Re: Re: Re: Immobili, rallenta il calo dei prezzi di vendita
pax2you, 14/09/2013 12:38:
Agli osservatori ormai io non credo piu' da anni ma non ci sono altre fonti d'informazione per cui riporto quello che trovo.
Indipendentemente da quello che mettono di contorno per influenzare il lettore il fatto e' che ormai si affermano cali di prezzi, anche se minimi, ovunque.
Pochi anni fa' il solo pronunciare tale termine in relazione al prezzo delle case ti relegava nel gruppo degli eretici ribassisti che volevano distruggere la florida economia italiana.
Adesso la parola d'ordine e' non dire le cose come stanno ma minimizzare.
E' solo l'ennesima constatazione dei fatti.
Io credo che alla base dei ragionamenti ci debba stare il buon senso. Fermo restando che i prezzi delle case alla lunga non possono sfuggire alle legge della domanda / offerta, mi chiedo come il numeratore di questa frazione possa crescere in un contesto di forte contrazione della disponibilità di spesa di imprese e persone associate ad un outlook che nessun essere pensante oggi può ipotizzare favorevole ad uno stabile miglioramento a medio e lungo termine.
Qui ogni giorno si leggono notizie come questa di oggi:
"'Per tornare alla situazione pre-crisi per il PIL e per la spesa delle famiglie dovremo arrivare al 2019''. Lo ha sentenziato Marco Venturi, al Meeting Confesercenti in corso a Perugia. ''L'eredita' che abbiamo sulle spalle e le prospettive non sono incoraggianti - ha riconosciuto - in 5 anni, il PIL e' calato dell'8,7%, la spesa delle famiglie e' scesa del 7%, il tasso di disoccupazione salira' ancora nel 2014 al 12,8%, con l'emergenza giovani sempre piu' drammatica. Stagnazione e impoverimento sono messi in moto soprattutto da arretratezza e clientelismo, da instabilita' politico-istituzionale, da una gestione ''sciagurata' della spesa pubblica, da un uso clientelare e politico delle risorse''. Si tratta di un quadro, ha detto, ''diventato il volano per il continuo aumento del prelievo fiscale'' che tuttavia deve essere ''bloccato e invertito''
Stralcio tratto da questo articolo:
goo.gl/JZOBZn
È ovvio che i politici, gli operatori di settore, le banche, gli osservatori pagati da operatori e banche, debbano cercare di dipingere il quadro a tinte meno fosche possibile, diversamente chiuderebbero baracca nel giro di pochi mesi perché si inchioderebbe tutto. Tuttavia alla lunga il mercato è sempre King e se non ci sono i presupposti economici associati ed una minima spinta emotiva positiva, come si possono immaginare prezzi in crescita di un mercato strasaturo, in un paese dove quasi tutti hanno già una casa e mille problemi per mantenerla ? Quanti realmente credono che non pagheremo più l'IMU ?
Tra l'altro mancherà anche gran parte del mercato degli elusori, della gente che è riuscita ad accantonare capitali in nero che ha sempre avuto una propensione a consolidare nel mattone il maltolto, perché i controlli si fanno più serrati, i movimenti tracciati e nel retro-pensiero di tutti c'è il cervellone della Agenzia delle Entrate che scruta nell'intimità dei conti correnti e sarà dura anche per intere categorie agiate che per decenni hanno fatto dichiarazioni dei redditi da poveri in canna, andare a giustificare l'acquisto di una casa da 100-200-300.000 Euro e più.
Ed infine ci sono i giovani, teoricamente il vero driver della vendita di nuove abitazioni, oggi disoccupati al 35/40%: prendiamo un genitore che ha un figlio che frequenta l'università e dispone di una riserva di danaro con la quale potrebbe acquistare un piccolo appartamento come sua futura dimora. Secondo voi, questo genitore non farebbe un regalo molto più remunerativo se utilizzasse quel danaro per assicurare al figlio una laurea con master in una prestigiosa università fuori dall'Italia (Regno Unito, Germania, Scandinavia, Stati Uniti, Australia...) È ovvio che questa scelta oggi è coraggiosa e non da tutti, occorre anche un figlio consapevole e disposto a mettersi in gioco, ma è sempre stato il ruolo dei genitori quello di instradare i figli per aiutarli a costruirsi un futuro migliore. Una volta una casa e la certezza di un impiego garantito da diploma aveva una sua logica. Oggi non è più così. Io credo che lentamente questa consapevolezza entrerà nella mentalità di molti, i giovani stessi capiranno che per migliorare la loro qualità della vita dovranno diventare cittadini del mondo e saranno loro stessi promotori di queste scelta. A qual punto un'altra importante tranche di acquisti di nuove case si assottiglierà andando ad incidere ulteriormente sul numeratore della domanda / offerta.