Bolla immobiliare - 23° Parte

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marco---
00venerdì 22 maggio 2009 11:42
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
luckyace, 5/21/2009 5:28 PM:

dove però si legge anche
"Non ci si deve quindi ancora attendersi per il mercato romano la crisi delle compravendite,né che il mercato si “ingesserà”, come era accaduto al termine del precedente ciclo espansivo; ma piuttosto, si assisterà nei prossimi anni ad una “altalena” delle compravendite
e dei prezzi."
mah.. [SM=g1749697]

Case e mutui inavvicibili 'Immobiliare verso la crisi' (Repubblica — 26 febbraio 2004)

..."Anche se - dice Nicola Zambetti, segretario regionale del Sunia Puglia - il mercato immobiliare va verso la crisi. Il fatto che non si costruisca, pur esistendo concessioni edilizie già incassate, e che invece si preferisca abbattere vecchi edifici per realizzare nuovi appartamenti è il sintomo di una speculazione in corso che, se da un lato garantisce di mantenere alti i prezzi, dall' altro porta dritti verso la saturazione e quindi alla crisi del sistema casa in Puglia"...

Poi è andata esattamente come ha scritto TobaccoFlower.

TobaccoFlower, 5/21/2009 7:28 PM:



considera che è dal 2003 in poi che le banche si sono messe a dare vagonate di soldi a dogs & pigs... I prezzi si erano alzati troppo (!!) e infatti le compravendite hanno cominciato a calare, come si evince dal grafico [SM=g1750163]
Senza i soldi delle banche i prezzi si sarebbero fermati lì. [SM=g1765347]


Nella sostanza il "termine naturale" del ciclo immobiliare di crescita avrebbe avuto luogo proprio intorno al 2004, chi aveva evidenziato questo non aveva previsto che le banche avrebbero versato denaro a pioggia con mutui facili, penso che allora nessuno sarebbe stato in grado di predire questo "particolare".

Marco
marco---
00venerdì 22 maggio 2009 13:51
Tassi: Euribor 3 mesi sale a 1,26% (Fonte: ansa.it - 22/05/2009)

L'Euribor a tre mesi, il tasso che le banche applicano fra loro per i prestiti trimestrali, e' salito oggi di un punto base all'1,26%. Avanza invece di quattro punti quello sulla scadenza settimanale. L'Euribor ad una settimana e' salito allo 0,91% dallo 0,87% di ieri. In progresso anche l'Euribor a un mese salito allo 0,91% dallo 0,88% di ieri. I dati sono rilevati dall'European Banking Federation.

Forse una semplice fluttuazione casuale... forse no. [SM=g1749704]

Marco
eandiamdisfrattoinsfratto
00venerdì 22 maggio 2009 14:21
laplace77
00sabato 23 maggio 2009 12:16
incredibile FOL...

...ma guarda che va a postare colei...


Lo stipendio non è sufficiente per la casa

Di Pierpaolo Molinengo

La crisi sta iniziando a toccare il settore immobiliare? Difficile rispondere a questa domanda. Ma iniziamo a vedere cosa sta succedendo. Si susseguono una serie di analisi sui prezzi che ci mettono davanti all’andamento dei listini. Si contraggono i prezzi delle locazioni, in calo i prezzi. E adesso arriva l’allarme stipendi.
Secondo l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), il salario netto degli italiani ammonterebbe mediamente a 21.374 dollari, grosso modo 16mila euro netti annui, meno di Spagna e Grecia.

Basandosi su questi dati, l'ufficio studi di idealista.it, ha condotto un'analisi dalla quale risultarebbe come all'attuale livello salariale Ocse, l'utente medio non potrebbe accedere al mutuo per l'acquisto di un bilocale a Milano, perché la rata mensile supererebbe il tetto massimo finanziabile dalla banca (circa il 40% del salario, per 533 euro/mese). Secondo i calcoli dell'ufficio studi idealista, perché l'acquisto di un immobile dalle dimensioni nella media cittadina (65 mq) sia “sostenibile”, il prezzo dovrebbe scendere mediamente del 35%, a 150.000 euro con mutuo a 25 anni di 120mila e una rata di 533 euro o, in alternativa, del 25% per un importo da 170.000 euro da finanziare in 30 anni alla medesima rata.
Con 1.300 euro al mese - sempre stando ai dati Ocse -

l'acquirente italiano, calato nella realtà meneghina, potrebbe quindi permettersi a malapena un monolocale da 40 mq con rate da 506 euro/mese per un mutuo a 25 anni e 450 euro/mese per un mutuo a 30.
«Questa analisi rispecchia la situazione del paese reale - ha dichiarato Paolo Zanetti, amministratore delegato di idealista.it -. L'andamento dei salari negli ultimi dieci anni non ha seguito il trend rialzista dei prezzi delle case e questo contrasto è più stridente nella realtà milanese. Anche se siamo consci che il salario mensile dei meneghini è senz'altro più alto della media nazionale, il problema dei redditi e la casa è una questione di stringente attualità».



che roba, 'sti AI...

fino a ieri a pompare i prezzi...

...adesso che le banche non vomitano piu' soldi,
e che il problema prezzi/stipendi diventa evidente,
con le ovvie ripercussioni sulle transazioni...

...eccoli che cambiano parrocchia,
arrivando a postare articoli che sparano


perché l'acquisto di un immobile dalle dimensioni nella media cittadina (65 mq) sia “sostenibile”, il prezzo dovrebbe scendere mediamente del 35%, a 150.000 euro



chissa' se oltre a postare articoli parlano coi venditori...


PS: simaptico il "sostenibile" virgolettato

fpsoft
00sabato 23 maggio 2009 12:22
Re: incredibile FOL...
laplace77, 23/05/2009 12.16:


...ma guarda che va a postare colei...


Lo stipendio non è sufficiente per la casa

Di Pierpaolo Molinengo

Amplificazione al ribasso causata da acqua alla gola. Fino a 6 mesi fa andava invece tutto bene, i prezzi erano adeguati - anzi dicevano che "in Italia non c'e' stata, non c'e' e non ci sara' alcuna bolla".

--edit: fa piacere leggere un articolo dedicato al mio avatar.


dgambera
00sabato 23 maggio 2009 13:05
Re: incredibile FOL...
laplace77, 23/05/2009 12.16:


...ma guarda che va a postare colei...


Lo stipendio non è sufficiente per la casa

Di Pierpaolo Molinengo

La crisi sta iniziando a toccare il settore immobiliare? Difficile rispondere a questa domanda. Ma iniziamo a vedere cosa sta succedendo. Si susseguono una serie di analisi sui prezzi che ci mettono davanti all’andamento dei listini. Si contraggono i prezzi delle locazioni, in calo i prezzi. E adesso arriva l’allarme stipendi.
Secondo l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), il salario netto degli italiani ammonterebbe mediamente a 21.374 dollari, grosso modo 16mila euro netti annui, meno di Spagna e Grecia.

Basandosi su questi dati, l'ufficio studi di idealista.it, ha condotto un'analisi dalla quale risultarebbe come all'attuale livello salariale Ocse, l'utente medio non potrebbe accedere al mutuo per l'acquisto di un bilocale a Milano, perché la rata mensile supererebbe il tetto massimo finanziabile dalla banca (circa il 40% del salario, per 533 euro/mese). Secondo i calcoli dell'ufficio studi idealista, perché l'acquisto di un immobile dalle dimensioni nella media cittadina (65 mq) sia “sostenibile”, il prezzo dovrebbe scendere mediamente del 35%, a 150.000 euro con mutuo a 25 anni di 120mila e una rata di 533 euro o, in alternativa, del 25% per un importo da 170.000 euro da finanziare in 30 anni alla medesima rata.
Con 1.300 euro al mese - sempre stando ai dati Ocse -

l'acquirente italiano, calato nella realtà meneghina, potrebbe quindi permettersi a malapena un monolocale da 40 mq con rate da 506 euro/mese per un mutuo a 25 anni e 450 euro/mese per un mutuo a 30.
«Questa analisi rispecchia la situazione del paese reale - ha dichiarato Paolo Zanetti, amministratore delegato di idealista.it -. L'andamento dei salari negli ultimi dieci anni non ha seguito il trend rialzista dei prezzi delle case e questo contrasto è più stridente nella realtà milanese. Anche se siamo consci che il salario mensile dei meneghini è senz'altro più alto della media nazionale, il problema dei redditi e la casa è una questione di stringente attualità».



che roba, 'sti AI...

fino a ieri a pompare i prezzi...

...adesso che le banche non vomitano piu' soldi,
e che il problema prezzi/stipendi diventa evidente,
con le ovvie ripercussioni sulle transazioni...

...eccoli che cambiano parrocchia,
arrivando a postare articoli che sparano


perché l'acquisto di un immobile dalle dimensioni nella media cittadina (65 mq) sia “sostenibile”, il prezzo dovrebbe scendere mediamente del 35%, a 150.000 euro



chissa' se oltre a postare articoli parlano coi venditori...


PS: simaptico il "sostenibile" virgolettato





In realtà la cosa dei prezzi che dovrebbero calare la deducono dai dati Ocse. L'articolo in realtà dice, secondo me, qualcosa del genere: "L'Ocse dice che gli stipendi sono bassi e dai numeri che pubblica i prezzi degli immobili dovrebbero essere abbassati del 35% per essere sostenibili. Zanetti invece dice che gli stipendi dovrebbero crescere per permettere a tutti di pagare gli immobili sul mercato". Dichiarazioni semplicemente vergognose. [SM=g7626]

Trovate la mia risposta sullo stesso thread.
laplace77
00sabato 23 maggio 2009 13:13
Re: Re: incredibile FOL...
dgambera, 23/05/2009 13.05:




In realtà la cosa dei prezzi che dovrebbero calare la deducono dai dati Ocse. L'articolo in realtà dice, secondo me, qualcosa del genere: "L'Ocse dice che gli stipendi sono bassi e dai numeri che pubblica i prezzi degli immobili dovrebbero essere abbassati del 35% per essere sostenibili. Zanetti invece dice che gli stipendi dovrebbero crescere per permettere a tutti di pagare gli immobili sul mercato". Dichiarazioni semplicemente vergognose. [SM=g7626]

Trovate la mia risposta sullo stesso thread.




quella sugli stipendi che devono crescere e' risibile


molto piu' fastidiosa, in quanto falsa (e per chi lo sa e' altrettanto risibile) e' la teoria "dell'accumulazione" del duo totem-gordon

e' a un tempo risibile e odiosa in quanto patetico tentativo di smollare cerini...


bigmad3
00sabato 23 maggio 2009 13:52
Re: Re: incredibile FOL...
dgambera, 23/05/2009 13.05:




In realtà la cosa dei prezzi che dovrebbero calare la deducono dai dati Ocse. L'articolo in realtà dice, secondo me, qualcosa del genere: "L'Ocse dice che gli stipendi sono bassi e dai numeri che pubblica i prezzi degli immobili dovrebbero essere abbassati del 35% per essere sostenibili. Zanetti invece dice che gli stipendi dovrebbero crescere per permettere a tutti di pagare gli immobili sul mercato". Dichiarazioni semplicemente vergognose. [SM=g7626]

Trovate la mia risposta sullo stesso thread.




Vorrei fare una considerazione che non ha nulla a che fare con le case e con i prezzi delle case... o almeno, qualcosa a che fare ce l'ha, ma non è il senso che mi interessa.
I dati europei ci mettono agli ultimi posti come livello di salario medio procapite. Dire che gli stipendi dovrebbero aumentare in Italia, a me non sembra un'eresia.
In Francia si parla di salario d'ingresso minimo e gli si attribuisce il valore di 1500 euro, in Inghilterra e, in generale nei paesi anglosassoni, esiste l'assegno di disoccupazione che può durare anche "a vita" se non trovi lavoro, ovunque in Europa e nel mondo industrializzato, gli stimendi variano da una volta e mezzo a due volte quelli che mediamente si percepiscono in Italia... Io credo che si debba "guardare in Europa" non solo ogni volta che bisogna fare dei sacrifici (e in quel caso: "E' l'Europa che ce lo chiede!"), ma anche quando si devono confrontare i benefici, nella fattispecie, gli stipendi.
Se la Fiat "acquisterà" Opel, ci saranno nello stesso gruppo un metalmeccanico italiano che guadagna la metà del metalmeccanico tedesco, la cui azienda è stata "salvata" da Fiat!
Questo mi sembra un assurdo totale.
E delle case, in questo frangente, non me ne può importare di meno.
E' solo una ineludibile questione di giustizia
wonderfufy
00sabato 23 maggio 2009 14:03
Re: Re: incredibile FOL...
dgambera, 23/05/2009 13.05:




In realtà la cosa dei prezzi che dovrebbero calare la deducono dai dati Ocse. L'articolo in realtà dice, secondo me, qualcosa del genere: "L'Ocse dice che gli stipendi sono bassi e dai numeri che pubblica i prezzi degli immobili dovrebbero essere abbassati del 35% per essere sostenibili. Zanetti invece dice che gli stipendi dovrebbero crescere per permettere a tutti di pagare gli immobili sul mercato". Dichiarazioni semplicemente vergognose. [SM=g7626]

Trovate la mia risposta sullo stesso thread.




Sarò banale e ripetitiva, ma io mi chiedo come cappero facciano molte famigle ad arrivare a fine mese ... io sono sola, se per una settimana mi mangio pane e mortadella di seguito non ho nessuno che si lamenta ... non ho figli a cui pensare, ragazzi che crescendo hanno bisogno di un'alimentazione più completa e ricca.
Aumentare gli stipendi? ah beh ... certo, ma non sarebbe più semplice ridimensionare i prezzi, "accontentandosi" di un guadagno normale, anzichè da sciacallo?
Stamane sono andata al mercato a comprare il pesce fresco a mia sorella per i pargoli, il merluzzo fresco qui sta a 8 euro, a Roma 25 ... ve pare normale?
E non ci raccontiamo le balle delle spese dei passaggi e dei caxx e li maxx ... e questo di qui era talmente fresco che il pescione era quasi chiuso a cerchio (segno che è fresco, se è moscio ... lasciatelo là) e aveva delle branchie color porpora acceso ...
La casa????? Prima bisogna riempì la panza ... Aò...
Speculatori? Magnateve i mattoni, poi diteme se so boni...
[SM=g9128]
Roberto Ponziani
00sabato 23 maggio 2009 14:53
Continuando l'OT proposto da BIgmad, tgiorni fa, leggendo le cronache della mia città, sono stato colpito dal fatto ch ela RADICIFIL, un azienda che chiuderà lo stabilimento di Pistoia lasciando a casa 180 e + persone, ha una 20ina di sedi nel mondo e chiude SOLO questa in Italia, considerando che le ha in germania francia usa e tante altre nazioni...

quindi mi domando.

Da noi gli operai costano meno secondo quanto si dice no?

Perchè allora chiudere gli stabilimenti in italia?

Riflettiamo ;)
laplace77
00sabato 23 maggio 2009 15:02
Re:
Roberto Ponziani, 23/05/2009 14.53:

Continuando l'OT proposto da BIgmad, tgiorni fa, leggendo le cronache della mia città, sono stato colpito dal fatto ch ela RADICIFIL, un azienda che chiuderà lo stabilimento di Pistoia lasciando a casa 180 e + persone, ha una 20ina di sedi nel mondo e chiude SOLO questa in Italia, considerando che le ha in germania francia usa e tante altre nazioni...

quindi mi domando.

Da noi gli operai costano meno secondo quanto si dice no?

Perchè allora chiudere gli stabilimenti in italia?

Riflettiamo ;)




infatti...

gli studi si riferiscono agli stipendi netti, c'e' il "cuneo fiscale" di mezzo (ma anche in ger e fra non scherzano, questo discorso e' piu' relativo a posti tipo uk)

ipotizzando che in termini "lordi" costiamo come in ger e fra, perche' crucchi e franzosi non delocalizzano qui da noi?

chissa' perche'...

dgambera
00sabato 23 maggio 2009 15:26
Re:
Roberto Ponziani, 23/05/2009 14.53:

Continuando l'OT proposto da BIgmad, tgiorni fa, leggendo le cronache della mia città, sono stato colpito dal fatto ch ela RADICIFIL, un azienda che chiuderà lo stabilimento di Pistoia lasciando a casa 180 e + persone, ha una 20ina di sedi nel mondo e chiude SOLO questa in Italia, considerando che le ha in germania francia usa e tante altre nazioni...

quindi mi domando.

Da noi gli operai costano meno secondo quanto si dice no?

Perchè allora chiudere gli stabilimenti in italia?

Riflettiamo ;)




In Germania e Francia credo che licenziare sia molto più complicato che da noi. Una cosa che so per certo è che in Germania le assunzioni passano al vaglio dei sindacati, anche in periodi di vacche grasse, perchè poi non amano sentirsi dire che ci sono esuberi. Se c'è un'esigenza da coprire (open position) sembra che chiedano all'azienda di attingere a risorse interne (risorse sottoutilizzate e riconvertibili), piuttosto che imbarcare gente nuova e licenziare causa esuberi qualche tempo dopo. Da noi è tutto molto più semplice, grazie anche all'operato dei nostri fantastici sindacati.
bigmad3
00sabato 23 maggio 2009 17:10
Re:
Roberto Ponziani, 23/05/2009 14.53:

Continuando l'OT proposto da BIgmad, tgiorni fa, leggendo le cronache della mia città, sono stato colpito dal fatto ch ela RADICIFIL, un azienda che chiuderà lo stabilimento di Pistoia lasciando a casa 180 e + persone, ha una 20ina di sedi nel mondo e chiude SOLO questa in Italia, considerando che le ha in germania francia usa e tante altre nazioni...

quindi mi domando.

Da noi gli operai costano meno secondo quanto si dice no?

Perchè allora chiudere gli stabilimenti in italia?

Riflettiamo ;)




Io so solo che quando qualcuno propone di "ridurre il cuneo fiscale" e di far pesare meno la tassazione sullo stipendio lordo... a me viene da ridere. Si tratta di briciole.
Quanto può uscire fuori dalla detassazione degli straordinari, dalla diminuzione del 5% del cuneo fiscale, dalla contrattazione locale e da tutti quegli artifici bizantini di cui parlano tanto i vari sindacalisti in TV, convinti di poter curare in quel modo tutti i mali? 70/100 euro netti in più al mese???
Qui si tratta di raddoppiare gli stipendi!!!
Il lordo deve diventare il netto, per pareggiare uno stipendio netto medio tedesco!
E' vero, in Italia il prelievo fiscale toglie il 50% dalle tasche del dipendente, ma nonostante questo anche gli stipendi lordi sono decisamente più bassi degli stipendi lordi degli altri paesi.
E poi negli altri paesi ci sono parametri decisamente diversi. Io per esempio prendo 110 euro al mese di assegni famigliari per moglie e due bambine a carico. In Francia prenderei più di 1000 euro per la stessa situazione!
E non ditemi poi che la vita in Germania o in Francia è più cara... che poi apriamo un OT infinito!
La verità è che come dice Ponz, qui dovremmo essere "i cinesi" europei e "attrarre" gli investimenti degli altri paesi europei proprio perchè il costo della nostra manodopera è molto minore. In realtà anche la nostra produttività è molto minore, insieme alle difficoltà maggiori del sistema Paese (logistica, trasporti, tasse non sul lavoro, burocrazia, costi dell'energia e delle inefficienze, mazzette, corruzione, scarso senso di responsabilità del lavoratore, scarsa capacità diorganizzazione e programmazione...), quindi chi investe, magari preferisce pagare un po' di più la manodopera, ma essere certo di non avere una serie di incognite in più.
dgambera
00sabato 23 maggio 2009 17:10
dgambera
00sabato 23 maggio 2009 17:50
Roberto Ponziani
00sabato 23 maggio 2009 19:05
Re: Re:
bigmad3, 23/05/2009 17.10:




Io so solo che quando qualcuno propone di "ridurre il cuneo fiscale" e di far pesare meno la tassazione sullo stipendio lordo... a me viene da ridere. Si tratta di briciole.
Quanto può uscire fuori dalla detassazione degli straordinari, dalla diminuzione del 5% del cuneo fiscale, dalla contrattazione locale e da tutti quegli artifici bizantini di cui parlano tanto i vari sindacalisti in TV, convinti di poter curare in quel modo tutti i mali? 70/100 euro netti in più al mese???
Qui si tratta di raddoppiare gli stipendi!!!
Il lordo deve diventare il netto, per pareggiare uno stipendio netto medio tedesco!
E' vero, in Italia il prelievo fiscale toglie il 50% dalle tasche del dipendente, ma nonostante questo anche gli stipendi lordi sono decisamente più bassi degli stipendi lordi degli altri paesi.
E poi negli altri paesi ci sono parametri decisamente diversi. Io per esempio prendo 110 euro al mese di assegni famigliari per moglie e due bambine a carico. In Francia prenderei più di 1000 euro per la stessa situazione!
E non ditemi poi che la vita in Germania o in Francia è più cara... che poi apriamo un OT infinito!
La verità è che come dice Ponz, qui dovremmo essere "i cinesi" europei e "attrarre" gli investimenti degli altri paesi europei proprio perchè il costo della nostra manodopera è molto minore. In realtà anche la nostra produttività è molto minore, insieme alle difficoltà maggiori del sistema Paese (logistica, trasporti, tasse non sul lavoro, burocrazia, costi dell'energia e delle inefficienze, mazzette, corruzione, scarso senso di responsabilità del lavoratore, scarsa capacità diorganizzazione e programmazione...), quindi chi investe, magari preferisce pagare un po' di più la manodopera, ma essere certo di non avere una serie di incognite in più.




Credo ch esia ancora peggio, infatti la ditta in questione tiene anche la sede in romania... chiude una in italia... tiene svizzera, usa, germania, e altre non proprio da terzo mondo, quindi tiene sia il buono che lo sfruttabile... forse noi non siamo ne buoni ne sfruttabili?
bigmad3
00sabato 23 maggio 2009 19:28
Cacchio... ho visto il sito della Radici group, fanno filati e fibre! E' una di quelle aziende che se stavano nella mia zona... gli vendevo una marea di prodotti per l'automazione industriale! Brutte notizie per il mio "omologo" di quelle parti... perderà anche lui qualche decina di migliaia di euro di fatturato!
Purtroppo tutte le aziende di filati e fibre sono in grossissima crisi. Ad Anagni anche la Klopman sente la crisi in maniera pesante. Mi sa che è un periodo che dobbiamo stringere i denti e tirare avanti...
FraMI
00domenica 24 maggio 2009 14:55
Re:
bigmad3, 23/05/2009 19.28:

Cacchio... ho visto il sito della Radici group, fanno filati e fibre! E' una di quelle aziende che se stavano nella mia zona... gli vendevo una marea di prodotti per l'automazione industriale! Brutte notizie per il mio "omologo" di quelle parti... perderà anche lui qualche decina di migliaia di euro di fatturato!
Purtroppo tutte le aziende di filati e fibre sono in grossissima crisi. Ad Anagni anche la Klopman sente la crisi in maniera pesante. Mi sa che è un periodo che dobbiamo stringere i denti e tirare avanti...



Te ne rendi conto? Come aumenti gli stipendi? Qui chiudono! [SM=g10881]
dgambera
00domenica 24 maggio 2009 20:00
freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=6765357&p=28&#idm...


Ma la recessione ha cambiato tutto. Innanzitutto il mercato si è ingessato: da un anno e mezzo le banche non riescono più a vendere quasi nulla. Ci ha provato, l'anno scorso, il Banco Popolare, ma senza successo. Molti investitori si sono infatti tirati indietro. Per di più le sofferenze hanno iniziato ad aumentare. Una grande società di ricerca – che preferisce restare anonima – ha calcolato che se il Pil dell'Italia dovesse frenare nel 2009 del 4,4%, come prevede l'Ocse, le nuove sofferenze nei soli bilanci delle prime sei banche italiane potrebbero crescere dell'85% a 35,8 miliardi nel 2009



Una domanda: mi dite com'è cominciata in USA? Non era coi cerini che rimanevano in mano? [SM=g1749704]
dgambera
00domenica 24 maggio 2009 20:28
Affitti in nero, la Guardia di finanza chiede aiuto agli studenti


La Gdf di Lecce, che già si era attivata con l'università del Sannio per verificare la corretta assegnazione delle prestazioni sociali agevolate, prima ha esaminato 10mila iscritti all'anno accademico 2007-2008, tra borse di studio e riduzione delle tasse di iscrizione; quindi ha rilevato circa il 20% di "anomalie"; infine ha deciso di sfruttare il database universitario ed estendere l'indagine anche agli affitti. Cinquemila studenti hanno ricevuto un questionario da compilare, e in 4mila hanno già risposto sugli affitti negli anni 2005, 2006, 2007 e 2008. A ottobre arriveranno le prime sanzioni ai proprietari «fuori legge». Le domande sono state inviate a un elenco di giovani selezionato sulla base di specifici parametri. Tutto questo grazie alla tecnologia, che ha fornito strumenti importanti alla lotta all'evasione: «Negli ultimi cinque anni - spiegano dalla Gdf di Lecce – grazie all'incrocio delle banche dati viene fatta un'analisi preventiva che permette di andare quasi a colpo sicuro».

Anche a Padova, dove il 70% dei 51.761 iscritti all'università è fuori sede, il Comando provinciale della Gdf il mese scorso ha avviato un'indagine ad hoc sugli affitti in nero, che dovrebbe concludersi entro la fine dell'anno. «Attraverso la collaborazione del comune di Padova e di quelli vicini - spiega il colonnello Ivano Maccani – stiamo incrociando le banche dati delle utenze con quelle delle Asl, dell'Ateneo e dell'Anagrafe tributaria. In questo modo possiamo individuare i casi anomali e concentrarci su quelli». È finita l'era delle indagini a campione, ora dopo un mese e mezzo di analisi preventiva capillare partono i questionari e le convocazioni. «L'indagine riguarda anche gli ex studenti - racconta ancora il colonnello – che sono molto collaborativi, anche perché non devono temere ritorsioni dal proprietario di casa. L'uso del questionario si è già rivelato utile in passato, con un ritorno del 50-60 per cento».



Vediamo quanto è facile fare soldi adesso [SM=g1749713] [SM=g1749713]
laplace77
00domenica 24 maggio 2009 21:12
Re:
dgambera, 24/05/2009 20.28:

Affitti in nero, la Guardia di finanza chiede aiuto agli studenti


La Gdf di Lecce, che già si era attivata con l'università del Sannio per verificare la corretta assegnazione delle prestazioni sociali agevolate, prima ha esaminato 10mila iscritti all'anno accademico 2007-2008, tra borse di studio e riduzione delle tasse di iscrizione; quindi ha rilevato circa il 20% di "anomalie"; infine ha deciso di sfruttare il database universitario ed estendere l'indagine anche agli affitti. Cinquemila studenti hanno ricevuto un questionario da compilare, e in 4mila hanno già risposto sugli affitti negli anni 2005, 2006, 2007 e 2008. A ottobre arriveranno le prime sanzioni ai proprietari «fuori legge». Le domande sono state inviate a un elenco di giovani selezionato sulla base di specifici parametri. Tutto questo grazie alla tecnologia, che ha fornito strumenti importanti alla lotta all'evasione: «Negli ultimi cinque anni - spiegano dalla Gdf di Lecce – grazie all'incrocio delle banche dati viene fatta un'analisi preventiva che permette di andare quasi a colpo sicuro».

Anche a Padova, dove il 70% dei 51.761 iscritti all'università è fuori sede, il Comando provinciale della Gdf il mese scorso ha avviato un'indagine ad hoc sugli affitti in nero, che dovrebbe concludersi entro la fine dell'anno. «Attraverso la collaborazione del comune di Padova e di quelli vicini - spiega il colonnello Ivano Maccani – stiamo incrociando le banche dati delle utenze con quelle delle Asl, dell'Ateneo e dell'Anagrafe tributaria. In questo modo possiamo individuare i casi anomali e concentrarci su quelli». È finita l'era delle indagini a campione, ora dopo un mese e mezzo di analisi preventiva capillare partono i questionari e le convocazioni. «L'indagine riguarda anche gli ex studenti - racconta ancora il colonnello – che sono molto collaborativi, anche perché non devono temere ritorsioni dal proprietario di casa. L'uso del questionario si è già rivelato utile in passato, con un ritorno del 50-60 per cento».



Vediamo quanto è facile fare soldi adesso [SM=g1749713] [SM=g1749713]




se non ricordo male, l'avevano fatto gia' uno o due anni fa a bologna...

...l'esempio ha fatto scuola, speriamo si diffonda!


---edit: ricordavo bene:


Proprio grazie al questionario le Fiamme gialle di Bologna lo scorso anno hanno scoperto due "palazzinare", madre di 79 anni e figlia medico cinquantenne, proprietarie di un centinaio di immobili affittati per la maggioranza in nero (il 20% a studenti fuori sede, il 40% a immigrati e il restante 40% ad anziani).



[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]


il furbetto italico fa le pentole ma non i coperchi...
...e incrociando i dati sui coperchi, si trovano le pentole...

dgambera
00domenica 24 maggio 2009 21:22
Re: Re:
laplace77, 24/05/2009 21.12:




se non ricordo male, l'avevano fatto gia' uno o due anni fa a bologna...

...l'esempio ha fatto scuola, speriamo si diffonda!


---edit: ricordavo bene:


Proprio grazie al questionario le Fiamme gialle di Bologna lo scorso anno hanno scoperto due "palazzinare", madre di 79 anni e figlia medico cinquantenne, proprietarie di un centinaio di immobili affittati per la maggioranza in nero (il 20% a studenti fuori sede, il 40% a immigrati e il restante 40% ad anziani).



[SM=g1750163] [SM=g1750163] [SM=g1750163]


il furbetto italico fa le pentole ma non i coperchi...
...e incrociando i dati sui coperchi, si trovano le pentole...





Non avevo riportato quel pezzo perchè non sono solito ripetermi: amo solo le news nel vero senso del termine [SM=g1750163] [SM=g9128]
marco---
00domenica 24 maggio 2009 21:26
Invenduta metà delle case low-cost (Fonte: corrieredelveneto.it - di Silvia Madiotto - 23/05/2009)

Acquistati solo tre degli alloggi Ater all’asta a meno di 50 mila euro. Scendono in pista le agenzie

TREVISO — Una si è risolta con il miglior risultato sperato, l’altra è andata invece deserta: le prime due sedute d’asta per la vendita degli alloggi popolari Ater si sono concluse con la me­tà degli appartamenti assegnati. La congiuntura economica di questi mesi non è favorevole agli acquisti, soprattutto se si tratta di cifre considerevoli che girano sui 40 mila euro: non esa­gerati, considerato che si tratta di appartamenti a pochi chilo­metri dal centro storico, ma troppi per chi risente della crisi, sotto qualsiasi veste essa si pre­senti...


Marco
marco---
00domenica 24 maggio 2009 21:48
Re: Re:
bigmad3, 5/23/2009 5:10 PM:

...Qui si tratta di raddoppiare gli stipendi!!!
Il lordo deve diventare il netto, per pareggiare uno stipendio netto medio tedesco!...

Perfetto bigmad, sono d'accordo con te, però se si sceglie di considerare come termine di paragone la Germania, allora, oltre ad alzare gli stipendi ai loro livelli, abbassiamo anche di colpo i prezzi delle case ai loro livelli, un collega di lavoro mi ha riferito che a Berlino il costo medio di un appartamento si aggira sui 1.000 euro al metro quadro, e non si stava riferendo a una zona malfamata, che tra le altre cose praticamente non ve ne sono.
Per completezza, relativamente alla Germania, occorre anche tenere presente l'indice dei prezzi immobiliari per comprendere come siano possibili prezzi abitativi così bassi, in Germania negli ultimi 4 decenni non vi è stata traccia di speculazione immobiliare!

Germany House Price Index (source BIS, Fed)



Par condicio, stessi stipendi... e anche stessi prezzi abitativi, no?! [SM=g6963]

Marco
marco---
00domenica 24 maggio 2009 22:02
Notez

Grafici relativi agli andamenti dei prezzi immobiliari di molti stati, dateci un'occhiata! [SM=g6957]

Italy House Price Index - source BIS, Fed

I dati sono stati prelevati da qui: House Prices and Monetary Policy: A Cross-Country Study
Documento PDF: link

Marco
Pepin la Bulle
00domenica 24 maggio 2009 23:28
Report sulla casa
Appena annunciata, alla fine della trasmissione Report di questa sera, una prossima puntata (domenica 31 maggio) dedicata all'immobiliare. In sintesi: come mai, nonostante si continui a costruire tante case, il prezzo di queste continua a crescere...

[SM=g10303]

pax2you
00domenica 24 maggio 2009 23:46
Re:
marco---, 24/05/2009 22.02:

Notez

Grafici relativi agli andamenti dei prezzi immobiliari di molti stati, dateci un'occhiata! [SM=g6957]

Italy House Price Index - source BIS, Fed

I dati sono stati prelevati da qui: House Prices and Monetary Policy: A Cross-Country Study
Documento PDF: link

Marco



molto interessante...
cito un passaggio tra i tanti.

Foreign industrial economies have experienced many large swings in house prices over the past thirty-five years, and the latest rise has been the most dramatic on record. The extent of the rise and its synchronization across countries raises concerns that, if history is any guide, real house prices are quite likely to fall or at least stagnate in a number of industrial countries in the future. Furthermore, the pro-cyclicality of real house prices also suggests that their downward correction will be associated with some slowing of consumption and residential investment, which could contribute to an economic downturn.

e difatti gli investimenti nel settore residenziale italiano(ance) sono in netto calo.

I consumi pure.

Nuovo calo dei consumi in Italia: a marzo le vendite al dettaglio sono diminuite del 5,2% rispetto allo stesso mese del 2008, mentre sono cresciute dello 0,1% rispetto a febbraio. Secondo le cifre diffuse oggi dall'Istat, si tratterebbe della diminuzione tendenziale peggiore dal 1997.
agr.corriere.it/ultime_notizie/2009/05/22/512CF55A-42BA-4DB9-BD16-0D11314CF7...



stelafe
00lunedì 25 maggio 2009 10:08
Annozero
Questa settimana Annozero andrà in onda eccezionalmente di lunedì, il 25 maggio, su RaiDue alle 21.05. Si parlerà di Milano, la città capitale dell’industria italiana che cambia pelle. L’edilizia è la nuova frontiera produttiva, con interessi che riguardano gli imprenditori di diversi settori, i grandi consorzi e i costruttori.

www.annozero.rai.it/R2_HPprogramma/0,,1067115,00.html
bullcat
00lunedì 25 maggio 2009 11:06
Re:
marco---, 24/05/2009 22.02:

Notez

Grafici relativi agli andamenti dei prezzi immobiliari di molti stati, dateci un'occhiata! [SM=g6957]

Italy House Price Index - source BIS, Fed

I dati sono stati prelevati da qui: House Prices and Monetary Policy: A Cross-Country Study
Documento PDF: link

Marco



Ho guardato i grafici nel documento in PDF. Se faccio il confronto dell' Italia con Spagna , Inghilterra , Irlanda e Francia mi sembra di vedere che le attuali flessioni del mercato in quei paesi , siano comunque la conseguenza di prezzi quasi triplicati. Qui da noi, almeno da quanto si capisce da quel grafico, sembra che questo non sia avvenuto e allora mi chiedo..... ci sarà un crollo ??? O sarà più semplicemente un leggero ridimensionamento dei prezzi ??? [SM=g1749704] [SM=g1749704]

marco---
00lunedì 25 maggio 2009 11:13
Re: Re:
bullcat, 5/25/2009 11:06 AM:

Ho guardato i grafici nel documento in PDF. Se faccio il confronto dell' Italia con Spagna , Inghilterra , Irlanda e Francia mi sembra di vedere che le attuali flessioni del mercato in quei paesi , siano comunque la conseguenza di prezzi quasi triplicati. Qui da noi, almeno da quanto si capisce da quel grafico, sembra che questo non sia avvenuto e allora mi chiedo..... ci sarà un crollo ??? O sarà più semplicemente un leggero ridimensionamento dei prezzi ??? [SM=g1749704] [SM=g1749704]

Negli USA i prezzi non sono triplicati, eppure là i valori immobiliari sono crollati e stanno crollando, forse l'entità della crescita dei prezzi non è il solo parametro da considerare per proporre previsioni attendibili.

Marco

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