Mutui: l'Euribor torna a salire sui timori di fiammate inflative
L'Euribor a tre mesi, il tasso che le banche applicano fra loro per i prestiti trimestrali e serve da riferimento per i mutui sulla casa, è salito oggi di un punto base all'1,266% dall'1,264 per cento. L'Euribor ad una settimana è salito di un punto base allo 0,94% dallo 0,93% precedente, mentre quello a un mese ha segnato un rialzo di due punti base allo 0,94% (dallo 0,92%). I dati sono rilevati dall'European Banking Federation.
Dopo quasi otto mesi di discesa praticamente ininterrotta che ha portato i tassi interbancari ai minimi storici, cinque sedute consecutive di risalita dei tassi interbancari sono un segnale di rilievo. Due gli ordini di fattori che stanno deteminando questo cambio di rotta. «Si fa più concreto - spiega al Sole 24Ore.com Angelo Drusiani, responsabile gestioni di Banca Albertini Syz - il timore di un aumento dell'inflazione nei prossimi mesi, causato dalla forte immissione di liquidità nel sistema finanziario. Una ripresa dell'economia verso fine anno spingerebbe le quotazioni del petrolio e quindi anche l'indice dei prezzi». Punto numero due: «Il mercato - continua Drusiani - inizia a scontare il fatto che la Banca centrale europea potrebbe cambiare idea rispetto alle recenti analisi esposte dal presidente Trichet, secondo il quale i tassi all'1% potevano non essere il limite minimo». Secondo le previsioni di Aritma I.F. per il Sole24ore.com sui tassi a medio-lungo termine peserà la massa di debito pubblico che i governi hanno accumulato per fronteggiare la crisi.
A questo punto bisogna chiedersi se non ci troviamo alla vigilia di una salita repentina dei tassi interbancari, con relativo peggioramento del quadro generale per i consumatori i cui portafogli sono gravati da debiti. Va sottolineato, infatti, che in questi mesi le famiglie hanno rifiatato proprio grazie alla caduta dell'Euribor. «Non credo che dietro l'angolo ci sia una risalita rapida, perché siamo ancora in una fase in cui prevale l'incertezza su quel che accadrà nei prossimi mesi: insomma, non sappiamo se si verificherà l'attesa di nuove fiammate inflative o se invece prenderà piede uno scenario di deflazione. Per una parola definitiva aspetterei due-tre settimane. Di sicuro dopo mesi di discesa dell'Euribor un rimbalzo ci può stare». Anche se le banche, aggiungiamo noi, hanno ovviamente interesse a che i tassi a cui si prestano il denaro tornino a essere superiori al tasso Bce, come succede di norma, per migliorare i propri margini.
In salita, intanto, anche le obbligazioni governative denominate in euro, in rialzo dai minimi di sei mesi segnati lunedì. La domanda di investimenti sicuri cresce anche per effetto delle rinnovate tensioni geopolitiche determinate dai test missilistici effettuati dalla Corea del Nord. Sale quindi l'attenzione per le prossime emissioni di Schatz tedeschi a 2 anni (titoli a cedola fissa annua, prevista un'offerta pari a 8 miliardi) e di bond spagnoli decennali per 5 miliardi.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Mutui: le previsioni di Euribor e Irs
Mutui: le previsioni di Euribor e Irs. L'eccesso di debito pubblico creato dai governi per far fronte alla crisi condiziona le aspettative suprattutto sui tassi a medio-lungo termine
In Europa gli indici di fiducia (Zew, Ifo e Pmi) sono risultati migliori delle attese, lasciando intendere che la recessione in corso sia arginata. Tali indici restano tuttavia su livelli storicamente bassi e segnalano ancora una contrazione della crescita nei prossimi trimestri, anche se inferiore rispetto a quanto registrato nei primi tre mesi 2009 (–2,5%). Negli Stati Uniti i dati hanno invece deluso le aspettative e la Fed ha rivisto al ribasso le sue precedenti stime sulla crescita per il 2009-2010 (il Pil Usa è previsto tra –2 e –1,3% per quest'anno e tra +2 e +3% il prossimo).
A condizionare l'andamento dei tassi, in particolare di quelli a medio-lungo termine (Irs), sono stati tuttavia i dubbi sull'effettiva capacità di rientro dall'eccesso di debito che i vari governi stanno creando nel tentativo di rianimare l'economia, timori che si sono manifestati soprattutto dopo la decisione dell'agenzia S&P di mettere sotto osservazione per un possibile declassamento il rating della Gran Bretagna (al momento tripla A).
L'Euribor
Si è interrotta la discesa dell'Euribor: tutte le scadenze 1-3-6-12 mesi (0,939%; 1,267%; 1,467%; 1,632%) sono oggi di circa 3 centesimi superiori rispetto ai minimi storici registrati martedì scorso, mentre il tasso interbancario a 1 mese è cresciuto addirittura di circa 12 centesimi (riducendo a poco più di 30 centesimi il differenziale con il tasso a 3 mesi).
E' probabile che sul movimento abbiano influito anche fattori tecnici destinati ad essere riassorbiti nelle prossime settimane. Sul mercato interbancario si è infatti notata una liquidità più "neutra" rispetto ai livelli eccessivi degli ultimi periodi, un fenomeno dovuto probabilmente a una non perfetta valutazione delle effettive necessità da parte delle banche che hanno richiesto (la scorsa settimana) meno del solito nell'operazione di finanziamento settimanale al tasso P/T.
I livelli attualmente raggiunti dall'Euribor dovrebbero a questo punto tenere per qualche settimana e probabilmente per buona parte del mese di giugno: la scadenza a 1 mese attorno allo 0,95%, quella a 3 mesi attorno all'1,25%. Nuovi spunti direzionali in vista del prossimo meeting della Bce del 4 giugno (previsioni di neutralità) sono poco probabili, mentre si potrebbe assistere a maggiori movimenti a quello di inizio luglio. Le attese del mercato (inserire LINK a previsioni Euribor) restano in ogni caso abbastanza prudenti, visto che il punto di minimo per fine estate sull'Euribor a 3 mesi si posiziona intorno all'1,15%: 6 centesimi in più di quello che il mercato prevedeva 1 settimana fa, ma livelli comunque più bassi dell'attuale fixing.
Irs
Tutti i rendimenti governativi hanno subito una netta pressione rialzista (30 cent. rispetto a metà maggio), legata in parte ai dati incoraggianti che trapelano dagli indici di fiducia, ma soprattutto alle preoccupanti dimensioni di deficit e debito di molti paesi. Il Bund (titolo,di Stato tedesco) a 10 anni è oggi intorno al 3,60%: sulla Germania pesa anche il peggioramento dell'outlook fiscale, che richiederà almeno ulteriori 20 miliardi di euro di emissioni. Nelle ultime settimane i tassi Irs hanno limato in gran parte il cuscinetto offerto dallo spread Irs-Bund, che si è praticamente azzerato dai 10 anni in poi.
Questo significa che i tassi Irs a lungo termine saranno in "presa diretta" con l'andamento del Bund. Sotto questo aspetto, le attuali previsioni per il '09-'10 di Pil e inflazione non giustificano gli attuali livelli del Bund 10 anni, a meno dell'insorgere di difficoltà nei prossimi collocamenti di titoli tedeschi. L'Irs 30 anni, normalmente più lento ad adeguarsi alle nuove prospettive economiche, rimane più basso delle scadenze 15-20 anni e resta quindi interessante per operazioni di mutui a tasso fisso. Il rialzo dei governativi e degli Irs ha mosso verso l'alto anche le attese su questo tipo di tassi (inserire link a previsioni Irs).
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Le previsioni sugli Irs
La tabella fornisce i tassi Irs e l'evoluzione attesa dei medesimi per i prossimi 3 anni. NOTA: 3,93% rappresenta il tasso atteso IRS a 3 anni fra 3 anni.
Tasso Irs | | 3 anni | 5 anni | 10 anni | 15 anni | 20 anni | 30 anni |
Quotazione (26/5/2009) | | 2,19 | 2,81 | 3,66 | 4,04 | 4,14 | 4,01 |
|
Attese | mag-10 | 2,86 | 3,37 | 3,98 | 4,23 | 4,25 | 4,10 |
mag-11 | 3,51 | 3,87 | 4,26 | 4,39 | 4,33 | 4,17 |
mag-12 | 3,93 | 4,16 | 4,43 | 4,49 | 4,37 | 4,21 |
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Le previsioni sull'Euribor
La tabella fornisce l'evoluzione attesa dal mercato sull'Euribor 3 mesi, rappresentata dalla scaletta dei tassi impliciti Future, tassi ricavabili dalle quotazione dei Future sull'Euribor 3 mesi, strumento quotato al Liffe.
Fixing Euribor 3 mesi |
26/05/2009 | 1,266 |
| |
Tassi Future |
giugno-09 | 1,220 |
settembre-09 | 1,155 |
dicembre-09 | 1,260 |
marzo-10 | 1,350 |
giugno-10 | 1,570 |
settembre-10 | 1,810 |
dicembre-10 | 2,115 |
marzo-11 | 2,355 |
giugno-11 | 2,620 |
settembre-11 | 2,845 |
dicembre-11 | 3,070 |
marzo-12 | 3,210 |
|