Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: saggezza?
nazionalsindacalista, 07/10/2008 15.00:
Te lo faccio io un buon esempio (roba per pochi fortunati):
i c/c della CDP della Banca d'Italia, riservata ai dipendenti della banca. Hanno il tasso ufficiale meno il 27,5% ma le uniche operazioni consentite, oltre a prelievi e assegni, sono l'acquisto di titoli di stato. Adesso come adesso non credo che ci sia di meglio. Il rendimento per un conto corrente è ottimo (e ora è preferibile stare liquidi che avere un qualunque titolo di stato che ti blocca per almeno 3 mesi, uno se prendi titoli stranieri) e il discorso del limite dei 103000 k non ha senso perchè se fallisce la BI tanti saluti a tutti compresi cct, ctz, bot....
Telefonate subito a quella vecchia zia che lavorava in BI e non sentivate da anni...
Per chi parlava dei PCT: ricordo che il rischio dei pct è di due tipologie: il sottostante e la controparte. Se fallisce il sottostante la controparte deve cmq ricomprare il titolo. Ma nel caso concreto è possibile (se non probabile) che il titolare dovrà affrontare anni di causa con la banca. Se fallisce la controparte in teoria restano i titoli del sottostante (in sostanza il titolare perde solo gli interessi). Ma questo in teoria perchè non c'è mai stato caso concreto!
A volte sottostante e controparte coincidono, perciò attenzione perchè vi tolgono la diversificazione del rischio (vedi fineco).
Allora... un attimo di chiarezza.....
Pronti contro termine: ne faccio da tanto! La Banca CONTEMPORANEAMENTE fa un contratto di vendita ed uno di riacquisto. Cioè ti dà un contratto di vendita ad OGGI di un sottostante che paghi per esempio 100 euro, e CONTEMPORANEAMENTE ti da un contratto postdatato di acquisto dello stesso sottostante a 104 (se ti vuole dare il 4%)... chiaro? Quindi all'investitore il sottostante non costituisce rischio perchè se anche fallisce, la Banca si è comunque impegnata ad acquistarlo ad un prezzo stabilito!
Praticamente nullo è anche il rischio di fallimento della banca perchè nel caso in cui non può onorare il contratto di riacquisto, comunque questo contratto è nullo e il sottostante rimane tuo. Chiaramente sarà il curatore che regolerà la restituzione.
Mentre per il primo caso ci sono già sententenze chiarificatrici, il secondo caso non si è mai verificato nella storia perchè banche in difficoltà sono sempre state assorbite da altre.
UNICO CASO DI PERICOLO!!! quando il sottostante è emesso dalla stessa banca con cui si fa il PCT, legale ma moralmente riprorevole e chiarissimo segnale premonitore di default imminente se non hanno in cassa neanche 2 BOT da monetizzare nell'immediato.
C/C in Europa viene garantito il rimborso di 20.000 euro (da oggi 50.000). In Italia esiste il MFID che garantisce 103.000 a cointestatario per ogni C/C. NON SONO INCLUSI i depositi postali.
Per quanto riguarda la 'bontà' dei c/c, il mio (online) è TUS+0,25, quindi attualmente al 4,50 lordo aggiornato esattamente al giorno di (eventuale) variazione del TUS. La stessa banca mi offre i PCT al 3,50 netti. Non è molto, ma non credo ci sia molto meglio!