Mutui Maledettissimi Mutui

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, [4], 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, ..., 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29
pax2you
00giovedì 22 novembre 2007 23:39
Ferrero, banche novelli strozzini
Spesso famiglie non riescono piu' a pagare rate per la casa
(ANSA) - TARANTO, 22 NOV - Ferrero attacca le banche: 'Con i mutui variabili rischiano di essere novelli strozzini nei confronti di decine di migliaia di famiglie'. Il ministro della Solidarieta' sociale sottolinea che le famiglie 'si trovano in una condizione di non riuscire piu' a pagare perche' magari uno dei due coniugi perde il lavoro'. Per Ferrero 'ci sono stati anni in cui le case pubbliche si sono svendute per fare cassa'. Oggi 'la ripresa di un intervento pubblico sulla casa e' un punto importante'.

link
laplace77
00giovedì 22 novembre 2007 23:55
Re: Ferrero, banche novelli strozzini
pax2you, 22/11/2007 23.39:

Spesso famiglie non riescono piu' a pagare rate per la casa
(ANSA) - TARANTO, 22 NOV - Ferrero attacca le banche: 'Con i mutui variabili rischiano di essere novelli strozzini nei confronti di decine di migliaia di famiglie'. Il ministro della Solidarieta' sociale sottolinea che le famiglie 'si trovano in una condizione di non riuscire piu' a pagare perche' magari uno dei due coniugi perde il lavoro'. Per Ferrero 'ci sono stati anni in cui le case pubbliche si sono svendute per fare cassa'. Oggi 'la ripresa di un intervento pubblico sulla casa e' un punto importante'.

link




dici che ora, con un po' di edilizia pubblica e una spruzzata di convenzionata, l'offerta esplode???


non credo parlasse di queste cose quando ha detto "un intervento pubblico sulla casa"...

...anche perche' parla di famiglie in difficolta' coi mutui...

...altra fettina di TFR, sottobanco coi sindacati, per coprire tutti i rischi e rinegoziare i mutui???

due piccioni con una fava: le famiglie in difficolta' coi mutui sono schiave a vita ma grate, le banche scaricano il rischio...
fava e' il contribuente (ovvero il pensionando) che paga.


ma cosa possiamo aspettarci da chi per anni, per risolvere il problema della casa, si inventava "il contributo all'affitto", da distribuire ad amici e parenti, quello che resta alla plebe...
pax2you
00venerdì 23 novembre 2007 00:24
Re: Re: Ferrero, banche novelli strozzini
laplace77, 11/22/2007 11:55 PM:




dici che ora, con un po' di edilizia pubblica e una spruzzata di convenzionata, l'offerta esplode???


non credo parlasse di queste cose quando ha detto "un intervento pubblico sulla casa"...

...anche perche' parla di famiglie in difficolta' coi mutui...

...altra fettina di TFR, sottobanco coi sindacati, per coprire tutti i rischi e rinegoziare i mutui???

due piccioni con una fava: le famiglie in difficolta' coi mutui sono schiave a vita ma grate, le banche scaricano il rischio...
fava e' il contribuente (ovvero il pensionando) che paga.

ma cosa possiamo aspettarci da chi per anni, per risolvere il problema della casa, si inventava "il contributo all'affitto", da distribuire ad amici e parenti, quello che resta alla plebe...


eh lap...l'intervento pubblico e' il fondo sostegno mutui da poco stanziato che prima andra agli amici degli amici e poi agli altri.

l'intervento pubblico forse saranno gli affitti proposti da assomobiliare...staremo a vedere ma piu aspetto piu mi convinco che qui a volersi comportare correttamente con la collettivita ci rimani sempre fregato....perche e' contro corrente.

l'intervento pubblico e' la legge Di Pietro per obbligare tutti gli enti a investire nei fondi immobiliari o affini...

e ancora tfr e pensioni dei lavoratori indirizzate sempre nello stesso settore.

Non parliamo della proposta(accettata da alcune associazioni dei consumatori) di abi a scaricare sulla banca i costi a cui si andra a chiedere il trasferimento del mutuo...alzano lo spread e rientrano come niente.

Il controllo delle banche delle aste,l'impossibilita di autocostruire, la pletora di agenti che soffocano i cartelli dei privati.

Zero edilizia pubblica reale.

l'apertura incotrollata delle frontiere agli extracomunitari che per carita se da loro muoiono di fame che alternativa hanno?

In pratica cercano di contro bilanciare la scarsita di domanda diretta italiana con quella straniera,domanda indiretta e leggi a favore...non so se avra effetti reali ma una cosa e' certa qui si va avanti a tappare i buchi e a mantenere le caste e questo e' insopportabile...il tutto sempre sulle solite spalle e sotto la luce del sole raccontando un sacco di balle moralistiche.
Stamo a vede...io comunque tengo pronta la valigia.

pax2you
00venerdì 23 novembre 2007 17:20
paolo ferrero e pedica
www.camera.it/resoconti/dettaglio_resoconto.asp?idLegislatura=15&idSeduta=0025&resoconto=stenografico&tit=00040&fa...
Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

(Iniziative volte a garantire un equilibrio socialmente sostenibile nel mercato immobiliare - n. 3-00109)

PRESIDENTE. L'onorevole Pedica ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00109 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 12).

STEFANO PEDICA. Signor Presidente, signor ministro, onorevoli colleghi, nel paese è particolarmente sentita e sofferta, in special modo nella classe media risiedente nei grossi centri urbani, l'emergenza venutasi a determinare nel mercato immobiliare che è sintetizzabile con il fenomeno del «caro-affitti». Il costo delle locazioni negli ultimi dodici anni è più che raddoppiato e, in alcuni casi limite, è arrivato quasi al quadruplo. In alcuni capoluoghi gli affitti sono arrivati a ben oltre il 250 per cento.
Dalle pubblicazioni di settore apprendiamo, in questi giorni, che il prezzo medio della locazione di un appartamento di 70 metri quadri, nella media periferia di Roma si aggira sui 1.200 euro, un migliaio di euro nella periferia di Milano. Nei piccoli centri la situazione non cambia. Si immagini che in un piccolo comune nelle Marche, Esanatoglia, a lei probabilmente sconosciuto, i prezzi arrivano a circa 800 euro.
Se raffrontiamo questi prezzi con le retribuzioni medie della classe impiegatizia, ci si può facilmente accorgere di come la spesa per la casa rappresenti un esborso di una gran parte delle risorse economiche...

PRESIDENTE. Deve concludere, onorevole.

STEFANO PEDICA... di questi nuclei familiari.
Concludo chiedendo al signor ministro come il Governo intenda intervenire per riportare un equilibrio socialmente sostenibile nel mercato immobiliare delle locazioni, garantendo in questo modo il diritto all'abitazione.

PRESIDENTE. Il ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha facoltà di rispondere.

PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Signor Presidente, ringrazio l'onorevole Pedica per aver presentato la sua interrogazione a risposta immediata che permette di mettere a fuoco un gravissimo problema sociale del paese che ha forti difficoltà ad essere evidenziato come problema politico.
I punti su cui il Governo ha deciso di muoversi sono i seguenti: compiere un'azione di blocco degli sfratti per gli anziani e i portatori di handicap per l'inizio di agosto così da salvaguardare tali categorie deboli; lavorare, inoltre, sull'aumento del fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione che vede, la prima parte, in corso di riparto e, quindi, spero entro il mese di luglio sia possibile dividerne il costo con le regioni così da intervenire in autunno su questo versante; infine, siamo impegnati nella discussione sulla legge finanziaria ad esaminare la possibilità di aumentare i 310 milioni circa di euro che fanno parte del fondo.
Il punto, però, di fondo su cui agire è la ricostruzione di un'offerta pubblica di alloggi ad un prezzo calmierato. È del tutto evidente che l'attuale situazione di affitti eccessivamente alti rispetto agli stipendi medi è dovuto anche al fatto che, in seguito alla svendita del patrimonio pubblico, l'Italia si trova ad essere, in Europa, la nazione con meno alloggi pubblici sul mercato e la funzione di calmieratore dei prezzi che gli alloggi pubblici devono svolgere non è, in Italia, svolta da alcuno.
Per questo, insieme al blocco degli sfratti per anziani e portatori di handicap,Pag. 52insieme alla ripartizione tra le regioni del fondo per il sostegno agli affitti ed al lavoro per incrementare il fondo previsto nella finanziaria, l'impegno fondamentale del Governo è incrementare l'offerta di alloggi pubblici a prezzo calmierato per tentare di offrire una risposta strutturale al tema da lei giustamente sollevato.

PRESIDENTE. L'onorevole Pedica ha facoltà di replicare.

STEFANO PEDICA. Ringrazio il signor ministro per la puntualità e per l'esposizione dei dati significativi. Sollecito sempre il Governo a pensare ai giovani, a sostenerli nel loro desiderio di mettere su famiglia in modo da non arrivare alla fine del mese pensando soltanto a come andare avanti l'ultima settimana invece di fare qualcosa di utile per la famiglia.
La ringrazio nuovamente, è stato molto esauriente e, inoltre, a nome del gruppo dell'Italia dei Valori, esprimiamo la nostra solidarietà al ministro Mastella per il suo problema personale.
laplace77
00venerdì 30 novembre 2007 10:21
moratoria subprime

mica scherzano, eh!


09:42 - Crisi subprime: verso intesa Casa Bianca-banche su moratoria tassi (Wsj)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Washington, 30 nove - Il
Governo americano e le principali istituzioni finanziarie
del Paese sarebbero vicine a concludere un accordo che
congelerebbe temporaneamente i tassi di interesse su alcuni
mutui subprime sotto pressione. Lo afferma l'edizione online
del 'Wall Street Journal' citando fonti vicine ai negoziati
secondo cui il dipartimento del Tesoro americano e un gruppo
di grandi banche, tra cui Citigroup, Wells Fargo, Washington
Mutual e Countrywide Financial, starebbero trattando una
moratoria temporanea per i tassi di oltre due milioni di
mutui ipotecari che nei prossimi due anni dovrebbero salire
sensibilmente.
Secondo le fonti l'intesa potrebbe essere
raggiunta gia' la prossima settimana. Un tipico mutuo
subprime di durata trentennale ha un tasso iniziale del 7-8%
che dopo breve tempo sale gia' al 9,5-11% gonfiando la rata
mensile di parecchie centinaia di dollari.


vorrei solo capire COME lo faranno...

faranno slittare il "reset"?

rinegozieranno a 40 anni?

MAH !!!
ilPippero
00domenica 2 dicembre 2007 18:31
Ho dei conoscenti che hanno un mutuo tasso variabile con tetto massimo:
capped rate

qualcuno mi sa dire se ci sono degli "effetti collaterali" nel momento in cui i tassi dovessero effettivamente superare il tasso massimo?
laplace77
00domenica 2 dicembre 2007 18:46
Re:
ilPippero, 02/12/2007 18.31:

Ho dei conoscenti che hanno un mutuo tasso variabile con tetto massimo:
capped rate

qualcuno mi sa dire se ci sono degli "effetti collaterali" nel momento in cui i tassi dovessero effettivamente superare il tasso massimo?




qui dice solo:

Mutuo a tasso variabile con tetto massimo (capped rate)
Rientra nella tipologia dei mutui a tasso variabile con l'unica differenza che al momento della stipula del contratto viene fissato un tetto massimo oltre il quale il tasso non potrà più crescere. Questa clausula offre la possibilità di tutelarsi contro forti impennate verso l'alto del mercato dei cambi mantenendo inalterata la convenienza del mutuo a tasso variabile: in qualsiasi caso non si pagherà mai un tasso superiore alla soglia stabilita nel contratto. Per questa garanzia le banche applicano solamente uno spread leggermente più alto.


poi tocca vedere che vai a firmare, specie le clausole piu' piccole.

s'e' sentito infatti di mutui "protetti", in particolare mi pare quelli "a rata costante", in cui tutto funzionava fino a un certo punto, poi c'era la sola.

mi pare fosse che, fino a quando l'Euribor restava sotto a un certo livello, la rata rimaneva costante e si allungava la durata del mutuo.

quando pero' il tasso andava a un valore tale da rendere impossibile questo triste giochetto della durata (oppure se la durata "ricalcolata" andava oltre un tot), la rata smetteva di essere fissa.

cmq, con le banche il gioco e' truccato e il banco vince sempre (vedi lo "scandalo" dei "derivati" - Report).


soluzione: NON fare il mutuo, o farlo come si faceva 20 anni fa: max 20 anni e max 50% del "valore".

ilPippero
00domenica 2 dicembre 2007 18:53
Re: Re:
laplace77, 12/2/2007 6:46 PM:


poi tocca vedere che vai a firmare, specie le clausole piu' piccole.


certo, solo che io non ce l'ho sottomano :-)
laplace77, 12/2/2007 6:46 PM:


s'e' sentito infatti di mutui "protetti", in particolare mi pare quelli "a rata costante", in cui tutto funzionava fino a un certo punto, poi c'era la sola.

mi pare fosse che, fino a quando l'Euribor restava sotto a un certo livello, la rata rimaneva costante e si allungava la durata del mutuo.

quando pero' il tasso andava a un valore tale da rendere impossibile questo triste giochetto della durata (oppure se la durata "ricalcolata" andava oltre un tot), la rata smetteva di essere fissa.


mi par di ricordare che fosse così il "sonni tranquilli" di Intesa, visto a mimandaraitre...
però questo mi pare diverso, il tetto è sul tasso e non si parla di aumento della durata...anche i miei conoscenti non me ne hanno parlato, se non lo sanno è clamoroso [SM=g7564]
laplace77, 12/2/2007 6:46 PM:


cmq, con le banche il gioco e' truccato e il banco vince sempre (vedi lo "scandalo" dei "derivati" - Report).


chiedo proprio perchè sospetto qualche trucco...
...oltre allo spread del 2,2% [SM=j7568]
laplace77, 12/2/2007 6:46 PM:


soluzione: NON fare il mutuo, o farlo come si faceva 20 anni fa: max 20 anni e max 50% del "valore".


ah, io per ora me ne sto buono buono in affitto [SM=g7576]
karmakoma1980
00lunedì 3 dicembre 2007 09:05
Tassi costanti e in rialzo e a fine 2008 lento declino...
pax2you
00martedì 4 dicembre 2007 01:29
Kroes: la crisi dei mutui sta arrivando in Europa
L'economia europea "sta andando estremamente bene" ma la crisi dei mutui subprime dagli Stati Uniti potrebbe arrivare in Europa. E' il monito lanciato da Neelie Kroes, commissario europeo alla Concorrenza, a margine dell'incontro organizzato da Confindustria Winter University a Venezia.
"La nostra economia sta andando estremamente bene - ha precisato Kroes - ma siamo consapevoli che la crisi, che è iniziata negli Stati Uniti, sta arrivando e sta influenzando anche l'Europa".
Neelie Kroes ha poi spiegato che "un paio di Stati membri stanno avendo dei problemi con banche locali e i governi nazionali ne sono consapevoli e sono in stretta cooperazione con Bce e Commissione Ue".
La commissaria europea alla Concorrenza ha poi annunciato che "lunedì e martedì prossimi ci sarà un meeting dei ministri con il mio collega Almunia e sono sicura - ha aggiunto - che ci sarà una profonda discussione e certamente ci sono un paio di questioni che sono sul mio tavolo relativi a questi casi".
ilsole24ore
pax2you
00martedì 4 dicembre 2007 01:52
Le condizioni del credito sono destinate a peggiorare
dall'articolo:
Banche, Trichet: «Sulla supervisione non possiamo stare fermi»:

Le condizioni del credito sono destinate a peggiorare: l'avvertimento arriva dal commissario Ue agli Affari economici e monetari Joaquin Almunia. «Le condizioni globali del credito si sono irrigidite - ha spiegato parlando sempre al convegno «Eurofi» - e sono destinate a peggiorare ulteriormente poichè le istituzioni finanziarie dovranno fare i conti con perdite significative». Il che implica, ha aggiunto Almunia, minori opportunità di contrarre prestiti e l'aumento delle prospettive di un rallentamento della crescita economica nei prossimi anni. Il commissario europeo ha evidenziato infatti che i tassi dei prestiti cresceranno ancora.
ilsole24ore

Cavolo questi se non ci fosse stata la crisi dei mutui ci volevano portare ai livelli degli americani...indebitati fino alla morte e oltre...!! [SM=g7626]
immobiliarista
00martedì 4 dicembre 2007 11:52
Mutuo ING DIRECT truffa portabilità mutuo ?

www.adusbef.it/forum/leggi.asp?F=17&id=76100

X-MAN: "solo oggi scopro in fase ultima di passaggio mutuo con ING, che , si è vero che mi rimborsano la penale di estinzione anticipata, da detrarre dalla 1° rata, ma il risvolto della medaglia è che continuerò a pagargli gli interessi per tutta la durata del mutuo.
In pratica loro erogano l’importo del mutuo per il complessivo totale poi rimborsano il netto della cifra della penale, naturalmente la quota capitale continua ad essere invariata, per qui di fatto gli sto pagando gli interessi di quella cifra rimborsata per tutta la durata degli anni del mutuo stipulato.
Mi sembra proprio una presa in giro, quanto meno una pubblicità ingannevole, che dite.........?
Saluti"
eurozero
00lunedì 10 dicembre 2007 12:19

In Finanziaria gettato mini salvagente per i mutui in difficoltà

Finanzaonline.com - 10.12.07/08:32

Tra le modifiche dell'ultima ora, inserite nel pacchetto di emendamenti alla Finanziaria faticosamente concordati dalla maggioranza e dal Governo, vi è anche l'istituzione di un Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa, da attivare presso il ministero dell'Economia. L'emendamento è della parlamentare dell'Udeur, Federica Rossi Gasparini e stanzia 10 milioni l'anno sia per il 2008 sia per il 2009. A quanto abbiano stipulato un mutuo e non siano più in grado di versare le relative è concesso di sospendere un pagamento per un massimo di 18 mesi. La richiesta di sospensione potrà essere chiesta per due volte, poi scatterà nuovamente l'obbligo al versamento delle rate.



[SM=j7569] [SM=j7568] [SM=j7569] [SM=j7568] [SM=j7569]
laplace77
00mercoledì 12 dicembre 2007 18:00
Mutui, la stangata di Natale
17:35 - ### La scheda di 24 minuti: Mutui, la stangata di Natale

Quanto pesa rialzo dei tassi su prestiti a 10, 20 e 30 anni

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 12 dic - Mutui sempre
piu' cari. Il tasso Euribor, il parametro a cui sono
indicizzati i prestiti ipotecari a tasso variabile, ha
sfiorato questa mattina la soglia del 5%, tornando indietro
di sette anni. In particolare, il tasso a un mese base 360
viaggia al 4,947%, quello a tre mesi al 4,953 per cento. Un
dato che dimostra che il mercato monetario europeo viaggia
in controtendenza rispetto agli Stati Uniti dove ieri la
Federal Reserve ha tagliato i tassi ufficiali al 4,25 per
cento.
- Rate in aumento. Il nuovo balzo dell'Euribor si traduce in
un aumento dalla scorsa estate del 5,6% delle rate mensili e
porta quasi al 25% il rincaro da fine 2005, da quando la
Banca centrale europea ha ricominciato ad alzare i tassi
ufficiali portandoli dal 2 al 4 per cento.
- L'anomalia. A questi livelli l'Euribor a 1 mese, che
misura il tasso medio con cui le banche si prestano denaro,
e' piu' caro quasi dell'1% del tasso ufficiale di riferimento,
che rappresenta il tasso di interesse che la Banca centrale
europea applica per prestare soldi alle banche. A cosa e'
dovuta questa anomalia? "Da un lato pesa il fatto che la
Banca centrale europea non concede spazi per un eventuale
taglio dei tassi ­ spiega Chiara Manenti, esperta di
mercati valutari di Intesa SanPaolo. Dall'altro, la
tempesta americana dei mutui subprime ha innescato
una contrazione del credito. Assistiamo a una crisi di
fiducia fra le banche che sono piu' restie a prestarsi i
soldi e quindi chiedono tassi piu' alti". A questi due
fattori, a spingere in su l'Euribor e' anche il maggior
bisogno di liquidita' delle banche a fine anno, quando
vengono chiuse molte partite contabili per mettere a posto i
bilanci.
- Quanto durera' l'effetto. E proprio i prossimi bilanci
rappresentano la chiave di volta per conoscere se l'attuale
schizofrenia dell'Euribor e' destinata a perdurare oppure a
rientrare alla normalita'. Un'informazione che interessa in
particolare le 430mila famiglie italiane che ­ secondo
l'ultimo Rapporto del Censis ­ sono in difficolta' con il
pagamento delle rate.
"Potremmo anche assistere a un
aggiustamento dell'Euribor a un mese verso il 4,5% con
l'inizio del nuovo anno ­ continua Manenti. Ma resta
comunque irrisolto il problema del mercato monetario, in
altalena da ormai quattro mesi. La turbolenza sara' chiara
solo quando dalle prossime trimestrali delle banche emergera'
con chiarezza l'esposizione ai derivati subprime. Solo
allora l'Euribor potra' riavvicinarsi al tasso ufficiale. A
favore di una sua discesa giocano anche le prospettive di
rallentamento dell'economia europea che potrebbero esortare
la Banca centrale europea a tagliare i tassi".
Vito Lops
steve_66
00sabato 19 gennaio 2008 10:49
Crisi mutui, interviene Bush

L' america si muove per fronteggiare una possibile recessione nell' economia . Un articolo tratto da tgcom riassume questa peoccupazione , per cui si muove il governo Bush .

Link all' articolo Crisi mutui, interviene Bush

Posto l' articolo

Mentre i mercati di tutto il mondo continuano a essere pesantemente penalizzate dalla crisi dei mutui subprime, che ha il suo centro focale negli Stati Uniti, il presidente Usa George W. Bush annuncia un importante intervento a favore della crescita. "Ci sono aree di preoccupazione" ha detto, annunciando il suo pacchetto, "e per questo occorre intervenire per proteggere la nostra economia, che ha però fondamentali solidi".

''I miei consiglieri e molti esperti esterni vedono un'economia in crescita nel 2008, ma a un passo più lento rispetto agli anni scorsi. C'e' il rischio di un cambio di rotta''. Lo spettro e' la recessione, come quella del 2001, che questa volta si profila pericolosamente in scia al tonfo del settore immobiliare e alla crisi dei mutui subprime che, allo stato, hanno causato svalutazioni nei bilanci di banche e istituzioni finanziarie per oltre 100 miliardi di dollari a livello globale.

''L'amministrazione ha attentamente monitorato l'economia e ritiene opportuno - prosegue il presidente - definire con il supporto bipartisan del Congresso misure fiscali straordinarie a vantaggio di famiglie, imprese e piccoli business''. Circondato dal suo staff economico, Bush afferma che ''mettere più soldi nelle tasche dei cittadini dovrebbe fare aumentare'' le spese per i consumi.

''Dobbiamo fare in fretta e muoverci a difesa dell'economia'', aggiunge da parte sua il segretario al Tesoro, Henry Paulson, rimarcando la delicatezza del momento. In base alle indiscrezioni, uno dei provvedimenti in esame prevede il rimborso di 800 dollari a ogni cittadino americano (1.500 dollari alle famiglie), più dei 300 dollari dell'analogo programma voluto dall'amministrazione Bush e ritenuto efficace per limitare la recessione del 2001.

Ora che prende corpo la terapia fiscale, si attende quella di politica monetaria. A fine mese, il 29 e 30 gennaio, la Fed riunira' il Fomc, il suo board operativo: i mercati finanziari si aspettano ''l'aggressivita''' piu' volte marcata da Bernanke, scommettendo sul taglio dei tassi dello 0,75%, al 3,5%.
steve_66
00sabato 19 gennaio 2008 11:24
Mutui, la grande fuga

In questo Articolo trovato sul sito adusbef viene spiegato l' andamento dei tassi di interesse sui mutui nell' anno 2007 . Per farsi un idea il tasso d' interesse ha raggiunto alla fine 2007 il massimo picco , anche se le previsioni lo dovrebbero riportare ai valori che aveva intorno ad agosto 2007 prima della crisi dei mutui subprime . Per correttezza posto anche il link .

MUTUI ALLE STELLE: RADDOPPIANO LE ESECUZIONI IMMOBILIARI

Aricolo

Mutui, la grande fuga
( Giornale di Brescia del 17/01/2008 )
Stampa - Guida
Edizione: 17/01/2008 testata: Giornale di Brescia sezione:ECONOMIA Secondo i dati diffusi dall'Abi, a dicembre il tasso ha toccato livelli record, a gennaio la discesa Mutui, la grande fuga Nel 2007 aumentate del 40% le estinzioni anticipate MILANO Il caro-mutui sta diventato un serio problema per molte famiglie. Un dato su tutti: nei primi nove mesi del 2007 in Italia sono cresciute le estinzioni anticipate dei mutui, che sono ammontate a 50mila unità (il 40%). La stima è del centro studi Abi, che ricorda come, nello stesso periodo dello scorso anno, sono stati rinegoziati 42mila mutui, attraverso la rinegoziazione dello spread o l'allungamento della durata del prestito. "Nel nostro Paese vi è una vera e propria emergenza mutui-casa". Hanno affermato l'Adusbef e Federconsumatori, commentando gli ultimi dati relativi alla provincia di Mantova dove, nel 2007, le esecuzioni immobiliari per il mancato pagamento dei mutui-casa sono triplicate passando da 29 pignoramenti del 2006 agli 89 dello scorso anno. "Tale aumento, il 207% conferma che su questa questione, oltre alle normative che sono state definite nella Finanziaria si rende necessario un vero e proprio congelamento delle rate". Frattanto ieri è stato presentato il rapporto mensile stilato dall'Associazione bancaria italiana, secondo cui nell'ultimo mese del 2007 i prestiti in euro alle famiglie per l'acquisto di abitazioni hanno fatto registrare un tasso di interesse del 5,72% contro il 5,66% di novembre. Il valore torna così al livello record degli ultimi cinque anni messo a segno ad ottobre (5,71). Secondo gli esperti, tuttavia, a gennaio la situazione, complice soprattutto la discesa dei tassi Euribor, dovrebbe migliorare. L'aumento segnato durante tutta la seconda metà dello scorso anno, è dovuto all'impennata dei tassi Euribor a un mese, sei mesi e un anno, registrata a dicembre: tassi che sono poi scesi nel mese di gennaio ai livelli pre-crisi subprime scoppiata ad agosto scorso. Sulla crescita di dicembre ha inoltre contribuito il maggiore ricorso al tasso fisso, che rappresenta ormai il 65% circa delle nuove erogazioni. In sostanza, spiega l'Abi, la normalizzazione del mercato interbancario dovrebbe far ritornare gli spread fra il tasso di riferimento della Bce e i tassi applicati ai prestiti ai livelli registrati prima della crisi estiva dovuta ai mutui subprime. Il tasso Euribor a un mese, infatti, viaggia ormai intorno al 4,2%, mentre quello a sei mesi e quello a un anno sono sotto il 4,6%. Il tasso di riferimento della Bce, va ricordato, è pari al 4%. Ad agosto, al momento del manifestarsi delle tensioni sui mercati finanziari internazionali, i tassi sui mutui sono volati al 5,63% come media mensile, oltre un punto percentuale superiore ad agosto 2006 quando era stato del 4,57%. Dopo l'11 settembre i tassi avevano iniziato a scendere, toccando il minimo a luglio 2003 al 3,58%. All'inizio dell'anno i tassi di interesse bancari per l'acquisto di abitazioni venivano segnalati dall'Abi al 5%, da allora l'aumento è stato costante e particolarmente accentuato in estate: a giugno ha sfiorato il 5,5%, a luglio il 5,6% per arrivare ad agosto al 5,62%, livello mantenuto a settembre e salito al 5,71% in ottobre. Il tasso Euribor a tre mesi si è, dopo essersi posizionato a dicembre ai massimi da sette anni (dal dicembre del 2000), risultando pari al 4,93%, cioè 93 punti base sopra il tasso Bce, è sceso negli ultimi giorni e oggi segna un calo di tre punti base al 4,51% mentre lo stesso indice a una settimana è attestato al 4,14%.
Edizione: 17/01/2008 testata: Giornale di Brescia sezione:ECONOMIA Secondo i dati diffusi dall'Abi, a dicembre il tasso ha toccato livelli record, a gennaio la discesa Mutui, la grande fuga Nel 2007 aumentate del 40% le estinzioni anticipate MILANO Il caro-mutui sta diventato un serio problema per molte famiglie. Un dato su tutti: nei primi nove mesi del 2007 in Italia sono cresciute le estinzioni anticipate dei mutui, che sono ammontate a 50mila unità (il 40%). La stima è del centro studi Abi, che ricorda come, nello stesso periodo dello scorso anno, sono stati rinegoziati 42mila mutui, attraverso la rinegoziazione dello spread o l'allungamento della durata del prestito. "Nel nostro Paese vi è una vera e propria emergenza mutui-casa". Hanno affermato l'Adusbef e Federconsumatori, commentando gli ultimi dati relativi alla provincia di Mantova dove, nel 2007, le esecuzioni immobiliari per il mancato pagamento dei mutui-casa sono triplicate passando da 29 pignoramenti del 2006 agli 89 dello scorso anno. "Tale aumento, il 207% conferma che su questa questione, oltre alle normative che sono state definite nella Finanziaria si rende necessario un vero e proprio congelamento delle rate". Frattanto ieri è stato presentato il rapporto mensile stilato dall'Associazione bancaria italiana, secondo cui nell'ultimo mese del 2007 i prestiti in euro alle famiglie per l'acquisto di abitazioni hanno fatto registrare un tasso di interesse del 5,72% contro il 5,66% di novembre. Il valore torna così al livello record degli ultimi cinque anni messo a segno ad ottobre (5,71). Secondo gli esperti, tuttavia, a gennaio la situazione, complice soprattutto la discesa dei tassi Euribor, dovrebbe migliorare. L'aumento segnato durante tutta la seconda metà dello scorso anno, è dovuto all'impennata dei tassi Euribor a un mese, sei mesi e un anno, registrata a dicembre: tassi che sono poi scesi nel mese di gennaio ai livelli pre-crisi subprime scoppiata ad agosto scorso. Sulla crescita di dicembre ha inoltre contribuito il maggiore ricorso al tasso fisso, che rappresenta ormai il 65% circa delle nuove erogazioni. In sostanza, spiega l'Abi, la normalizzazione del mercato interbancario dovrebbe far ritornare gli spread fra il tasso di riferimento della Bce e i tassi applicati ai prestiti ai livelli registrati prima della crisi estiva dovuta ai mutui subprime. Il tasso Euribor a un mese, infatti, viaggia ormai intorno al 4,2%, mentre quello a sei mesi e quello a un anno sono sotto il 4,6%. Il tasso di riferimento della Bce, va ricordato, è pari al 4%. Ad agosto, al momento del manifestarsi delle tensioni sui mercati finanziari internazionali, i tassi sui mutui sono volati al 5,63% come media mensile, oltre un punto percentuale superiore ad agosto 2006 quando era stato del 4,57%. Dopo l'11 settembre i tassi avevano iniziato a scendere, toccando il minimo a luglio 2003 al 3,58%. All'inizio dell'anno i tassi di interesse bancari per l'acquisto di abitazioni venivano segnalati dall'Abi al 5%, da allora l'aumento è stato costante e particolarmente accentuato in estate: a giugno ha sfiorato il 5,5%, a luglio il 5,6% per arrivare ad agosto al 5,62%, livello mantenuto a settembre e salito al 5,71% in ottobre. Il tasso Euribor a tre mesi si è, dopo essersi posizionato a dicembre ai massimi da sette anni (dal dicembre del 2000), risultando pari al 4,93%, cioè 93 punti base sopra il tasso Bce, è sceso negli ultimi giorni e oggi segna un calo di tre punti base al 4,51% mentre lo stesso indice a una settimana è attestato al 4,14%.
( Giornale di Brescia del 17/01/2008 )
laplace77
00lunedì 21 gennaio 2008 11:38
il credit crunch e' solo all'inizio !!!

Subprime, perdite fino a 600 miliardi

Notizia del: 21/01/08 08:07:50 - Fonte: Spystocks

Da La Repubblica: La crisi dei mutui subprime continua a preoccupare Bankitalia, che da settembre ha messo sotto stretto controllo le banche italiane, chiedendo un flusso di informazioni settimanale e spingendole a realizzare test per verificare le reazioni a possibili shock.

I risultati, in alcuni casi, non sono stati pienamente soddisfacenti, tanto che le banche stesse hanno adottato correttivi per una più efficace gestione della liquidità medesima.

Il bollettino statistico di Bankitalia ne ha fotografato le dimensioni: 3-600 miliardi di dollari di potenziali perdite per il sistema bancario mondiale, 100 già accertate.

Secondo il direttore dell'Abi, Giuseppe Zadra, i junk bonds potrebbero nascondere un nuovo bubbone: le cartolarizzazioni delle carte di credito. Un potenziale elemento di crisi che vale due-tre volte i mutui subprime.



il casino ANCORA deve scoppiare: 100 G$ di perdite "dichiarate" dalle banche, mentre quelle "previste" sono dai 300 G$ ai 600 G$.


vediamo dove vanno a finire il Libor e l'Euribor...
vediamo fino a che punto arriva il "credit crunch"...


ma tutto questo noi lo si sapeva...




laplace77
00lunedì 4 febbraio 2008 11:59
il mattone della mutua...

ammissione tecnocasa...

ora che e' finito il credito facile, il boom non c'e' piu'...

ovviamente usano i soliti termini: "rallentamento della crescita", ecc...


Notizia del: 04/02/08 11:06:41 - Fonte: Finanza.com

L’Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa, analizzando la correlazione negativa esistente tra l’andamento dei prezzi degli immobili negli ultimi anni e quello dell’Euribor - il tasso interbancario cui sono agganciate le rate dei mutui a tasso variabili - giunge alla conclusione che essa è in progressivo aumento.

'In un mercato immobiliare - dicono gli esperti dell'Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa - che da due semestri lancia segnali di rallentamento, si è visto che i tassi influiscono negativamente sull’andamento dei prezzi immobiliari in misura maggiore rispetto al passato.

La motivazione principale di ciò è da ricercarsi nella diminuzione del potere d’acquisto degli italiani, che mai come oggi sono sempre più attenti all’andamento dei tassi sui mutui e agli spread praticati dalle banche'.

'La maggiore attenzione all’andamento dei tassi di interesse e in generale all’andamento del mercato creditizio - proseguono dall'Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa - è una delle cause che sta determinando il rallentamento della crescita del mercato immobiliare, che si esprime poi con segnali quali l’allungamento dei tempi di vendita e la richiesta di ribassi sempre più ampi sui prezzi inizialmente richiesti dai proprietari in seguito alla riduzione della propria capacità di spesa'.



fine della festa, fine della festa...

[SM=g7605]
laplace77
00lunedì 4 febbraio 2008 12:08
cerino che passa...

...FBI che bussa!


Notizia del: 04/02/08 08:13:51 - Fonte: Finanza.com

Da Il Sole 24 Ore: La Ubs è nel mirino delle autorità federali americane.
La procura di New York ha aperto un'inchiesta per verificare se il colosso bancario svizzero, già tra le banche europee più colpiti esplosa negli Stati Uniti, sia anche responsabile d'aver ingannato gli investitori, con valutazioni gonfiate ad arte di titoli legati ai mutui che aveva in portafoglio.
Il sospetto degli inquirenti è che Ubs fosse cosciente di una caduta di valore in queste obbligazioni, nascosta invece agli azionisti.
L'indagine, ha rilevato ieri il Wall Street Journal, è preliminare e finora non sono stati spediti mandati di comparizione o richieste di documenti.


laplace77
00martedì 12 febbraio 2008 12:38
ecoballe finanziarie...

...il titolo non e' mio...


Notizia del: 11/02/08 08:07:33 - Fonte: Finanza.com

Da La Repubblica: C'è chi paragona le obbligazioni strutturate Made in Usa con le ecoballe Made in Naples. Le une e le altre partono da un presupposto corretto, impacchettare titoli di credito o rifiuti vari ma selezionati, e avviarli su un particolare mercato, finanziario o inceneritorio. Ma le une come le altre sono fatte spesso male, con materiali scadenti o incompatibili, e quindi bisogna andarle a scomporle di nuovo per verificare cosa c'è dentro e deciderne il destino. A Napoli ci pensa l'esercito, in America invece è nato un settore assolutamente nuovo, fatto di finanziarie e di società di consulenza che si sono specializzate in un'arte apparentemente impossibile. L'obiettivo è di andare a riaprire le obbligazioni strutturate.




laplace77
00martedì 12 febbraio 2008 12:41
il credit crunch si allarga al consumo


Notizia del: 11/02/08 08:08:37 - Fonte: Finanza.com

Da Il Sole 24 Ore: Frenano bruscamente gli acquisti degli americani attraverso le carte di credito. Nle mese di dicembre il cosiddetto 'revolving credit' è arrivato a 944 miliardi di dollari, con una crescita del 2,7% ben inferiore a quella fatta registrare nei mesi precedenti (+14% a novembre e +11% a ottobre).

Una battuta d'arresto accompagnata dall'aumento dei ritardi e delle inadempienze: sempre a dicembre il 7,6% degli acquisti con pagamenti affidati alle carte accusavano ritardi superiori ai 60 giorni oppure erano ormai in default, in crescita rispetto al 6,4% dell'anno precedente.

La morsa della crisi economica sta pertanto costringendo i consumatori a spendere meno e le grandi banche a rendere più severi i loro standard, tagliare le linee di credito e assorbire le perdite.



e amen
laplace77
00martedì 12 febbraio 2008 17:55
rallentamento dei mutui
17:26 - Radio24: a Salvadanaio domani si parla del rallentamento dei mutui

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 12 feb - Il mercato
dei mutui in Italia rallenta: l'ammontare totale di quelli
con scadenza oltre i 5 anni e' infatti calato nel dicembre
2007 rispetto al mese precedente. Ma questo non e' il solo
segnale che indica un raffreddamento di tutto il comparto
immobiliare.
Infatti si registra anche una diminuzione
dell'importo medio richiesto e un aumento del tempo medio
necessario per portare a termine una compravendita. In
questo contesto le pratiche di surroga e rinegoziazione
possono dare nuovo spunto al settore, una volta chiarite le
perplessita' normative ed operative. Debora Rosciani ne
discute domani a Salvadanaio a partire dalle 12 con Maria
Stella Anastasi, segretario generale Lega Consumatori,
Stefano Dragoni, direttore Mortgage Business di Barclays
Italia e Luciano Camagni, direttore generale Credito
Artigiano.
laplace77
00martedì 12 febbraio 2008 17:57
"project lifeline"

ovvero il mutuo che ti durera' per tutta la vita...

...praticamente un affitto...



17:51 - Crisi subprime: al via "project lifeline", salvagente per proprietari di case

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 12 feb - Il
Segretario del Tesoro, Henry Paulson, ha annunciato oggi un
nuovo piano per aiutare i proprietari di case in difficolta'
con i pagamenti sul mutuo. Il nuovo piano, ribattezzato
"project lifeline" e' aperto a tutti i proprietari e permette
di sospendere per almeno 30 giorni il processo di
pignoramento dell'immobile in caso di insolvenza. Durante
questo arco di tempo, finanziaria e proprietario avranno
modo di ridiscutere i termini del contratto.


e che si rinegoziano?

il mutuo da 30 a 50 anni?

[SM=p7579] [SM=p7579] [SM=p7579]
laplace77
00martedì 12 febbraio 2008 23:29
leggere tra le righe...
Buffett non e' un cavaliere bianco, anzi...

...leggete bene...


PS: chissa' perche' hanno mischiato le due notizie...
...vabbe' che entrambe hanno aiutato Wally, ma...


PPS: 'Project Lifeline' mi pare la fotocopia delle due iniziative italiche (combina infatti la sospensione dei pagamenti e la rinegoziazione), e non significa "salvataggio indiscriminato" (dovranno cmq continuare a pagare) ne' "torna il denaro facile".



fonte: Yahoo - ANSA

Martedì 12 Febbraio 2008, 19:41

Mutui: Buffett e Moratoria Pignoramenti Contro Crisi/Ansa

Ansa Web

(ANSA) - ROMA, 12 FEB - La Casa Bianca e le banche americane affrontano la crisi dei mutui: è di oggi l'annuncio del nuovo piano 'Project Lifeline', la ciambella di salvataggio che offre una moratoria sui pignoramenti a chi non riesce più a pagare il mutuo.

Intanto Warren Buffett, il 'guru' di borsa della Berkshire Hathaway, scende in campo nel crisi innescata dal tracollo dei mutui subprime, fornendo una garanzia da 5 miliardi di dollari per 800 milioni di bond emessi dagli enti locali.

Ad annunciare il piano di aiuti, facendo dietro-front rispetto alla sua posizione di appena un mese fa, è stato il segretario al Tesoro statunitense Henry Paulson. "Per molte famiglie - ha detto il segretario per lo Sviluppo Urbano Alphonso Jackson - Project Lifeline bloccherà il processo di pignoramento dell'immobile abbastanza a lungo per trovare una via d'uscita".

Ad essere coinvolte nel piano - indispensabile per salvare gli Usa dalla spirale recessiva del 'mattone' che sta contagiando l'intera economia - sono sei banche cui fa capo la metà dei mutui in essere negli Stati Uniti: Bank of America, JP Morgan Chase, Citigroup, Countrywide Financial, Washington Mutual e Wells Fargo. Tutte e sei fanno parte di 'Hope Now', l'alleanza di istituti di credito, associazioni imprenditoriali e avvocati formata lo scorso anno per evitare una corsa ai pignoramenti che avrebbe finito per travolgere l'intero mercato immobiliare.

I proprietari di case che hanno contratto mutui e che sono insolventi da oltre 90 giorni riceveranno una lettera dalla banca, in cui vengono spiegate le procedure per interrompere il processo di pignoramento. I destinatari avranno 10 giorni per rispondere e fornire ulteriori informazioni finanziarie, in modo da consentire alla banca di valutare modalità di rimborso alternative.

Ha invece tutt'altro sapore, quello dell'investimento, la mossa di Buffett. Il finanziere, noto per avere un grande fiuto per gli affari e non sbagliare mai un colpo, ha offerto alle tre maggiori società di assicurazioni di bond di riassicurare obbligazioni emesse da enti locali per 800 miliardi di dollari, investendo cinque miliardi di dollari di mezzi propri.

I colossi del settore - MBIA, Ambac Financial e FGIC, - rischiano il declassamento del rating 'tripla A' indispensabile per assicurare bond, che avrebbe un effetto letale per un mercato quantificabile in circa 2.400 miliardi di dollari. Logico, dunque, che l'offerta di Buffett abbia galvanizzato i mercati, spingendo la borsa di New York verso un rialzo di quasi il 2%.

Meno entusiasta la reazione delle tre società cui Buffett ha proposto di rilevare le proprie garanzie, dato che - come spiega Cynthia Cole, gestore di Allegiant Asset Management - "il costo é estremamente alto per gli assicuratori di bond".

Per questo Buffett ha già incassato il "no, grazie" di MBIA, e secondo gli analisti anche le altre due società potrebbero declinare l'invito: Buffett ha infatti intenzione di far pagare loro, per la riassicurazione dei bond, circa il 50% in più rispetto ai premi che ricevono.

L'abile finanziere, poi, ha intenzione di tenersi alla larga sia dai rischiosi mutui 'subprime' che dai 'cdo', i prodotti del credito strutturato che impacchettano attività rischiose.

Buffett fa irruzione nelle assicurazioni di bond dopo aver ottenuto lo scorso anno la licenza ad operare come 'bond insurer'. Con l'intenzione non solo di sfruttare le opportunità di investimento create dalla crisi in cui si trovano attualmente gli operatori specializzati. Ma anche, potenzialmente, di buttare fuori dal mercato buona parte dei suoi concorrenti.

Tanto è bastato, però, per ridare fiducia ad un mercato prossimo al collasso e alle prese con voci poco confortanti: le banche - si dice a Wall Street - starebbero risistemando molte posizioni, allo scopo di 'sbarazzarsi' di pacchetti di titoli obbligazionari in portafoglio il cui valore negli ultimi mesi è crollato. Uno scenario apocalittico per i 'bond insurer', chiamati a fornire ulteriori garanzie di affidabilità circa la loro solvibilità alle agenzie di rating, pena appunto la perdita della valutazione di 'tripla A'. (ANSA).


laplace77
00giovedì 14 febbraio 2008 20:15
notizie sparse...

fonte: Yahoo - ASCA

Giovedì 14 Febbraio 2008, 8:43

Ubs: Chiude 2007 Con Perdita Netta Di 4,4 Miliardi, Pesa Crisi Mutui

Agenzia ASCA

(ASCA) - Roma, 14 feb - Ubs ha chiuso l'esercizio 2007 con una perdita netta di 4,4 miliardi di franchi svizzeri (2,7 miliardi di euro), in linea con il consensus.

Il rosso e' stato determinato dalle perdite dal lato dei mutui.

Nel 2006, il gruppo bancario elvetico aveva registrato utili netti per 12,3 miliardi di franchi.





fonte: Yahoo - ASCA

Giovedì 14 Febbraio 2008, 16:55

Bankitalia: Mutui Subprime e Governance a Vertice Banche Con Draghi

Agenzia ASCA

(ASCA) - Roma, 14 feb - Mutui sub prime e corporate governance al vertice con Draghi a Palazzo Koch. Si e' infatti svolta questa mattina la riunione tra il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi e i presidenti e amministratori delegati delle principali banche italiane.

Il 'giro di tavolo' e' servito per esaminare le implicazioni degli sviluppi originati dalla crisi dei mutui sub-prime negli Usa.

In particolare - informa una nota dell'Istituto - ''sono stati considerati gli effetti delel turbolenze sia sui mercati finanziari, sia sulle politiche di valutazione dei prodotti strutturati da parte degli intermediari''.

In tale ambito ''si e' discusso - prosegue la nota - della comparabilita' delle informazioni di bilancio attraverso l'elaborazione, nelle apposite sedi istituzionali, di criteri uniformi''.





fonte: blog

Le vere cause dell'aumento dei prezzi delle case negli ultimi anni

giovedì 14 febbraio 2008 a 11.45 Pubblicato da Mark75

Comprare casa costa tanto, di questi tempi. È un fatto, una consapevolezza diffusa, di cui abbiamo parlato più volte. Ma molto spesso si equivoca sulle cause di questo vertiginoso aumento dei prezzi. Certo, ci sono varie ragioni, ad esempio la domanda di immobili in aumento, a fronte di una disponibilità di spazi che non può aumentare più di tanto, la difficoltà per molti acquirenti di riuscire a valutare bene l'equità del prezzo.

Tra le cause del "caro-immobili" molti citano i tassi di interesse, che con il loro aumento hanno reso le rate dei mutui più pesanti. In realtà, i tassi hanno giocato un ruolo fondamentale sul costo degli immobili, ma non perché sono aumentati negli ultimi mesi, bensì perché sono stati estremamente bassi negli ultimi anni (ripeto: non sono per questo l'unica causa).

Che i tassi siano stati "bassi" (e anche attualmente siano sotto la media "storica") lo si può facilmente vedere dal grafico storico dei tassi della FED e dal grafico storico dei tassi della BCE e della Banca d'Italia. Questo regime di tassi bassi ha indubbiamente favorito la crescita (non ultimo degli settore immobiliare) ma ha anche inevitabilmente portato ad un aumento dei prezzi degli immobili. Vediamo perché, nel modo più semplice possibile.

Supponiamo che i tassi dei mutui siano intorno al 10% (che non è una cifra folle, sarebbe stato un buon tasso in Italia nel 1995, per esempio), e vogliate comprare una casa da 100.000 Euro (teniamo prezzi in Euro per comodità). Per un mutuo a 30 anni, la rata mensile verrebbe di circa 877 euro.
Se i tassi scendono (mettiamo al 3%), anche la rata scende, e per acquistare una casa da 100.000 euro bastano rate da circa 421 Euro. Probabilmente, dato che alla fine quello che pesa in tasca è la rata, con tassi bassi sarete disposti a spendere di più, comprando magari una casa più grande, ma probabilmente anche "tirando" meno sul prezzo. In altre parole, il venditore avrà vita più facile a farvi pagare di più.
Quanto di più? Supponendo che la capacità di spesa per la rata rimanga costante, il valore dell'immobile che ci si può permettere cambia radicalmente.

* Tasso 10% -> rata 877 euro -> valore immobile 100.000 Euro
* Tasso 3% -> rata 877 euro -> valore immobile 208.000 Euro

Val la pena sottolineare che quelli ho citato non sono numeri puramente teorici, ma sono abbastanza vicini ai tassi effettivamente praticati per i mutui nel 1995 e nel 2005.





fonte: Yahoo - ASCA

Mercoledì 13 Febbraio 2008, 13:11

Casa: Ancab-Cresme, Mercato Immobiliare Rallentato Dalla Bce

Agenzia ASCA

(ASCA) - Roma, 13 feb - La politica rialzista adottata dalla Bce tra il dicembre 2005 e il marzo 2007 per quanto riguarda i tassi d'interesse ha prodotto un rallentamento del mercato immobiliare in Italia. Lo rileva il terzo rapporto Ancab-Cresme sulla questione abitativa in Italia, relativo al 2008. Il rapporto evidenzia come nel primo semestre del 2007 il mercato immobiliare abbia registrato una flessione delle compravendite del 3,5% su base annua. Tale rallentamento della dinamica della compravendita, per il rapporto Ancab-Cresme, e' da addebitare all'aumento del costo del denaro che ha inciso sui comportamenti delle famiglie e degli investitori. Oggi i tassi d'interesse su mutui ipotecari, prosegue il rapporto, sono saliti da valori inferiori al 4,5% tra il 2004 e il 2005 all'attuale 5,8% nei casi migliori, fino al 6,3% di alcuni istituti di credito. La domanda di abitazioni e' stata dunque rallentata dalla difficolta' ad indebitarsi ulteriormente che si e' concretizzata nell'ultimo anno e mezzo. Le reazioni del mercato si sono evidenziate in una riduzione delle compravendite a partire dal secondo semestre del 2006, quando la crescita dei tassi Bce si e' trasferita sui mutui scontanto le previsioni degli ultimi rialzi.





fonte: Yahoo - AGI

Giovedì 14 Febbraio 2008, 9:29

Bce: Giu' Domanda Mutui Fine 2007; Irrigidite Condizioni

AGI OnLine

(AGI) - Roma, 14 feb. - Cala la domanda di mutui alle famiglie per l'acquisto di abitazioni nel quarto trimestre 2007 (-36% dal -15% dell'indagine precedente). Lo rileva la Bce nel suo bollettino mensile facendo riferimento a un'indagine sul credito bancario nell'area dell'euro condotta dall'Eurosistema in cui si evidenzia un irrigidimento dei criteri di concessione dei prestiti alle famiglie. "Negli ultimi tre mesi - si legge - le banche hanno segnalato che i criteri per la concessione di mutui alle famiglie si sono ulteriormente irrigiditi (21% dal 12% della precedente indagine)". Un irrigidimento che riflette il "deterioramento delle condizioni sui mercati finanziari e il "peggioramento, rispetto al trimestre precedente, sia delle attese relative all'attivita' economica generale, sia delle prospettive del mercato degli immobili residenziali".


laplace77
00giovedì 14 febbraio 2008 20:49
Re: notizie sparse...
laplace77, 14/02/2008 20.15:



...

fonte: blog

Le vere cause dell'aumento dei prezzi delle case negli ultimi anni

giovedì 14 febbraio 2008 a 11.45 Pubblicato da Mark75

Comprare casa costa tanto, di questi tempi. È un fatto, una consapevolezza diffusa, di cui abbiamo parlato più volte. Ma molto spesso si equivoca sulle cause di questo vertiginoso aumento dei prezzi. Certo, ci sono varie ragioni, ad esempio la domanda di immobili in aumento, a fronte di una disponibilità di spazi che non può aumentare più di tanto, la difficoltà per molti acquirenti di riuscire a valutare bene l'equità del prezzo.

Tra le cause del "caro-immobili" molti citano i tassi di interesse, che con il loro aumento hanno reso le rate dei mutui più pesanti. In realtà, i tassi hanno giocato un ruolo fondamentale sul costo degli immobili, ma non perché sono aumentati negli ultimi mesi, bensì perché sono stati estremamente bassi negli ultimi anni (ripeto: non sono per questo l'unica causa).

Che i tassi siano stati "bassi" (e anche attualmente siano sotto la media "storica") lo si può facilmente vedere dal grafico storico dei tassi della FED e dal grafico storico dei tassi della BCE e della Banca d'Italia. Questo regime di tassi bassi ha indubbiamente favorito la crescita (non ultimo degli settore immobiliare) ma ha anche inevitabilmente portato ad un aumento dei prezzi degli immobili. Vediamo perché, nel modo più semplice possibile.

Supponiamo che i tassi dei mutui siano intorno al 10% (che non è una cifra folle, sarebbe stato un buon tasso in Italia nel 1995, per esempio), e vogliate comprare una casa da 100.000 Euro (teniamo prezzi in Euro per comodità). Per un mutuo a 30 anni, la rata mensile verrebbe di circa 877 euro.
Se i tassi scendono (mettiamo al 3%), anche la rata scende, e per acquistare una casa da 100.000 euro bastano rate da circa 421 Euro. Probabilmente, dato che alla fine quello che pesa in tasca è la rata, con tassi bassi sarete disposti a spendere di più, comprando magari una casa più grande, ma probabilmente anche "tirando" meno sul prezzo. In altre parole, il venditore avrà vita più facile a farvi pagare di più.
Quanto di più? Supponendo che la capacità di spesa per la rata rimanga costante, il valore dell'immobile che ci si può permettere cambia radicalmente.

* Tasso 10% -> rata 877 euro -> valore immobile 100.000 Euro
* Tasso 3% -> rata 877 euro -> valore immobile 208.000 Euro

Val la pena sottolineare che quelli ho citato non sono numeri puramente teorici, ma sono abbastanza vicini ai tassi effettivamente praticati per i mutui nel 1995 e nel 2005.


...




le argomentazioni qui esposte somigliano molto al pamphlet "The new road to serfdom:. An illustrated guide to the coming real estate collapse.", specie il passo "cosa puoi comprare con una rata da 500€ con i tassi al 3% o al 10%"...

...cmq, a quanto pare non sono gli unici a dire che i tassi hanno "dato una mano" alla bolla:

fonte: Internazionale - the New Republic


The New Republic - Stati Uniti - 13 febbraio 2008

La Fed nel panico

"Il taglio dei tassi d'interesse, un tentativo disperato di scongiurare la recessione, ha rivelato che la Federal reserve è nel panico, perché sa di aver giocato un ruolo significativo nello sviluppo della crisi", scrive The New Republic.

"La storia che l'ha provocata è nota: anni di tassi d'interesse ridotti hanno portato a una bolla nel mercato immobiliare. E le banche hanno concesso prestiti rischiosi a persone con bassi redditi e un passato creditizio irregolare. Quando questi nuovi proprietari di case non sono riusciti a rispettare gli obblighi dei mutui, si è scatenata una crisi creditizia".

La Fed, in teoria, ha il compito di dare regole alle banche per evitare questo tipo di tracolli, "ma il presidente Ben Bernanke, come il suo predecessore Alan Greenspan, non voleva assumere questo ruolo e si è mosso troppo tardi": le restrizioni alla concessione dei prestiti sono state proposte solo a dicembre. "Perché la Fed non è intervenuta prima?", chiede The New Republic. Principalmente, perché per principio è contraria agli interventi di regolamentazione. E se è vero che la bolla degli alloggi avrebbe creato problemi in ogni caso, "la minaccia della recessione sarebbe meno grave se la Fed avesse fatto il suo dovere".


ma se ne parla sempre DOPO...
laplace77
00lunedì 25 febbraio 2008 11:59
Northern Rock

privatizzare gli utili, socializzare le perdite.


Notizia del: 22/02/08 08:15:31 - Fonte: Finanza.com

Da Il Corriere della Sera: La nazionalizzazione di Northern Rock sta scatenando un fiume di polemiche.

Ieri è stato scoperto nel paradiso fiscale di Jersey, isola nella Manica che è dipendenza della Corona britannica, dell'esistenza di un fondo offshore di nome Granite che detiene 45 miliardi di sterline, pari a circa la metà del portafoglio dei mutui della banca.

Si tratta sostanzialmente dei prestiti migliori.

Si è saputo però che dalla nazionalizzazione il Tesoro ha deciso di tenerli fuori.

Così ora lo Stato controlla la parte meno sicura degli asset della banca in difficoltà, scatenando pesanti accuse.

Il governo si difende sostenendo che Northern Rock mantiene un libro di mutui solido e che non c'era nessuna necessità di intervenire anche su quel fondo.



commento sull'ultima frase: e grazie al caQQo

perche'? vedi commento iniziale...
laplace77
00lunedì 25 febbraio 2008 12:42
Mutui: USA vs. Italia...

...trovate le differenze!


Intesa SanPaolo sugli USA:

Notizia del: 25/02/08 09:57:02 - Fonte: Finanza.com

Nel pomeriggio, da oltreoceano, è atteso il dato sulle vendite di case esistenti. Che, come sottolineano gli economisti di Intesa SanPaolo, sono previste in calo a 4,8 milioni di unità a gennaio, da 4,89 milioni in dicembre.

'I dati sui nuovi mutui - commentano dalla banca milanese - mostrano una ripresa di attività per i rifinanziamenti, ma ancora cali o stagnazione per i contratti di vendita nel mese di dicembre e gennaio.

Le indagini presso le famiglie segnalano che il calo dei prezzi osservato finora sta spostando le opinioni riguardo al settore, con diversi indicatori di valutazione di condizioni favorevoli all’acquisto.

Anche l’affordability index mostra che, in assenza di restrizione del credito, prezzi delle case e tassi sui mutui permetterebbero a un segmento crescente della popolazione di acquistare una casa con prezzo mediano.

Una ripresa delle vendite nel settore è però ancora lontana diversi trimestri, a fronte anche della crescente restrizione del credito'.



Tecnocasa sull'italietta:
Notizia del: 25/02/08 10:36:58 - Fonte: Finanza.com

Si potrebbe proprio dire non c'è due senza tre, intendendo la terza battuta d'arresto dello stock dei prestiti alle famiglie per l'acquisto di abitazioni.

Dopo anni di crescita del valore delle consistenze si registrano i primi segnali di calo.

L'Ufficio Studi Kìron Gruppo Tecnocasa fa notare come a dicembre 2007 lo stock dei mutui in Italia ammontava a 265 miliardi di euro, in lieve flessione rispetto al mese precedente (-1,08%).

Si tratta del terzo segnale negativo in poco meno di un anno e mezzo.



Notizia del: 25/02/08 10:37:13 - Fonte: Finanza.com

La diminuzione delle erogazioni nel corso del 2007 (-1,54% nel corso dei primi nove mesi) e l'aumento esponenziale della domanda dei mutui di sostituzione (passata dal 2% del totale dei contratti di mutuo stipulati nel 2005 al 32,9% nel corso del gennaio 2008) sono altri due segnali che confermano il rallentamento del mercato.

Tale rallentamento è il risultato combinato del boom immobiliare registrato negli anni precedenti e della stretta creditizia dei nostri giorni.



laplace77
00lunedì 25 febbraio 2008 16:30
a pensar male...


...specie visto che il ministro mette il condizionale...


...tanto che je frega:

- e' dimissionario;
- ma soprattutto non sono soldi suoi


fonte: Yahoo - ASCA

Venerdì 22 Febbraio 2008, 14:09

Fondi Pensione: Damiano, Non Interessati Da Crisi Mutui Subprime

Agenzia ASCA

(ASCA) - Roma, 22 feb - La crisi dei mutui subprime americani ''non dovrebbe aver interessato i fondi pensione italiani''.

Lo afferma il ministro del lavoro, Cesare Damiano, nella prima relazione annuale al Parlamento sui rendimenti delle forme pensionistiche complementari.

Damiano spiega che l'instabilita' che attraversa i mercati finanziari a seguito della crisi dei mutui Usa ha generato una ''diffusa preoccupazione riguardo i rischi di possibile perdite derivanti dal possesso di titoli riconducibili alle operazioni di cartolarizzazione dei crediti sottostanti i mutui subprime statunitensi''.

Tuttavia, anche se non sono ancora disponibili dati certi sulla presenza, nei portafogli dei fondi pensione di titoli riconducibili ai mutui ''e' possibile affermare che tale fenomeno non dovrebbe aver interessato i fondi pensione italiani''.

Questo perche' la legge impone limiti agli investimenti dei fondi e gli stessi hanno effettuato ''scelte prudenziali'' di allocazione delle risorse. Tutto questo rende ''altamente improbabile'' la presenza nei portafogli di titoli legati ai mutui americani.

E anche nella ipotesi in cui tali titoli potrebbero aver trovato posto negli investimenti ''e' verosimile che abbiano un peso estremamente ridotto, per effetto del principio della diversificazione fra classi di investimento''.

Affermazioni queste, spiega il ministro, giustificate dalle passate esperienze, quando i fondi pensioni non mostrarono particolari difficolta' nel caso delle crisi Enron, Parmalat, Cirio e delle obbligazioni argentine.



sul pezzo sottolineato: ma porko di quel...

ma se pure molti subprime c'avevano rating "AAA"...


...cmq, il cerino doveva passare...

[SM=g7626] [SM=g7626] [SM=g7626]
laplace77
00giovedì 6 marzo 2008 16:28
pignoramenti USA

chissa' se il "rimetti a noi i nostri debiti" invocato da Bernanke sara' ascoltato dalle banche...



Us: pignoramenti a livelli record

Finanzaonline.com - 6.3.08/16:15

La Mortgage Bankers Association ha reso noto che nel quarto trimestre i processi di pignoramento hanno interessato in diverso modo il 2,04% dei mutui americani, il livello massimo degli ultimi 23 anni. Nello stesso trimestre i ritardi nei pagamenti hanno raggiunto il 5,82%, il tasso più alto dal 1983.




Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:48.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com