Re: Re: Re: Re:
nazionalsindacalista, 05/10/2008 14.33:
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Adesso a Parigi hanno deciso di allentare il patto di stabilità... (ricordi Laplace? Lo avevi presvisto!).
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io semmai avevo
auspicato che, alla keynes, in periodi di magra (o di euro "troppo forte") si potesse rilanciare l'economia investendo un 2% del PIL europeo (con contributi individuali degli stati membri, in deroga al patto di stabilita') in infrastrutture (mobilita', riciclo, rinnovabili)
qui invece si parla di derogare il patto di stabilita' per tenere in piedi le banche che hanno speculato allegramente sulla carta straccia (a partire da quella mortgage-backed per arrivare a quella default-swap)
PS: e un pezzo alla volta i dubbi generano ipotesi, che a loro volta...
siamo sempre li': panico no, panico si, panico forse
(ieri era: rialzo si, rialzo no, rialzo forse)
cercando di restare in equilibrio sul filo...
perche' da un lato si vuole far pagare alla collettivita' le perdite che emergono oggi
(mentre i profitti fatti ieri sono stati incassati privatamente)
dall'altro non si vuole mandare in crisi il sistema economico e finanziario: fosse mai che ne emerga uno nuovo e migliore...
e allora si gioca al ricatto, ai rumors, al terrorismo...
in una parola: al
FUD (Fear, Uncertainty and Doubt - chiedere al marketing microsoft, ad esempio)
lo si vede dalle contraddizioni:
se i risparmi sono al sicuro,
perche' le banche sono solide,
perche' serve questo fondo per salvarle?
in sostanza:
si MINACCIA la crisi, ma si VIETA di scatenarla
(perche' se andiamo tutti a ritirare i soldi cascano tutte le banche)
si TRANQUILLIZZANO i cittadini, ma si ACCOLLANO LORO le perdite
concludendo:
la fine del mondo (attuale) non ci sara',
non conviene a nessuno (di quelli che contano)
ma chi ha avuto ha avuto (coi profitti privatizzati),
chi dara' dara' (con le perdite socializzate: debito pubblico)