2009.....deflazione o iperinflazione?

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laplace77
00mercoledì 13 maggio 2009 23:24
Re: japan or not japan?
laplace77, 09/05/2009 0.53:



...

cmq, questo discorso su inflazione e tassi e' molto dipendente da quello che succedera' all'economia "reale"...

in japan 10 anni di tassi, di inflazione e di crescita del PIL rasoterra (o sottoterra) si sono fatti...

...e secondo me, il japan allora, era in condizioni migliori di come e' "il mondo" oggi, non peggiori...






riporto con piacere che icebergfinanza fa un discorso simile al mio:


martedì, 12 maggio 2009

INFLAZIONE o DEFLAZIONE: L' ETERNO DILEMMA!

...
Oggi ci troviamo all'interno di una grande recessione globale e come più volte sottolineato la grande deflazione giapponese non si è trasformata in depressione grazie proprio alla possibilità di poter continuare ad esportare in direzione di un mondo che continuava la sua crescita.
...



l'articolo riporta anche analoghe considerazioni fatte da Bill Emmolt (ex direttore dell'Economist) in una intervista al sole24ore

"L'inflazione non spaventa piu'"

di Antonella Olivieri
Sabato 09 Maggio 2009


...
Lei è stato per anni corrispondente da Tokyo. Trova analogie con la crisi giapponese degli anni 90?
La situazione è molto simile, anche se il Giappone aveva il supporto dell'export, mentre ora tutto il mondo sta soffrendo all'unisono. Ma, nonostante una politica fiscale molto attiva, il Giappone non è riuscito a evitare una lunga stagnazione.
...



[SM=g7628]

dgambera
00giovedì 14 maggio 2009 10:18
Bce, per l'economia dell'Eurozona «incerti segnali di stabilizzazione»


I dati economici più recenti dall'Eurozona e i risultati delle ultime indagini congiunturali «forniscono incerti segnali di stabilizzazione su livelli molto contenuti, dopo un primo trimestre nettamente più negativo delle attese». Lo scrive la Bce nel Bollettino mensile di maggio, aggiungendo che l'inflazione complessiva viene prevista 'in ulteriore contrazione' fino a toccare livelli temporaneamente negativi per qualche mese a meta' anno, per poi riprendere a crescere e attestarsi in terreno positivo e sotto il 2% nella media del 2010. Stabili le attese di inflazione nel medio-lungo periodo




Quindi la loro previsione è un periodo di deflazione seguito da un medio-lungo periodo di inflazione bassa. Vedremo.
laplace77
00giovedì 14 maggio 2009 17:18
Re: Re: japan or not japan?
laplace77, 13/05/2009 23.24:




riporto con piacere che icebergfinanza fa un discorso simile al mio:


martedì, 12 maggio 2009

INFLAZIONE o DEFLAZIONE: L' ETERNO DILEMMA!

...
Oggi ci troviamo all'interno di una grande recessione globale e come più volte sottolineato la grande deflazione giapponese non si è trasformata in depressione grazie proprio alla possibilità di poter continuare ad esportare in direzione di un mondo che continuava la sua crescita.
...



l'articolo riporta anche analoghe considerazioni fatte da Bill Emmolt (ex direttore dell'Economist) in una intervista al sole24ore

"L'inflazione non spaventa piu'"

di Antonella Olivieri
Sabato 09 Maggio 2009


...
Lei è stato per anni corrispondente da Tokyo. Trova analogie con la crisi giapponese degli anni 90?
La situazione è molto simile, anche se il Giappone aveva il supporto dell'export, mentre ora tutto il mondo sta soffrendo all'unisono. Ma, nonostante una politica fiscale molto attiva, il Giappone non è riuscito a evitare una lunga stagnazione.
...



[SM=g7628]





e' il bello di internet...

chiedi a icebergfinanza:


ma che ne pensate del ruolo del consumatore americano?



e ti risponde crisis:


I laureati USA scoprono l'acqua calda.

Pubblicato da Debora Billi alle 11:53



"La maledizione della classe 2009" titola il Wall Street Journal. L'articolo è, per noi italiani, amaramente divertente: i laureati USA stanno per avere una rivelazione, quella che la shock economy a noialtri ha riservato già da almeno dieci anni.

Anche i laureati che troveranno lavoro soffriranno probabilmente di bassi salari per un decennio o anche di più, a paragone di coloro che si sono laureati in tempi migliori.

I tempi migliori, qui, ce li siamo proprio scordati.

Andrew Friedson si è laureato lo scorso anno all'Università del Maryland con una specializzazione in scienze politiche e governative. (...) Oggi, invece di occuparsi di legge e politica, lavora come tutor in una scuola privata e guadagna 1200 $ al mese. Per risparmiare, vive con i genitori.

Toh, improvvisamente anche i giovani americani, finora propostici come modello di virtù lavorative e di indipendenza, si scoprono bamboccioni. Sarà un virus?

Il WSJ intervista laureati e diplomati specialistici che, con assoluta incredulità, raccontano di essersi visti costretti a lavorare nei call centers, o come freelance sottopagati. Insegnanti finiscono negli asili nido dove considerano la paga "un affronto". Mi sembra impossibile che non ci sia nessuno che vuole assumermi, raccontano sbigottiti, malgrado le centinaia di domande spedite e le decine di colloqui.

Interessantissimi sono i commenti all'articolo, che svelano le due anime dell'America. Quella che ha già afferrato la situazione "Ci ritroveremo, dopo laureati, con le stesse paghe che avevamo quando arrotondavamo da McDonald's per pagarci gli studi", e quella ancora abbarbicata ai vecchi principi e ai vecchi pregiudizi "Se li pagano poco è perché non valgono abbastanza".

Un po' di sadica soddisfazione la sentiamo, confessiamolo. Ma è un errore, e per due ragioni: la prima, è che se in USA cominciano a passarsela come noialtri significa che qui da noi la situazione peggiorerà di sicuro; la seconda... beh, almeno noi dopo laureati possiamo lasciarci i nostri studi alle spalle. I laureati americani, invece, si ritrovano con centinaia di migliaia di dollari di debiti per le loro Università private, mutui che dovranno pagare per tutta la vita e che erano garantiti dagli ottimi stipendi che sarebbero dovuti arrivare. E' facile pronosticare un disastro se la tendenza dell'occupazione è questa.

grella
00venerdì 15 maggio 2009 21:33
Re:
dgambera, 14/05/2009 10.18:

Bce, per l'economia dell'Eurozona «incerti segnali di stabilizzazione»


I dati economici più recenti dall'Eurozona e i risultati delle ultime indagini congiunturali «forniscono incerti segnali di stabilizzazione su livelli molto contenuti, dopo un primo trimestre nettamente più negativo delle attese». Lo scrive la Bce nel Bollettino mensile di maggio, aggiungendo che l'inflazione complessiva viene prevista 'in ulteriore contrazione' fino a toccare livelli temporaneamente negativi per qualche mese a meta' anno, per poi riprendere a crescere e attestarsi in terreno positivo e sotto il 2% nella media del 2010. Stabili le attese di inflazione nel medio-lungo periodo




Quindi la loro previsione è un periodo di deflazione seguito da un medio-lungo periodo di inflazione bassa. Vedremo.



Ci sono alcuni grafici tra cui quello della produzione industriale che fanno letteralmente rabbrividire.........!!! [SM=g7591]




grella
00venerdì 15 maggio 2009 21:40
Re: Re: Re: japan or not japan?
laplace77, 14/05/2009 17.18:




e' il bello di internet...






grella, 15/05/2009 circa 21.18:


occhio alla "luce in fondo al tunnel"... potrebbe essere un treno che viene contro!!!

Questa è di Jacques Attali vero? [SM=g1749711]



boh, una tipo questa l'avevo sentita da grillo o da luttazzi, se non ricordo male...

...cmq ci sta tutta, no?

[SM=g9128]



---orka l'oca...

ho fatto edit invece di reply

non te ne avere a male

[SM=g7802]

grella
00venerdì 15 maggio 2009 22:07
Che sia un segno?............

Dalla deflazione si esce anche così...............



FINMECCANICA: AGUSTA, 16 ELICOTTERI ALL'ESERCITO PER 900 MLN

(ANSA) - ROMA, 13 MAG - AgustaWestland, la controllata di di Finmeccanica per il mercato elicotteristico, ''ha firmato con la direzione generale degli armamenti aeronautici (Armaereo) un contratto per la fornitura all'esercito italiano di 16 elicotteri ICH-47F Chinook con opzioni per ulteriori 4 unita'.
www.ansa.it



grella
00venerdì 15 maggio 2009 22:11
Re: Re: Re: Re: japan or not japan?
grella, 15/05/2009 21.40:



boh, una tipo questa l'avevo sentita da grillo o da luttazzi, se non ricordo male...

...cmq ci sta tutta, no?

[SM=g9128]






A me era piaciuta moltissimo..........l'ho sentita da Attalì ad economix.............!!! [SM=g1750865]

p.s. Come quazzo hai fatto a scrivere nel mio post senza quotare?...

Ah ecco ora ho capito........!!


laplace77
00venerdì 15 maggio 2009 22:13
Re: Che sia un segno?............
grella, 15/05/2009 22.07:


Dalla deflazione si esce anche così...............



FINMECCANICA: AGUSTA, 16 ELICOTTERI ALL'ESERCITO PER 900 MLN

(ANSA) - ROMA, 13 MAG - AgustaWestland, la controllata di di Finmeccanica per il mercato elicotteristico, ''ha firmato con la direzione generale degli armamenti aeronautici (Armaereo) un contratto per la fornitura all'esercito italiano di 16 elicotteri ICH-47F Chinook con opzioni per ulteriori 4 unita'.
www.ansa.it





ma insomma finmeccanica...

...prima gli hanno tagliato la commessa per gli elicotteri presidenziali usa, poi la comunita' europea ha aperto una procedura di infrazione all'italia per appalti per elicotteri dati senza gara pubblica...

...speriamo che la smettano con le spese militari...

...che se si mettono in testa di uscirne in quel modo e' brutta...

grella
00venerdì 15 maggio 2009 22:16
Re: Re: Che sia un segno?............
laplace77, 15/05/2009 22.13:




ma insomma finmeccanica...

...prima gli hanno tagliato la commessa per gli elicotteri presidenziali usa, poi la comunita' europea ha aperto una procedura di infrazione all'italia per appalti per elicotteri dati senza gara pubblica...

...speriamo che la smettano con le spese militari...

...che se si mettono in testa di uscirne in quel modo e' brutta...




2013........ricordati sta data!!!!!! [SM=g1806253]

p.s. Se non hai visto quella puntata di economix te la consiglio......anche se Attalì sembra un nostro adepto...... [SM=g1750147]




laplace77
00venerdì 15 maggio 2009 22:20
Re: Re: Re: Che sia un segno?............
grella, 15/05/2009 22.16:



2013........ricordati sta data!!!!!! [SM=g1806253]

p.s. Se non hai visto quella puntata di economix te la consiglio......anche se Attalì sembra un nostro adepto...... [SM=g1750147]




quale puntata?

hai il link?

[SM=g1747543]


grella
00venerdì 15 maggio 2009 22:22
Re: Re: Re: Re: Che sia un segno?............
laplace77, 15/05/2009 22.20:



quale puntata?

hai il link?

[SM=g1747543]





www.economix.rai.it

La sto riguardando adesso........... [SM=g1749711]




nazionalsindacalista
00sabato 16 maggio 2009 20:46
Re: Re: Re: Che sia un segno?............
grella, 15/05/2009 22.16:



2013........ricordati sta data!!!!!! [SM=g1806253]





Che succede nel 2013?
Il 13 porta sfiga...


grella
00sabato 16 maggio 2009 21:18
Re: Re: Re: Re: Che sia un segno?............
nazionalsindacalista, 16/05/2009 20.46:



Che succede nel 2013?
Il 13 porta sfiga...





ARMAMENTI IN SPOLVERO ........ASIA? [SM=g1748861]





nazionalsindacalista
00sabato 16 maggio 2009 21:26
Re: Re: Re: Re: Re: Che sia un segno?............
grella, 16/05/2009 21.18:



ARMAMENTI IN SPOLVERO ........ASIA? [SM=g1748861]




Cioè? Questa cosa si collega a teorie (o profezie) millenariste... dettaglia, dettaglia... [SM=g6957]

grella
00sabato 16 maggio 2009 21:52
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Che sia un segno?............
nazionalsindacalista, 16/05/2009 21.26:



Cioè? Questa cosa si collega a teorie (o profezie) millenariste... dettaglia, dettaglia... [SM=g6957]




Ma guarda....... al momento.........si collega alle commesse militari anche in Asia...........non proprio esplicite, ma i segnali ci sono tutti, poi devo dire anche che più faccio ricerche strane, più sto 2013 mi torna sempre davanti.......sarà un caso? [SM=g10303]

p.s. Poi in privato ti dico una voce di corridoio ( anche a chi volesse sapere...!!!






nazionalsindacalista
00domenica 17 maggio 2009 13:48
Ti ho mandato un pvt, fammi sapere [SM=g6963]
grella
00domenica 17 maggio 2009 15:34
Re:
nazionalsindacalista, 17/05/2009 13.48:

Ti ho mandato un pvt, fammi sapere [SM=g6963]



[SM=g1750826]




greenray
00martedì 19 maggio 2009 16:44
Re:
nazionalsindacalista, 17/05/2009 13.48:

Ti ho mandato un pvt, fammi sapere [SM=g6963]




anche io ti ho mandato un messaggio con l'email...ciao.
dgambera
00mercoledì 20 maggio 2009 01:06
ARCHIMEDE E LA LEVA PERDUTA!


Come non ricordare aggiungo io il MEW, l' home equity, il bancomat immobiliare per eccellenza, quella creatura finanziaria che permette di prendere in prestito la rivalutazione di un immobile, fondata sull'assurdità che il valore delle case non avrebbe potuto che salire.

A partire dal 2000 tuttavia il ritmo di accumulazione del debito è accelerato notevolmente, come conseguenza di un proliferare dell'emissione di titoli strutturati con garanzia sottostante il debito ipotecario. Nel corso del decennio, una combinazione di fattori come la politica monetaria accomodante ( bassi tassi di interesse ) norme di erogazione del credito ridotte ai minimi termini con la diffusione di pratiche di credito immobiliari esotiche con formile di rimborso spesso demenziali e la cartolarizzazione ( trasferimento del rischio di credito agli investitori ) hanno promosso un rapido sviluppo del credito.

L'aumento del livello del debito è stato accompagnato da un aumento del livello della ricchezza tramite la creatività del credito finanziario( MEW e speculazione immobiliare )

La bolla immobiliare è scoppiata nel 2006 e da allora la ricchezza è diminuita drasticamente oltre a quella legata agli indici azionari che ha incominciato a venir meno dalla metà del 2007. Di conseguenza tali eventi hanno eroso le garanzie che sostenevano il ricorso al debito con un rapido calo dei valori immobiliari e azionari.

...

Le conclusioni dell'analisi sono da manuale della " DEBT DEFLATION" ormai riportata da oltre un anno in questo blog e in maniera particolare nei post "dedicati".

Più di venti anni fa Hyman Minsky ha proposto l'ipotesi di instabilità finanziaria, dove sosteneva che la prosperità può indurre i mutuatari ad accumulare debito al di là delle loro capacità di rimborso correlate ai redditi correnti, determinando in tal modo le crisi finanziarie e le gravi contrazioni economiche.

L'ambiente di credito facile ha facilitato questo processo alimentato ulteriormente da un aumento dei prezzi azionari e immobiliari che hanno fornito garanzie fitizzie per una ancora maggiore assunzione del debito. Il valore delle garanzie è diminuito ulteriormente lasciando molte famiglie in una precaria situazione finanziaria e in particolar modo alla luce delle incertezze che minacciano il loro lavoro.

E' probabile quindi che in futuro le famiglie americane ridurranno il loro debito indipendentemente dalla follia degli stimoli monetari della Federal Reserve che non dimentichiamolo sta mettendo in atto anche programmi speciali ( TARP ) per stimolare il ricorso al debito.

Se realizzato attraverso un maggior risparmio, il processo di deleveraging, potrebbe tradursi in un notevole e prolungato rallentamento della spesa dei consumatori rispetto al periodo pre recessione accompagnato da notevoli costi sostenuti in relazione a spese legali e minori futuri punteggi di credito ( minore affidabilità e solvibilità ).

Inoltre questa formula potrebbe spostare il problema del deleveraging in atto, sul sistema bancario che detiene tali prestiti iscritti come attività in bilancio. In entrambi i casi il processo di deleveraging non sarà affatto indolore!

Concludendo questa è una DEBT DEFLATION da manuale, con conseguenze e dinamiche che andremo a scoprire nel corso dei prossimi mesi e anni.


laplace77
00mercoledì 20 maggio 2009 10:43
Re:
dgambera, 20/05/2009 1.06:





interessante articolo, la cui fonte e' questa, di cui allego il pdf


sostanzialmente, mi pare che il discorso si riduca a quelli che facevamo qua, in particolare al fatto che la ripresa dei consumi ci sara' dopo che "i soldi del futuro" (i debiti) saranno stati restituiti e alla questione dell'insostenibilita' del "consumatore americano", locomotiva dei consumi globali...


interessanti pure i ripetuti paragoni con la doppia bolla del japan!

[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]

dgambera
00mercoledì 20 maggio 2009 22:46
Fed taglia le stime per il 2010. Lenta ripresa nel II semestre

L'economia americana non tornerà a crescere secondo gli obiettivi di lungo termine della Fed "prima di cinque o sei anni", non prima dunque del 2014 nel migliore del casi. E' quanto emerge dalle discussioni dei membri del Federal Open Market Committee in occasione dell'ultima riunione del 28-29 aprile.
In quell'occasione, i governatori hanno rivisto al ribasso le stime di calo del pil per il 2009 in una forbice compresa tra -1,3% e -2% mentre per il 2010 è ora prevista una ripresa più lenta, con un tasso di espansione compreso tra il 2 e il 3 per cento. Per stimolare l'economia, i governatori hanno discusso della possibilità di varare nuovi acquisti di asset e titoli del Tesoro. Vengono tuttavia rilevati segnali di attenuazione della caduta delle attività nel secondo trimestre e si continua a puntare su un inizio di ripresa nella seconda metà dell'anno. Il tasso di disoccupazione potrebbe tuttavia arrivare a toccare il 9,6% entro fine anno.
Le nuove previsioni macroeconomiche che hanno costituito la base di discussione dell'ultima riunione del Fomc prevedono inoltre un'inflazione contenuta tra lo 0,6 e lo 0,9% nel corso del
2009 per poi salire in misura molto modesta a una forbice dell'1-1,6% nel 2010 e dell'1-1,9% nel 2011. Non si prevede dunque, almeno per il momento, un fenomeno inflazionistico significativo nonostante l'enorme massa monetaria riversata sui mercati per stimolare la crescita e la politica di tassi zero adottata dalla banca centrale da ormai diversi mesi
.
Guardando a un orizzonte più lontano, la Fed vede una possibile espansione al ritmo del 3,5%-4,8% nel 2011 e una crescita moderata compresa tra il 2,5 e il 2,7% negli anni a seguire. Nel complesso, la maggior parte dei membri del Fomc ritiene tuttavia che l'economia non sarà conforme agli obiettivi di crescita, di riduzione della disoccupazione e di aumento dell'inflazione prima di cinque o sei anni. Dunque per un ritorno a una crescita sostenibile e secondo il potenziale la data più vicina pare quella del 2014 o del 2015
dgambera
00lunedì 25 maggio 2009 15:43
L'IMPONDERABILE!


Una double dip recession sarebbe la testimonianza di una ripresa troncata da un aumento della contrazione monetaria e della pressione fiscale con un inevitabile premio richiesto dagli investitori per sostenere i debiti pubblici mondiali.

Il mio unico dubbio è relativo agli ordigni a tempo, disseminati lungo il percorso dell'economia mondiale, ordigni che vanno dal binomio deflazione/inflazione ad una serie di problematiche relative al sistema finanziario ed immobiliare, senza dimenticare la possibilità di una autentica tempesta valutaria.

Non so quanto sia sostenibile la visione di una ripresa che provenga da eventi macroeconomici indotti da una serie di fattori irripetibili, già sperimentati anche lo scorso anno, con uno stimolo fiscale che ha decisamente fallito, nel suo compito.

Secondo il mio parere oggi la maggior parte di tale stimolo fiscale prenderà la strada del risparmio e del servizio al debito, ovvero verrà utilizzato per abbattere l'onere del debito.

Se proprio vogliamo prospettare una nuova versione alfabetica del futuro ciclo economico, perchè non intravvedere un possibile movimento ad " O " ,ove un ipotetico recupero verrebbe assorbito da una potente pompa di aspirazione che riporta l'economia al punto di partenza, la pompa del risparmio e del deleveraging, in attesa di un lungo periodo di convalescenza prima di un'eventuale ripresa.

Credere che una "deflazione da debiti", una globale azione di deleveraging di queste proporzioni, possa risolversi nello spazio di un istante lungo due anni di recessione per essere seguito da una ripresa immediata, mi sembra alquanto anacronistico.


...

Kohn dice in sostanza che nonostante la fragilità dell'economia americana e la prospettiva di tassi bassi per un pò di tempo, la Federal Reserve deve dichiarare chiaramente l'intenzione di ritirare la liquidità dal mercato quando la ripresa comincia a prendere piede per passare a contenere le pressioni inflative e le prospettive di inflazione create. Ecco quindi che nel caso di una ripresa, le manovre della Fed porteranno probabilmente ad una nuova recessione, sempre che la Fed sia in grado di agire sui tassi indipendentemente dalle probabili pressioni politiche.

Ora per un novellino come il sottoscritto è assolutamente affascinante notare come in questa crisi Keynes e Friedman stiano influenzando contemporaneamente i timonieri, attraverso le loro visioni che consistono rispettivamente nella maggiore spesa pubblica e nell'innondare di liquidità i mercati. Tra qualche anno quando la più imponente azione di deleveraging della storia avrà fine, allora sarà difficile tenere a bada le aspettative di inflazione, anche se la Storia ci racconta che le depressioni silenziano per anni qualsiasi aspettativa.

Se l'intero settore privato sta deleveraggiando l'economia ad eccezione di quello finanziario che continua imperterrito nella sua follia demenziale ( vedi dati Federal Reserve ) non resta che lo Stato per sostenere la domanda.

Inoltre è abbastanza illusorio credere che la deflazione sia un problema passeggero.


laplace77
00lunedì 25 maggio 2009 17:45
Re:
dgambera, 25/05/2009 15.43:

L'IMPONDERABILE!


Una double dip recession sarebbe la testimonianza di una ripresa troncata da un aumento della contrazione monetaria e della pressione fiscale con un inevitabile premio richiesto dagli investitori per sostenere i debiti pubblici mondiali.

Il mio unico dubbio è relativo agli ordigni a tempo, disseminati lungo il percorso dell'economia mondiale, ordigni che vanno dal binomio deflazione/inflazione ad una serie di problematiche relative al sistema finanziario ed immobiliare, senza dimenticare la possibilità di una autentica tempesta valutaria.

Non so quanto sia sostenibile la visione di una ripresa che provenga da eventi macroeconomici indotti da una serie di fattori irripetibili, già sperimentati anche lo scorso anno, con uno stimolo fiscale che ha decisamente fallito, nel suo compito.

Secondo il mio parere oggi la maggior parte di tale stimolo fiscale prenderà la strada del risparmio e del servizio al debito, ovvero verrà utilizzato per abbattere l'onere del debito.

Se proprio vogliamo prospettare una nuova versione alfabetica del futuro ciclo economico, perchè non intravvedere un possibile movimento ad " O " ,ove un ipotetico recupero verrebbe assorbito da una potente pompa di aspirazione che riporta l'economia al punto di partenza, la pompa del risparmio e del deleveraging, in attesa di un lungo periodo di convalescenza prima di un'eventuale ripresa.

Credere che una "deflazione da debiti", una globale azione di deleveraging di queste proporzioni, possa risolversi nello spazio di un istante lungo due anni di recessione per essere seguito da una ripresa immediata, mi sembra alquanto anacronistico.


...

Kohn dice in sostanza che nonostante la fragilità dell'economia americana e la prospettiva di tassi bassi per un pò di tempo, la Federal Reserve deve dichiarare chiaramente l'intenzione di ritirare la liquidità dal mercato quando la ripresa comincia a prendere piede per passare a contenere le pressioni inflative e le prospettive di inflazione create. Ecco quindi che nel caso di una ripresa, le manovre della Fed porteranno probabilmente ad una nuova recessione, sempre che la Fed sia in grado di agire sui tassi indipendentemente dalle probabili pressioni politiche.

Ora per un novellino come il sottoscritto è assolutamente affascinante notare come in questa crisi Keynes e Friedman stiano influenzando contemporaneamente i timonieri, attraverso le loro visioni che consistono rispettivamente nella maggiore spesa pubblica e nell'innondare di liquidità i mercati. Tra qualche anno quando la più imponente azione di deleveraging della storia avrà fine, allora sarà difficile tenere a bada le aspettative di inflazione, anche se la Storia ci racconta che le depressioni silenziano per anni qualsiasi aspettativa.

Se l'intero settore privato sta deleveraggiando l'economia ad eccezione di quello finanziario che continua imperterrito nella sua follia demenziale ( vedi dati Federal Reserve ) non resta che lo Stato per sostenere la domanda.

Inoltre è abbastanza illusorio credere che la deflazione sia un problema passeggero.






vedo che sei andato in fissa con iceberg...




sul discorso dell'inflazione...



ma quand'e' che la moneta e' stata veramente inserita sui mercati ed e' arrivata a imprese e consumatori ???

quando si facevano mutui a gogo' e si vendevano tante case a prezzi altissimi !!!

immagina uno che ha 50k in banca, si fa fare un prestito da 250k e compra una casa da 300k...

250k di M3 sono stati creati, mentre 300K di M1 finiscono sul conto del venditore (privato o costruttore), mentre 50K di M1 spariscono dal conto del compratore, no?



oggi che stanno immettendo M1 per coprire parte dell'M3 che e' diventata carta straccia, stanno creando inflazione?

ho i miei dubbi, visto che le banche se la tengono stretta, questa M1, per risanare i coefficienti patrimoniali...



ma se pure una parte di questa M1 va a finire nell'economia reale (imprese e consumatori), sicuramente e' meno di quanta ne avevano creata prima con la riserva frazionaria...

non credi?



eppero' le chiacchiere sull'iperinflazione vanno avanti,
si continua col terrorismo-pro-passaggio-cerino

e vabbe'...

tanto il cerino a qualcuno deve passare...

[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]

dgambera
00lunedì 25 maggio 2009 17:48
Re: Re:
laplace77, 25/05/2009 17.45:




vedo che sei andato in fissa con iceberg...




Do una sbirciata ogni giorno se posso (solitamente i post sono lunghi e non sempre ce la faccio a leggerli bene) perchè trovo abbastanza condivisibile ciò che Mazzalai scrive.

Sbaglio in qualcosa? [SM=g10303]

laplace77, 25/05/2009 17.45:


sul discorso dell'inflazione...

ma quand'e' che la moneta e' stata veramente inserita sui mercati ed e' arrivata a imprese e consumatori ???

quando si facevano mutui a gogo' e si vendevano tante case a prezzi altissimi !!!

immagina uno che ha 50k in banca, si fa fare un prestito da 250k e compra una casa da 300k...

250k di M3 sono stati creati, mentre 300K di M1 finiscono sul conto del venditore (privato o costruttore), mentre 50K di M1 spariscono dal conto del compratore, no?

oggi che stanno immettendo M1 per coprire parte dell'M3 che e' diventata carta straccia, stanno creando inflazione?


sicuramente meno di quanta ne avevano creata prima con la riserva frazionaria...

non credi?


eppero' le chiacchiere sull'iperinflazione vanno avanti,
si continua col terrorismo-pro-passaggio-cerino

e vabbe'...

tanto il cerino a qualcuno deve passare...

[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]





Condivido ciò che dici.
laplace77
00lunedì 25 maggio 2009 17:52
Re: Re: Re:
dgambera, 25/05/2009 17.48:




Do una sbirciata ogni giorno se posso (solitamente i post sono lunghi e non sempre ce la faccio a leggerli bene) perchè trovo abbastanza condivisibile ciò che Mazzalai scrive.

Sbaglio in qualcosa? [SM=g10303]




no affatto...

ho crosspostato un commento su iceberg, vediamo se iceberg lo prende in considerazione e pubblica qualche articolo...

iandy73
00mercoledì 27 maggio 2009 16:56
T-Bond USA trentennali: rendimento 20%...
Articolo da qui: lagrandecrisi2009.blogspot.com/

Arriva la mega inflation?


I T-Bond Usa decennali (titoli di stato americani) ieri hanno toccato un rendimento del 3,5% con una crescita continua dal 2,1% di Dicembre 2008.

Il mega-deficit americano ed il rating tripla AAA in bilico iniziano a fare effetto: il più grosso scaricabarile della storia dal debito privato a quello pubblico (sulle spalle dei contribuenti e relativi pro-nipoti) ha un COSTO...
Per riuscire a piazzare i loro titoli di stato a lungo periodo, gli USA devono invogliare gli acquirenti offrendo maggiori interessi, proporzionalmente al maggiore rischio.
Invece i T-Bond a breve periodo sono ancora "tenuti bassi" dagli acquisti forzosi della FED e delle altre banche centrali.

La svendita di Bond americani sembra inarrestabile ed il dollaro è sull'orlo di una voragine.
Bernanke si sta grattando il capo, nervosamente e con perplessità...
Infatti questa notte ha avuto una visione sul futuro: indice di borsa S&P500 a 2000 punti e T-Bond trentennali al 20% di rendimento...Fantastico!
nazionalsindacalista
00mercoledì 27 maggio 2009 17:32
Per ora significa solo che i cinesi stanno vendendo... soprattutto i bond a lunga scadenza. Ben è in difficoltà, non può comprare all'infinito i titoli a breve come sta facendo da un po', perchè i compratori non comprano se i rendimenti restano bassi. Stanno aspettando di inchiappettare gli investitori con la bolla azionaria in corso. Temo che la bolla durerà ancora, poi la faranno scoppiare e risucchieranno molta liquidità. Lì cominceremo a vedere il redde rationem... tempesta valutaria?
laplace77
00giovedì 28 maggio 2009 12:01
ger e spa

ieri c'era questa:

fonte: Yahoo - asca

Mercoledì 27 Maggio 2009, 16:34

Germania: a Maggio Inflazione Crolla a Zero. Minimo Da Riunificazione

Agenzia ASCA

(ASCA) - Roma, 27 mag - Crolla l'inflazione in Germania: e' quanto emerge dai dati preliminari diffusi dall'Ufficio statistico federale. Nel mese di maggio, la variazione congiunturale dei prezzi al consumo e' stata pari a -0,1%, su base annua invece la variazione dei prezzi e' pari a zero, in deciso calo rispetto a +0,7% del mese aprile. Si tratta del livello minimo dalla riunificazione del paese. Il dato e' inferiore alle attese degli economisti che prevedevano +0,1% su mese, +0,2% su anno. Crollo anche per l'indice dei prezzi armonizzato alle metodologie della Ue: -0,2% su mese, -0,1% su anno.



e oggi e' arrivata questa:

fonte: yahoo - ansa

Giovedì 28 Maggio 2009, 11:00

Spagna: inflazione aprile -0,8%

Ansa Web

(ANSA) - ROMA, 28 MAG - Prezzi in picchiata in Spagna. Per il secondo mese consecutivo ad aprile il tasso di inflazione e' stato negativo, -0,8% sull'anno prima. A marzo il calo era stato dello 0,2%. Lo ha reso noto l'Istituto di statistica nazionale. L'inflazione nel Paese, che prima della crisi economica cresceva a ritmi accelerati rispetto agli altri Paesi dell'Ue, sta ora registrando cali molto superiori alla media del continente, legati alla pesante recessione che sta colpendo l'economia iberica.



[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]


pax2you
00giovedì 28 maggio 2009 12:20
Re:
dgambera, 25/05/2009 15.43:

L'IMPONDERABILE!


Una double dip recession sarebbe la testimonianza di una ripresa troncata da un aumento della contrazione monetaria e della pressione fiscale con un inevitabile premio richiesto dagli investitori per sostenere i debiti pubblici mondiali.

Il mio unico dubbio è relativo agli ordigni a tempo, disseminati lungo il percorso dell'economia mondiale, ordigni che vanno dal binomio deflazione/inflazione ad una serie di problematiche relative al sistema finanziario ed immobiliare, senza dimenticare la possibilità di una autentica tempesta valutaria.

Non so quanto sia sostenibile la visione di una ripresa che provenga da eventi macroeconomici indotti da una serie di fattori irripetibili, già sperimentati anche lo scorso anno, con uno stimolo fiscale che ha decisamente fallito, nel suo compito.

Secondo il mio parere oggi la maggior parte di tale stimolo fiscale prenderà la strada del risparmio e del servizio al debito, ovvero verrà utilizzato per abbattere l'onere del debito.

Se proprio vogliamo prospettare una nuova versione alfabetica del futuro ciclo economico, perchè non intravvedere un possibile movimento ad " O " ,ove un ipotetico recupero verrebbe assorbito da una potente pompa di aspirazione che riporta l'economia al punto di partenza, la pompa del risparmio e del deleveraging, in attesa di un lungo periodo di convalescenza prima di un'eventuale ripresa.

Credere che una "deflazione da debiti", una globale azione di deleveraging di queste proporzioni, possa risolversi nello spazio di un istante lungo due anni di recessione per essere seguito da una ripresa immediata, mi sembra alquanto anacronistico.


...

Kohn dice in sostanza che nonostante la fragilità dell'economia americana e la prospettiva di tassi bassi per un pò di tempo, la Federal Reserve deve dichiarare chiaramente l'intenzione di ritirare la liquidità dal mercato quando la ripresa comincia a prendere piede per passare a contenere le pressioni inflative e le prospettive di inflazione create. Ecco quindi che nel caso di una ripresa, le manovre della Fed porteranno probabilmente ad una nuova recessione, sempre che la Fed sia in grado di agire sui tassi indipendentemente dalle probabili pressioni politiche.

Ora per un novellino come il sottoscritto è assolutamente affascinante notare come in questa crisi Keynes e Friedman stiano influenzando contemporaneamente i timonieri, attraverso le loro visioni che consistono rispettivamente nella maggiore spesa pubblica e nell'innondare di liquidità i mercati. Tra qualche anno quando la più imponente azione di deleveraging della storia avrà fine, allora sarà difficile tenere a bada le aspettative di inflazione, anche se la Storia ci racconta che le depressioni silenziano per anni qualsiasi aspettativa.

Se l'intero settore privato sta deleveraggiando l'economia ad eccezione di quello finanziario che continua imperterrito nella sua follia demenziale ( vedi dati Federal Reserve ) non resta che lo Stato per sostenere la domanda.

Inoltre è abbastanza illusorio credere che la deflazione sia un problema passeggero.






Non sono un esperto ma guardando i dati delle bce sulla composizione della massa monetaria si nota come si cerchi di attenuare la crescita della massa monetaria legata agli strumenti finanziari(es:cartolarizzazioni).
M1 cresce pochissimo.
Questi strumenti sembrano non avere piu' mercato tanto che anche la bce li acquista un po' svalutati per un certo periodo di tempo e se rispettano alcuni parametri(neanche tanto stringenti).

L'impacchettamento delle cartolarizzazioni al settore retail e pubblico sono parzialmente fallite...dopo gli strumenti eligible della bce cosa si inventeranno?

Secondo me rimane solo la possibilita' di ripianare i conti spalmando le perdite nel tempo,cercare guadagni inferiori ma sicuri e tentare di passare il cerino con qualche artificio finanziario...

Credo che l'ipotesi di una iperinflazione generale nei prossimi 2 anni sia piuttosto improbabile.
Forse pomperanno qualche settore specifico....energia alternativa(non e' pero' un settore necessario)?

Per il settore immobiliare auspico in una delibera tramite la banca d'Italia che abbassi la percentuale mutuabile di un immobile e quindi diminuzione della domanda.

dgambera
00venerdì 29 maggio 2009 11:23
Sta maturando
Inflazione/Istat:A maggio +0,9% anno, minimo da novembre '68

Allora variazione era di +0,7%
Roma, 29 mag. (Apcom) - Scende ai minimi toccati oltre 40 anni fa l'inflazione. A maggio l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività ha segnato una variazione, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente di +0,9%, la più bassa dal novembre del 1968 quando la variazione fu di +0,7%. Lo comunica l'Istat, sottolineando che si tratta di stime preliminari. L'inflazione di fondo è pari a +1,9%, mentre l'acquisito è pari +0,7%.

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