necessario che si attivi la politica. "L'elevato livello di indebitamento pubblico è uno dei problemi economici più gravi del nostro tempo". Il risanamento dei conti pubblici è "fondamentale per stabilizzare le attese di inflazione e sostenere la crescita nel lungo termine", ha detto ancora.

Per Weidmann, inoltre, "non c'è contraddizione tra il risanamento dei conti e la crescita". La disputa sul punto si è arricchita negli ultimi tempi di nuovi episodi, soprattutto con la contrapposizione di economisti importanti quali Krugman e Alesina. Su questo punto, il banchiere ha lanciato un allarme quando ha affermato che "la volontà politica al risanamento" nell'Eurozona "sta scemando a causa delle minori pressioni da parte dei mercati". Questo tipo di rinvii, ha ammonito, rischiano di aumentare l'incertezza sui mercati. "E' vero - ha sottolineato - che nel breve termine la necessità di consolidamento dei conti pubblici ha frenato la crescita, questo non si può negare. Nondimeno, un impegno credibile a favore di finanze pubbliche solide porterà fiducia. E la fiducia è quello che manca nell'eurozona". Per Weidmann, inoltre, il risanamento, se condotto attraverso la via dei tagli alla spesa, "è di sostegno alla crescita".
marco---
00sabato 1 giugno 2013 22:26
13 anni per tornare al PIL del 2007 e 63 anni per riportare l'occupazione ai livelli del 2007
Crisi: Studio CGIL, 13 anni per tornare ai livelli del Pil del 2007 (Fonte: cgil.it - 01/06/2013)

Se il paese intercettasse la ripresa, quella stessa accreditata per il 2014 dai maggiori istituti statistici, quanto tempo ci vorrebbe prima di recuperare il terreno perso in questi cinque anni di crisi? Esattamente tredici anni per ritornare al livello del Pil del 2007, 63 anni per quello dell'occupazione, 'mai' per recuperare il livello dei salari reali. E' quanto rileva uno studio effettuato da Riccardo Sanna dell'Ufficio economico della Cgil dal titolo 'La ripresa dell'anno dopo - Serve un Piano del Lavoro per la crescita e l'occupazione'...
ziomaoziomao
00domenica 2 giugno 2013 13:10
Re: 13 anni per tornare al PIL del 2007 e 63 anni per riportare l'occupazione ai livelli del 2007
marco---, 6/1/2013 10:26 PM:

Crisi: Studio CGIL, 13 anni per tornare ai livelli del Pil del 2007 (Fonte: cgil.it - 01/06/2013)

Se il paese intercettasse la ripresa, quella stessa accreditata per il 2014 dai maggiori istituti statistici, quanto tempo ci vorrebbe prima di recuperare il terreno perso in questi cinque anni di crisi? Esattamente tredici anni per ritornare al livello del Pil del 2007, 63 anni per quello dell'occupazione, 'mai' per recuperare il livello dei salari reali. E' quanto rileva uno studio effettuato da Riccardo Sanna dell'Ufficio economico della Cgil dal titolo 'La ripresa dell'anno dopo - Serve un Piano del Lavoro per la crescita e l'occupazione'...



quelli della cgil andrebbero presi a calci nel culo per aver avvallato ogni nefandezza di questa ue.
ora ci vengono a dire che : sorry, ci vogliono 63 anni ripresa made in ue per tornare indietro di anni !

ma andassero affanculo, devono ringraziare tutti i giorni che gli italiani sono cosi' lobotomizzati da non appenderli ai lampioni come meriterebbero.




marco---
00domenica 2 giugno 2013 15:08
Re: Re: 13 anni per tornare al PIL del 2007 e 63 anni per riportare l'occupazione ai livelli del 2007
ziomaoziomao, 6/2/2013 1:10 PM:

quelli della cgil andrebbero presi a calci nel culo per aver avvallato ogni nefandezza di questa ue.
ora ci vengono a dire che : sorry, ci vogliono 63 anni ripresa made in ue per tornare indietro di anni !

ma andassero affanculo, devono ringraziare tutti i giorni che gli italiani sono cosi' lobotomizzati da non appenderli ai lampioni come meriterebbero.

Io guardo all'aspetto positivo della questione: la divulgazione delle informazioni.
Primo passo verso la presa di coscienza da parte della popolazione, a mio giudizio un fatto molto importante per iniziare a pensare ad una soluzione uscendo dal sonno collettivo! [SM=g6957]
ziomaoziomao
00domenica 2 giugno 2013 15:44
Re: Re: Re: 13 anni per tornare al PIL del 2007 e 63 anni per riportare l'occupazione ai livelli del 2007
marco---, 6/2/2013 3:08 PM:

Io guardo all'aspetto positivo della questione: la divulgazione delle informazioni.
Primo passo verso la presa di coscienza da parte della popolazione, a mio giudizio un fatto molto importante per iniziare a pensare ad una soluzione uscendo dal sonno collettivo! [SM=g6957]

Purtroppo penso che non ci sia nulla di positivo.
dalla bocca loro esce solo spazzatura, se dicono una cosa simile la dicono solo perche' sono a libro paga e stanno covando l'ennesima fregatura per il popolo e i lavoratori.

si sa' come funziona il giochino, si dice una cosa oramai innegabile e poi si trae la "conseguenza" opposta.

vuoi vedere che proporranno il famoso "piu' europa" per uscire da quella che loro chiamano ( come se venisse da marte e non da precise scelte politiche ) la "crisi".

ciao
marco---
00domenica 2 giugno 2013 17:35
Re: Re: Re: Re: 13 anni per tornare al PIL del 2007 e 63 anni per riportare l'occupazione ai livelli del 2007
ziomaoziomao, 6/2/2013 3:44 PM:

Purtroppo penso che non ci sia nulla di positivo.
dalla bocca loro esce solo spazzatura, se dicono una cosa simile la dicono solo perche' sono a libro paga e stanno covando l'ennesima fregatura per il popolo e i lavoratori.

si sa' come funziona il giochino, si dice una cosa oramai innegabile e poi si trae la "conseguenza" opposta.

vuoi vedere che proporranno il famoso "piu' europa" per uscire da quella che loro chiamano ( come se venisse da marte e non da precise scelte politiche ) la "crisi".

ciao

Può essere, come dice Nando Ioppolo, metaforicamente, spesso si afferma che gli incendi vanno spenti con la benzina poi, quando non si spengono, allora si afferma che le fiamme non si sono spente perché non è stata versata abbastanza benzina! La manipolazione mentale avviene ripetendo, martellando all'infinito con un concetto, poi quando palesemente le cose non funzionano allora si afferma che la cosa non ha funzionato perché non era abbastanza, e dunque per risolvere facciamo "più Europa"!

p.s. ho moderato il tuo post, se imprecare/offendere fosse di utilità per risolvere il problema io stesso ne avrei fatto già abbondante uso
ziomaoziomao
00domenica 2 giugno 2013 18:02
Re: Re: Re: Re: Re: 13 anni per tornare al PIL del 2007 e 63 anni per riportare l'occupazione ai livelli del 2007
marco---, 6/2/2013 5:35 PM:

Può essere, come dice Nando Ioppolo, metaforicamente, spesso si afferma che gli incendi vanno spenti con la benzina poi, quando non si spengono, allora si afferma che le fiamme non si sono spente perché non è stata versata abbastanza benzina! La manipolazione mentale avviene ripetendo, martellando all'infinito con un concetto, poi quando palesemente le cose non funzionano allora si afferma che la cosa non ha funzionato perché non era abbastanza, e dunque per risolvere facciamo "più Europa"!

p.s. ho moderato il tuo post, se imprecare/offendere fosse di utilità per risolvere il problema io stesso ne avrei fatto già abbondante uso



ciao Marco,

hai fatto bene a moderare, prima che riempio il sito di sguaiatezze [SM=g7054]
guarda, io sono veramente schifato da questa gente che per un pugno di ceci hanno svenduto il loro paese, compreso il futuro dei figli ( degli altri a quanto pare ).

almeno i loro padroni, la cricca plutocratica ue, meritano il rispetto delle persone spietate e intelligenti che giocano per conquistare il banco, ma questi sono dei traditori, codardi e straccioni.

che la storia ce li tolga dalle balle una volta per tutte.

PS: vedrai che cercheranno di saltare sul carro quando l'euro si dissolvera' per rifarsi una nuova verginita', sara' nostro compito conservare la memoria e ripagarli come meritano [SM=g2594222]



stelafe
00lunedì 3 giugno 2013 12:40
La Crisi potrebbe finire in un minuto, basterebbe volerlo davvero – Bce e caso Norvegia
www.quieuropa.it/la-crisi-potrebbe-finire-in-un-minuto-basterebbe-volerlo-davvero-bce-e-caso-n...
marco---
00martedì 4 giugno 2013 07:12
Germania, protesta anti-austerity blocca strade Francoforte vicino Bce (Fonte: lapresse.it - 31/05/2013)

Migliaia di manifestanti anti-austerity hanno bloccato le strade intorno alla sede della Banca centrale europea (Bce) a Francoforte. Gli attivisti protestano contro il ruolo dell'istituto e il modo in cui ha affrontato la crisi del debito in Europa. Membri del gruppo Blockupy hanno formato catene umane e si sono radunati nelle strade che portano alla sede della Bce. La banca ha tuttavia fatto sapere che i lavori proseguono regolarmente e per il momento la polizia non ha compiuto arresti. Le autorità hanno stimato il numero di manifestanti fra mille e 1.500, mentre secondo gli organizzatori alla protesta partecipano più di tremila persone.
In Europa rischio conflitto sociale più alto mondo, anche Italia nel mirino, dice rapporto Oil (Fonte: it.reuters.com - 03/06/2013)

GINEVRA (Reuters) - Il potenziale per conflitti sociali nei Paesi dell'Unione europea è più alto che nel resto del mondo e il gap già ampio tra ricchi e poveri, importante fattore di innesco, è destinato probabilmente ad allargarsi a livello internazionale. Lo dice oggi il rapporto annuale dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Oil).

Secondo l'Oil i conflitti sociali - scioperi, blocchi delle attività, proteste di strada, dimostrazioni - sono aumentati nella maggior parte dei Paesi dalla crisi economica e finanziaria iniziata nel 2008...
Serafin..
00mercoledì 5 giugno 2013 16:37
La crisi stà per finire arrivano gli Yankee in soccorso alla vecchia europa (Germania esclusa [SM=g7576]) ...peppereppepeppee!!!

Ubs: ecco il piano Usa per salvare l'Italia


Fed pronta ad acquistare quantita' massicce di titoli italiani e spagnoli per far ripartire l’economia globale. Obiettivo: abbattere Spread a 130. Foto: Andreas Hoefert, capo economista della banca.

NEW YORK (WSI) - La Federal Reserve e' pronta a comprare Btp e titoli di Stato spagnoli. L'indiscrezione viene dal capo economista di Ubs, secondo il quale la banca centrale americana non avrebbe piu' la pazienza di aspettare le prossime mosse delle autorita' europee ancora divise su molte questioni chiave, come quella degli aiuti diretti alle banche utilizzando i fondi dell'ESM


www.wallstreetitalia.com/article/1582720/rumor/ubs-ecco-il-piano-usa-per-salvare-l-ita...


marco---
00mercoledì 5 giugno 2013 17:50
Re:
Serafin.., 6/5/2013 4:37 PM:

La crisi stà per finire arrivano gli Yankee in soccorso alla vecchia europa (Germania esclusa [SM=g7576]) ...peppereppepeppee!!!

Ubs: ecco il piano Usa per salvare l'Italia


Fed pronta ad acquistare quantita' massicce di titoli italiani e spagnoli per far ripartire l’economia globale. Obiettivo: abbattere Spread a 130. Foto: Andreas Hoefert, capo economista della banca.

NEW YORK (WSI) - La Federal Reserve e' pronta a comprare Btp e titoli di Stato spagnoli. L'indiscrezione viene dal capo economista di Ubs, secondo il quale la banca centrale americana non avrebbe piu' la pazienza di aspettare le prossime mosse delle autorita' europee ancora divise su molte questioni chiave, come quella degli aiuti diretti alle banche utilizzando i fondi dell'ESM


www.wallstreetitalia.com/article/1582720/rumor/ubs-ecco-il-piano-usa-per-salvare-l-ita...

L'avevo sentito anch'io stamattina per radio, non è che ci volesse molto per capire, ma se proprio non ci arriviamo... o non ci vogliamo arrivare... beh, pazienza, forse provvederanno loro! [SM=g7576]
Battute a parte, se accadesse per davvero sarebbe triste doverci finanziare con la valuta USA, abbiamo una banca centrale ma contraiamo nuovo debito con l'estero, mah... se la nostra intelligenza non può spingersi oltre allora bene così.
Serafin..
00mercoledì 5 giugno 2013 18:57
Re: Re:
marco---, 05/06/2013 17:50:

L'avevo sentito anch'io stamattina per radio, non è che ci volesse molto per capire, ma se proprio non ci arriviamo... o non ci vogliamo arrivare... beh, pazienza, forse provvederanno loro! [SM=g7576]
Battute a parte, se accadesse per davvero sarebbe triste doverci finanziare con la valuta USA, abbiamo una banca centrale ma contraiamo nuovo debito con l'estero, mah... se la nostra intelligenza non può spingersi oltre allora bene così.



A quanto pare il protrarsi della crisi europea stà preoccupando gli americani perchè viene compromessa anche la loro di ripresa che risulta al momento sotto le aspettative

in più sono "preoccupati" per i disordini sociali... non dimentichiamo che anche l'economia francese si stà deteriorando...

se la dovranno vedere con la Germania che come al solito va oltre e pur di non fare un passo indietro "si taglia i maroni per far dispetto alla moglie"

solita vecchia Europa solita vecchia America [SM=g7576] non cambiamo mai
smiley1081
00mercoledì 5 giugno 2013 19:14
Re:
Serafin.., 05/06/2013 16:37:

La crisi stà per finire arrivano gli Yankee in soccorso alla vecchia europa (Germania esclusa [SM=g7576]) ...peppereppepeppee!!!



www.youtube.com/watch?v=vHjWDCX1Bdw
Serafin..
00mercoledì 5 giugno 2013 19:34
Re: Re:
smiley1081, 05/06/2013 19:14:





[SM=g1748862]

stò giro bombardano con altra "robbba" [SM=g7576]



marco---
00mercoledì 5 giugno 2013 21:14
Re: Re: Re:
Serafin.., 6/5/2013 6:57 PM:

A quanto pare il protrarsi della crisi europea stà preoccupando gli americani perchè viene compromessa anche la loro di ripresa che risulta al momento sotto le aspettative...

Quoto completamente.
La questione mi sembra semplice, nell'ambito dell'economia del pianeta nessuna macro area, ripeto nessuna, può collassare senza creare grossi squilibri alle restanti.
So bene che qualcuno sorriderà nel leggere quanto ho appena scritto accostandolo alla classica metafora della "scoperta dell'acqua calda" ma, andando poco oltre questa mia banale affermazione, comprenderebbe che annientare economie "concorrenti" non è nell'interesse di nessuno.
Riuscire a far proprio questo semplice concetto apre la strada all'evoluzione verso la reale soluzione.
Serafin..
00mercoledì 5 giugno 2013 22:22
Re: Re: Re: Re:
marco---, 05/06/2013 21:14:

Quoto completamente.
La questione mi sembra semplice, nell'ambito dell'economia del pianeta nessuna macro area, ripeto nessuna, può collassare senza creare grossi squilibri alle restanti.
So bene che qualcuno sorriderà nel leggere quanto ho appena scritto accostandolo alla classica metafora della "scoperta dell'acqua calda" ma, andando poco oltre questa mia banale affermazione, comprenderebbe che annientare economie "concorrenti" non è nell'interesse di nessuno.
Riuscire a far proprio questo semplice concetto apre la strada all'evoluzione verso la reale soluzione.




[SM=g1749711]


credo che il problema dell'europa e della BCE sia la mancanza di equità tra gli stati membri

in pratica la germania impone e gli altri assecondano con il cappello in mano!
marco---
00mercoledì 5 giugno 2013 23:22
Re: Re: Re: Re: Re:
Serafin.., 6/5/2013 10:22 PM:

[SM=g1749711]


credo che il problema dell'europa e della BCE sia la mancanza di equità tra gli stati membri

in pratica la germania impone e gli altri assecondano con il cappello in mano!

E' così, la Germania però non curandosi delle economie del sud Europa sta tagliando il ramo su cui siede, infatti sta rallentando la propria crescita, dopo la flessione dell'ultimo trimestre 2012 è tornata in positivo: +0,1%!

Vedi: Pil e vendite in calo per l'Eurozona. Male la Francia, si salva la Germania (Fonte: repubblica.it - 05/06/2013)
marco---
00venerdì 7 giugno 2013 15:28
Finti negozi per non mostrare crisi
G8: Irlanda del Nord, finti negozi per non mostrare crisi (Fonte: repubblica.it - 05/06/2013)

Arrivano i grandi della Terra e in Irlanda del Nord vengono creati finti negozi per coprire gli effetti della crisi economica. E' quanto ha riportato la stampa irlandese e britannica, descrivendo come la contea di Fermanagh si stia preparando al summit del G8 che si terrà il 17-18 giugno. I giornali hanno mostrato le fotografie scattate nel villaggio di Belcoo, dove edifici in realtà vuoti sono stati ricoperti con cartelloni e piccole 'scenografie' che simulano macellerie, farmacie, supermercati. Il tutto per rendere gradevole il passaggio a presidenti e premier che a bordo delle loro limousine saranno diretti nel vicino resort di Lough Erne scelto per ospitare il vertice. Le autorità locali hanno comunque fortemente protestato contro quanto ha affermato la stampa (reuters)



Vedi anche: Negozi finti contro la crisi per il G8. L'Ulster avvia la "bellezza economica" (Fonte: affaritaliani.it - 05/06/2013)
Preferisco non commentare, vi invito però a riflettere seriamente sulla questione.
smiley1081
00sabato 8 giugno 2013 14:56
Re: Finti negozi per non mostrare crisi
marco---, 07/06/2013 15:28:

G8: Irlanda del Nord, finti negozi per non mostrare crisi (Fonte: repubblica.it - 05/06/2013)

Arrivano i grandi della Terra e in Irlanda del Nord vengono creati finti negozi per coprire gli effetti della crisi economica. E' quanto ha riportato la stampa irlandese e britannica, descrivendo come la contea di Fermanagh si stia preparando al summit del G8 che si terrà il 17-18 giugno. I giornali hanno mostrato le fotografie scattate nel villaggio di Belcoo, dove edifici in realtà vuoti sono stati ricoperti con cartelloni e piccole 'scenografie' che simulano macellerie, farmacie, supermercati. Il tutto per rendere gradevole il passaggio a presidenti e premier che a bordo delle loro limousine saranno diretti nel vicino resort di Lough Erne scelto per ospitare il vertice. Le autorità locali hanno comunque fortemente protestato contro quanto ha affermato la stampa (reuters)



Vedi anche: Negozi finti contro la crisi per il G8. L'Ulster avvia la "bellezza economica" (Fonte: affaritaliani.it - 05/06/2013)
Preferisco non commentare, vi invito però a riflettere seriamente sulla questione.



Visto che proviene da repubblica, la notizia e' alquanto sospetta.

Non e' che magari il fotografo ha trovato un negozio in fase di restauro, e ne ha tirato fuori una notiziona?
marco---
00sabato 8 giugno 2013 15:04
Re: Re: Finti negozi per non mostrare crisi
smiley1081, 6/8/2013 2:56 PM:

Visto che proviene da repubblica, la notizia e' alquanto sospetta.

Non e' che magari il fotografo ha trovato un negozio in fase di restauro, e ne ha tirato fuori una notiziona?

Non penso, come puoi notare la data è antecedente, in Italia la notizia è stata diffusa dopo un po' di giorni.

'Fake shops' open up ahead of the G8 summit (Fonte: telegraph.co.uk - 31/05/2013)

Fake Shops Hide Northern Ireland's Struggling Economy Ahead Of G8 Summit (PHOTOS) (Fonte: huffingtonpost.com - 01/06/2013)
marco---
00martedì 11 giugno 2013 21:21
In Grecia si spengono TV e radio di Stato
Non so se vi rendete conto, penso che sia un fatto molto grave, non si tratta di una ristrutturazione, di uno snellimento del personale ma di un completo passaggio in mani private. Accantonando per un istante il problema dei licenziamenti, ancor più grave è il fatto che in Grecia non vi sono più ne' radio ne' TV pubbliche.
Mi chiedo quando vi saranno vere e proprie reazioni da parte della popolazione.

Grecia, per la tv pubblica da stasera fine delle trasmissioni: licenziati in 2.800 (Fonte: ilsole24ore.com - di Vittorio Da Rold - 11/06/2013)

Grecia: il governo chiude Ert, tv di Stato. “Stop alle trasmissioni da martedì” (Fonte: ilfattoquotidiano.it - di Francesco De Palo - 11/06/2013)
nobear
00martedì 11 giugno 2013 23:18
Re: In Grecia si spengono TV e radio di Stato
marco---, 11/06/2013 21:21:

Non so se vi rendete conto, penso che sia un fatto molto grave, non si tratta di una ristrutturazione, di uno snellimento del personale ma di un completo passaggio in mani private. Accantonando per un istante il problema dei licenziamenti, ancor più grave è il fatto che in Grecia non vi sono più ne' radio ne' TV pubbliche.
Mi chiedo quando vi saranno vere e proprie reazioni da parte della popolazione.

Grecia, per la tv pubblica da stasera fine delle trasmissioni: licenziati in 2.800 (Fonte: ilsole24ore.com - di Vittorio Da Rold - 11/06/2013)

Grecia: il governo chiude Ert, tv di Stato. “Stop alle trasmissioni da martedì” (Fonte: ilfattoquotidiano.it - di Francesco De Palo - 11/06/2013)



Purtroppo è gravissimo, ma aspettati che qualcuno (nel web o per strada) affermi che questo sia un taglio agli sprechi... [SM=g10881]
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