Re:
iandy73, 10/20/2010 12:10 PM:
Tassi: Euribor a 3 Mesi Sale Ancora, Mutui Casa Piu' Cari
(AGI) - Francoforte, 20 ott. - Continua a salire il tasso Euribor a 3 mesi, parametro significativo per chi ha contratto un mutuo casa a tasso variabile: ora e' fissato all'1,016% dall'1,008% di ieri. Si tratta dei livelli massimi dal luglio 2009. In 80 giorni, e' aumetnato dello 0,26%. .
...non capisco, dove vogliono arrivare e perchè?
Ti parlavo di questo ieri sera
Euro Ted Spread: chi ci rimette siamo noi!
Scritto il 19 ottobre 2010 alle 14:20 da Dream Theater
Euribor 3 mesi oggi pari al tasso REPO. Ma questo scenario di normalizzazione alla fine ci danneggia. Ecco perchè.
Il TED Spread è universalmente riconosciuto come la differenza tra il T Bills (tasso a breve del governativo USA) e il tasso interbancario di pari scadenza.
In molti non sanno però che in origine il TED Spread era invece il differenziale tra T Bills e tasso EUR USD (LIBOR)
The TED spread is the difference between the interest rates on interbank loans and short-term U.S. government debt (“T-bills”). TED is an acronym formed from T-Bill and ED, the ticker symbol for the Eurodollar futures contract.
Initially, the TED spread was the difference between the interest rates for three-month U.S. Treasuries contracts and the three-month Eurodollars contract as represented by the London Interbank Offered Rate (LIBOR). However, since the Chicago Mercantile Exchange dropped T-bill futures, the TED spread is now calculated as the difference between the three-month T-bill interest rate and three-month LIBOR. (Fonte: Wiki)
Tempo fa ho poi “giocato” coniando il termine Euro TED Spread andando a prendere come riferimento non più il mondo dei tassi USA ma quelli dell’area Euro. Nella fattispecie il tasso a breve del benchmark Euro e l’Euribor. Il risultato diventa altrettanto interessante.
Grafico Euro TED Spread
Come vedete dal grafico, l’Euro TED Spread è sensibilmente migliorato nelle ultime settimane. Il mercato non sta assolutamente scontando un qualsiasi problema in ambito interbancario, visto che il nostro Euro TED Spread non ha fatto che scendere.
Ma…qualcosa non quadra…
Oggi l’Euribor è tornato ai livelli del tasso REPO della BCE…E quindi il tasso a cui le banche si scambiano il denaro è nuovamente salito. Quindi le banche sono meno sicure? No, in realtà il fatto che l’Euribor (a 3 mesi) sia pari al tasso REPO della BCE significa che il mercato, oggi, è normalizzato e nello stesso tempo i tassi sui bond a breve sono saliti. E non è certo in situazioni di difficoltà come invece lo era stato ai tempi di Lehman Brothers. Parlo di mercato normalizzato in quanto, a seguito di Lehman, la Bce aveva inondato di liquidità il mercato, portando l’Euribor addirittura ben sotto al livello del tasso REPO. Liquidità che poi pian piano è stata riassorbita dalla BCE, o per meglio dire, viene meno utilizzata dalle banche (basta infatti vedere che sono diminuiti sensibilmente i prestiti richisti dalle banche alla BCE).
Grafico Euribor – Tasso REPO
Gli effetti sul mercato
Quindi, cari lettori, diventa evidente una cosa. Mentre la FED espande, la BCE fa esattamente il contrario, ovvero frena. Tutto questo va poi a riperquotersi sul tasso di cambio EUR USD. In che modo? Facendo svalutare l’USD.
Brutto dirlo ma la causa di tutto questo è la Germania, unico vero stato che “tira” la ripresa e che, per assurdo, potrebbe anche “accettare” un aumento dei tassi. Nel breve però, guardado la realtà delle cose, questa situazione costringe innanzitutto a PAGARE rate più salate a chi ha un mutuo a tasso variabile, e a subire danni all’EXPORT per le economie come la nostra (Italia) che già così com’è, boccheggia alla grande. Ecco perchè è assolutamente NECESSARIO un maggior equilibrio delle varie economie dell’area Euro. I disequilibri portano purtroppo ad un aumento del gap tra chi ha un ritmo di crescita (e delle basi economiche di un certo tipo) ripsetto a chi invece è (più o meno ) in difficoltà.
La cosa strana è che l’unico vero colosso che va a marcia doppia è proprio solo la Germania. Tutti gli altri, Francia compresa, hanno i loro problemi a stare in piedi. E’ possibile che quindi la politica monetaria e le decisioni che contano vengono prese sempre e solo da Francoforte? in questo modo il nostro futuro è segnato. E non è un bel futuro.
STAY TUNED!
DT