Diario della crisi economica

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fede49
00giovedì 17 ottobre 2013 08:06
E dicono di non aver messo le mani nelle tasche degli Italiani
Basta saper fare le sottrazioni per capire che
la nuova legge di stabilità megafonata dal nipote di suo zio come la prima finanziaria dove non si prendono i soldi dalle tasche degli italiani per capire che è avvenuto l'esatto contrario:

1. Taglio cuneo fiscale: 14 Euro in busta paga in più: goo.gl/Y8sZ4z

2. 900 Euro di nuove tasse: goo.gl/0p8HkD

Senza contare che il cuneo fiscale tocca solo i lavoratori dipendenti che sono una piccola parte della popolazione mentre le nuove tasse toccano tutti

Grazie Sig. Letta, grazie Sig. Napolitano






ziomaoziomao
00giovedì 17 ottobre 2013 08:20
Re: E dicono di non aver messo le mani nelle tasche degli Italiani
fede49, 10/17/2013 8:06 AM:

Basta saper fare le sottrazioni per capire che
la nuova legge di stabilità megafonata dal nipote di suo zio come la prima finanziaria dove non si prendono i soldi dalle tasche degli italiani per capire che è avvenuto l'esatto contrario:

1. Taglio cuneo fiscale: 14 Euro in busta paga in più: goo.gl/Y8sZ4z

2. 900 Euro di nuove tasse: goo.gl/0p8HkD

Senza contare che il cuneo fiscale tocca solo i lavoratori dipendenti che sono una piccola parte della popolazione mentre le nuove tasse toccano tutti

Grazie Sig. Letta, grazie Sig. Napolitano





lo chiede l'europa....
che vuoi fare, al cuore non si comanda.

marco---
00giovedì 17 ottobre 2013 10:22
Usa: la Camera evita il default e approva l’accordo sul bilancio federale (Fonte: direttanews.it - 17/10/2013)

Default evitato per un soffio. Dopo il voto del Senato, anche la Camera dei Rappresentanti del Congresso Usa ha approvato l’accordo faticosamente raggiunto tra democratici e repubblicani per innalzare il tetto del debito e mettere fine allo shutdown, la chiusura dello Stato federale.

Il sì della Camera è arrivato alle 22:12 ora di Washington, le 4:12 in Italia,a meno di due ore dal default. Con il voto finale del Congresso, il Presidente Barack Obama ha firmato la legge che mette fine a sedici giorni di shutdown, con la chiusura delle attività federali non essenziali.

L’accordo sull’innalzamento del tetto del debito pubblico Usa, arrivato a 16.700 miliardi di dollari, è stato raggiunto dopo lunghe trattative e molti nulla di fatto tra il leader dei democratici al Senato Harry Reid e e quello dei repubblicani Mitch McConnell. In base al nuovo accordo sarà possibile prolungare il bilancio fiscale fino al 15 gennaio 2014 e sarà consentito lo sforamento del tetto del debito fino al 7 febbraio del prossimo anno. Se l’accordo non fosse stato raggiunto, il tetto del debito avrebbe superato il tetto dei 16.700 miliardi alla mezzanotte di oggi, provocando il default tecnico degli Usa, con conseguenze catastrofiche per l’economia statunitense e quella mondiale.

Da Wikipedia: History of United States debt ceiling

stelafe
00venerdì 18 ottobre 2013 12:21
marco---
00venerdì 18 ottobre 2013 13:14
Blog Beppe Grillo: “Oggi Grecia e Alba Dorata. Domani l’Italia?” (Fonte: blitzquotidiano.it - 17/10/2013)

ROMA – “Oggi la Grecia. Domani l’Italia?” E’ l’inquietante interrogativo che pone il blog di Beppe Grillo dove riporta un estratto di un servizio del Journeyman Pictures in cui si racconta come Alba Dorata in Grecia “sempre più si afferma come istituzione parallela”. “Con ogni nuovo taglio il controllo della Grecia da parte del governo del Paese si indebolisce e la popolazione si rivolge disperata ad Alba Dorata” si legge nel servizio in cui si osserva:

“Alba Dorata provvede anche alla distribuzione di cibo per i meno abbienti, migliaia di persone ogni giorno vengono sfamate in questo modo. Unico requisito: la carta d’identità. Il controllo dei documenti delle persone per le strade ricorda spaventosamente la Germania nazista o la Russia di Stalin”.


”Che meraviglia! A quando qui da noi?”...
ziomaoziomao
00venerdì 18 ottobre 2013 14:51
Re:
marco---, 10/18/2013 1:14 PM:

Blog Beppe Grillo: “Oggi Grecia e Alba Dorata. Domani l’Italia?” (Fonte: blitzquotidiano.it - 17/10/2013)

ROMA – “Oggi la Grecia. Domani l’Italia?” E’ l’inquietante interrogativo che pone il blog di Beppe Grillo dove riporta un estratto di un servizio del Journeyman Pictures in cui si racconta come Alba Dorata in Grecia “sempre più si afferma come istituzione parallela”. “Con ogni nuovo taglio il controllo della Grecia da parte del governo del Paese si indebolisce e la popolazione si rivolge disperata ad Alba Dorata” si legge nel servizio in cui si osserva:

“Alba Dorata provvede anche alla distribuzione di cibo per i meno abbienti, migliaia di persone ogni giorno vengono sfamate in questo modo. Unico requisito: la carta d’identità. Il controllo dei documenti delle persone per le strade ricorda spaventosamente la Germania nazista o la Russia di Stalin”.


”Che meraviglia! A quando qui da noi?”...



almeno quelli di alba sfamano il loro popolo, da noi la cricca cattosinistrica toglierebbe il pane raffermo dalla bocca dei bambini italiani affamati per garantire gozzovigliate ai primi marocchi che approdano come illegali sulle nostre coste.

meglio quelli di alba, persino i greci dimostrano di essere meglio degli italiani .... come siamo ridotti.




marco---
00martedì 22 ottobre 2013 12:21
Guardatevi questo video, ringraziando zummze del forum RC.
Leggetevi anche i (pochi) commenti al video.

In difesa dell'euro (Pubblicato in data 06/09/2013)



In lingua inglese: In defense of the Euro
marco---
00martedì 22 ottobre 2013 22:34
Noi privatizziamo per il nostro "bene", gli ungheresi nazionalizzano per il loro bene... :-)
Il governo ungherese vuole nazionalizzare 7 utilities (Fonte: informarexresistere.fr - di Giuseppe De Santis - 24/09/2013)

L’Ungheria continua le sue politiche indirizzate ad aiutare la povera gente.

Mentre in Italia le bollette continuano a salire e le varie amministrazioni locali stanno privatizzando le aziende dell’acqua andando contro il parere negativo degli italiani (i quali hanno votato contro in un recente referendum) il premier ungherese Viktor Orbán ha dichiarato che il Paese è in trattative per procedere alla nazionalizzazione di sei o sette utilities.

L’intento, ha spiegato il leader di centro-destra, sarebbe quello di far scendere i prezzi dell’energia per proseguire il rilancio dell’economia interna. “Stiamo conducendo numerosi incontri per riacquistare 6 o 7 società, in passato privatizzate, del comparto utility”, ha detto Orbán.
Silenzio assoluto sul nome delle aziende in questione. In Ungheria uno dei maggiori player del settore è ilGruppo ENI, con la locale Tigaz, oltre ad E.on e RWE (Germania) e alle francesi GDF Suez ed Edf.

Nel 2014 si terranno le elezioni politiche in Ungheria ed i sondaggi danno ampio vantaggio all’attuale pm, anche grazie ad alcune scelte populiste (nel senso nobile del termine) come quella di tagliare i costi delle bollette, linea che Orbán sembra voler portare avanti.

E chi avrebbe da ridire? Nessuno ovviamente e per questo questa notizia è stata completamente ignorata (censurata?) dai mezzi di informazione.

D’altra parte l’Ungheria, avendo pagato con due anni di anticipo il prestito contratto col FMI non deve subire ricatti da nessuno e quindi può proseguire con le sue politiche sociali.

Ovviamente in Italia questo sarebbe pura fantascienza, non fosse altro che siamo governati da burattini e nullità.

Vedi anche:

L'Ungheria c'e' l'ha fatta. La banca centrale è nuovamente di propietà degli ungheresi
marco---
00giovedì 24 ottobre 2013 08:47
Una progressione degna di nota...
Debito pubblico italiano in aumento, solo la Grecia ha dati peggiori (Fonte: ilmessaggero.it - 23/10/2013)

Il debito pubblico italiano non diminuisce, anzi, secondo i dati diffusi da Eurostat continua ad aumentare sia in termini assoluti che in punti percentuali di Pil. L’Eurostat dice che il debito pubblico è salito al 133,3% del Pil nel secondo trimestre 2013 per l'Italia, in crescita del 3 punti percentuali rispetto ai primi tre mesi dell'anno quando era al 130,3%. Quello italiano resta il secondo debito pubblico Ue più alto dopo la Grecia (169,1%) e con uno dei maggiori incrementi tra primo e secondo trimestre di quest'anno.
Nel secondo trimestre 2012 era di 1.982.898 milioni di euro, pari al 125,6% del Pil, nel primo trimestre di quest'anno era di 2.035.833 milioni, al 130,3%, mentre nel secondo trimestre è arrivato a 2.076.182 milioni, ovvero al 133,3%. Dopo Grecia e Italia, gli altri debiti pubblici più grandi dell'Eurozona in percentuale del Pil sono il Portogallo (131,3%) e l'Irlanda (125,7%). In media nei Paesi dell'Eurozona il debito pubblico ha raggiunto il 93,4% del Pil. Era a 92,3% nel primo trimestre e a 89,9% nel secondo trimestre 2012.
stelafe
00giovedì 24 ottobre 2013 10:34
Grana da mezzo trilione per le banche italiane
formiche.net
marco---
00sabato 26 ottobre 2013 20:19
L’Euro è troppo... La BCE ha le mani legate? (Fonte: forexinfo.it - 25/10/2013)

...Più e più volte si è detto che il tasso di cambio dell’Euro non è un target della BCE, ma allo stesso tempo è vero che questa dispone degli strumenti per impedire ulteriori apprezzamenti, come ad esempio la riduzione dei tassi di interesse, oppure il lancio di misure di prestito alle banche. Tuttavia, spiegano alcuni analisti, l’arsenale della BCE è scarsamente equipaggiato per introdurre effetti duraturi sulla valuta.

Il problema principale della BCE è che pur tenendo i tassi di interesse al minimo storico dello 0.5%, ci sono altre banche centrali (la Federal Reserve su tutte) che stanno letteralmente iniettando denaro nelle rispettive economie con lo scopo di indebolire le valute. La Fed, ad esempio, sta comprando titoli di Stato e obbligazioni ipotecarie per un totale di 85 miliardi di dollari al mese.

I mercati finanziari prevedevano che la Fed iniziasse a ridurre gli acquisti già da settembre, ma le incertezze fiscali che hanno pervaso l’ultimo mese di storia a Washington hanno spinto i mercati a ritenere che il tapering (così è definita in gergo la riduzione degli acquisti da parte della Fed) inizierà il prossimo anno.

La BCE, impossibilitata nel finanziare i governi, ha certamente difficoltà a introdurre misure simili anche e soprattutto perché iniziative di questo tipo manderebbero su tutte le furie la Germania.

Ma allora, se è vero quello che dice Carsten Brzeski, economista ING Bank, e cioè che: "non c’è molto che la BCE possa fare riguardo ai livelli attuali dell’Euro"; esiste per la zona Euro una soluzione?
marco---
00giovedì 31 ottobre 2013 10:52
Re: La crisi è finita... mah... magari... io dubito
marco---, 8/7/2013 7:10 AM:

Ministro dell'economia, Fabrizio Saccomanni: "La crisi è finita" (Fonte: today.it - 06/08/2013)

Ministro dell'economia, Fabrizio Saccomanni: "La crisi è finita" „Il ministro dell'Economia si sbilancia e ignora le previsioni che vedono il Pil italiano calare ancora: "Tra questo e il prossimo trimestre, l'economia entrerà in ripresa. Per Iva e Imu, però, non ci sono soldi"“...


Saccomanni: “Economia stabilizzata, ora andiamo verso graduale ripresa” (Fonte: lastampa.it - 29/10/2013)

«Il pil nel 2013 su base annua segnerà una contrazione dell’1,8%, nel 2014 invece è confermata la ripresa. Lo ha affermato il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni durante l’audizione sulla legge di stabilità al Senato...

marco---
00giovedì 31 ottobre 2013 10:53
La realtà, invece è questa.
Da notare che ci fermiamo al 1977 per mancanza di dati precedenti quell'anno, diversamente, sicuramente, si potrebbe andare ben più indietro nel tempo, e chissà fino a dove.
Lavoro: a settembre disoccupazione giovanile al 40,4%, è record dal 1977 (Fonte: ilsole24ore.com - 31/10/2013)

Nuovo record di persone senza lavoro a settembre. Il numero di disoccupati arriva a toccare quota 3 milioni 194 mila. Lo rileva l'Istat (dati provvisori), registrando così un aumento dello 0,9% su agosto, corrispondente a un rialzo di 29 mila disoccupati, e del 14% su base annua, vale a dire di 391 mila unità. È allarme sui giovani: in questo caso il tasso di disoccupazione é salito anche a settembre restando oltre il 40% e attestandosi al 40,4%, record dal primo trimestre 1977, inizio serie storiche trimestrali, e da gennaio 2004, inizio serie storiche mensili. Se si considera la fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni, emerge che meno di due giovani su 10 lavorano: il tasso di occupazione a settembre è calato al 16,1%, in diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto ad agosto e di 2,1 punti su base annua. I tecnici dell'Istituto spiegano che tra gli under 25 sono contati anche i giovani che studiano e non lavorano.

Cresce il tasso di inattività
Il numero di individui inattivi tra 15 e 64 anni aumenta dello 0,5% rispetto ad agosto (+71 mila unità) ma rimane sostanzialmente invariato rispetto a dodici mesi prima. Il tasso di inattività si attesta al 36,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,1 punti su base annua.
marco---
00martedì 12 novembre 2013 09:24
Meglio tardi che mai... (arrivarci)
Chi avesse letto il libro di Alberto Bagnai Il tramonto dell'Euro certamente ricorderà come l'autore avesse evidenziato il problema molto bene negli stessi identici termini.
Mi piacerebbe di sapere cosa ne pensano tutto coloro che, in questo forum, avevano "bollato" queste affermazioni come sciocchezze. Tutti coloro che sostenevano che la politica economica della Germania fosse un modello da seguire, non comprendendo come il benessere economico di un'area (l'Euro in questo caso) non può che fondarsi sull'equilibrio.
E pensare che non mi sembra così complicato comprendere che all'interno di un contesto economico è impossibile che tutti i paesi possano essere esportatori, occorreranno necessariamente uno o più importatori. Ho estremizzato il ragionamento per fare comprendere il concetto, in una gara non possono vincere tutti i concorrenti, in economia, pur ammettendo la concorrenza, l'annientamento dei propri partner, o un forte squilibrio verso di essi, non è una strada percorribile nel lungo periodo, all'interno di un sistema ognuno esiste in virtù della presenza degli altri.

Buona lettura.

Se la Germania continua a “strafare” con l’export rischia una multa (Fonte: eunews.it - 11/11/2013)

Dal 2007 ad oggi il governo tedesco ha fatto registrare una serie di surplus commerciali superiori al tetto europeo del 6% del Pil. Mercoledì la Commissione deciderà come comportarsi nei confronti di Berlino.

A forza di successi la Germania potrebbe cacciarsi nei guai perché non rispetta le regole comunitarie che impongono un equilibrio solidale nelle prestazioni economiche. In questo quadro a partire da mercoledì prossimo, la Commissione europea potrebbe avviare un’inchiesta approfondita sull’eccedenza di surplus commerciale di Berlino, primo step verso l’apertura di una procedura comunitaria per squilibrio macroeconomico eccessivo. A ricordarlo è stato Simon O’Connor, portavoce del commissario agli affari economici Olli Rehn, dopo che lo stesso commissario, in un’editoriale pubblicato oggi dal Frankfurt Allgemeine Zeitung, ribadisce la necessità che la Germania riduca in fretta il suo surplus di bilancia commerciale.

Berlino ha fatto registrare negli ultimi anni una serie di surplus commerciali al di sopra dell’indicatore-soglia del 6% del Pil che è stato proposto (e accettato dagli Stati membri) nello “scoreboard” che individua gli “squilibri macroeconomici eccessivi” nel nuovo sistema di governance economica dell’Eurozona stabilito con la riforma del Patto di stabilità. Dal 2007 ad oggi, l’eccedenza è sempre rimasta al di sopra di questa soglia e, nonostante sia prevista una progressiva diminuzione, nei prossimi anni dovrebbe comunque attestarsi al di sopra del tetto europeo del 6%.


Nell’ipotesi che mercoledì la Commissione decida di lanciare effettivamente una valutazione più approfondita sull’eccessivo surplus commerciale tedesco, quello che accadrà sarà che entro la prossima primavera l’esecutivo di Bruxelles formulerà una sua raccomandazione specifica. Raccomandazione che dovrà poi essere approvata nel periodo estivo ed inoltrata alla Germania. Qualora Berlino dimostrasse reiteratamente di non avere intenzioni di cooperare, sono previsti due strumenti di sanzione: si parte da un deposito infruttifero pari allo 0,1% del Pil che, in caso di mancato rispetto delle raccomandazioni della commissione da parte del governo nazionale, si trasforma in multa pari allo 0,2% del Pil.

La discussione di mercoledì non si preannuncia facile, date soprattutto le reazioni critiche di Berlino. Qualche settimana fa anche il Tesoro americano aveva pubblicato un rapporto in cui si accusava la Germania di avere un modello di sviluppo economico sbilanciato, perché troppo basato sull’eccedenza commerciale e che rischia di esportare recessione nell’Eurozona e nel resto del mondo. A questo rapporto, il governo tedesco aveva risposto, attraverso il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, argomentando che non è possibile mettere sotto accusa un paese per i suoi successi.
marco---
00mercoledì 13 novembre 2013 20:59
Ringraziando stelafe per questa segnalazione.

La truffa dell’euro: vi spiego come ci ha ridotto il reddito, diminuito la ricchezza immobiliare e aumentato la disoccupazione (Fonte: ioamolitalia.it - di Stefano Di Francesco - 08/11/2013)

Lo sforzo di capire la realtà che ci circonda è un atto nobile e necessario per giungere alla conoscenza ed alla verità. In una condizione di grave sofferenza come quella attuale, in cui la maggior parte degli economisti, politici, blogger, giornalisti economici (anche il buon Giannino è tornato in auge) si esprimono sostanzialmente a favore della permanenza nell’euro, del fiscal compact, dell’austerity, sposando la linea di coloro che pensano che “la colpa della situazione attuale sia dello spreco, dell’evasione, della burocrazia, dei politici che hanno male amministrato,..” è molto complicato cercare di produrre un pensiero che non sia quello veicolato dai media.

Ci proveremo lo stesso, nonostante tutto, perché la partita che si sta giocando sul futuro degli italiani, spagnoli, portoghesi, greci è troppo importante e rischia di segnare la qualità della vita delle future generazioni.

La cosa più importante da comprendere è che restando dentro l’euro ed i suoi demenziali meccanismi ed apparati (leggasi BCE, MES,…) non c’è via di scampo. Siamo finiti.

L’euro e tutto il suo corredo di sovrastrutture sono una truffa; in pochi anni han ridotto l’Italia, sesta economia mondiale, a paese del “terzo mondo”, distruggendo la sua economia industriale, la sua agricoltura, il turismo, sostanzialmente sacrificando intere generazioni al mercato finanziario globale che detta le regole del gioco. E questo in cambio di cosa? … del nulla assoluto...
marco---
00giovedì 28 novembre 2013 09:19
Ieri... oggi... cosa è cambiato?
Ieri...

Il circolo perverso dei 1000 miliardi dati alle Banche (Fonte: informarexresistere.fr - 17/02/2013)

Ricordate l’operazione chiamata LTRO? Continuano i rimborsi verso la BCE. Indovinate chi ci ha perso...

...Punto fondamentale: tali prestiti – perché di prestiti si trattava – venivano concessi alle Banche all’interesse ridicolo, o quanto meno non più che simbolico, dell’1%...

...Ma il tema non si esaurisce qui, per un motivo molto semplice: le Banche, una volta incamerati i denari, non hanno affatto iniziato a loro volta a prestarli a cittadini e aziende, come confermano tutti i dati relativi. Li hanno reinvestiti proprio nei titoli di Stato dei Paesi che rendevano di più. Dunque, il fenomeno del credit crunch è andato avanti come prima, tante aziende sono fallite e tanti cittadini sono stati ridotti sul lastrico, e le Banche hanno utilizzato il denaro loro concesso al tasso di interesse dell’1% dalla BCE per speculare sul rendimento dei titoli di Stato dei Paesi già in crisi...

...Per quanto attiene solo all’Italia – ma il ragionamento, pur con numeri diversi, si può applicare fedelmente a ogni altro Stato – le Banche hanno avuto denaro all’1% e lo hanno investito sui titoli del nostro Stato pagati con circa il 3% di interesse. Ergo, ci hanno guadagnato sopra e possono ora restituire il denaro, pur maggiorato del misero 1% di interesse, alla Bce.

Si tratta di una truffa legalizzata. Meglio, di un crimine prima morale che finanziario: la “Banca europea” ha fatto gli interessi (privati) propri e quelli delle Banche private europee le quali, a loro volta, hanno succhiato denaro direttamente dalle tasche dei cittadini. Cioè del pubblico...

Oggi...

Bce vuole concedere nuovi fondi ultra convenienti alle banche (Fonte: wallstreetitalia.com - 27/11/2013)

La Bce valuta l'ipotesi di mettere a disposizione degli istituti di credito della zona euro nuovi fondi ultra-convenienti a lungo termine a patto che le banche si impegnino a propria volta a offrire credito alle imprese...

...Sia Mario Draghi sia diversi esponenti del consiglio hanno in più occasioni fatto riferimento alla possibilità di nuove operazioni di finanziamento 'Ltro', opzione che fa parte dell'arsenale di Francoforte composto da misure standard e non-standard.

Della durata di tre anni e dell'importo complessivo superiore ai 1.000 miliardi di euro, le due 'long term rifinancing operation' di fine 2011 e inizio 2012 sono state studiate nell'intento di sostenere la ripresa economica e favorire il flusso del credito al settore privato...


Bce, idea tassi negativi per stimolare l’economia (Fonte: blitzquotidiano.it - 20/11/2013)

Tassi negativi per stimolare l’economia. E’ l’idea che, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, starebbe studiando la Bce. A finire in negativo, a -0,1%, sarebbe il tasso con cui remunera i depositi overnight delle banche, attualmente pari a zero. Bloomberg cita due fonti vicine al dossier, secondo cui comunque ancora non vi è accordo sulla misura.

Ma non è questa l’unica misura che la Bce ha in cantiere per aiutare la ripresa. Al vaglio ce ne sarebbero diversi: ad esempio la prolunga di almeno un anno delle maxi-aste (Ltro), in scadenza nella primavera del 2015...


Leggete bene poi riflettete perché questi sono fatti, concreti, nessuna fantasiosa ipotesi di complottismo.
Secondo voi cosa faranno la banche questa volta? [SM=g1749704]

Buona giornata, buona Europa e buona ipocrisia a tutti... andiamo avanti così! [SM=g6963]
marco---
00venerdì 29 novembre 2013 09:30
marco---
00venerdì 29 novembre 2013 09:50
marco---
00sabato 30 novembre 2013 01:40
Guardate i 3 minuti che seguono partendo da qui: Barnard: "Napolitano criminale... (minuto 5:45)



fede49
00domenica 1 dicembre 2013 23:33
Istruttivo
marco---
00lunedì 2 dicembre 2013 01:14
Re: Istruttivo
fede49, 12/1/2013 11:33 PM:


Ottimo video, grazie! [SM=g1750826]
Pubblicato in Macroeconomia assieme al documentario completo: Seguire il percorso del denaro
marco---
00lunedì 2 dicembre 2013 14:34
Dovesse accadere saremmo noi a pagare alla banca interessi per avere depositato i nostri soldi, altro non aggiungo, ognuno tragga le proprie conclusioni.
Risparmiatori massacrati dai tassi zero. Ecco cosa succederebbe con i tassi negativi (Fonte: investireoggi.it - di Giuseppe Timpone - 29/11/2013)

Allarme negli USA e in Europa per l'arrivo di una misura estrema non convenzionale: i tassi negativi sui depositi delle banche presso gli istituti centrali. Conseguenza potrebbero essere i tassi negativi per i correntisti e i depositi ossia il risparmiatore pagherebbe la banca per tenergli i suoi soldi.

Le politiche dei tassi zero delle banche centrali più importanti del pianeta (Fed, BCE, BoE, BoJ) si sono tradotte in una remunerazione del risparmio già di gran lunga inferiore al tasso d’inflazione. E’ proprio quello che desiderano gli istituti centrali, ossia stimolare i consumi, sacrificando i risparmi. Ciò equivale a depauperare depositi e conti correnti in termini reali, anche se l’effetto di questo sacrificio imposto a chi risparmia non si è visto, dati i consumi stagnanti un pò in tutto l’occidente.

Negli ultimi giorni si è diffusa l’indiscrezione che la BCE starebbe per esplorare il campo dei tassi negativi sui depositi overnight. Significa che presto le banche dell’Eurozona non solo non riceveranno alcuna remunerazione per la liquidità che parcheggiano a Francoforte (già oggi il tasso è nullo), ma dovranno anzi pagare per farlo...
marco---
00domenica 8 dicembre 2013 00:51
Ringraziando fede49 per questa segnalazione.

La crisi della Spagna viene venduta come ripresa, proprio come per l’Irlanda: cosa c’è dietro questa improbabile strategia mediatica?
(Fonte: scenarieconomici.it - di Mitt Dolcino - 06/12/2013)

Tutti parlano della Spagna che si sta suppostamente risollevando dalla crisi, assieme all’Irlanda. Recentemente stavo analizzando un report di un fondo speculativo anglosassone e mi sono soffermato su alcune considerazioni sulla supposta crescita dei paesi euro periferici dopo anni di depressione, considerazioni che fanno il paio con quelle emerse recentemente sul supposto “recovery” irlandese, dopo 4 anni abbondanti di crisi. Bene, ricordando ai lettori che l’Irlanda oggi continua ad avere una crescita negativa pur avendo speso tra salvataggi bancari e deficit accumulati qualcosa di prossimo al 100% del proprio PIL in 5 anni i(dal 25% del 2005 di debito sul PIL del 2008 a circa il 118% oggi, per inciso sarebbe come se l’Italia avesse stimolato l’economia salvando le banche per oltre mille miliardi di euro!), oggi vogliamo analizzare la Spagna e dove stia andando la sua economia. Finalmente faremo alcune brevi considerazioni sulla big picture globale.-

Il report analizzato diceva sostanzialmente delle banalità, ossia che la Spagna oggi è divenuta interessante in quanto nuove legislazioni di stampo liberista permettono maggiore facilità di licenziamento per i nuovi assunti, oltre a rendere possibile declinare ad accordi lavorativi collettivi. Aggiungiamoci anche un cap sui costi di licenziamento relativi ad eventuali buonuscite. Il documento continuava correlando tali misure con un ritorno degli investimenti delle grandi case automobilistiche internazionali in Spagna, di fatto legate ai minori costi di produzione e, soprattutto, di manodopera operaia; così si giustificava una forte esposizione azionaria in tale paese. A parte la correlazione di cui sopra, resto scettico sulla sostenibilità sul lungo termine di dette misure: una volta che tutti i paesi dovessero fare la stessa scelta di indiscriminata riduzione dei costi, beh, dove finiremmo? La crisi sembra tutt’altro che sopita a livello globale, anzi, e quindi dico io i prodotti poi chi li comprerebbe…. Se poi la crescita cinese dovesse avere una pausa… Bene, ma continuiamo l’analisi. Dunque, vediamo un po’ i dati macro spagnoli. La disoccupazione giovanile è ancora ai massimi e non si vede nessun segno tangibile di miglioramento, siamo quasi al 56% (!!!cinquantaseipercento!!!). La disoccupazione totale è invece al 26% . Il valore di disoccupazione di lungo termine, meno volatile, sta continuando per altro a salire, approssimandosi al 13%...






fede49
00domenica 8 dicembre 2013 01:08
Letta = Schettino

scenarieconomici.it

Ragazzi, preparate i salvagente, Letta-Schettino ci porta a scogli, garantito
marco---
00lunedì 9 dicembre 2013 09:11
Tutti contro la Germania, che con il mantra dell’austerità a oltranza sta dissanguando l’Europa (Fonte: tempi.it - 09/12/2013)

Le politiche tedesche hanno causato deflazione in mezzo mondo. E la sanguinosa austerità sponsorizzata dalla Merkel ha peggiorato le cose. Contro l’egoismo teutonico serve tifare la Bce di Draghi e sperare che Berlino esca dall’euro...

...Kallas è finlandese, cioè originario di uno dei tre paesi strettamente alleati della Germania su tutte le questioni economico-finanziarie relative alla Ue. Per chi non ce l’avesse presente, i quattro cavalieri dell’Apocalisse dell’euro si chiamano Germania, Austria, Olanda e Finlandia. Che fare pagare il pedaggio agli autocarri italiani e francesi che trasportano merci in Germania ma non a quelli tedeschi sia una forma di concorrenza sleale, che equivalga a una reintroduzione dei dazi commerciali (la politica più antieuropeista che si possa immaginare), non passa per la testa né di Kallas, né dei critici teutonici che fanno le pulci alla Bce...

...Invece che scusarsi, i tedeschi hanno attaccato. Tanto che la decisione della Bce di ridurre il costo del denaro è stata presa a maggioranza, col voto contrario dei due rappresentanti tedeschi (uno dei quali è il capo della Bundesbank Jens Weidmann) e dei presidenti delle banche centrali di Austria e Olanda. Secondo loro il provvedimento è stato precipitoso, danneggia i risparmiatori tedeschi che incassano interessi sempre più smilzi e comporta il rischio di bolle finanziarie o edilizie in Germania. Delle tre critiche, l’unica sensata è l’ultima, ma è anche quella che dà meglio l’idea dell’egoismo teutonico: in un’unione monetaria di 17 paesi con politiche fiscali e tassi di inflazione diversi, è ovvio che la politica della Bce favorisce alcuni e penalizza altri.
Quel che Berlino lamenta oggi, è quel che irlandesi e spagnoli lamentavano prima del 2007. Ma allora i tedeschi non fecero certo pressioni per far rialzare i tassi d’interesse della Bce ed evitare le bolle edilizie che poi sono scoppiate in Spagna e Irlanda: ai tedeschi i tassi di Trichet stavano bene. Ora è il loro turno di fare fronte a politiche della Bce finalizzate a stimolare la crescita nei paesi dell’euro in difficoltà ma che potrebbero avere controindicazioni per la Germania.
Ben più attrezzata di Spagna e Irlanda, sia detto per inciso, per evitare il formarsi delle bolle...
stelafe
00martedì 17 dicembre 2013 12:17
"Per le banche le risorse si trovano sempre"
Lidia Undiemi a confronto con il ministro del lavoro Giovannini

"in quale paese democratico destra e sinistra si ritrovano d'accordo a trovare decine miliardi di euro per questi fondi come il Mes, mentre mancano le risorse per pubblica amministrazione e per i cittadini".


www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=6&pg=6447
marco---
00venerdì 24 gennaio 2014 16:13
I pensionati italiani in Bulgaria
Le Iene: Enrico Lucci e i pensionati italiani in Bulgaria (Fonte: melty.it - di Nellie Airoldi - 23/01/2014)

...Tra le storie più sorprendenti, e più significative, c’è quella di Franco, un ex camionista che per 40 anni ha viaggiato con il suo Tir per tutta Italia. Ora si gode la sua pensione di 1200 euro al mese che a Sofia gli permette di pagare l’affitto mensile di 36 leva, l’equivalente di 17 euro, e di mangiare e bere al ristorante senza remore e senza preoccupazioni: una cena in quattro, infatti, può costare meno di 17 euro, tanto quanto l’affitto del suo appartamento. “Qui si sta molto bene – racconta Franco a Enrico Lucci – il costo della vita è del 50 – 60% in meno rispetto all’Italia. Dovete pensare, poi, che qui un pensionto bulgaro prende all’incirca 70 euro al mese. Noi in confronto ci godiamo la vita”...
marco---
00mercoledì 12 febbraio 2014 13:27
Fiscal Compact
pax2you, 2/12/2014 12:08 PM:

Dal 2016 dovremo trovare i soldi anche per il fiscal compact...voglio proprio vedere da dove li prenderanno... [SM=g7752]

Non 2016, 1° gennaio 2015, dovranno affrontare il problema quest'anno! [SM=g7752]

Siete pronti al salasso del Fiscal Compact? (Fonte: formiche.net - 05/01/2014)

...La prima e più grave di tutte è l’avvio, il 1° gennaio 2015, del Fiscal compact con l’obbligo per l’Italia di ridurre il proprio debito al 60% del Pil in vent’anni. Ciò significa che dalla finanziaria 2015 che sarà discussa nel prossimo autunno, noi dovremo avere un avanzo di 50 miliardi annui da destinare al taglio del debito...
pax2you
00mercoledì 12 febbraio 2014 17:23
Re: Fiscal Compact
marco---, 2/12/2014 1:27 PM:

Non 2016, 1° gennaio 2015, dovranno affrontare il problema quest'anno! [SM=g7752]

Siete pronti al salasso del Fiscal Compact? (Fonte: formiche.net - 05/01/2014)

...La prima e più grave di tutte è l’avvio, il 1° gennaio 2015, del Fiscal compact con l’obbligo per l’Italia di ridurre il proprio debito al 60% del Pil in vent’anni. Ciò significa che dalla finanziaria 2015 che sarà discussa nel prossimo autunno, noi dovremo avere un avanzo di 50 miliardi annui da destinare al taglio del debito...



Giusto per capire cosa ci si puo' fare con così tanti soldi:
la proposta del m5s per il reddito di cittadinanza puo' costare fino a 19 miliardi, meno della metà del fiscal compact.
Che ci fai con questi 19 miliardi tutti gli anni?
Porti oltre 3 milioni di italiani ad avere un reditto sopra la soglia della povertà.Si tratta di persone qualsiasi...pensionati,madri sole, disoccupati, etc. che andrebbero ad alimentare i consumi interni.


ziomaoziomao
00mercoledì 12 febbraio 2014 17:31
Re: Re: Fiscal Compact
pax2you, 12/02/2014 17:23:



Giusto per capire cosa ci si puo' fare con così tanti soldi:
la proposta del m5s per il reddito di cittadinanza puo' costare fino a 19 miliardi, meno della metà del fiscal compact.
Che ci fai con questi 19 miliardi tutti gli anni?
Porti oltre 3 milioni di italiani ad avere un reditto sopra la soglia della povertà.Si tratta di persone qualsiasi...pensionati,madri sole, disoccupati, etc. che andrebbero ad alimentare i consumi interni.





ma allora perchè non dare tutto il fiscal compact in reddito di cittadinanza ai soli cittadini italiani con l'obbligo di spenderlo tutto in prodotti italiani al 100%, così vedrai come l'economia si riprende di colpo.

ah ! dimenticavo... siamo in europa e queste cose sono contro i diritti umani e le sacre tavole della legge ue.

qui ci vuole un bel referendum. [SM=j7569]

ciaooo




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