Mutui Maledettissimi Mutui

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dgambera
00martedì 8 marzo 2011 21:13
laplace77
00mercoledì 9 marzo 2011 11:09
Re:
dgambera, 08/03/2011 14.54:



...




ahi ahi ahi si distrugge moneta...

[SM=g9128]
javipampa
00mercoledì 9 marzo 2011 11:30
Re: Re:
laplace77, 09/03/2011 11.09:




ahi ahi ahi si distrugge moneta...

[SM=g9128]




cosa significa?
laplace77
00mercoledì 9 marzo 2011 12:14
Re: Re: Re:
javipampa, 09/03/2011 11.30:



cosa significa?




chiedilo a chi compra questi e finisce come cirio/parmalat/tango

11:31 - Mps: lancia covered bond da 5,5 anni, 180-185 pb sul midswap

Importo compreso tra 750 e un miliardo di euro

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 09 mar - Banca Mps e'
sul mercato con un'obbligazione bancaria garantita, covered
bond, della durata di 5 anni en mezzo e un taglio compreso
tra 750 milioni e un miliardo di euro. Lo si apprende da
fonti vicine all'operazione, le quali si aspettano che il
prezzamento ci sara' nel pomeriggio. L'operazione, curata da
un pool di banche (Banca Imi, Lbbw, Mediobanca, Rbs, Ubs e
gli uffici dell'emittente), vanta il massimo rating ('Aaa')
dalle agenzie Moody's e Fitch. A fare da sottostante al
titolo un pacchetto di mutui residenziali, del mercato
italiano, di prima qualita'. I book sono stati appena aperti
e, secondo quanto apprende Radiocor, la raccolta ordini
procede in modo molto soddisfacente. Le indicazioni sul
rendimento parlano di un premio di 180-185 pb sul midswap.


"daje co' 'sti cerini, daje!!!"

[SM=g1934144] [SM=g1934144] [SM=g1934144]
[SM=g1747522] [SM=g1747522] [SM=g1747522]


laplace77
00giovedì 10 marzo 2011 20:55
rispuntano le cartolarizzazioni...

...almeno quelle "esplicite", non mascherate come "obbligazioni bancarie garantite"...

16:58 - *** Veneto Banca: lancia Rmbs da 1,3 miliardi, la prima del 2011

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 10 mar - Veneto Banca
ha collocato sul mercato del debito una cartolarizzazione
Rmbs, garantita da un pacchetto di mutui residenziali di
prima qualita' grazie al quale l'operazione puo' vantare il
massimo rating ('Aaa' da Moody's e Fitch), per un importo
complessivo di 1,3 miliardi. Lo apprende Radiocor da fonti
vicine alle banche che hanno curato la Rmbs: Jp Morgan Chase
e Natixis. Grande risposta del mercato, con le due tranche
finite nelle mani degli istituzionali sovrascritte piu'
volte. Per il mercato italiano e' la prima Rmbs di quest'anno
e la seconda in assoluto (la prima e' stata quella emessa da
Mps lo scorso novembre) dall'esplosione della crisi: 2007.


...che sfacciati!!!
[SM=p7579]

"daje co' 'sti cerini, daje!!!"
[SM=g1750163]
fabio_c
00venerdì 11 marzo 2011 15:55
Re: rispuntano le cartolarizzazioni...
laplace77, 10/03/2011 20.55:



...

"daje co' 'sti cerini, daje!!!"
[SM=g1750163]


... anche perché, cartolarizzando, diventiamo tutti più belli e più buoni:

n. 796 - La cartolarizzazione non è così male dopotutto (Securitization is not that evil after all)

di Ugo Albertazzi, Ginette Eramo, Leonardo Gambacorta e Carmelo Salleo, febbraio 2011

«Il lavoro analizza il mercato dei mutui italiani per verificare se, come evidenziato nel mercato dei mutui subprime degli Stati Uniti, il processo di cartolarizzazione abbia indotto una diminuzione della qualità dei finanziamenti. Diversamente dal caso statunitense, i risultati mostrano che, a parità di altre caratteristiche, i mutui cartolarizzati in Italia hanno una probabilità minore, di circa il 3 punti percentuali, di entrare in sofferenza rispetto a quelli rimasti in carico alle banche. Questi risultati indicano che il modello originate-to-distribute, che si basa sulle cartolarizzazioni, può svilupparsi in modo efficiente in presenza di vincoli regolamentari adeguati.»

Sintesi pdf 24 kB
Testo (solo in inglese) pdf 486 kB

fabio
dgambera
00venerdì 11 marzo 2011 16:04
Re: Re: rispuntano le cartolarizzazioni...
fabio_c, 3/11/2011 3:55 PM:


... anche perché, cartolarizzando, diventiamo tutti più belli e più buoni:


.....


Diversamente dal caso statunitense, i risultati mostrano che, a parità di altre caratteristiche, i mutui cartolarizzati in Italia hanno una probabilità minore, di circa il 3 punti percentuali, di entrare in sofferenza rispetto a quelli rimasti in carico alle banche. Questi risultati indicano che il modello originate-to-distribute, che si basa sulle cartolarizzazioni, può svilupparsi in modo efficiente in presenza di vincoli regolamentari adeguati.»





Per la serie ..... cartolarizziamo finchè le quotazioni rimangono alte e non ci sono problemi nell'immobiliare italiano .... poi se vanno in sofferenza i crediti, allora potremo dire che siamo come gli americani [SM=g9058]
(sylvestro)
00sabato 12 marzo 2011 10:50
dgambera
00sabato 12 marzo 2011 17:59
Forte calo dei tassi fissi a breve periodo

10 marzo 2011




La seconda settimana di marzo si apre con i tassi discordi: i tassi fissi a breve termine scendono in modo sensibile mentre quelli lunghi crescono. Tutti in salita invece i tassi variabili, con l'eccezione del trentennale che rimane stabile. E' questo il trend evidenziato dalle migliori offerte sul canale mutui di Casa24 il 10 marzo rispetto al 3 dello stesso mese.

Per l'acquisto di un abitazione da 200 mila euro, chiedendo un finanziamento di 100 mila, per un mutuo decennale a tasso variabile oggi si ottiene un tasso del 2,21%, rispetto al 2,18% di sette giorni fa, con la rata mensile che sale a 930 euro mensili. Più forte la crescita per i mutui a 15 anni che passa da 2,08% a 2,21% con la rata che sale di sei euro a 653 euro. Incremento più lieve per prestiti a 25 anni che salgono da 2,21% a 2,26%.

Calo diffuso nei tassi fissi di breve e medio periodo, il decennale passa da 4,27% a 4% con la rata che scende da 1025 a 1012 euro. Ali analoghi anche per i 15 e i 20 anni che scendono entrambi a 4,4% con la rata dell'ultimo che cala di 14 euro a 627. In crescita invece i periodi più lunghi che salgono dello 0,11% rispettivamente a 4,8 e 4,7%.
©RIPRODUZIONE RISERVATA



dgambera
00venerdì 18 marzo 2011 16:44
E hai detto cotica

Indici dei mutui stabili, sale solo il variabile a 20 anni

18 marzo 2011


La terza settimana di marzo si apre con i tassi dei mutui sostanzialmente stabili, unica eccezione il variabile a 15 anni che sale dello 0,1% arrivando a 2,20%, in linea con i valori degli indici per i dieci e i quindici anni che invece sono stabili. I tassi fissi invece non si muovono dai valori di sette gironi fa. E' questo il trend evidenziato dalle migliori offerte sul canale mutui di Casa24 il 18 marzo rispetto al 10 dello stesso mese.
Per l'acquisto di un abitazione da 200 mila euro, chiedendo un finanziamento di 100 mila, per un mutuo decennale a tasso variabile oggi si ottiene un tasso del 2,20%, rispetto al 2,21% di sette giorni fa, con la rata mensile che scende a 930 euro mensili. Stesso valore anche per il quindicennale, con la rata a 653 euro, e per il ventennale, che sale da 2,11% a 2,20% con un incremento della rata di 4 euro a 515. Cresce lievemente anche il trentennale che passa da 2,21% a 2,25% con la rata in crescita di due euro.

Tutto invariato invece per i tassi fissi di ogni durata: il decennale resta al 4% con la rata a 1012 euro. Fermi a 4,4% i quindici e vent'anni. Il più alto è sempre il mutuo a 25 anni con il 4,8% seguito dal trentennale al 4,7%.

©RIPRODUZIONE RISERVATA




dgambera
00venerdì 25 marzo 2011 12:38
dgambera
00domenica 27 marzo 2011 11:34
Adesso cominciano a dire ai clienti che il rialzo dei tassi era prevedibile visto che erano ai minimi

Unicredit, "opzione sicura" sui mutui
fpsoft
00domenica 27 marzo 2011 23:11
Re:
dgambera, 27/03/2011 11.34:

Adesso cominciano a dire ai clienti che il rialzo dei tassi era prevedibile visto che erano ai minimi

Unicredit, "opzione sicura" sui mutui

Per la possibilità di rinegoziazione variabile/fisso ogni 2 anni, può sfuggire l'ovvio, ossia se faccio il variabile e tra 2 anni sono in difficoltà (es. tassi passati dall'1 al 2%), posso rinegoziare al fisso, ma ovviamente al fisso "del momento" (es. 8%).

Ecco perché i filantropi pelosi dell'Unicredit scrivono "rinegoziare il tipo di tasso *e la durata* in modo da tenere sotto controllo l'importo della rata". Ossia, se con un mutuo a 30 anni vado in crisi se i tassi arrivano al 2%, rinegoziando per il fisso (8%) in modo che la rata torni ad essere vicina a quella del tasso variabile vigente all'epoca della stipula (es. 1%), di quanti anni dovrò aumentare il piano di rientro? Almeno 20, ad occhio e croce (totale mutuo: 50 anni).

Purtroppo ai più credo arrivi solo la frase "tenere sotto controllo l'importo della rata".
dgambera
00lunedì 28 marzo 2011 00:28
Re: Re:
fpsoft, 3/27/2011 11:11 PM:

Per la possibilità di rinegoziazione variabile/fisso ogni 2 anni, può sfuggire l'ovvio, ossia se faccio il variabile e tra 2 anni sono in difficoltà (es. tassi passati dall'1 al 2%), posso rinegoziare al fisso, ma ovviamente al fisso "del momento" (es. 8%).

Ecco perché i filantropi pelosi dell'Unicredit scrivono "rinegoziare il tipo di tasso *e la durata* in modo da tenere sotto controllo l'importo della rata". Ossia, se con un mutuo a 30 anni vado in crisi se i tassi arrivano al 2%, rinegoziando per il fisso (8%) in modo che la rata torni ad essere vicina a quella del tasso variabile vigente all'epoca della stipula (es. 1%), di quanti anni dovrò aumentare il piano di rientro? Almeno 20, ad occhio e croce (totale mutuo: 50 anni).

Purtroppo ai più credo arrivi solo la frase "tenere sotto controllo l'importo della rata".




Beh, ad un disperato in mare se getti una corda per salvarsi, mica si rende conto che lo stai impiccando se gliela metti al collo [SM=g9058]
dgambera
00martedì 29 marzo 2011 14:12
Fate lo stress test al vostro mutuo. Ecco le formule per calcolare tasso, importo e durata ideali

di Vito Lops 29 marzo 2011


Mentre gli Euribor proseguono la marcia al rialzo allontanandosi giorno su giorno dai minimi di sempre toccati nel 2010, le rate dei mutui variabili già sottoscritti e di quelli in offerta stanno salendo. Nel primo caso non resta che accettare l'aumento - peraltro non eccessivo considerato che l'Euribor a 3 mesi è salito oggi per la nona seduta consecutiva all'1,219%, ma resta lontanissimo dalla media storica degli ultimi 10 anni del 3% - oppure guardarsi intorno e cercare tassi più convenienti attraverso l'opzione della surroga, se il tentativo di rinegoziazione con il proprio istituto non va a buon fine.

Nel secondo caso, quello di chi il mutuo ancora non l'ha sottoscritto ma è in procinto di chiederlo, l'attuale fase ballerina dei tassi è un motivo in più per concentrarsi sulle offerte a tasso variabile, variabile con cap, variabile con rata costante, fisso, misto e compagnia bella. A caccia del mutuo più favorevole.

In ogni caso, prima di chiedere un mutuo, è necessario effettuare uno stress test sulla rata per calcolare la solvibilità del proprio bilancio contemplando un margine di imprevisti nella vita quotidiana che, per quanto non accetti, più o meno capitano un po' a tutti, nell'arco di un finanziamento di lungo periodo, quale appunto è il mutuo. A ciò si aggiunge, per chi opta per la strada del variabile, un ulteriore stress test basato su futuri (e probabili) rialzi dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea (con conseguente e fisiologico allineamento degli indici Euribor).

Lo stress test sulla rata / 1
Come si effettua lo stress test sulla rata del mutuo? Carta e penna e qualche minuto di ripasso delle nozioni basilari di matematica. Il punto di partenza è il reddito netto mensile. Poniamo, nell'esempio di questo articolo, che sia di 2.000 euro. A quel punto bisogna applicare un'ulteriore nettizzazione, riducendo il reddito netto mensile per le cosiddette quote di sussistenza. In pratica la liquidità necessaria per pagare bollette e le spese varie quotidiane che occorrono per vivere. Molti istituti di credito calcolano la quota di sussistenza intorno agli 800 euro. Ma l'operazione di decurtazione non finisce qui. Per chi ha figli a carico, in media, si sottraggono altre 200 euro cadauno. E poi bisogna sottrarre eventualmente l'importo di rate dovute ad altri finanziamenti in corso, eventualmente accessi per operazioni di credito al consumo. Escludendo questa ipotesi e ponendo che l'aspirante mutuatario abbia un figlio a carico abbiamo una quota di sussistenza di 1.000 euro, da sottrarre al reddito netto (2.000). Quindi ne restano 1.000 euro. Questo importo rappresenta una sorta di "potere mutuo-acquisto", in sostanza la forza contrattuale dell'aspirante mutuatario per ottenere il prestito ipotecario.

«La differenza tra reddito netto e quote di sussistenza dovrebbe essere almeno 1,5 volte la rata», spiega Paola Viola, responsabile di Mutuiperlacasa, portale di confronto delle offerte dei mutui lanciato a inizio mese. La novità, rispetto ad altri broker di mutui via web, consiste nel fatto che il punto di partenza nelle simulazioni non sono le offerte ma la rata ottenibile. Il punto di partenza è l'importo della rata che viene visualizzato in una prima schermata svincolato dal brand dell'istituto offerente per evitare, indicano da Mutuiperlacasa, che il marchio condizioni psicologigamente la scelta finale, al di là della convenienza reale del prodotto.

Quindi, riepilogando, per calcolare la rata sostenibile bisogna dividere l'importo dato dalla differenza tra reddito netto e quote di sussistenza per 1,5. Nell'esempio, dividendo 1.000 euro per 1,5 si arriva a 667 euro. Ciò significa che la rata del mutuo non dovrebbe superare questo importo.

Lo stress test sulla rata /2
A questo punto si apre una seconda parentesi, quella per chi intende stipulare un mutuo a tasso variabile. In questo caso bisogna, nella simulazione pre-mutuo, "stressare", ulteriormente la rata, ipotizzando l'entità degli aumenti in caso di rialzi dei tassi di interesse. Nella tabella allegata a questo articolo è possibile consultare una serie di proiezioni su rate nell'eventualità di un rialzo del costo del denaro dall'attuale livello (1%) al 3,5%, contemplando quindi un rialzo fino a 250 punti base. In questo modo ci avviciniamo nella simulazione alla soglia implicitamente applicata dalle banche nella fase di istruttoria, quando viene valutata la solvibilità del cliente ai fini della concessione del prestito. «In questa fase le banche, nella valutazione del rapporto rata/reddito già considerano un tasso tecnico finale compreso tra il 4 e il 5,1% - continua Viola -. Quindi anche se un variabile in partenza oggi si può ottenere a un tasso di poco superiore al 2%, le banche concedono un determinato importo di mutuo per una determinata durata solo se il bilancio famigliare del cliente è in grado di onorare un tasso finale, a seconda delle regole interne dell'istituto, fino al 5,1 per cento».

Quale importo è possibile chiedere?
C'è anche una formula che permette di conoscere l'importo massimo ottenibile. «Si parte del reddito nettizzato anche per le quote di sussistenza e si divide per un coefficiente che può variare mendiamente intorno al 4%», conclude Viola. In pratica, con un "potere di mutuo-acquisto" di 1.000 euro, l'importo massimo ottenibile è pari a 250mila euro (1.000 x 4%). Ovviamente, il tutto va poi ponderato con la rata massima ottenibile (nell'esempio 667 euro) per spalmare il finanziamento negli anni (durata). Ciò significa che nella maggior parte dei casi si è costrutti a ridurre le pretese sull'importo per evitare un "mutuo Matusalemme".

Calcoli come questi, spesso, annullano i sogni di molte famiglie che ambiscono a corposi finanziamenti per l'acquisto di un immobile desiderato. Ma, se non altro, permettono di restare attaccati alla realtà. Che, quando si tratta di debiti, non guasta.


©RIPRODUZIONE RISERVATA



laplace77
00mercoledì 30 marzo 2011 17:32
Re: Re:
fpsoft, 27/03/2011 23.11:

Per la possibilità di rinegoziazione variabile/fisso ogni 2 anni, può sfuggire l'ovvio, ossia se faccio il variabile e tra 2 anni sono in difficoltà (es. tassi passati dall'1 al 2%), posso rinegoziare al fisso, ma ovviamente al fisso "del momento" (es. 8%).

Ecco perché i filantropi pelosi dell'Unicredit scrivono "rinegoziare il tipo di tasso *e la durata* in modo da tenere sotto controllo l'importo della rata". Ossia, se con un mutuo a 30 anni vado in crisi se i tassi arrivano al 2%, rinegoziando per il fisso (8%) in modo che la rata torni ad essere vicina a quella del tasso variabile vigente all'epoca della stipula (es. 1%), di quanti anni dovrò aumentare il piano di rientro? Almeno 20, ad occhio e croce (totale mutuo: 50 anni).

Purtroppo ai più credo arrivi solo la frase "tenere sotto controllo l'importo della rata".




quotissimo: repetita juvant

[SM=g1747522] [SM=g1747522] [SM=g1747522]

dgambera
00giovedì 31 marzo 2011 11:28
Stretta Ue contro i mutui facili

Che numeri:
- i mutui residenziali equivalgono al 50% del PIL europeo e ad 1/3 dei prestiti bancari;
- per le famiglie il mutuo reppresenta il 70% del debito.
dgambera
00sabato 2 aprile 2011 19:18
Leggete dove sta tutta la paura del rialzo dei tassi: mutuatari e mercato immobiliare che già soffrono ;)

Trichet prepara la stretta sui tassi
dgambera
00domenica 3 aprile 2011 22:41
laplace77
00venerdì 8 aprile 2011 15:12
Re: rispuntano le cartolarizzazioni...
laplace77, 10/03/2011 20.55:


...almeno quelle "esplicite", non mascherate come "obbligazioni bancarie garantite"...

16:58 - *** Veneto Banca: lancia Rmbs da 1,3 miliardi, la prima del 2011

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 10 mar - Veneto Banca
ha collocato sul mercato del debito una cartolarizzazione
Rmbs, garantita da un pacchetto di mutui residenziali di
prima qualita' grazie al quale l'operazione puo' vantare il
massimo rating ('Aaa' da Moody's e Fitch), per un importo
complessivo di 1,3 miliardi. Lo apprende Radiocor da fonti
vicine alle banche che hanno curato la Rmbs: Jp Morgan Chase
e Natixis. Grande risposta del mercato, con le due tranche
finite nelle mani degli istituzionali sovrascritte piu'
volte.
Per il mercato italiano e' la prima Rmbs di quest'anno
e la seconda in assoluto (la prima e' stata quella emessa da
Mps lo scorso novembre) dall'esplosione della crisi: 2007.


...che sfacciati!!!
[SM=p7579]

"daje co' 'sti cerini, daje!!!"
[SM=g1750163]




domanda ZEN:
"che rumore fa un cerino che passa di mano?"


piu' o meno questo:

19:02 - EuroTlx: nel primo trimestre record di scambi per covered bond

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 05 apr - I covered bond
hanno mostrato il record storico di volumi scambiati su
EuroTlx nel primo trimestre 2011, con 1.500 contratti
conclusi, per un controvalore di 88 milioni di euro,
contro
i 38 milioni del 2010. Complessivamente sul mercato. I
contratti conclusi sono scesi dell'8% nei primi tre mesi
dell'anno. a quota 854 mila, per un controvalore scambiato
di 23 miliardi di euro. Per la prima volta lo strumento
finanziario piu' negoziato mensilmente su EuroTLX e' stato
un'obbligazione bancaria: il titolo UniCredit 3,20%
30.04.2012, che a marzo ha registrato scambi per 149 milioni
di euro.


chissa' che rumore fanno poi quando arrivano a scottare le dita...

[SM=g9128] [SM=g9128] [SM=g9128]
(sylvestro)
00venerdì 8 aprile 2011 20:52
Re: Re: rispuntano le cartolarizzazioni...
laplace77, 08/04/2011 15.12:




domanda ZEN:
"che rumore fa un cerino che passa di mano?"


...



[SM=g1750147] [SM=g1749718]

(sylvestro)
00lunedì 11 aprile 2011 21:48
[SM=g10303] [SM=g10303] [SM=g10303]

Mutui: Unicredit lancia prodotti per chi è in difficoltà con rate

11/04/2011

- Unicredit Credit Management Bank, la struttura del gruppo specializzata nella gestione dei crediti non performing, ha elaborato con le associazioni dei consumatori tre prodotti per le famiglie in difficoltà nel pagamento delle rate.

Il primo, chiamato Friendly Reposses, riguarda quei debitori con difficoltà finanziarie transitorie nel medio termine e una bassa capacità di rimborso.

A questi si propone la vendita a un veicolo immobiliare che dà in affitto al debitore l'immobile con possibilità di scegliere due formule per il riacquisto della casa in un momento successivo: riscattare il bene entro 5 anni dalla vendita, o riacquistare l'immobile in una data prefissata.

Il Reposses parziale permette la vendita a un veicolo immobiliare di una quota variabile della proprietà del debitore sull'immobile, dato in garanzia, per un prezzo determinato secondo la stima di un soggetto terzo e indipendente.

Il prezzo viene utilizzato per estinguere una porzione di mutuo e ottenere una corrispondente riduzione dei ratei residui compatibile con l'effettiva capacità di rimborso del debitore.

Il debitore inoltre continua a godere in via esclusiva dell'immobile per un tempo determinato dietro il versamento di un canone proporzionale e riacquistare successivamente la quota venduta.

Infine, l'anticresi, un vecchio istituto già previsto dal codice civile, prevede che il debitore o un terzo sia obbligato a consegnare al creditore un immobile a garanzia della realizzazione del credito affinchè il creditore ne percepisca i frutti imputandoli prima agli interessi e poi al capitale.
dgambera
00lunedì 11 aprile 2011 22:02
Re:
(sylvestro), 4/11/2011 9:48 PM:

[SM=g10303] [SM=g10303] [SM=g10303]

Mutui: Unicredit lancia prodotti per chi è in difficoltà con rate

11/04/2011

- Unicredit Credit Management Bank, la struttura del gruppo specializzata nella gestione dei crediti non performing, ha elaborato con le associazioni dei consumatori tre prodotti per le famiglie in difficoltà nel pagamento delle rate.

Il primo, chiamato Friendly Reposses, riguarda quei debitori con difficoltà finanziarie transitorie nel medio termine e una bassa capacità di rimborso.

A questi si propone la vendita a un veicolo immobiliare che dà in affitto al debitore l'immobile con possibilità di scegliere due formule per il riacquisto della casa in un momento successivo: riscattare il bene entro 5 anni dalla vendita, o riacquistare l'immobile in una data prefissata.

Il Reposses parziale permette la vendita a un veicolo immobiliare di una quota variabile della proprietà del debitore sull'immobile, dato in garanzia, per un prezzo determinato secondo la stima di un soggetto terzo e indipendente.

Il prezzo viene utilizzato per estinguere una porzione di mutuo e ottenere una corrispondente riduzione dei ratei residui compatibile con l'effettiva capacità di rimborso del debitore.

Il debitore inoltre continua a godere in via esclusiva dell'immobile per un tempo determinato dietro il versamento di un canone proporzionale e riacquistare successivamente la quota venduta.

Infine, l'anticresi, un vecchio istituto già previsto dal codice civile, prevede che il debitore o un terzo sia obbligato a consegnare al creditore un immobile a garanzia della realizzazione del credito affinchè il creditore ne percepisca i frutti imputandoli prima agli interessi e poi al capitale.




[SM=g6941] [SM=g1746735]
laplace77
00lunedì 11 aprile 2011 22:58
breaking news...

...o meglio: "la scoperta dell'acqua calda"...


18:37 - ***Banche: Eba, tra i rischi anche l'esposizione al settore immobiliare

Analisi Autorita' Ue consegnata ai ministri dell'Economia

(dal nostro corrispondente Antonio Pollio Salimbeni)


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 11 apr - Tra i
grandi rischi che pesano sul sistema bancario europeo non ci
sono solo la crisi del debito sovrano nei paesi periferici
dell'Eurozona e la difficolta' del finanziamento del rischio
di liquidita', ma anche quello relativo alla qualita' del
credito "in particolare" per cio' che concerne l'esposizione
sul settore immobiliare, per lo piu' mutui residenziali
.
E' questa una delle indicazioni contenuti nella nota preparata
dall'European Banking Authority per l'Ecofin, di cui Il Sole
24 Ore Radiocor ha preso visione.



19:01 - Banche: Eba, tra i rischi anche l'esposizione al settore immobiliare -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 11 apr - L'analisi
dell'Eba, contenuta in un documento di una ventina di pagine
intitolato "Key risks and vulnerabilities in the Eu banking
sector" (I rischi principali e le vulnerabilita' nel sistema
bancario Ue), e' stata confezionata sulla base dei dati
relativi ai 26 maggiori gruppi bancari con attivita'
transfrontaliere. Non vengono citate le banche nome per
nome, ma di queste dovrebbero far parte almeno due italiane,
Unicredit e IntesaSanPaolo.

Dalla tabella riassuntiva della situazione emergono i
dieci maggiori rischi attuali del sistema bancario europeo.
Si tratta del rischio di credito relativo alle pmi seguito
dal rischio relativo all'esposizione al settore immobiliare
commerciale e agli sviluppi generali del settore immobiliare
e dall'esposizione ai prestiti concessi alle grandi
imprese. La lista prosegue con le difficolta' del
finanziamento della liquidita', relativamente al rinnovo dei
titoli e alle nuove emissioni per finanziamenti all'ingrosso
non garantiti con o senza garanzie pubbliche, al quarto
posto; al quinto posto troviamo l'esposizione sui mutui casa
(residenziali);
seguono credito al consumo carte di credito
comprese, finanziamento della liquidita' in relazione alle
evoluzione dei mercati finanziari, per esempio l'aumento
degli spread del debito sovrano, il deprezzamento degli
strumenti finanziari strutturati, il rischio sovrano
derivante dall'impatto del taglio delle valutazioni delle
agenzie di rating del debito sovrano; situazione dei mercati
e rischio di controparte (sia riferito al trading che al
banking book) oltre all'aumentata volatilita' su equity e
mercati del reddito fisso incluso l'aumento degli spread
Cds.
Per quanto concerne il settore immobiliare nel documento
viene indicato come l'esposizione diretta delle 26 banche
con attivita' cross-border e' aumentata del 4,9% a fine
settembre 2010 rispetto ai dati di fine 2009. La parte piu'
grande dell'aumento ha riguardato l'esposizione verso i
mutui residenziali mentre quella verso l'immobiliare
commerciale e' calato. La proporzione piu' alta di esposizione
delle banche nell'immobiliare rispetto al totale e' maggiore
in Irlanda (25,9%), Lettonia (14,7%), Lituania (12,2%) e
Bulgaria (11,6%). La quota di esposizione "deteriorata" e'
del 30% in Irlanda, del 14,7% in Lettonia, del 12,7% in
Lituania e dell'11,6% in Bulgaria.



19:24 - Banche: Eba, tra i rischi anche l'esposizione al settore immobiliare -3-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 11 apr - L'Eba
ritiene che i fattori di vulnerabilita' del sistema bancario
europeo saranno piu' gestibili se sara' risolta la crisi del
debito sovrano. In ogni caso il contesto di tassi di
interesse in rialzo e accresciuta concorrenza per il
finanziamento via mercato (da parte di stati, banche,
imprese) rendono piu' difficile il quadro di riferimento.
Inoltre l'Eba mette l'accento sulla possibilita' che le
banche possano incontrare difficolta' nell'emissione di
debito senior tenendo conto della discussione e delle
decisioni che saranno prese sulla 'risoluzione' delle
banche. Ancora una scelta precisa non e' stata fatta, ma e'
chiaro che le banche dovranno partecipare al finanziamento
dei piani nazionali per gestire in modo ordinato i
fallimenti.
La situazione della liquidita' e' sicuramente migliorata, ma
secondo l'Eba un certo numero di banche risulta ancora
troppo dipendente dalla facility a breve termine della Bce.
Cio' avviene nei paesi sotto il tiro dei mercati per il
debito sovrano.
Una nota molto positiva riguarda l'attuale corsa di molte
grandi banche transfrontaliere alla ricapitalizzazione via
mercato che fa ritenere possibile l'attuazione anticipata
delle indicazioni di Basilea III per quanto concerne il
rafforzamento delle riserve di capitale.


[SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574]

dgambera
00sabato 16 aprile 2011 23:35
Ma se il Bund decennale va al 4%, a quanto vanno i BTP decennali?

L'indice Eurirs sale al 4% .Anche il «fisso» è più caro

di Vito Lops 16 aprile 2011


Tassi in risalita. Non solo variabili, ma anche fissi. La recente manovra della Banca centrale europea – che nel direttivo del 7 aprile ha portato il costo del denaro dall'1 all'1,25% – farà automaticamente salire le prossime rate dei prestiti a tasso variabile. Ma renderà con ogni probabilità (al netto di promozioni bancarie) più cari anche gli interessi sui nuovi mutui a tasso fisso (rispetto a quelli stipulabili oggi).

Come mai? L'istituto di Francoforte guidato da Jean-Claude Trichet ha lasciato intendere che non sono da escludere altre mini-strette nei prossimi mesi. Gli analisti si aspettano un nuovo rialzo a luglio e uno successivo tra dicembre e inizio 2012. Ciò significa che siamo entrati in una fase di politica monetaria «seppur accomodante» (come ha definito la Bce perché i tassi restano abbondantemente sotto la media storica del 3%), pur sempre restrittiva. In conseguenza dovrebbero aumentare i rendimenti dei titoli di Stato, compresi quelli del Bund tedesco, considerato il titolo più affidabile dell'Eurozona.

L'aumento dei rendimenti del Bund non è indifferente sul fronte mutui. Perché gli Eurirs – i parametri su cui vengono agganciate alla stipula le rate dei prestiti ipotecari a tasso fisso – seguono proprio l'andamento del Bund. E, non a caso, stanno salendo. In particolare gli Eurirs a 20 e 25 anni (le durate oggi più gettonate) hanno superato nel corso di questa settimana la soglia del 4 per cento (ad agosto 2010 erano al 2,67% mentre il mese scorso erano al 3,8%). E potrebbero continuare a crescere. «I rendimenti del Bund dovrebbero salire ancora nel corso del 2011 in virtù della politica monetaria della Bce – spiega Antonino De Gaetani, gestore obbligazionario di Bnp Paribas investment partners –. I titoli a 10 anni (attualmente intorno al 3,5%, ndr) potrebbero portarsi a ridosso del 4 per cento». Se così fosse i nuovi mutui a tasso fisso – che nella maggior parte dei casi hanno superato la soglia del 5% – potrebbero essere offerti nei prossimi mesi a prezzi più cari, in partenza rispetto a un mutuo stipulato oggi, di 30-40 punti base. Il che, nell'ipotesi di un prestito di 150mila euro da rimborsare a 20 anni, vuol dire 35 euro in più al mese (rate più costose del 3,5%).

dgambera
00mercoledì 20 aprile 2011 18:54
Rate, volano le istanze per dilazionare i pagamenti

di Marco Mobili 20 aprile 2011


Corsa senza freni per le rateazioni concesse da Equitalia ai contribuenti che non riescono a saldare i debiti con il Fisco: al 9 aprile scorso i concessionari della riscossione avevano concesso 1,145 milioni dilazioni per un importo complessivo di oltre 15 miliardi di euro. Una montagna di istanze che se da una parte obbliga gli uffici della riscossione a passare al vaglio mediamente qualcosa come 12-14mila istanze a settimana, dall'altra traduce in cifre i morsi della crisi su imprese, professionisti e contribuenti in genere. Un'evoluzione, questa, che allarma lo stesso agente nazionale della riscossione, che oltre ai nuovi test per chi vuole allungare il piano di ammortamento, nell'ultima direttiva dedicata al tema ha acceso i riflettori proprio sui contribuenti in difficoltà (si veda Il Sole 24 Ore di ieri e l'articolo sotto).

A fare il punto sull'attività di recupero di imposte e contributi non pagati, ma anche sulla lotta all'evasione e agli obiettivi 2011, è stato ieri il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, rispondendo in audizione ai quesiti della Commissione Finanze della Camera. Sulla riscossione, Befera, ha respinto al mittente le critiche mosse da più parti all'attività condotta da Equitalia. Le cartelle pazze, ad esempio, ha detto subito Befera, «sono numericamente non significative» e nel 2010, su 18 milioni di atti fiscali emessi, solo lo 0,7% è stato impugnato. I cosiddetti fenomeni di "cartelle pazze" «non hanno carattere di generalità e, quando avvengono, interessano limitatissime porzioni di territorio e risultano numericamente non significativi». Si tratterebbe di casi assolutamente fisiologici mentre, sempre secondo Befera, nel «42% dei ricorsi» il motivo principale di censura non è tanto l'atto di riscossione, «ma la fondatezza della pretesa».

Sulle misure di riscossione coattiva, ritenute spesso troppo vessatorie, il direttore delle Entrate ha sottolineato al contrario il calo delle ipoteche, scese a 135mila contro le 247mila del 2007, e la stabilità dei preavvisi di fermo (1,6 milioni), così come i fermi amministrativi (577mila). Allo stesso tempo, il direttore delle Entrate ha comunque evidenziato, pur ritenendolo anche in questo caso fisiologico, l'aumento dei pignoramenti immobiliari (11.189 del 2010 contro gli 8.711 del 2007) e soprattutto dei pignoramenti presso terzi, giunti nel 2010 a 133mila.

Gli obiettivi del 2011 nella lotta all'evasione indicati da Befera puntano soprattutto al potenziamento della partecipazione dei Comuni all'attività di accertamento fiscale e contributivo, nonché il rilancio a pieno regime dell'accertamento sintetico. Nel ricordare i dati 2010 sul contrasto all'evasione, merita attenzione, l'incrocio tra studi di settore e il redditometro: in 3.219 accertamenti effettuati su soggetti non congrui agli studi, gli elementi di capacità contributiva di imprenditori individuali e liberi professionisti hanno "corroborato" le risultanze di Gerico nella fase istruttoria, e sono stati «esplicitati già nell'invito al contraddittorio» rafforzando così la pretesa.





In liquidazione serve il garante

di Tonino Morina 20 aprile 2011


Cartelle di pagamento a doppio binario tra rateazione in corso e nuove iscrizioni a ruolo. Nelle istruzioni sui pagamenti frazionati contenute nella direttiva 12/2011 (su cui si veda Il Sole 24 Ore di ieri), Equitalia, punta l'attenzione sull'esigenza di evitare le anomalie di contribuenti che hanno una dilazione in corso per il pagamento di vecchie cartelle, e nuove cartelle con termini già scaduti e senza alcuna istanza di rateazione. In questo caso, l'agente della riscossione può invitare il contribuente ad estendere la rateazione, anche se si tratta di debiti iscritti a ruolo per cartelle ancora da notificare.

Per i contribuenti già beneficiari di una rateazione, l'agente della riscossione:
- in caso di rateazione non regolare, deve avviare le azioni esecutive di riscossione coattiva per l'intero debito iscritto a ruolo, a meno che il debitore, in possesso dei requisiti, non abbia chiesto la proroga prevista dal Milleproroghe;
- se i pagamenti delle rate sono regolari, in assenza del pagamento della nuova cartella, o della presentazione di una richiesta di dilazione, dovrà avviare le azioni esecutive di riscossione coattiva per il credito a ruolo non frazionato.

Costituiscono causa di decadenza dalla rateazione il decesso del debitore o il suo assoggettamento a procedura fallimentare.
In caso di decesso si deve revocare la rateazione, fermo restando che potrà essere concessa una nuova rateazione all'erede che dimostrerà di essere in una situazione di temporanea difficoltà, tenendo conto della eventuale presenza di altri eredi coobbligati nel pagamento.

In caso di fallimento del debitore, l'agente della riscossione deve revocare tempestivamente la dilazione di pagamento, per consentire l'insinuazione del credito al passivo. Equitalia fissa anche le regole per concedere le rate alle imprese in liquidazione. Per le società in liquidazione è possibile la sussistenza del requisito della temporanea situazione di obiettiva difficoltà. In questi casi, l'istanza potrà essere presa in esame a patto che, oltre alla documentazione consueta, una relazione comprovi i motivi che determinano l'impossibilità di pagare in unica soluzione il debito iscritto a ruolo, e la presenza di elementi dell'attivo patrimoniale idonei ad assicurare il pagamento dei creditori sociali e l'esistenza dei mezzi necessari per fare fronte al debito iscritto a ruolo e di flussi finanziari che consentono la regolarità dei pagamenti; in mancanza di questi elementi, occorre provare la disponibilità da parte di terzi per garantire il pagamento rateale con fideiussione bancaria, polizza fideiussoria, o ipoteca di primo grado su beni.

Il valore della garanzia deve essere superiore alla somma di debito e interessi; in quest'ultimo caso, il provvedimento di dilazione dovrà essere sottoscritto dal terzo garante. La dilazione non potrà superare i 24 mesi, salvo che la relazione attesti che la complessità delle attività di liquidazione dell'attivo patrimoniale richieda una dilazione più lunga.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

dgambera
00venerdì 22 aprile 2011 17:07
Re:
dgambera, 3/18/2011 4:44 PM:

E hai detto cotica

Indici dei mutui stabili, sale solo il variabile a 20 anni

18 marzo 2011


La terza settimana di marzo si apre con i tassi dei mutui sostanzialmente stabili, unica eccezione il variabile a 15 anni che sale dello 0,1% arrivando a 2,20%, in linea con i valori degli indici per i dieci e i quindici anni che invece sono stabili. I tassi fissi invece non si muovono dai valori di sette gironi fa. E' questo il trend evidenziato dalle migliori offerte sul canale mutui di Casa24 il 18 marzo rispetto al 10 dello stesso mese.
Per l'acquisto di un abitazione da 200 mila euro, chiedendo un finanziamento di 100 mila, per un mutuo decennale a tasso variabile oggi si ottiene un tasso del 2,20%, rispetto al 2,21% di sette giorni fa, con la rata mensile che scende a 930 euro mensili. Stesso valore anche per il quindicennale, con la rata a 653 euro, e per il ventennale, che sale da 2,11% a 2,20% con un incremento della rata di 4 euro a 515. Cresce lievemente anche il trentennale che passa da 2,21% a 2,25% con la rata in crescita di due euro.

Tutto invariato invece per i tassi fissi di ogni durata: il decennale resta al 4% con la rata a 1012 euro. Fermi a 4,4% i quindici e vent'anni. Il più alto è sempre il mutuo a 25 anni con il 4,8% seguito dal trentennale al 4,7%.

©RIPRODUZIONE RISERVATA








Venti euro mensili in meno per un fisso a 20 anni

di Simone Lupo Bagnacani 22 aprile 2011


Il tasso fisso a vent'anni crolla di 0,33% con la rata che scende da 645 a 627 euro mensili. Il pesante calo si inserisce in una situazione di tassi fissi in cui non varia nient'altro e di variabili che invece si spostano tutti leggermente verso l'alto. E' questo il trend evidenziato dalle migliori offerte sul canale mutui di Casa24 il 21 aprile rispetto al 14 dello stesso mese.
Per l'acquisto di un abitazione da 200 mila euro, chiedendo un finanziamento di 100 mila, per un mutuo decennale a tasso variabile oggi si ottiene un tasso del 2,50%, rispetto al 2,46% di sette giorni fa, con la rata mensile che sale a 943 euro mensili da 941. Stesso valore e stesso incremento anche per il quindicennale, con la rata maggiorata di 2 euro a 667, e per il ventennale, con rata in crescita di un euro a 530. Crescono dello 0,03% anche i prestiti a venticinque e trenta anni che passano da 2,44% a 2,47% con la rata rispettivamente a 447 e 393 euro.
A parte il ventennale che perde più di un quarto di punto nel panorama dei fissi non si muove niente per la terza settimana consecutiva e i valori sono quelli di inizio mese. Il decennale resta al 4% con la rata a 1012 euro, fermo al 4,64% il quindicennale con rata di 772 euro e il più alto resta sempre il mutuo a 25 anni con il 4,79% seguito dal trentennale al 4,7%.

©RIPRODUZIONE RISERVATA



dgambera
00mercoledì 27 aprile 2011 15:51
Chissà perchè tutti questi provvedimenti. Poi nel decreto sviluppo, mah

L'Euribor sale e ABI e governo pensano a nuovi interventi
dgambera
00mercoledì 27 aprile 2011 20:06
Bankitalia: stretta sui prestiti a famiglie e imprese nel primo trimestre 2011

di Claudio Tucci 27 aprile 2011


Le banche italiane hanno irrigidito lievemente i criteri per i prestiti a famiglie e imprese nel primo trimestre del 2011: lo evidenzia l'indagine trimestrale, gennaio-marzo, di Bankitalia sul credito bancario condotta nell'ambito di quella dell'Eurosistema. In chiaroscuro le prospettive per i prossime tre mesi: l'attesa è di una stabilità per i finanziamenti alle aziende e una lieve stretta per quelli alle famiglie.

Cresce il margine applicato dalle banche
Nel dettaglio, l'indagine segnala come sia cresciuto il margine applicato dalle banche sui prestiti alle aziende specie quelli più rischiosi e, in misura minore, su quelli alle famiglie per i mutui immobiliari e il credito al consumo.

Più domande per prestiti nei prossimi tre mesi
La domanda per prestiti da parte delle azienda è attesa in accelerazione nei prossimi tre mesi rispetto all'inizio del 2011, mentre per le famiglie (mutui e credito al consumo) l'andamento dovrebbe rimanere stabile. La domanda da parte delle imprese tuttavia, rispetto all'andamento europeo, è trainata dalla ristrutturazione del debito e da esigenze di fondi per scorte e capitale circolante.

Senza variazione invece gli investimenti fissi e in lieve calo la domanda per fusioni e acquisizioni. L'indagine evidenzia infine come dopo un lieve aumento segnalato negli ultimi tre mesi, l'attesa per i prestiti destinati dalle famiglie all'acquisto di abitazioni è stabile.

©RIPRODUZIONE RISERVATA



Stretta al credito a famiglie e imprese per le banche dell'area euro nel primo trimestre 2011

27 aprile 2011


Torna a inasprirsi la stretta sul credito bancario. Sia in Italia, come certificato dalla recente indagine di Bankitalia, sia nell'area euro come emerge dal Bank Lending Survey della Bce. La stretta riguarda sia famiglie che imprese.

Nel primo trimestre del 2011 la quota di banche che hanno inasprito i criteri di concessione di credito alle imprese è aumentata del 4 per cento. Negli ultimi tre mesi dell'anno si era registrata una percentuale nulla. La quota di banche che vuole maggiori garanzie per concedere mutui immobiliari è salita al 13 per cento, dal 9 per cento dei tre mesi precedenti. Stretta anche per il credito al consumo: gli istituti di credito che hanno inasprito le proprie condizioni sono il 7%, dal 2 per cento dei tre mesi precedenti.

Le motivazioni più citate dalla banche a giustificazione di queste strette restano i loro stessi costi di finanziamento e alle ristrettezze di bilancio. Tuttavia nel caso del credito alle famiglie «anche la percezione di rischi» sulla solvibilità nella restituzione dei prestiti «sembra aver giocatio un ruolo». A questo proposito la Bce rivela che la quota di banche che ha registrato un ampliamento dei crediti a rischio è salita dal 10% dell'ultimo trimestre 2010, al 19% dei primi tre mesi dell'anno.

La domanda di prestiti, per parte sua, ha segnato un rafforzamento dalle imprese a fronte di un indebolimento dalle famiglie, ma le banche si attendono che aumenti su entrambi i canali nel secondo trimestre.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

laplace77
00lunedì 2 maggio 2011 10:16
occhio ai messaggi in codice...

ringraziando sylvestro per la segnalazione...


(sylvestro), 30/04/2011 10.46:

click per ingrandire







RED ALERT !!!

(sara' che sono paranoico o che ho la predisposizione a leggere tra le righe)

ma perche' dovrebbe essere un rischio farsi intercettare la liquidita' dalle banche, sottoscrivendo le loro obbligazioni??

a me sa di messaggio in codice, che "chi deve intendere intenda, gli altri in roulotte"...

[SM=g1934144] [SM=g1934144] [SM=g1934144]



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